La tappa odierna del giro d'Italia è stata la più bella. E lo è stata perchè ha rappresentato un autentico capolavoro di "umano" valore. Il più forte corridore, la vincente maglia rosa, che si ricorda del suo ex gregario e gli fa vincere la tappa, regalandogli la prima vittoria della carriera.
Come a dire, non mi sono scordato di quello che hai fatto per me, quando eri il mio gregario e ora che mi capita di poterlo fare ti voglio ringraziare nel migliore dei modi, rendendoti la gloria, anche solo per un giorno, che tu hai contribuito a donarmi. Meraviglioso !
L'episodio si presta ad una lettura autentica che sappia ridonare speranza ad un mondo dove sembra che i valori non contino più.
La differenza tra un uomo e un cane, è che se fai del bene ad un cane, questo se lo ricorda; se lo fai ad un uomo, invece no.
Bè oggi posso dire che la regola ha delle eccezioni. Come quella di oggi.
Vorrei che tutti noi ci fermassimo per un momento a pensare a quello che ha fatto Contador per Tiralongo. E che imparassimo da lui, che nella vita, l'amicizia e il sentimento di amore per il prossimo ha un valore fondamentale e ridona alla persona la sua valenza.
Sorrido quando penso a chi anche in bici, senza essere un campione, non perde occasione per dimostrare astio e superbia, parlando pomposamente di quello che ha vinto ( e non si capisce mai cosa), atteggiandosi a fuoriclasse. Il suo è un mero esercizio di narcisismo. Farebbe meglio a dimostrare quell'umanità “strozzata” dalla sua indecente vanità.
Sorrido quando penso a chi anche in bici, senza essere un campione, non perde occasione per dimostrare astio e superbia, parlando pomposamente di quello che ha vinto ( e non si capisce mai cosa), atteggiandosi a fuoriclasse. Il suo è un mero esercizio di narcisismo. Farebbe meglio a dimostrare quell'umanità “strozzata” dalla sua indecente vanità.
Quello che fa di un ciclista, come di ogni persona, un uomo o una donna è solo il coraggio, la dignità, l'amore per il prossimo e l'umiltà, come i grandi campioni, come Contador.
Gioite uomini e donne che la verità trionfa sempre; che i sentimenti sinceri sono rari, ma esistono; che si può essere davvero dignitosi ed autentici e non perdersi nel “gruppo”degli ipocriti.
La storia di ognuno di noi è la chiave di lettura delle nostre esistenze. Contador è stato restituito alla vita, dopo essere stato colpito da una grave malattia, e lui ha saputo ringraziare, a Colui, Dio, che lo ha salvato, aiutando un fratello e dimostrando di averlo davvero meritato il miracolo.
Impariamo dagli umili perchè essi sono mandati tra di noi per aiutarci a cambiare. Impariamo che si può essere i più forti e non dimenticarsi del prossimo. Perchè come il nostro Signore ci ha insegnato, ama il prossimo tuo come te stesso.
Grazie Contador.
La bici di Contador |
la bici di Contador |
la bici di Contador al giro 2011 |