Incipit. Non può esistere una vita sana e felice senza Natura intatta. Noi siamo Natura, siamo parte della Natura, e quindi è cosa buona e giusta, che il governo sovranazionale (UE) e quelli nazionali, approvino, nell'interesse dei cittadini, leggi che tutelino l'habitat e la biodiversità. Ciò è necessario per garantire la salute pubblica e la conservazione del Pianeta. Quindi la notizia, riguarda anche noi ciclisti.
Oggi è una data storica; è stata approvata la Nature Restoration Law ! E' uno straordinario dono dell'UE al futuro del Pianeta. Gli Stati membri dell'UE, con voto contrario dell'Italia, dell'Ungheria, della Polonia, della Svezia, della Finlandia e dei Paesi Bassi, hanno mantenuto i loro impegni presi con il precedente voto dell'Europarlamento e hanno approvato, con una maggioranza qualificata, il Regolamento sul ripristino della Natura #restorenature. Decisivo il voto dell'Austria. In un mondo "normale" non ci sarebbe stato bisogno di votare "l'indispensabile". Invece interessi economici, come per esempio, lo sfruttamento industriale delle foreste del Nord Europa, una vera e propria Amazzonia, lo sfruttamento intensivo dell'agricoltura (provoca deforestazione, desertificazione, utilizzo di pesticidi e fertilizzanti, inquinamento delle falde acquifere, piogge acide), la cementificazione selvaggia (invece della riqualificazione urbana) e ideologie contrarie alla tutela della Natura hanno prima ostacolato l'approvazione del provvedimento e poi impedito il voto unanime. Ma questa volta, la svolta è stata storica; è stato messo un argine al potere del denaro e alla distruzione della biodiversità; è stato salvato quello che è rimasto della Natura europea.
Cos'è la Nature Restoration Law ? Una legge comunitaria finalizzata a ripristinare entro il 2030 almeno il 20% delle aree terrestri e marine degradate in Europa, il 60% entro il 2040 e il 90% di queste entro il 2050. In buona sostanza, serve per garantirci ossigeno e biodiversità, senza di cui non potremmo vivere anche se fossimo tutti ricchi. Un beneficio per TUTTI. Esempio. Se non ci fossero più le piante, l'aumento dell'anidride carbonica, sarebbe tale, da non consentire la vita sulla Terra !
La legge rappresenta un chiaro monito per i prossimi 5 anni del Parlamento Europeo e della Commissione Europea: biodiversità e clima rimarranno una priorità strategica anche per la nuova legislatura. E' appena il caso di precisare che il governo italiano ha mancato clamorosamente l'appuntamento con la storia e con le nuove generazioni, opponendosi ideologicamente, per scelta identitaria, quindi senza alcun fondamento scientifico, all'approvazione del provvedimento. Superfluo osservare che tutti noi viviamo nello stesso pianeta, ed è cosa buona e giusta, salvaguardarlo, per consegnarlo alle prossime generazioni; il pianeta non può continuare ad essere ostaggio del mero profitto economico; è un bene inalienabile, appartiene all'umanità. Ma il governo italiano non potrà sottrarsi all'attuazione del Regolamento Nature Restoration Law, per effetto dell'art. 288 del Trattato UE, il quale stabilisce l'applicabilità immediata (e diretta) negli Stati membri dei Regolamenti UE. In tal caso, la legislazione europea è prevalente su quella nazionale. Ma v'è di più. Da giurista, ricordo l'art. 9 della Costituzione della Repubblica italiana, come aggiornato: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni." Quindi il regolamento comunitario Nature Restoration Law, tutela lo stesse interesse costituzionalmente garantito dall'art. 9 citato.
"Contaminate il vostro letto e una notte vi troverete soffocati dai vostri rifiuti" si legge nella Dichiarazione resa nel 1854 dal capo Seattle della tribù dei Dwamish al presidente americano Franklin Pierce che voleva comprare il suo territorio. La storia insegna, ma non ci sono gli alunni che ascoltano ( disse qualcuno molto importante), o forse, ce ne sono troppo pochi; la storia non si scrive con le opinioni da "chat", ma con i fatti acclarati dalla scienza, id quod plerumque accidit. E' tempo del primato della vita e non del primato dell'uomo, l'antropocentrismo è storicamente e scientificamente bocciato. Occorre passare dall'etica antropocentrica a un etica biocentrica. La scienza ha abbandonato il paradigma meccanicistico che autorizzava il dominio incontrastato dell'uomo sulla Natura ed è giunta al paradigma che stabilisce l'interconnessione di tutti gli elementi, compreso l'uomo nell'Universo e la legge dell'entropia. La scienza non può definirsi più neutrale rispetto al contesto umano in cui vive ed opera. Del resto gli scienziati, a differenza delle gente comune e di certa politica, conoscono gli effetti distruttivi, quindi devono indicare le scelte strategiche. Abbiamo un solo pianeta e il Regolamento Nature Restoration Law, va in questa direzione: conservare per proteggere. Saluti ciclistici.
Il risultato della votazione odierna. |
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