sabato 31 gennaio 2015

Test Bike: Shimano Dura Ace 9000

E' il gruppo top di gamma meccanico del marchio giapponese con sede a Osaka (Giappone). 11 velocità, componenti in alluminio brevettato Shimano, con l'aggiunta sui comandi di particolari in carbonio di produzione svedese. E' il gruppo meccanico top di gamma, meno leggero, disponibile sul mercato. 

Test su strada. 
Funzionamento impeccabile, in ogni condizione; in salita, sotto sforzo, la catena passa al pignone più grande o a quello più piccolo, senza problemi. Usando gli ultimi due pignoni più grandi, occorre cambiare la posizione del deragliatore, agendo sulla levetta inferiore del comando sinistro, per evitare lo sfregamento della catena sulla parte interna del deragliatore. L'ergonomia dei comandi/leve è ottima. La cambiata è precisa, silenziosa e facile. L'impulso e il movimento del comando, in fase di cambiata, è morbido e si sente un clic soffuso. La frenata è assolutamente perfetta e modulabile; a mio giudizio, i freni Shimano sono i i migliori sul mercato per prestazioni. Le leve dei freni sono raggiungibili facilmente anche in presa bassa e quindi l'azionamento del cambio, e la scalata in volata, è intuitiva e rapida, a patto di essere messi ottimamente in sella, cioè di avere le giuste misure, ma questa è una regola generale. Rispetto ai comandi/leve Campagnolo/Sram, l'impugnatura è più lunga, di 2 mm; quindi occorre tenerne conto, in fase di calcolo delle quote in sella. La cambiata del Dura Ace 9000 è precisa come quella della versione elettronica DI2. Un gruppo che vanta un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il gruppo è stato usato con pacco pignoni 11/28, che valuto il più versatile, il più adatto per la salita e la pianura, senza dovere ricorrere ad altre combinazioni dei pignoni. Guarnitura 50/34. La guarnitura con perno da 24 mm è asimmetrica e rigida, consente di montare qualsiasi corona ( 53,52, 39, 34), senza sostituire il cosiddetto "ragno", in pratica le pedivelle. 

PAGELLA SHIMANO DURA ACE 9000.

Peso: 5
Precisione della cambiata: 10 ( come la versione elettronica DI2)
Velocità della cambiata: 8 ( meno rapida la cambiata a salire del Campagnolo meccanico ).
Frenata: 10 +
Rifinitura: de gustibus, dipende dai gusti; piacerà a chi preferisce il colore dell'alluminio; la precisione della lavorazione dei componenti è ottima
Ergonomia dei comandi/leve: 10


















2 commenti:

  1. Ciao Claudio come va? Ho letto le tue prove sui vari gruppi, mi prende tantissimo l'ultimo arrivato dalla Campagnolo meccanico, un'opera d'arte che fa guadagnare posizioni rispetto ai gruppi elettronici EPS e DI2... Detto questo ti chiedo cosa ne pensi del nuovo sram e-tap e se dovessi scegliere fra il nuovo campagnolo meccanico, l'Eps, DI2 e E-TAP cosa sceglieresti?
    Saluti
    Diego

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    Risposte
    1. Ciao Diego. "Resisto al tempo", cosa comune peraltro, è la vita.
      Detto ciò, rispondo alla Tua domanda.
      La tua valutazione in merito al nuovo gruppo meccanico top di gamma della Campagnolo, non solo la condivido, ma la reputo oggettivamente corretta; la cambiata non sbaglia mai ed in più è più leggero rispetto agli elettronici.
      La mia opinione è la seguente: il gruppo Sram Red eTap è il gruppo più avanzato, tanto da avere superato quello elettronico della concorrenza. In pratica il funzionamento wireless surclassa quello elettronico e per l'effetto i gruppi elettronici sono diventati, improvvisamente, obsoleti; a questo punto conviene prendere un gruppo meccanico top di gamma che uno elettronico, si risparmiano soldi, peso ed è più affidabile, in quanto la batteria si esaurisce o si rompe anche all'improvviso e del resto ogni componente elettronico è soggetto a rottura improvvisa, come nel caso dell'EPS, del Di2 e dell'eTap.
      Sceglierei lo sram red eTap peraltro anche più leggero dell'EPS e del Di2, se dovessi sceglierei tra questi tre gruppi.
      Invece tra tutti sceglierei il Super Record Evolved.
      Saluti ciclistici.

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