Quello che so è che l'uso del doping, nell'epoca moderna, risale al 1927, quando si era tentato di utilizzare il testosterone naturale direttamente dagli organi genitali maschili. Nel 1935 le prime ricerche di laboratorio condussero alla scoperta del testosterone sintetico. Nel 1930 si diffuse l'uso delle anfetamine. Negli anni '80 sul mercato erano disponibili l'eritropoietina (EPO) e l'ormone della crescita (GH), sintetici che sostituiscono quelli di origine naturale. La normativa anti-doping contenuta nella legge 376/2000, distingue tra classi di sostanze vietate (anabolizzanti, ormoni peptidici, diuretici, stimolanti e narcotici), sostanze soggette a restrizione (cannabinoidi, caffeina, alcol, anestetici locali, beta-bloccanti, glucocorticoidi) e metodi vietati (manipolazioni sanguigne, farmacologiche, chimiche o fisiche). Questa suddivisione generale viene sottoposta a revisione periodica semestrale da parte della Commissione per la vigilanza e il controllo del doping. E' appena il caso di precisare che ogni medicinale o pratica medica è lecita solo in presenza di condizioni patologiche dell'atleta documentate e certificate dal suo medico, il quale può prescrivere uno specifico trattamento purchè attuato secondo le modalità indicate nel relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale ed i dosaggi previsti devono essere previsti dalle specifiche esigenze terapeutiche. In tal caso, l'atleta può partecipare a competizioni sportive purché ciò non metta in pericolo la sua integrità psicofisica.
Analizzo sinteticamente le principali sostanze dopanti, avvertendo che l'evoluzione del doping è tale, che ogni semestre la tabella ministeriale viene aggiornata; tanto per essere chiari è in atto una lotta tra i produttori e spacciatori delle sostanze dopanti e la legge penale e sportiva. In ogni caso trattasi di medicinali e pratiche mediche per la cura di malattie. Le sostanze dopanti più comuni sono:
Steroidi androgeni.
I più conosciuti sono il testosterone, il nandrolone, l'androstenedione, lo stanazololo e il DHEA. Gli effetti principali sono lo stimolo dello sviluppo e la differenziazione degli organi genitali, la crescita e la produzione di ghiandole sebacee e dei peli, alterazione del timbro vocale, stimolo dello sviluppo della muscolatura scheletrica e cardiaca, diminuzione del grasso sottocutaneo, incidenza sul sistema nervoso centrale. Vengono assunti per aumentare la quantità di lavoro e facilitare il recupero fisico. I rischi oltre alla dipendenza psicologica sono: aumento esagerato della masse muscolari, strappi tendinei, arresto della crescita scheletrica, tumori in generale, aumento dell'aggressività, difetti della memoria, confusione e distraibilità, sviluppo del seno, sterilità, impotenza, eccessivo sviluppo della prostata e conseguente tumore.
Androstenedione e Nandrolone.
Il primo è un diretto precursore del testosterone ossia fa sì che l'organismo ne produca in quantità maggiori; il nandrolone invece stimola la riproduzione cellulare e viene assunto per far fronte alla distruzione della massa muscolare dovuta ad intensi allenamenti. I rischi sono: forte stress al cuore e al fegato; arresto della crescita scheletrica negli adolescenti; malformazioni del feto.
Beta 2 - Agonisti.
Sono farmaci usati nella cura dell'asma. Tra i più noti: il salbutamolo, il formoterolo, terbutalina. Gli effetti sono la dilatazione dei bronchi, facilitazione della respirazione, aumento della frequenza cardiaca; riduzione della massa grassa.
I rischi: disturbi cardiaci (tachicardia e aritmie), tremori diffusi, senso di ansia, irrequietezza ed apprensione.
Ormoni peptidici.
Di questi fanno parte: ormone della crescita (GH) e Fattore della crescita insulinosimile (GF-1), prodotti dalla ghiandola ipofisi.
Il GH in particolare, stimola la sintesi proteica e fa aumentare la concentrazione di zucchero e grassi nel sangue.
L' Eritropoietina (EPO) è prodotta dai reni e stimola il midollo osseo a produrre globuli rossi.
L'Adenocorticotropina (ACTH), è un ormone prodotto dall'organismo per regolare la produzione di cortisone e di cortisolo.
Gli effetti del GH e del GF.1 sono la crescita cellulare, stimolando l'accrescimento, la sintesi proteica e l'uso di riserve di grasso che vengono convertire in zucchero dal fegato; inoltre aumentano la produzione di globuli rossi e di steroidi. In medicina vengono utilizzati per stimolare la crescita fisiologica dei bambini affetti da nanismo. Nello sport vengono utilizzati nella preparazione e durante gli sforzi fisici di lunga durata. Ma non vi è la prova scientifica che mantengano i loro effetti nell'organismo. L'EPO aumenta invece la produzione dei globuli rossi migliorando così il trasporto di ossigeno nel sangue disponibile nei muscoli. In medicina viene utilizzato per la cura di anemie e disfunzioni renali e viene utilizzata negli sport di resistenza. L'ACTH viene utilizzato per sostenere sforzi fisici di lunga durata ed ha possibili effetti euforizzanti.
I rischi sono: GH e IGF-11 possono causare ritenzione dei liquidi nei tessuti (endema) e dolori articolari; aumento della pressione sanguigna ed insufficienza cardiaca; crescita abnorme di mani, piedi, mento, naso, fegato, lingua e reni; diabete; disturbi della funzione sessuale; affaticabilità ed artriti.
L'EPO porta ad una eccessiva velocità di produzione dei globuli rossi che provoca un aumento di volume del sangue e della viscosità. Questo tende a far aumentare la pressione del sangue ed i rischi ad essa collegati (ipertensione, disturbi cardiaci, occlusione dei vasi sanguigni, ictus, infarto, convulsioni).
L'ACTH comporta una diminuzione delle risorse dell'organismo ( zuccheri e grassi), ad infiammazioni ed infezioni.
Diuretici
Sono sostanze che agiscono a livello renale facendo aumentare l'eliminazione di liquidi dall'organismo attraverso le urine. Gli effetti sono una perdita dei liquidi che comportano una diminuzione del peso corporeo. E'classificata tra le manipolazione farmacologiche. Sono usati in medicina in caso di ipertensione o edema; nello sport invece utilizzati come agenti mascheranti in grado cioè di eliminare più rapidamente o di abbassare la concentrazione nelle urine di altre sostanze proibite. I rischi: ridotta funzionalità neuromuscolare e rende meno efficiente il processo di sudorazione; crampi muscolari; danni renali; eruzione ed irritazioni cutanee; tossicità del tubo digerente, midollo osseo, sistema nervoso, pancreas, fegato.
Manipolazione farmacologica delle urine.
In questa pratica dopante rientrano lo scambio dei campioni di urine, la diluizione delle urine con altri liquidi, fino all'inserimento nella vescica del soggetto, tramite un catetere, dell'urina altrui ! Va detto nelle analisi delle urine, viene analizzato il pH, perchè l'eliminazione dei farmaci dopanti, viene facilitata alcalinizzando o acidificando l'urina stessa; poi viene valutata la densità, perchè un urina con basso peso specifico, è sintomatico della manipolazione finalizzata ad abbassare la concentrazione di un farmaco al di sotto della soglia di rilevazione.
Manipolazione farmacologica delle urine.
In questa pratica dopante rientrano lo scambio dei campioni di urine, la diluizione delle urine con altri liquidi, fino all'inserimento nella vescica del soggetto, tramite un catetere, dell'urina altrui ! Va detto nelle analisi delle urine, viene analizzato il pH, perchè l'eliminazione dei farmaci dopanti, viene facilitata alcalinizzando o acidificando l'urina stessa; poi viene valutata la densità, perchè un urina con basso peso specifico, è sintomatico della manipolazione finalizzata ad abbassare la concentrazione di un farmaco al di sotto della soglia di rilevazione.
Autoemotrasfusione. Premetto che tale pratica permette miglioramenti notevoli; è stato calcolato che in atletica, c'è un guadagno da 3 a 5 secondi sui 1.500 metri e da 30 a 40 secondi sui 10.000 metri !!
Attraverso questa pratica dopante si sottopone il soggetto a due prelievi di sangue, di circa 400-500 cc, a distanza di qualche mese, diverso tempo prima di una gara; poi nel laboratorio, si separa la parte liquida dalla parte crepuscolare ( cioè i globuli rossi); quest'ultima viene conservata a bassissima temperatura. Qualche giorno prima della gara, il soggetto, viene ricoverato, al fine di eseguire la trasfusione del liquido conservato; ovviamente durante tale lasso di tempo, i globuli rossi del soggetto sono ritornati a livelli di normalità. L'effetto di questa pratica è quello di ottenere un incremento notevole del numero dei globuli rossi; inoltre comporta effetti sul metabolismo in particolare su quello dei grassi e un assorbimento dei liquidi; ed infine un azione antinfiammatoria ed antidolorifico.
L'autoemotrasfusione può essere arricchita con la somministrazione dell'ozono nel sangue prelevato e reintrodotto. In tal caso la pratica si suddivide in Grande autoemotrasfusione (GAET) con un prelievo di da 50-250 ml di sangue e piccola autoemotrasfusione (PAET) con un prelievo di 10 ml di sangue. Non avendo effetti terapeutici dimostrabili scientificamente, costituisce solo e sempre pratica dopante e come tale sanzionata, sia in sede disciplinare, ai sensi dell'art. 2.2 del codice WADA, sia in sede penala, ai sensi dell'art. 1 della legge 14.12.2000 n. 376, in quanto si tratterebbe di pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psico fisiche e biologiche dell'organismo dell'atleta.
Gli Integratori alimentari meritano una considerazione a parte.
L'autoemotrasfusione può essere arricchita con la somministrazione dell'ozono nel sangue prelevato e reintrodotto. In tal caso la pratica si suddivide in Grande autoemotrasfusione (GAET) con un prelievo di da 50-250 ml di sangue e piccola autoemotrasfusione (PAET) con un prelievo di 10 ml di sangue. Non avendo effetti terapeutici dimostrabili scientificamente, costituisce solo e sempre pratica dopante e come tale sanzionata, sia in sede disciplinare, ai sensi dell'art. 2.2 del codice WADA, sia in sede penala, ai sensi dell'art. 1 della legge 14.12.2000 n. 376, in quanto si tratterebbe di pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psico fisiche e biologiche dell'organismo dell'atleta.
Gli Integratori alimentari meritano una considerazione a parte.
Un dosaggio eccessivo aumenta aumenta il rischio per il fegato e i reni. Gli stessi risultati ottenuti con gli integratori si possono ottenere con marmellata, miele, frutta, fette biscottate, e bevande fatte in casa con acqua con zucchero, sale e succo d'arancia o limone.
Una persona sana con abitudini alimentari corrette non ha bisogno di integrazioni. Un eccessivo uso di integratori alimentari, induce l'organismo ad un superlavoro, per metabolizzarla, che si traduce in un usura precoce con relativi danni degli organi predetti.
Tra questi segnalo la Creatina . Sostanza naturalmente prodotta dal corpo. E' un energizzante di brevissima durata (0,4 - 0,8 secondi) che induce ad un aumento del volume apparente dei muscoli per ritenzione idrica e non per aumento delle fibre muscolari. Assunzioni elevate comportano un eruzione ed invecchiamento cutaneo, disturbi gastro - intestinali ( diarrea e crampi), danni cardiovascolari, crampi ed infortuni muscolo-tendinei, maggiore soggezione al colpo di calore; affaticamento renale e tumori.
Ginseng.
Assumere ginseng e caffeina insieme provoca un effetto antagonista: gli effetti non si sommano, ma si annullano. Alti dosaggi di ginseng sono responsabili di danni vascolari cerebrali.
Guaranà.
Presenta un contenuto di caffeina da 2 a 5 volte maggiore del caffè e riduce gli stati di affaticamento. Bisogna tenere presente che se gli effetti si manifestano già con il consumo giornaliero di 3 tazzine di caffè, un assunzione di 7-8 caffè può essere considerata doping, se supera i 12 mg/l di sangue.
E' appena il caso di precisare, a corredo di questa disamina, che dopo il caso Balco (anno 2004), una piccola industria farmacologica californiana, la lotta contro il doping, si è fatta particolarmente difficile; infatti, questo laboratorio, è riuscito a modificare una molecola di uno steroide anabolizzante, rendendolo irriconoscibile alle apparecchiature di analisi. In buona sostanza, si è riusciti a mutare dal punto di vista molecolare, un farmaco dopante, facendolo "scomparire" nelle analisi antidoping.Si tratta dell'anabolizzante ThG.
Quando si scrive di doping è inevitabile scrivere anche di onestà: un atleta, una persona, è disposta a rispettare le regole e il prossimo, e prima ancora se stesso, nell'affrontare una competizione, una prova della vita? Quanto può contare una vittoria nello sport, un successo nel lavoro, senza onestà, truffando ? Sono contro il doping, ma quando, sento e vedo che il pubblico e la stampa, facilmente, prima osannano e poi scaricano gli idoli scoperti dopati o anche ex dopati, mi viene la nausea; basterebbe avere un senso critico evoluto e praticare lo sport e uno stile di vita sano nei principi, per capire, che quello che si vede, potrebbe non essere vero. Ma forse il successo a qualunque costo, serve ad un mondo mediocre, in preda all'isterismo collettivo. Oramai sono andato oltre San Tommaso: lui credeva solo in quello che vedeva; invece non credo più a quello che vedo.
Una persona sana con abitudini alimentari corrette non ha bisogno di integrazioni. Un eccessivo uso di integratori alimentari, induce l'organismo ad un superlavoro, per metabolizzarla, che si traduce in un usura precoce con relativi danni degli organi predetti.
Tra questi segnalo la Creatina . Sostanza naturalmente prodotta dal corpo. E' un energizzante di brevissima durata (0,4 - 0,8 secondi) che induce ad un aumento del volume apparente dei muscoli per ritenzione idrica e non per aumento delle fibre muscolari. Assunzioni elevate comportano un eruzione ed invecchiamento cutaneo, disturbi gastro - intestinali ( diarrea e crampi), danni cardiovascolari, crampi ed infortuni muscolo-tendinei, maggiore soggezione al colpo di calore; affaticamento renale e tumori.
Ginseng.
Assumere ginseng e caffeina insieme provoca un effetto antagonista: gli effetti non si sommano, ma si annullano. Alti dosaggi di ginseng sono responsabili di danni vascolari cerebrali.
Guaranà.
Presenta un contenuto di caffeina da 2 a 5 volte maggiore del caffè e riduce gli stati di affaticamento. Bisogna tenere presente che se gli effetti si manifestano già con il consumo giornaliero di 3 tazzine di caffè, un assunzione di 7-8 caffè può essere considerata doping, se supera i 12 mg/l di sangue.
E' appena il caso di precisare, a corredo di questa disamina, che dopo il caso Balco (anno 2004), una piccola industria farmacologica californiana, la lotta contro il doping, si è fatta particolarmente difficile; infatti, questo laboratorio, è riuscito a modificare una molecola di uno steroide anabolizzante, rendendolo irriconoscibile alle apparecchiature di analisi. In buona sostanza, si è riusciti a mutare dal punto di vista molecolare, un farmaco dopante, facendolo "scomparire" nelle analisi antidoping.Si tratta dell'anabolizzante ThG.
Quando si scrive di doping è inevitabile scrivere anche di onestà: un atleta, una persona, è disposta a rispettare le regole e il prossimo, e prima ancora se stesso, nell'affrontare una competizione, una prova della vita? Quanto può contare una vittoria nello sport, un successo nel lavoro, senza onestà, truffando ? Sono contro il doping, ma quando, sento e vedo che il pubblico e la stampa, facilmente, prima osannano e poi scaricano gli idoli scoperti dopati o anche ex dopati, mi viene la nausea; basterebbe avere un senso critico evoluto e praticare lo sport e uno stile di vita sano nei principi, per capire, che quello che si vede, potrebbe non essere vero. Ma forse il successo a qualunque costo, serve ad un mondo mediocre, in preda all'isterismo collettivo. Oramai sono andato oltre San Tommaso: lui credeva solo in quello che vedeva; invece non credo più a quello che vedo.
Bel Post. grazie
RispondiEliminaIl dopingo e' roba da deboli a qualsiasi livello , pro e non !
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