venerdì 7 febbraio 2020

La guerra stradale !

Oggi le battaglie si "combattono" sulle strade. Da una parte, gli automobilisti che molestano o non rispettano i ciclisti, li chiamo i vigliacchi "stradali" ( peggio dei troll web), gli automobilisti che usano lo smartphone, gli automobilisti ubriachi e drogati, dall'altra i ciclisti "disarmati". E' un problema sociale, un emergenza nazionale, un peggioramento culturale, una manifestazione di odio, invidia e di cattiveria di molti automobilisti. Come risolverlo ? Inserendo nelle auto un dispositivo che spegne il motore, quando l'automobilista usa lo smartphone, oppure guida alterato per effetto di alcool e droga; serve una scatola nera che registra e segnala le violazioni del codice della strada. Uno Stato evoluto deve impedire la vendita di auto senza questi dispositivi di sicurezza. Uno Stato che tutela i cittadini non deve pensare solo ad incassare le accise sui carburanti, l'IVA sull'acquisto delle auto, gomme ed accessori, il bollo, l'imposta sulla polizza assicurativa e tutti gli altri balzelli a carico di chi inquina con le auto. Lo Stato non deve essere complice dei pirati della strada.  Saluti ciclistici. 

8 commenti:

  1. Ciao Claudio,
    mi unisco alla tua denuncia. Purtroppo, le uscite in bdc stanno diventando sempre più pericolose. Sento sempre più persone che abbandonano la bdc per la mtb perché si sentono più sicuri. Automobili sempre più grandi e pesanti (alla faccia dell’efficienza energetica) strade sempre più mal messe e spesso pericolose e automobilisti sempre più arroganti e soprattutto distratti e spesso ubriachi o drogati. Uno scenario davvero raccapricciante per ogni persona che si muove in bicicletta anche solo per fare la spesa o recarsi al lavoro. Proprio ieri andando a correre lungo una strada di campagna vengo sfiorato da un’auto a tutta velocità. E non parliamo di quando sono in bici. Niente da fare: automobilisti impazziti che sfrecciano incuranti dei pedoni o dei ciclisti; non frenano e non rallentano, quasi fosse l’ultimo giorno di vita della Terra. Distratti dai cellulari, inconsapevoli di cosa significhi strappare una persona alla vita e ai propri cari. Irresponsabili. Purtroppo in bici i grandi gruppi hanno contribuito ad accrescere l’odio tra automobilisti e ciclisti, questo va detto e condannato, ma il ciclista resta l’anello debole della catena. Giustamente, Claudio dici vigliacchi perché è facile fare i prepotenti sicuri di poter scappare senza rischiare nulla. La speranza per noi sta nella tecnologia applicata alle auto, che già c’è, ma dev’essere per tutte e non solo per le auto di alta gamma. E finalmente qualcosa che blocchi i cellulari in auto in movimento invece di aggiungere sempre più infotainment per distrarsi. Aggiungo anche che i comuni dovrebbero avere più cura delle strada e in definitiva di noi cittadini. E ci vorrebbe infine una categoria nuova riconosciuta e riconoscibile da tutti di ciclisti doc che si allenano seriamente rispettosi del prossimo, dell’ambiente e del codice stradale.
    Scusate la prolissità,
    Lorenzo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lorenzo. Ti ringrazio per il Tuo commento. Condivido il tuo pensiero. Si potrebbe pedalare muniti di videocamere in modo da riprendere i vigliacchi e garantire la ricostruzione dei fatti. Saluti ciclistici.

      Elimina
    2. Aggiungo due considerazioni. La prima. Usano la MTB prevalentemente sulla strada asfaltata, quindi la MTB o la Gravel, potrebbero andare bene, ma solo se si usassero nei boschi, o sulle strade bianche, o sulle strade non asfaltate, ma per arrivarci, a meno che si abiti in campagna o in un paese a ridosso di un bosco, occorre prendere le auto oppure trasferirsi pedalando con la MTB o Gravel sulla strada asfaltata e allora in questo caso non si elimina il rischio. Altra considerazione. I gruppi numerosi di ciclisti o pedalatori, sono un fatto negativo, ci fanno odiare. Se fosse per me, sulle strade, ci dovrebbero essere solo ciclisti e mezzi pubblici, ma tant'è, viviamo in Italia, una Repubblica fondata sulle auto e allora i gruppi diventano pericolosi per i ciclisti e i pedalatori. Saluti ciclistici.

      Elimina
    3. Ho provato ad esplorare il tema della sicurezza da quando, come ciclista, mentre facevo il Monte Bisbino, una bella lunga salita che parte da Cernobbio, sul lago di Como, ho subito un incidente, dovuto alla distrazione di un automobilista che mi ha travolto. Ho avuto 2 vertebre fratturate.
      Da allora sono tornato in bici e ci vado piu' di prima e la vicenda e' finita bene.

      Per tutelarmi ho provato a cercare sistemi per proteggermi dato che non posso interenire attivamente sui fattori esterni, come la variabile autombilisti. La mia conclusione e' che non ci sono o sono molto limitati. Non esistono dashcam adatte all'uso ciclistico. Le GoPro sono ottime per riprendere momenti, non per riprendere quello che succede per tutelarsi, sappiamo che sulla strada siamo soli. Quando sono stato investito ero solo e senza testimoni. I radar della Garmin sono un'ottima iniziativa ma trovano in mia opinione poca applicazione pratica: mi segnalano che una macchina sta giungendo: cosa dovrei farci con questa informazione? Nulla, non possso sapere se mi fara' il passaggio radente o se viaggia a 100 kmh superando il limite di 70. Abbigliamento: a parte il casco, oggetto indispensabile, il nulla. Il nostro e' l'unico sport in cui non vi e'stata nessuna innovazione per la protezione: vero che dobbiamo stare leggeri e aereodinamici, me e' possibile che non vi siano materiali leggeri e resistenti per reggere, almeno alle abrasioni di una caduta?
      Eppure il marketing ci vende i freni a disco perche' piu' sicuri (!!!!!!!!) lo trovo folle.

      L'unica oggetto che effettivamente serve e' rendersi visibili, luci sempre lampaggianti. Attirano l'attenzione, quindi si spera contribuiscano a limitare la distrazione.

      Elimina
    4. Ciao. Grazie per il tuo commento. Nel prossimo scrivi il tuo nome. Saluti ciclistici

      Elimina
  2. CIAO CLAUDIO,combattiamo tutti i giorni col pericolo costante di partire per una pedalata o una corsa (nel Mio caso) e non sapere se riusciamo a tornare integri.
    Sabato 19 settembre 2020: a pochi km da fine giro in solitaria una signora dalla giovine età di 79 anni pensa bene di svoltare a sx mentre Io arrivavo dal senso opposto!!!
    Ferita profonda ad occhio dx con suturazione al maxillofacciale di Vicenza e microfrattura all'orbita occhio; botte varie che ancora si fanno sentire soprattutto alla schiena, spalla e cervicale
    Alla prima uscita in strada dopo l'incidente avevo una paura mai provata....E per fortuna sono a raccontare il tutto
    C'è tanta disattenzione in giro ed Io che il mio lavoro mi porta ad essere in auto per ore durante il giorno lo posso confermare
    Penso che tutto quello che è successo in questo periodo di pandemia però non abbia minimamente insegnato alla gente cosa voglia dire vivere in armonia

    CIAO
    NICOLA da VICENZA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Nicola. Mi dispiace molto dell'incidente. Tristezza e rabbia. Non serve aggiungere altro. Ti auguro una pronta guarigione e altri milioni di km in sella alla tua bicicletta.
      A proposito della sicurezza stradale, c'è un dispositivo installato dalla Volvo che blocca l'auto in situazioni come quella del tuo incidente. Probabilmente altri marchi di auto avranno adottato dispositivi analoghi. Se tutte le auto l'avessero si potrebbe risolvere almeno il 90% degli incidenti. Per il resto ci sono troppe auto in giro, troppi automobilisti non adatti alla guida, persone che hanno perso il senso della realtà e usano la loro carica di odio sulla strada. Dopo i 70 anni la patente andrebbe ritirata; chi ha procurato incidenti stradali deve rifare l'esame della patente di guida. Queste potrebbero essere altre soluzioni. Ma il problema è che si vuole continuare a favorire l'industria dell'auto. Altri esempi. Ha senso utilizzare SUV in una città ? Ha senso utilizzare top car sulla strade urbane ? In un mondo normale, le SUV si utilizzano nel deserto o fuori la città; le top car sulle piste. Quante auto devono esserci in una famiglia ? Penso ne basti una ed invece spesso ce ne sono due/tre; sono troppe le auto in circolazione, non c'è più spazio nemmeno per parcheggiarle. Le strade sono strette per tutto il traffico. In Italia siamo arretrati culturalmente, tanto che si considera l'auto uno status symbol. Il mondo avanzato e reale può fare a meno delle auto di proprietà. Danimarca, Olanda, i paesi del Nord europa, ci insegnano la via del progresso sociale e culturale. Inoltre le auto inquinano e causano malattie. Le città sarebbero migliori sotto ogni punto di vista. La nostra vita sarebbe migliore senza le auto. Eppure......
      Saluti ciclistici.

      Elimina
    2. GRAZIE CLAUDIO E SALUTI CICLISTICI A TE

      Elimina