martedì 10 giugno 2014

L'Europa crolla per colpa dell'errore di Reinhart e Rogoff. C'è ancora tempo per sperare ?

Chi mi conosce, sa che ho sempre criticato, e direi anticipatamente sui tempi, la politica economica dell'Unione Europea; basta leggere, per esempio quello che ho scritto di colui che "vedeva la luce in fondo al tunnell", tale Monti, che ha costretto il  parlamento, che non eccelleva allora, in esperti di economia, ad adottare nella costituzione della Repubblica italiana, il pareggio di bilancio ( siamo l'unico paese ad averlo fatto) e di rendere "legale" il fiscal compact;  termine che molti italiani, pur vantandosi di conoscere la formazione della nazionale di calcio, ignorano nella loro profonda mancanza di cultura e di partecipazione sociale alla cosa pubblica ! Ancora oggi di "luce" non se ne vede, ma di professori che sbagliano, ne vediamo ancora. Come quel professore statale di economia (sic!) che come un ultra', alzando la voce, cercava di convincermi della giustezza dell'austerità, usando concetti e parole, astratti e avulsi, imparati in un canale tematico a pagamento! Che Dio abbia pietà della sua ignoranza e protervia. Che le ricette economiche scelte dalla leader europea, la  tedesca merkel diplomata in chimica, e dalla burocrazia UE, fossero errate, lo dicevano anche premi Nobel per l'economia, come Krugman, e altri insigni economisti di stampo keynesiano. Io stesso prima di farmene un idea sicura, avevo ripreso i miei libri di economia universitaria e con sete di sapere, avevo fatto un ripasso dei principi generali di economia. Insomma era chiaro, a NOI pochi irriducibili keynesiani, e a coloro che hanno umiltà e fame di verità, che la UE aveva portato l'europa e i suoi popoli alla catastrofe economica. La responsabilità è principalmente di due economisti, tali Carmen Reinhart e Keinneth Rogoff, che insegnano all'università di Havard, i quali hanno "scoperto" una teoria economica che fino a ieri era stata ritenuta la più autorevole, tanto da essere stata scelta dalla merkel (desiderosa di affermare il primato politico ed economico della germania, in quanto il vizio dell'egemonia tedesca si perpetua nel tempo) e dalla burocrazia (costosa) della Ue, come la soluzione, la cura, per risolvere i problemi economici e non solo, delle nazioni europee. I due professori di economia avrebbero fornito la "prova scientifica" con lo studio intitolato " Growth in a Time of Debt" che se il debito pubblico di una nazione raggiunge la soglia del 90% del Pil, esso diventa un ostacolo insuperabile alla crescita. Enorme cazzata ! Bastava studiare il Nobel Keynes e ripassare i principi di economia. Ovviamente, in questa valle di ignoranza, quasi tutti erano convinti,  che i due professori di Harvard, forse la più celebre università del mondo, avessero ragione; tant'è che i due illustri studiosi, hanno attaccato persino il Nobel Krugman, reo di avere criticato, a ragione,  la loro teoria rivoluzionaria; un pò come in fondo, ho sentito fare a molti italiani acculturati al "bar dello sport" e al Tg della sera, che ostentano una profonda cultura in economia, mentre saccenti declamavano, che la colpa della crisi  è dei debiti contratti in passato !! 
Eravamo in pochi a cercare di arginare questo drammatico errore, questa follia collettiva del "gregge"; fino a quando, il destino, ha voluto darci un ultima possibilità a noi europei: il giovane ricercatore Herndon. Il ricercatore universitario, di anni 28, aveva rifatto i calcoli posti a fondamento della teoria di Carmen Reinhart e Keinneth Rogoff e aveva scoperto una cosa incredibile: la coppia di insigni economisti aveva banalmente commesso una svista di “allineamento” nelle colonne delle cifre da addizionare usando il software Excel della Microsoft. In tal modo i calcoli erano sbagliati. In più essi avevano omesso di includere tra le nazioni esaminate ben tre casi (Canada, Australia, Nuova Zelanda) in cui la crescita economica non è stata affatto penalizzata da un elevato debito pubblico.
Successivamente alla scoperta di Herndon, i professori Reinhart-Rogoff, hanno dovuto ammettere l’errore. Lo hanno fatto con una imbarazzata dichiarazione sul New York Times, cercando al tempo stesso di prendere le distanze dalle politiche di austerity applicate usando la loro ricerca. E come rivela il Wall Street Journal, «all’ultima riunione del G20 è stato depennato dal comunicato finale ogni riferimento al rapporto debito/Pil, per effetto di questa scoperta»La notizia risale al 29 aprile 2013 !
Sfido chiunque a ricordare di avere sentito questa notizia alla TV !! Perchè non è stato dato ampio risalto a questa notizia di importanza mondiale, ed invece si dà ampio spazio, alla cronaca rosa, come la vita privata di Balotelli ( un nome tra i tanti), di cui gli italiani sanno tutto ? Perchè ancora in Italia, la maggioranza dei mass media, e coloro che ci governano, non ne parlano ? E ora chi glie lo dice agli europei, che hanno preso a testate il bancomat, o si sono suicidati per colpa della crisi economica ? E adesso chi ci risarcisce il danno generazionale? Principianti si tratta solo di principianti, che giocano con la felicità della gente. 
Concludo con una chiosa, riportando un pensiero di uno psichiatra di fama mondiale: " Una società non diventa civiltà mettendo a posto i conti; una società che miri ad essere civiltà non va data in mano agli economisti." ( Vittorino Andreoli). 

Rogoff - Reinhart: eppure in pochi li conoscono !!!

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