venerdì 21 gennaio 2011

Sul crinale del Monte Circeo( Acropoli - San Felice Circeo).











Occhio al senso unico. A destra per salite, a sinistra per scendere.



Distanza chilometrica misurata dal centro di San Felice Circeo fino al piazzale.
La salita inizia dal centro di San Felice Circeo, bassa. La parte iniziale prima di arrivare alla parte alta di San Felice Circeo, è anch'essa ripida ed irregolare. Lunghezza totale poco più di 5 km ( fino all'Osservatorio Militare). Pendenza media 8,3 %. Pendenza massima 15%. E' una salita complessivamente in costante ascesa. Una volta arrivati alla parte alta del paese, la strada continua a salire. Si passa davanti al cimitero. La strada sale sempre, ma in modo irregolare. Si sale lungo tornanti che si susseguono in una danza sui pedali che non finisce mai. Salite con pendenze superiori al 10%, che attrae in un vortice incessante. Sui tornanti la strada si rialza bruscamente. Spesso la pendenza è irregolare e comporta cambi di ritmo continui. Si sale sui pedali. Quando spiana si è arrivati sul piccolo piazzale. Proseguendo sulla destra si sale ancora verso l'osservatorio dell'Aeronautica Militare, superando sulla sinistra le antenne. La strada si ristringe ulteriormente e non smette mai di salire. La strada finisce in salita davanti al cancello invalicabile che segna il confine militare. Sulla salita del Monte Circeo si è allenata la SAECO e Marco Pantani. Per una salita così lunga e dura, ci vogliono allenamento e  rapporti adeguati. Consiglio di montare per la compact la 34/27,  per la semi compact 36/28,  e per la standard almeno il 39/29. Saluti ciclistici. 

Aggiornamento. 
Questo è il panorama che si può vedere sotto le prime antenne. Attenzione il terrazzo è senza protezione e occorre scendere delle scalette senza passa mano......







... ma la salita continua ed arriva davanti al cancello dell'Osservatorio dell'Aeronautica Militare. Attenzione. La strada è stretta e senza protezione; può rappresentare un pericolo in presenza di veicoli a motore.  Saluti ciclistici. 


                         La discesa al 12% dal cancello .....strada stretta e senza protezione.






L'università delle salite pontine: la Ciana.


con il 34/23








6 km con pendenza costante tra il 9 e 10% con tratti anche fino al 18%......una salita per pochi, una salita che si fa con il cuore e l'anima.....mordendo sul manubrio. Molto utile per rifinire la preparazione e/o per terminare l'uscita di allenamento. Aggiornamento del post con nuove foto:


Ancora foto dalla Ciana......
Per giri ciclistici guidati inviare email a

Look Kèo Blade titanium alla pesa


i perni in titanio dei blade


Blade con lamina rossa

giovedì 20 gennaio 2011

CAMPAGNOLO Super Record REVOLUTION 11V Titanium alla pesa







dual pivot





catena non tagliata comprensiva del peso della confezione

11/25 

12/25


calotte OSFIT per BB30
12/27 con contenitore di plastica ( - 15 grammi)

dual pivot

Ecco le pese dei singoli componenti.

sabato 18 dicembre 2010

I bambini dimenticati

I figli nati senza l’amore. Bambini nati soli, senza una carezza ed un sorriso.
Vorrei che vivessero in un regno senza sudditi, dove i sogni non hanno età, dove la loro magica innocenza colori ogni cosa, anche il buio della solitudine. Un regno dove ognuno è uguale agli altri, dove non occorre lottare per vivere meglio,, dove ogni giorno si è felici.
Ma fuori c’è un mondo diverso, in cui continuerà a non esserci pace, fino a quando l’ultimo di loro sarà liberato dal bisogno e dalla sofferenza e sarà restituito alla migliore vita, perché ogni bambino è legato agli altri in un abbraccio eterno.
Bambini nati per una missione sconosciuta, senza confini, senza tempo.
Angeli di un'armata che viene in pace e chiede un mondo migliore, dove non bisogna apparire, perché conta solo essere veri e liberi.
I loro giorni sono un contributo per la libertà e la felicità dei popoli.
Ma quanto tempo ancora ci vorrà, perchè questi figli maltrattati, possano ritrovarsi in un sodalizio di vita autentica ? Per questo, mio Dio, fa che ogni tuo figlio possa ritrovarsi e non perdersi più.

Claudio Cobiani.

domenica 12 dicembre 2010

La Quercia del Monaco











Stamane, come previsto, ho messo al braccio sinistro, un nastro nero per ricordare gli amici ciclisti calabresi uccisi da un delinquente al volante. Volevo portarla nel punto più alto possibile per la stagione invernale, considerato il tempo nuvoloso, con temperatura intorno ai 5 gradi. Sono salito da solo fino alla Quercia del Monaco. Una scelta che serviva per rimanere in silenzio e immolare il sacrificio sulla salita. Si scollina sul punto di frontiera tra la provincia di Frosinone e quella di Latina, un tempo zona di confine anche tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. Si sale ininterrottamente per circa 13 km,  pedalando sui Monti Aurunci, dopo avere lasciato un percorso vallonato, che taglia piantagioni di aranci. Il chilometraggio totale è di 70 km. Siamo in località Lenola (LT). Qui il paesaggio è suggestivo. Faceva freddo in discesa, ma nel cuore avevo il ricordo delle immagini dei lenzuoli bianchi stesi sui cadaveri degli amici ciclisti e tutto mi è sembrato accettabile. Riposino in pace. Noi qui sulla terra non ne abbiamo più.