venerdì 27 maggio 2011

Quando un campione ci insegna l'amore per il prossimo


La tappa odierna del giro d'Italia è stata la più bella. E lo è stata perchè ha rappresentato un autentico capolavoro di  "umano" valore. Il più forte corridore, la vincente maglia rosa, che si ricorda del suo ex gregario e gli fa vincere la tappa, regalandogli la prima vittoria della carriera.
Come a dire, non mi sono scordato di quello che hai fatto per me, quando eri il mio gregario e ora che mi capita di poterlo fare ti voglio ringraziare nel migliore dei modi, rendendoti la gloria, anche solo per un giorno, che tu hai contribuito a donarmi. Meraviglioso !
L'episodio si presta ad una lettura autentica che sappia ridonare speranza ad un mondo dove sembra che i valori non contino più.
La differenza tra un uomo e un cane, è che se fai del bene ad un cane, questo se lo ricorda; se lo fai ad un uomo, invece no.
Bè oggi posso dire che la regola ha delle eccezioni. Come quella di oggi.
Vorrei che tutti noi ci fermassimo per un momento a pensare a quello che ha fatto Contador per Tiralongo. E che imparassimo da lui, che nella vita, l'amicizia e il sentimento di amore per il prossimo ha un valore fondamentale e ridona alla persona la sua valenza.
Sorrido quando penso a chi anche in bici, senza essere un campione, non perde occasione per dimostrare astio e superbia, parlando pomposamente di quello che ha vinto  ( e non si capisce mai cosa), atteggiandosi a fuoriclasse. Il suo è un mero esercizio di narcisismo. Farebbe meglio a dimostrare quell'umanità “strozzata” dalla sua indecente vanità.
Quello che fa di un ciclista, come di ogni persona, un uomo o una donna è solo il coraggio, la dignità, l'amore per il prossimo e l'umiltà, come i grandi campioni, come Contador.
Gioite uomini e donne che la verità trionfa sempre; che i sentimenti sinceri sono rari, ma esistono; che si può essere davvero dignitosi ed autentici e non perdersi nel “gruppo”degli ipocriti.
La storia di ognuno di noi è la chiave di lettura delle nostre esistenze. Contador è stato restituito alla vita, dopo essere stato colpito da una grave malattia, e lui ha saputo ringraziare, a Colui, Dio, che lo ha salvato, aiutando un fratello e dimostrando di averlo davvero meritato il miracolo.
Impariamo dagli umili perchè essi sono mandati tra di noi per aiutarci a cambiare. Impariamo che si può essere i più forti e non dimenticarsi del prossimo. Perchè come il nostro Signore ci ha insegnato, ama il prossimo tuo come te stesso.
Grazie Contador.


La bici di Contador

la bici di Contador
la bici di Contador al giro 2011

martedì 24 maggio 2011

Il Passo del Ghisallo ( da Bellaggio), Il Sormano (Colma e Muro di Sormano) e il Lago di Como

è l'alba su quel ramo del lago di Como.......

prima ascesa sul passo del Ghisallo da Bellaggio: la salita del Giro di Lombardia.






colma di sormano



Muro di Sormano ( pendenza massima 22%)

l'osservatorio in cima alla Colma di Sormano

la discesa verso il lago di Como
uno dei durissimi tornanti che portano al passo del Ghisallo

la seconda ascesa al passo del Ghisallo ( è stata la più bella)

sul lago di Como

Villa Olmo







Il lago di Como



Era l'agosto 2009. La sfida con me stesso era il passo del Ghisallo e  il Sormano. Ci riuscì sotto un sole implacabile. Non vi nascondo l'emozione al pensiero che quella mitica strada era stata percorsa da mostri sacri del ciclismo, tra i quali l'indimenticabile, Fausto Angelo Coppi.  Due giorni, non ancora sazio, ritornai sul Ghisallo, complice il fatto che quella salita mi aveva stregato, con il suo silenzio, la sua religiosità e la sua sacralità. Bella, ma molto tecnica, la discesa verso il lago di Como. Ne segnalo la strada stretta con numerosi tornanti e con un manto stradale, che al momento in cui la percorsi, presentava una superficie non ottimale. In quei giorni, ebbi anche modo di pedalare lungo il giro del lago di Como.
Raccomando ai ciclisti di fare molta attenzione percorrendo la strada che costeggia il lago di Como: è stretta e trafficata.
Per gli appassionati delle statistiche il passo del Ghisallo, preso dal versante più duro, quello dal paese di Bellaggio, è lungo 8,580 km, con pendenza media 6,2% e pendenza massima 14% dislivello 532 metri. Per il Muro di Sormano 1,920 km, pendenza media 15,8%, pendenza massima 25%. Vi consiglio di usare una compact, 34/29 e un ottimo allenamento. Saluti ciclistici. 

giovedì 19 maggio 2011

Test Bike: Argon 18 E118


Da Falasca Cicli ho trovato questo bolide da F1. E' il telaio top di gamma per triathlon e crono della Argon 18. Peso dichiarato del telaio in taglia M, 1225 gr, della forcella 545 gr e del reggisella 275 gr. Rapporto qualità/prezzo ottimo.  

Passo Tonale

Quest'anno il Giro, nello stesso giorno, arriverà anche sul Passo Tonale e sul Gavia. Vi assicuro che sarà una tappa spettacolare, dura e piena di emozioni. Come le emozioni che provai quella mattina dell'agosto 2010, quando pedalai prima sul Gavia e poi sul Tonale. Panorami mozzafiato, salite dure, discese veloci e ardite. Che è stato bello pedalare con la famiglia al seguito che mi seguiva in auto. Intorno a me, uno scenario meraviglioso, reso unico anche dalle scritte dei tifosi del Giro, rimaste lì a testimoniare il passaggio dei campioni della corsa rosa, un tripudio alle loro gesta. Tra di esse, quelle inneggianti a Pantani. Un ciclista non è solo uno sportivo, ma è uno sportivo che ama la bicicletta e conosce la storia del ciclismo; per cui pedalare sulle strade dove i campioni hanno scritto la storia di questo meraviglioso sport, il più vicino alla condizione umana, fa accapponare la pelle e fa diventare piccoli ed umili.
Ecco i dati del passo Tonale da Ponte di Legno:
altezza 1883 m
lunghezza 10,9 km;
pendenza media: 6%
pendenza massima: 9%.

Consiglio di scalare il passo Tonale dopo il Gavia.

Le foto e i dati della scalata del Gavia
http://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2010/10/al-gavia.html


Davanti al Sacrario posto in cima al Tonale insieme a due cicliste tedesche per un gemellaggio Italia/Germania


la discesa veloce del Tonale