sabato 28 settembre 2013

Il San Baronto: un ricordo divenuto la salita del campionato del mondo 2013.

E' una salita che venne inserita nella 7^ tappa del Giro d'Italia del 1988; molto amata dai ciclisti toscani, la più famosa salita toscana, il San Baronto è pedalato dai professionisti durante la preparazione invernale. Ci sono molti percorsi per salirla. Le principali sono tre: una addirittura viene presa dal paese che ha dato i natali a Leonardo da Vinci, il versante più lungo con 12 km di lunghezza e una pendenza media del 3% e massima del 10%; nella parte iniziale la salita, presa appunto da Vinci, si presenta con una rampa del 10% per poi assestarsi tra il 2% al 6%. Dal versante di Lamporecchio invece, sono poco meno di 5 km, con un dislivello di 277 m, una pendenza media del 6,8 % e una pendenza massima del 11%; nel tratto intermedio, non scende mai sotto l'8%; ed è contraddistinta da tornanti e curve strette. A metà della salita del Baronto, c'è una statua dedicata a Marco Pantani.  Una volta scollinato a 340 metri, si ha la possibilità di riempire la borraccia e prendere un caffè . Ho affrontato la salita del San Baronto nel 2009. La salita prende il nome dal Santo Patrono dei ciclisti toscani, appunto San Baronto. Il paesaggio è suggestivo. In cima si può scendere da un versante verso Pistoia; dall'altro verso Vinci, paese che ha dato i natali, a Leonardo. E' la salita del Gran Premio della Montagna di Montalbano. E' la salita inserita nel circuito del mondiale 2013 di ciclismo, prova in linea, élite uomini. Credo che qui potrebbe avvenire qualcosa di importante ai fini della corsa di domani. E come sempre, trattandosi di ciclismo, vincerà il più forte, quello eletto dagli dei. Ricordo con piacere l'anno in cui salì sul Baronto e il caffè gustato in cima e in sella. Saluti ciclistici.




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