sabato 13 marzo 2021

Contano le gambe ( e un paio di ruote top)

 


9 commenti:

  1. Ciao Valery. Le Zero le considero le migliori ruote in alluminio. Unica incognita la resa nel tempo e con migliaia di km del colore della pista frenante delle Nite. Saluti ciclistici.

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  2. Buongiorno non ho mai scritto direttamente sul blog, ma lo leggo sempre con molta attenzione soprattutto nella parte test, che è sempre utile, precisa e interessante. Dato che si parla di ruote volevo sottoporre un quesito: sono proprietario di un paio di ruote zipp 303 2019 Rim ( ancora non sono passato al disco e non credo lo farò a breve..). Mi hanno proposto un paio di ruote Roval CLX 32 sempre rim ovviamente. La mia domanda è: ne vale la pena o la qualità delle ruote è molto simile e non ne vale la pena? Grazie in anticipo
    PS: con le Zipp mi trovo benissimo, ma la curiosità di provare altro a volte...

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    1. Ciao Matteo. Le Roval sono migliori delle Zipp per il mozzo/sfere. Le sfere sono Ceramic Speed. Inoltre per il primo proprietario la garanzia è a vita. Per quanto riguarda la rigidità torsionale e laterale non ci sono enormi differenze. Vale la pena passare alle Roval solo se vuoi più scorrevolezza e se puoi sfruttare la garanzia illimitata. Saluti ciclistici.

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    2. Grazie sei sempre il numero 1... preciso, conciso e subito al nocciolo... siccome non sarei il primo proprietario non avrei la garanzia illimitata, quindi, basandomi anche su quello che hai detto tu... Passo la mano e mi tengo le mie zipp e le mie GAMBE come spesso dici tu!!!
      A presto e grazie di tutto!!! Sei un mito per me!!

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  3. Ciao Claudio,tra cuscinetti Cult(fulcrum o campagnolo)vs ceramic speed cosa prenderesti?grazie e complimenti come sempre.

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    1. Ciao Alebrakes. Ti ringrazio. Ti riferisci al top essendo entrambe ottimi ed affidabili. Io preferisco Ceramic Speed sono fatti da un leader costruttore danese che realizza prodotti anche per le top car ed industria. Diciamo che la CS fa solo quello. Esistono due tipologie di cuscinetti CS: quelli rivestiti con ceramica e quelli completamente in ceramica. E' un prodotto specifico fatto da chi fa solo quello. E' come Ceramic Speed fa solo pedali. Io preferisco sempre prodotti fatti da chi fa solo quello. I Cult invece è un prodotto composto da sfere in ceramica di un produttore che non viene indicato dalla Campagnolo, sfereche lavorano su cuscinetti in acciaio prodotti dalla tedesca Cronitech. Saluti ciclistici.

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  4. Ciao Claudio,
    pienamente d’accordo su tutto. La forma fisica e mentale sono indispensabili e come dici tu attingendo anche da altre attività. Corsa nuoto stretching e un po’ di pesi. Dieta bilanciata e riposo. Ho visto anch’io ciclisti con bici dei primi anni 2000 andare veramente forte in salita. Ed è vero che la forma si vede dalla cadenza e dalla rotondità della pedalata; non certo dalle potenzialità del mezzo. Certo per chi ha tanti anni di esperienza una buona bici asseconda di più il gesto atletico e dá soddisfazione nella misura in cui la percepisci reattiva ed agile. E su quest’ultimo punto ancora convergo con te: le ruote sono il componente che più influisce sulla risposta. Una buona ruota sebbene montata su un telaio discreto lo farà rendere al meglio il viceversa non funziona. Direi che la scelta dei componenti parte proprio dalle ruote. Poi la scorrevolezza della trasmissione. Sul resto si può anche risparmiare a mio giudizio.
    Grazie per la tua dedizione incessante alla bici che ci aiuta a riflettere e a capire .
    Ciao.
    Lorenzo

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    1. Ciao Lorenzo. Grazie per il Tuo commento. Saluti ciclistici.

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  5. Ciao Claudio,
    ho deciso di scriverti per raccontare la mia avventura di oggi in bici. Scrivo a tutti coloro che sono certi che le bici disc frenino meglio delle rim in discesa e con la pioggia.
    Stamattina dopo una corsetta di un’ora sotto il sole ho preso la bici per una scalata al monte che porta a Sant’Ulderico di Tretto (così potete verificare il meteo a mezzogiorno). Strada facendo improvvisamente il tempo si gira e a metà percorso inizia a nevicare. Penso che smetterà visto un po’ di sole verso la vetta e dunque proseguo. Arrivo in vetta che nevica bene e a quel punito non ho scelta. Bisogna che in qualche modo scenda giù. Infilo il giubbotto invernale (salgo solo con maglia tecnica) e i guanti e parto. Dopo un chilometro inizia una vera e propria bufera di neve. Non è la prima volta che trovo neve ma mai una bufera perché se posso evito il maltempo. Prima di metà discesa vedo dei ciclisti fermi sotto la tettoia della fermata del bus e mi chiedo se ha senso fermarsi. Decido di proseguire perché penso che stare fermo almeno mezz’ora a zero gradi mi faccia soffrire troppo freddo sia nell’attesa che alla ripresa. Qualche chilometro più in giù trovo in sequenza due ciclisti con le loro super bici disc. Proseguono a passo d’uomo. Direi abbastanza in difficoltà mentale. Un’altro lungo la strada. Fermo. Ancora qualche chilometro e arrivo a valle. Dopo 12 km in queste condizioni arrivo giù. Completamente solo...e nevica ancora bene. Quindi, guardo la mia compagna di viaggio mentre pedalo. Guardo le ruote e...sorpresa...ho una bici con freni tradizionali...ah però...poco dopo fortunatamente smette e dopo 10 km esce il sole. Per fortuna così inizio a scaldarmi...
    Bene cari amici..tutto questo per dire che i dischi non servono a molto. Come dice Claudio ci vogliono cuore, esperienza, un po’ di abilità, sangue freddo e prudenza. Il resto è marketing. Meditate gente...
    Altre due note e concludo:
    1. La mia bici pesa 6,1 kg al momento quindi chi dice che così leggera non è sicura in discesa?
    2. Monto ruote Lightweight per chi pensa che siano molto delicate e frenino poco e male

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