Grazie a tutti coloro che hanno partecipato. Passano gli anni, cambia tutto, ma un manipolo di ciclisti incalliti, previo invito, si è dato appuntamento, ritrovandosi ancora una volta, in un luogo della bella Italia, lontani dalla scialba quotidianità e per un giorno sono diventati allegri pedalatori, praticanti di quello che chiamo ciclismo libero.. A loro dedico questo mio pensiero: " Non avere paura di essere diverso; abbi paura di essere come tutti gli altri, di appartenere al "gregge". Sii leader di te stesso.".
CRONACA GOLIARDICA.
E' stato un appuntamento mono uso. Tentativo quasi riuscito di esperimento sociale, tra ciclisti ammogliati e scapoli, tra corridori, ex corridori e ciclisti amatoriali. Qualcuno vista la griglia di partenza, si è intimorito e con scuse fantozziane, ha preferito non misurare il polso e la forza; si è defilato quatto quatto.
A conti fatti la Specialissima 2017 è una pedalata "non assistita", ma libera, destinata a pochi, perchè meno siamo, meglio stiamo, in un mondo caotico. Selezione alla partenza. Non voglio zavorre.
Percorso lungo 106 km con 1600 metri di dislivello, tanta salita, con strappi fino al 17%, e soprattutto molto vento, sulla via del ritorno, la cui insidia, ha reso difficoltoso il pedalare di chi improvvido, aveva scelto le ruote a" pinna gialla", cerchi non adatti al percorso, poco maneggevoli, sia nelle discese tecniche e lunghe, sia con vento laterale verso il mare, troppo sensibili ai soffi in pianura; in buona sostanza con il vento le ruote a pinne gialle si trasformano in vele !!! Lo sanno i ciclisti di mare e non di città. Le ruote a "pinna gialla" come mi piace definire, quelle a profilo alto, sono un pò come le scarpe con i tacchi alti, belle, ma scomode, da foto, ma impegnative e meno performanti su certi percorsi, anzi pericolose per la salute di chi non sa menarle. La ruota va scelta in base al terreno, e per questo alla La Specialissima 2017, c'era bisogno di ruote a basso o medio profilo. Ma non tutti sono d'accordo. W il mondo.
Alla partenza aria fresca, ma con il passare delle ore, la temperatura è tornata a salire, fino a 22 gradi, una giornata assolata, con clima più primaverile, che autunnale. Il tempo è impazzito, questo lo sapevamo, un pò come molta gente, andata fuori di testa, per via della vita difficile.
La Specialissima 2017 ha attraversato i comuni di Fondi, Campodimele, Itri, Sperlonga e Terracina, un sali e scendi, lungo la strada che attraversava il parco dei Monti Aurunci, tra boschi e valli, nel silenzio della natura. Sosta al santuario della Madonna della Civita, a quota 675 metri dl livello del mare, panorama mozzafiato, tra mare e monti, e come da tradizione, ivi è stata consumata la crostata della "concordia" annaffiata con il prosecco. E come ogni volta, il "brindisi del ciclista", da me ideato per brindare all'amicizia e alla vita, il cui rito mi piace rinnovare.
Negli ultimi 20 km, il gruppo è saltato, come è prassi; è capitato in alcuni raduni, complici alcuni incalliti corridori ed ex corridori che non conoscono la parola condivisione, ma solo l'imperativo, "menare a tutta"; tutto normale, o quasi, fa parte del gioco. Singolare la dichiarazione resa alla stampa da uno dei fuggitivi: " Ci siamo anticipati per non creare ingorghi alla doccia !! Aahahahahahahhahaha, da oscar dell'umorismo. Gli "esperti di docce" sono un manipolo di 5 ciclisti, orchestrati da passistoni corpulenti,che hanno stretto i denti in salita, si sono ritrovati al punto B, dove hanno fatto scattare la fuga per la vittoria; e così i fuggitivi, approfittando della lunga discesa, hanno preso la fuga, in modo scandaloso. Uno di loro pentito, preoccupato dal clamore mediatico, è tornato indietro, troppo tardi, oramai i fuggitivi avevano preso il largo, con la sua complicità. E così il resto del gruppo è stato costretto a rincorrere senza però chiudere sulla fuga, subendo un gesto "contro i social" e contro la socialità, a cui sono seguite le ira funeste e sproporzionate del prode Achille, a cui non piace restare dietro, e rimanere "ferito" in battaglia.
Zeus, per amore dell'Olimpo, ha deciso di applicare sanzioni a "quelli della doccia", "paraculi" formidabili, perduti asociali. La sanzione: essi saranno banditi da tutte le docce d'Italia. E per quanto concerne Achille, egli sarà privato delle sue ruote a pinna gialla, buone per le foto, ma non per menare per mare e monti.
A parte il retroscena finale ci siamo tutti e tanto divertiti ed estasiati grazie alla natura, e a quella straordinaria macchina chiamata bicicletta da corsa.
E anche questa volta, ho fatto in modo che al seguito dei partecipanti ci fosse un Van con acqua minerale, prosecco, crostata e fotografo e che all'arrivo il pranzo fosse gustato a 50 metri dal mare. Meglio di una condominiale gran fondo.
La morale del raduno: l'agonismo è più forte della socialità. Dopo tutti i raduni organizzati è giunto il momento di chiudere gli appuntamenti; è stata davvero l'ultima occasione; il sipario chiude, sono diventato vecchio per sopportare i musi lunghi. Occorre un cambiamento. Se ne avrò voglia. Amen.
Un ringraziamento al fotografo Francesco Castaldi e al Centosedici di Terracina. Saluti ciclistici.
Il Logo |
Intervista in corsa....
Questa è la foto simbolo. Ciclisti veterani fuggono dal tempo sotto il cielo azzurro ( io e Mauro). |
Gruppo quasi compatto....a tavola |
CICLISMO LIBERO....è tutta un altra cosa !!! |
Francesco il fotografo ufficiale in azione. |
SULLO STRAPPO AL 17% |
SULLO STRAPPO AL 17% |
SULLO STRAPPO AL 17%. La salita non fa male. |
Cycling Prosecco La Specialissima 2017 |
Qualche anno fa inventai il brindisi ciclistico, durante la pedalata ed ogni volta mi piace ripetere il rituale. Ma che ne sa la TV!! |
Nessun commento:
Posta un commento