Non ha importanza chiunque tu sia, ma pedala. La bicicletta ci rende tutti uguali e ci accomuna nella passione e nei sacrifici. Ognuno secondo il proprio cuore. Quello che conta è pedalare ed essere felici, finché ci faranno male le gambe, saremo puliti e pieni di entusiasmo; via la depressione, via i cattivi pensieri; ci colora le giornate, per ricominciare e sentirsi meno soli; è come un volo infinito, senza ritorno; una fuga senza fine. In fondo non siamo fatti per ritornare, possiamo solo cambiare; ci aiuta a pensare, ad ascoltarci e a ritrovarci. Saranno le salite, le discese, le volate, sarà questa vita che spesso fa male, ma quando si pedala, ci si sente di appartenere a questo mondo, che sfugge. Qual'è il senso della vita ? E chi lo sa. Intanto pedalo, magari mi verrà in mente. A volte il vento, sussurra parole lontane, da ritrovare o conoscere; e chissà se domani troverò un senso a tutto quello che mi circonda. W la bicicletta; che vita sarebbe senza di "lei" . A Vasco auguro di continuare a divertirsi pedalando con la sua MTB rossa.
Post scriptum. Vasco al concerto del 26 giugno scorso ha "regalato" ai suoi fans, d'ogni età, una serata straordinaria, fatta di pezzi classici rivisitati in chiave "heavy metal alternativo" e di pezzi nuovi. I suoi musicisti sono tra i migliori in circolazione. Sottolineo la performance straordinaria del nuovo batterista americano, Will Hunt, che con la sua batteria a doppia cassa, ha "iniettato" forza e ritmo, non comuni. Alla fine del concerto, Vasco ci ha salutato, dicendoci: " Tenete duro". Inutile spiegare il motivo; i giorni sono diventati difficili, troppo per degli uomini. Ma Vasco rimane sulla scena, il portafortuna, per noi, generazioni di "fenomeni", e di "combattenti" della vita. Niente dura, come lui canta; ma lo ascolto dagli anni 80 e ....questo dura, nonostante tutto. E' calato il sipario su quel meraviglioso palco dell'Olimpico di Roma. Un giorno potrò dire:- " Io c'ero". E intanto il tempo passa........
Post scriptum. Vasco al concerto del 26 giugno scorso ha "regalato" ai suoi fans, d'ogni età, una serata straordinaria, fatta di pezzi classici rivisitati in chiave "heavy metal alternativo" e di pezzi nuovi. I suoi musicisti sono tra i migliori in circolazione. Sottolineo la performance straordinaria del nuovo batterista americano, Will Hunt, che con la sua batteria a doppia cassa, ha "iniettato" forza e ritmo, non comuni. Alla fine del concerto, Vasco ci ha salutato, dicendoci: " Tenete duro". Inutile spiegare il motivo; i giorni sono diventati difficili, troppo per degli uomini. Ma Vasco rimane sulla scena, il portafortuna, per noi, generazioni di "fenomeni", e di "combattenti" della vita. Niente dura, come lui canta; ma lo ascolto dagli anni 80 e ....questo dura, nonostante tutto. E' calato il sipario su quel meraviglioso palco dell'Olimpico di Roma. Un giorno potrò dire:- " Io c'ero". E intanto il tempo passa........
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