sabato 30 aprile 2016

L'Europa evoluta usa la mobilità sostenibile.

Non è un mistero che l'Italia è un paese involuto anche dal punto di vista della mobilità sostenibile. In Italia lo status symbol dell'auto imperversa, come il provincialismo, e fanno a gara ad apparire alla guida di auto sempre più grandi ed inquinanti, ostentando opulenza ed ignoranza ambientale. Siamo figli di una cultura minore, dissociata dalla realtà. Complice il passato, quando i governi finanziavano con i soldi pubblici l'industria automobilistica nazionale, che in cambio, lavava i cervelli degli italiani, con pubblicità ossessive a favore dell'uso dell'auto, come forma di progresso. In verità tutto ciò accade ancora oggi, nonostante che la morte per inquinamento, come dichiarato dall'ONU uccida 234 volte di più delle guerre CLICCA QUI. Su 10 spot televisivi che girano, almeno la metà sono sponsorizzati dai produttori delle auto, di certo, simili ai produttori delle armi, considerato l'effetto nocivo comune sulla salute. Cosa fanno i produttori delle biciclette ? Pubblicità di serie B. Non dobbiamo meravigliarci se nell'Europa evoluta, la bicicletta è il mezzo che usano la maggioranza delle persone. In Germania, più della metà non possiede un auto (quelle le vendono agli italiani) e le consegne delle merci, nelle città, vengono effettuate, con i cargo bike; in Olanda ci sono più biciclette che persone; nei paesi scandinavi la bicicletta è la regina delle strade urbane. Volete la prova. Ecco nella foto la cargo bike, usata dalla regina della Danimarca, Mary, mentre porta i figli a scuola, in un giorno di freddo inverno, con la neve sulla strada. Ora confrontate questa foto con quella che è possibile scattare davanti ad ogni scuola italiana, con le mamme, vocianti e il viso appoggiato allo smartphone, mentre conducono i figli a scuola, a bordo di SUV ed auto inquinanti. Non è molto difficile valutare il livello di mobilità sostenibile, di cultura e di progresso. E pensare che un senatore del PD, livornese, voleva apportare un emendamento al codice della strada, ed istituire bollo e assicurazione obbligatoria, per i cargo bike e le biciclette, soprattutto quelle usate dai commercianti. Ecco il mio intervento in una trasmissione radiofonica alla quale partecipò lo stesso parlamentare di sinistra. CLICCA QUI Dopo una sommossa dei ciclisti e non solo, il senatore del governo renzi, ha ritirato l'osceno emendamento. Saluti ciclistici. 
Cancellara, testimonial del cargo bike.

La regina danese, Mary.


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