Da tempo seguo, per motivi professionali e per interesse personale, due fenomeni legati tra di loro, da un comune denominatore e da una crescente e diffusa pericolosità nella società mondiale: il doping e le sostanze stupefacenti. Sull'argomento doping ho pubblicato una sorta di guida di pronta e facile consultazione sulle sostanze dopanti, Il doping, conoscerlo per evitarlo, clicca qui utile per quanti vogliano approcciarsi alla tematica.
Lo sport stimola la liberazione delle endorfine, e la secrezione di prolattina, dei corticosteroidi, e dell'ormone della crescita, con effetti sostanziali sull'umore e sullo stato di salute, creando una "dipendenza positiva". Tuttavia lo sport praticato in forma smodata, può essere sintomatico dell'esistenza di un problema di natura psichico; per tali soggetti, spesso, può essere forte la tentazione di ricorrere al doping, per aumentare le prestazioni oppure per mantenerla inalterata nel tempo, nei casi di partecipazioni continue a competizioni amatoriali. A sua volta, l'uso prolungato della pratica dopante, aumenta il rischio, di assumere le droghe, al fine di riempire un vuoto, e compensare uno stato depressivo legato a disfunzioni neurobiologiche cerebrali, indotte a lungo andare, proprio dall'uso di sostanze dopanti.
Lo sport stimola la liberazione delle endorfine, e la secrezione di prolattina, dei corticosteroidi, e dell'ormone della crescita, con effetti sostanziali sull'umore e sullo stato di salute, creando una "dipendenza positiva". Tuttavia lo sport praticato in forma smodata, può essere sintomatico dell'esistenza di un problema di natura psichico; per tali soggetti, spesso, può essere forte la tentazione di ricorrere al doping, per aumentare le prestazioni oppure per mantenerla inalterata nel tempo, nei casi di partecipazioni continue a competizioni amatoriali. A sua volta, l'uso prolungato della pratica dopante, aumenta il rischio, di assumere le droghe, al fine di riempire un vuoto, e compensare uno stato depressivo legato a disfunzioni neurobiologiche cerebrali, indotte a lungo andare, proprio dall'uso di sostanze dopanti.
Scrivevo appunto che le sostanze stupefacenti e dopanti, sono fenomeni legati indissolubilmente; è vero, e lo sono per un motivo semplice e di pronta comprensione: il dopato è un drogato. Ne è prova il fatto che nelle tabelle ministeriali delle sostanze stupefacenti e delle sostanze dopanti, elaborate dalla comunità scientifica e recepite nelle normative penali promulgate dagli stati, alcune sostanze stupefacenti, come le anfetamine, gli stimolanti, la cocaina, l'eroina e la cannabis, risultano essere anche tra quelle dopanti. E' evidente e dimostrato scientificamente che entrambe le sostanze creano dipendenza psichica e fisica. Tanto per fare un esempio, lo steroide anabolizzante e il testosterone, sostanze dopanti molto diffuse, producono conclamati effetti di dipendenza ed inducono il soggetto a fare uso di sostanze stupefacenti come la cocaina. Non è un caso infine, che nei molti sequestri delle sostanze stupefacenti, operate dalle forze di polizia, siano state rivenute anche sostanze dopanti. Dunque le sostanze dopanti, inducono alla dipendenza e alla tendenza al consumo di altre sostanze, tanto che la criminalità organizzata ha pensato bene di diversificare l'offerta delle sostanze che portano alla malattia e alla morte, attraverso il crimine.
In questo costante documentarmi ed aggiornarmi sulla materia, ho "incontrato", tra le pagine delle sue pubblicazioni, una persona coraggiosa, che ha dato un notevole contributo alla lotta contro il doping, Sandro Donati. Donati, Maestro dello Sport del CONI, allenatore delle nazionali di atletica, componente della commissione di vigilanza sul doping e attualmente, consulente dell'agenzia mondiale antidoping, conosciuta come WADA, ha pubblicato due libri-documenti: "Campioni senza valore" ( divenuto un caso editoriale, dopo la sua uscita è possibile leggerlo solo scaricandolo via web !) e lo " Sport del Doping", pubblicato nel mese di ottobre 2012 dal Gruppo Abele, e da me recensito sul blog Clicca qui . Un altro studio di Sandro Donati, che è possibile consultare, sul sito web dell'associazione Libera, cliccando qui I traffici mondiali delle sostanze dopanti, offre ulteriore spunto per approfondire il legame doping/sostanze stupefacenti; si tratta di uno studio del 2006, di notevole interesse e sempre più attuale. Per quanti ancora non hanno la contezza della portata del fenomeno globale del doping, la sua lettura sarà la migliore introduzione alla comprensione e dopo probabilmente, vedrete lo sport e il mondo in generale, con altri occhi. Un mondo, che come da titolo del post, definisco dopato. Basta leggere le cifre "maledette" e sconvolgenti del fenomeno doping, cifre approssimative per difetto, dato che non tiene conto delle quantità che sfuggono ai controlli e non si conosce il numero e le dimensioni delle fabbriche clandestine delle sostanze dopanti. Leggendole, si rimane sbigottiti. Tenuto conto dei sequestri operati in tutto il mondo fino al 2006, in un anno, il consumo ammonta a 5 tonnellate di steroidi anabolizzanti, a 0,5 tonnellate di testosterone, a 100.000 fiale di EPO,a 100.000 fiale di GH, a circa 9 milioni di dosi di altre sostanze dopanti. Calcolata una percentuale media stimata dello 0,7%, relativa ai farmaci ( sostanze dopanti) sequestrati, si hanno 5 tonnellate di steroidi anabolizzanti x 100/07 uguale a 700 tonnellate circa corrispondenti a circa 14 miliardi di dosi che coprirebbero il fabbisogno per un anno di circa 15 milioni di persone; 0,5 tonnellate x 100/0,7 uguale a 70 tonnellate circa corrispondente ad un consumo di circa 1,5 milioni di persone; 100.000 unità di EPO e GH x 100/0,7 uguale a 34 milioni circa di fiale assunte da circa 2 milioni di persone, calcolando la media di 17 fiale all'anno per ciascun assuntore !!!!!!
Ma non finisce qui. Si legge anche delle sperimentazioni pubbliche, su vasta scala, di steroidi anabolizzanti ai bambini denutriti del terzo mondo; di sostanze dopanti usate dai militari tedeschi durante la seconda guerra mondiale; che nel Sud Africa, nell'unico Report pubblicato dal governo, fino al 2006, si parla di 11.007 kg di steroidi anabolizzanti sequestrate, corrispondenti a circa 220 milioni di dosi, sufficienti per le richieste di 1 mese di circa 2,5 milioni di persone o se si preferisce per le esigenze di 1 anno di circa 200-250.000 assuntori; che gli steroidi anabolizzanti somministrati illegalmente ai cavalli da corsa e studiati sulle persone hanno un possibile uso nello sport amatoriale di livello basso per permettere un risparmio al consumatore; che per quanto concerne il traffico mondiale di doping, i canali di approvvigionamento, partono dalla Russia e dai paese dell'ex unione sovietica, dalla Tahilandia, dalla Cina, dalla Grecia, dal Messico, dall'Australia; che gli assuntori delle sostanze dopanti non sono solo gli sportivi. Questo e molto altro è scritto in questo studio del Donati.
In conclusione, considerata la diffusione mondiale del fenomeno, che peraltro interesserebbe non solo il mondo dello sport, non si può non concludere che il mondo è tendenzialmente dopato, se non fosse altro che per quella continua necessità, da parte di molte persone, di assumere sostanze dopanti e stupefacenti che permettano di aumentare la forza, la resistenza alla fatica, l'auto stima; in un mondo dove c'è posto solo per chi compete e vince; dove non interessa "l'ultimo classificato" ovvero colui che perde; dove il business, altra droga sociale, è solo per i numero uno; dove la droga e il doping vengono usati per vincere ed essere vincenti, ad ogni costo; dove si dice in modo sordido: "tutti lo fanno e allora lo faccio anch'io perché altrimenti non sono competitivo"; dove molti hanno l'ossessione di prevalere sul prossimo, in una società che a causa loro, assomiglia sempre di più ad una giungla; dove il prossimo non è visto come un fratello, ma un nemico, che come tale può determinare, atteggiamenti di odio e di prevaricazione, se non fosse altro per quell'innato istinto di sopravvivenza, che nega a tutti il diritto di vivere; fomentato da un sistema di governo politico della società, dove conta solo il pareggio del bilancio pubblico e la libera concorrenza, che definisco "fratricida". Insomma il doping. come la droga, aiutando a prevalere sul prossimo e a vivere (male), è un emergenza del pianeta. La soluzione è in ognuno di noi, nel personale modo di relazionarsi, nei nostri valori; a poco possono fare le leggi e lo Stato. Il mondo è nelle nostre mani, come le nostre esistenze.
In questo costante documentarmi ed aggiornarmi sulla materia, ho "incontrato", tra le pagine delle sue pubblicazioni, una persona coraggiosa, che ha dato un notevole contributo alla lotta contro il doping, Sandro Donati. Donati, Maestro dello Sport del CONI, allenatore delle nazionali di atletica, componente della commissione di vigilanza sul doping e attualmente, consulente dell'agenzia mondiale antidoping, conosciuta come WADA, ha pubblicato due libri-documenti: "Campioni senza valore" ( divenuto un caso editoriale, dopo la sua uscita è possibile leggerlo solo scaricandolo via web !) e lo " Sport del Doping", pubblicato nel mese di ottobre 2012 dal Gruppo Abele, e da me recensito sul blog Clicca qui . Un altro studio di Sandro Donati, che è possibile consultare, sul sito web dell'associazione Libera, cliccando qui I traffici mondiali delle sostanze dopanti, offre ulteriore spunto per approfondire il legame doping/sostanze stupefacenti; si tratta di uno studio del 2006, di notevole interesse e sempre più attuale. Per quanti ancora non hanno la contezza della portata del fenomeno globale del doping, la sua lettura sarà la migliore introduzione alla comprensione e dopo probabilmente, vedrete lo sport e il mondo in generale, con altri occhi. Un mondo, che come da titolo del post, definisco dopato. Basta leggere le cifre "maledette" e sconvolgenti del fenomeno doping, cifre approssimative per difetto, dato che non tiene conto delle quantità che sfuggono ai controlli e non si conosce il numero e le dimensioni delle fabbriche clandestine delle sostanze dopanti. Leggendole, si rimane sbigottiti. Tenuto conto dei sequestri operati in tutto il mondo fino al 2006, in un anno, il consumo ammonta a 5 tonnellate di steroidi anabolizzanti, a 0,5 tonnellate di testosterone, a 100.000 fiale di EPO,a 100.000 fiale di GH, a circa 9 milioni di dosi di altre sostanze dopanti. Calcolata una percentuale media stimata dello 0,7%, relativa ai farmaci ( sostanze dopanti) sequestrati, si hanno 5 tonnellate di steroidi anabolizzanti x 100/07 uguale a 700 tonnellate circa corrispondenti a circa 14 miliardi di dosi che coprirebbero il fabbisogno per un anno di circa 15 milioni di persone; 0,5 tonnellate x 100/0,7 uguale a 70 tonnellate circa corrispondente ad un consumo di circa 1,5 milioni di persone; 100.000 unità di EPO e GH x 100/0,7 uguale a 34 milioni circa di fiale assunte da circa 2 milioni di persone, calcolando la media di 17 fiale all'anno per ciascun assuntore !!!!!!
Ma non finisce qui. Si legge anche delle sperimentazioni pubbliche, su vasta scala, di steroidi anabolizzanti ai bambini denutriti del terzo mondo; di sostanze dopanti usate dai militari tedeschi durante la seconda guerra mondiale; che nel Sud Africa, nell'unico Report pubblicato dal governo, fino al 2006, si parla di 11.007 kg di steroidi anabolizzanti sequestrate, corrispondenti a circa 220 milioni di dosi, sufficienti per le richieste di 1 mese di circa 2,5 milioni di persone o se si preferisce per le esigenze di 1 anno di circa 200-250.000 assuntori; che gli steroidi anabolizzanti somministrati illegalmente ai cavalli da corsa e studiati sulle persone hanno un possibile uso nello sport amatoriale di livello basso per permettere un risparmio al consumatore; che per quanto concerne il traffico mondiale di doping, i canali di approvvigionamento, partono dalla Russia e dai paese dell'ex unione sovietica, dalla Tahilandia, dalla Cina, dalla Grecia, dal Messico, dall'Australia; che gli assuntori delle sostanze dopanti non sono solo gli sportivi. Questo e molto altro è scritto in questo studio del Donati.
In conclusione, considerata la diffusione mondiale del fenomeno, che peraltro interesserebbe non solo il mondo dello sport, non si può non concludere che il mondo è tendenzialmente dopato, se non fosse altro che per quella continua necessità, da parte di molte persone, di assumere sostanze dopanti e stupefacenti che permettano di aumentare la forza, la resistenza alla fatica, l'auto stima; in un mondo dove c'è posto solo per chi compete e vince; dove non interessa "l'ultimo classificato" ovvero colui che perde; dove il business, altra droga sociale, è solo per i numero uno; dove la droga e il doping vengono usati per vincere ed essere vincenti, ad ogni costo; dove si dice in modo sordido: "tutti lo fanno e allora lo faccio anch'io perché altrimenti non sono competitivo"; dove molti hanno l'ossessione di prevalere sul prossimo, in una società che a causa loro, assomiglia sempre di più ad una giungla; dove il prossimo non è visto come un fratello, ma un nemico, che come tale può determinare, atteggiamenti di odio e di prevaricazione, se non fosse altro per quell'innato istinto di sopravvivenza, che nega a tutti il diritto di vivere; fomentato da un sistema di governo politico della società, dove conta solo il pareggio del bilancio pubblico e la libera concorrenza, che definisco "fratricida". Insomma il doping. come la droga, aiutando a prevalere sul prossimo e a vivere (male), è un emergenza del pianeta. La soluzione è in ognuno di noi, nel personale modo di relazionarsi, nei nostri valori; a poco possono fare le leggi e lo Stato. Il mondo è nelle nostre mani, come le nostre esistenze.
Il Telefono Verde Anti-Doping 800 896970 (TVAD), è un Servizio di counselling telefonico sulle problematiche legate al doping che è stato istituito nel 2008 presso l'Istituto Superiore di Sanità con un finanziamento della Commissione per la vigilanza ed il controllo doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (CVD). E' un Servizio nazionale, anonimo e gratuito per l’utente, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16. |
Saluti ciclistici.
Nessun commento:
Posta un commento