Durante l'ultima ricognizione presso lo show rom di Falasca Cicli, ho trovato delle scatole scaricate dal corriere; mi avvicino incuriosito; breve e rapida lettura delle etichette ed ecco programmato il prossimo test bike, il primo su strada, della nuova ruota Bontrager Aeolus XXX 6, per tubolare, che vista da vicino è veramente molto bella, uno "specchio" in carbonio, la trama unidirezionale lucida è uno spettacolo. Penso che la Bontrager Aeolus XXX sia la più bella ruota per carbonio con raggi in acciaio. Testerò la versione da 60 cm, esteticamente appagante, con un profilo che "riempie" qualsiasi telaio, ma anche la più interessante dal punto di vista del rapporto peso/rigidità/ aerodinamicità per i motivi che spiegherò più avanti.
La Bontrager Aeolus XXX rappresenta l'evoluzione della Bontrager Aeolus D3, nuove forme e dimensioni e finalmente nuova pista frenante.
Tempo fa, il cerchio da 15, rappresentava la larghezza ottimale, sufficientemente stretta per tagliare l'aria, abbastanza leggera per scattare in salita, con una base di appoggio adeguatamente ampia per i tubolari da 23 mm. Era la scuola italiana/europea. Cerchio meno largo e a punta.
Poi la HED cambiò il mercato introducendo un cerchio più largo e tondo per aumentare la stabilità e il confort; nacque la scuola americana e tutto il "gregge" dei produttori si è messo a ruota, in ogni senso.
La Bontrager con la Aeolus XXX ha introdotto un cerchio più largo rispetto alla precedente versione D3, ma, è più stretto, meno tondo, direi a punta, soprattutto nella versione 6, nella parte vicina ai raggi. In pratica con un tubolare da 25 mm ( in realtà più largo) assomiglia ad un cono.
La Bontrager lavorando per due anni, ha optato per un cerchio più stabile, quindi più largo, ma più aerodinamico e leggero, e quindi meno tondo, anzi nella versione 6, chiaramente a punta. Del resto ho sempre sostenuto, senza effetti speciali, ( quelli che piacciono agli appassionati meno esperti che cercano foto da laboratorio), che il profilo meno tondo, ovvero a punta, è più leggero e quindi più reattivo in salita e su strada. Certamente la Bontrager avrà lavorato sulla superficie del cerchio, ma è a punta e probabilmente dei nuovi cerchi è il meno tondo sul mercato per ridurre i limiti del cerchio più largo, in altre parole per renderlo più reattivo, rispetto alle altre ruote con cerchi larghi. Punto e basta.
La vecchia Aeolus D3 aveva una larghezza interna di 19,5 mm e una esterna ( cioè misurata sulla pista frenante) da 27mm. La nuova Aeolus XXX ha invece una larghezza interna da 21 mm e una esterna da 28 mm, quindi è più larga dove poggia il tubolare. La Bontrager spiega che la nuova Aeolus è ottimizzata per tubolare da 25 mm. Tuttavia montando un tubolare da 25 mm nominali, largo più di 26 mm, il bordo del cerchio rimane scoperto ( vedi foto). Quindi consiglio di montare tubolari da 28 mm. Ovviamente sconsiglio questa ruota a coloro che usano telai non compatibili con ruote larghe, per evitare lo sfregamento del tubolare sulle pareti interne del carro posteriore.
Dal punto di vista dell'aerodinamica del telaio e della ruota, ho sempre scritto che conta poco questo parametro, se il ciclista non pedala con una posizione non dico aero, ma almeno corretta, e cioè, con gomiti piegati e schiena "spianata". Tuttavia resta il fatto che a prescindere dalla posizione aero e corretta in sella, la ruota è soggetta alla forza del vento laterale, la quale rappresenta il maggiore impatto e limite. Su questo punto la Bontrager dichiara di avere lavorato sulla forma del cerchio in modo da ridurre al minimo l'influenza della forza laterale. E su questo punto, ribadisco che la scelta del 6 non è stata causale, ma è quella che rappresenta la migliore sintesi, sia per quanto concerne la rigidità ( profilo più alto significa raggio meno corto e quindi ruota più rigida lateralmente e torsionalmente) e soprattutto per verificare se la minore resistenza al vento laterale come dichiarato dalla Bontrager sia davvero sensibile; se avessi scelto la versione 2 ( alta 28mm) non avrei potuto capire se il responso della resistenza laterale, fosse imputabile come è normale all'altezza ridotta del cerchio, invece che alla forma del cerchio. La 6 sarà testata su strade battute dal vento di mare, e chi è esperto, sa cosa significa pedalare contro il vento marino, altro che tunnel del laboratorio, roba per "polli" da batteria !! Quello che accade su strada è difficilmente riproducibile in laboratorio; troppe variabili, sono presenti contemporaneamente "dal vivo", nella realtà della strada. Ciò nonostante molti ciclisti sono attratti dal fascino del tunnel, e sono disposti a pagare i maggiori costi degli studi in laboratorio, anche se pedalano con la schiena e braccia dritte come se fossero dei cobra. Potranno sempre dire di avere una ruota aero !!! Bontrager chiama questa larghezza del nuovo cerchio, Speed Stability Shaping, dichiarando una riduzione al minimo della forza laterale del vento e una migliore aerodinamicità. Valuteremo.
A proposito dell'altezza del cerchio, la Bontrager con la gamma XXX ha scelto nuove misure, per avere il migliore rapporto peso/stabilità/rigidità: 28 mm per la 2, 47 mm per la 4 e 60 mm per la 6, quindi riducendo l'altezza del profilo rispetto alla versione precedente e anche in questo caso, trova conferma quanto scrivo a proposito dell'altezza troppo estrema dei cerchi di scuola americana. Punto e basta.
La novità che mi interessa di più è quella della nuova pista frenante della Bontrager Aeolus XXX.
Fino a ieri la Bontrager, come ebbi modo di criticare nel test del precedente modello, era rimasta legata alla pista frenante non specifica, con minore performance - grip.
Oggi ha cambiato idea, finalmente, una pista frenante specifica, realizzata con il laser, e per questo denominata Laser Control Track. I tacchetti DT SWISS specifici sono forniti in dotazione. Spiego subito la differenza delle piste frenanti di ultima generazione. Queste sono realizzate con micro incisioni al laser sulle superficie delle piste per eliminare le resine e le rugosità perfette, in pratica sono porose e non lisce.
Per il resto raggi, mozzi e cricchetti a 32 denti DT SWISS. Il corpo dei mozzi è in carbonio OCLV.
Il peso è quello dichiarato dalla Bontrager che devo dire che è sempre attenta a non scrivere pesi lontani dalla realtà.
Per me che da molto tempo seguo l'evoluzione della ruota, la Bontrager Aeolus XXX è molto di più, direi un altra conferma al mio pensiero. Se il cerchio standard fosse davvero superato dal mercato del cerchio per freni a disco, certamente la Bontrager ( Trek) non avrebbe continuato ad investire per la ricerca e sviluppo. Invece tutti i produttori e sottolineo tutti i produttori hanno introdotto nuovi cerchi standard, migliorandoli, soprattutto per quanto concerne la pista frenante. Bene. Lunga vita al cerchio standard. E con questa chiosa rispondo ai lettori che mi scrivono sull'argomento.
Saluti ciclistici.
La Bontrager Aeolus XXX rappresenta l'evoluzione della Bontrager Aeolus D3, nuove forme e dimensioni e finalmente nuova pista frenante.
Tempo fa, il cerchio da 15, rappresentava la larghezza ottimale, sufficientemente stretta per tagliare l'aria, abbastanza leggera per scattare in salita, con una base di appoggio adeguatamente ampia per i tubolari da 23 mm. Era la scuola italiana/europea. Cerchio meno largo e a punta.
Poi la HED cambiò il mercato introducendo un cerchio più largo e tondo per aumentare la stabilità e il confort; nacque la scuola americana e tutto il "gregge" dei produttori si è messo a ruota, in ogni senso.
La Bontrager con la Aeolus XXX ha introdotto un cerchio più largo rispetto alla precedente versione D3, ma, è più stretto, meno tondo, direi a punta, soprattutto nella versione 6, nella parte vicina ai raggi. In pratica con un tubolare da 25 mm ( in realtà più largo) assomiglia ad un cono.
La vecchia Aeolus D3 aveva una larghezza interna di 19,5 mm e una esterna ( cioè misurata sulla pista frenante) da 27mm. La nuova Aeolus XXX ha invece una larghezza interna da 21 mm e una esterna da 28 mm, quindi è più larga dove poggia il tubolare. La Bontrager spiega che la nuova Aeolus è ottimizzata per tubolare da 25 mm. Tuttavia montando un tubolare da 25 mm nominali, largo più di 26 mm, il bordo del cerchio rimane scoperto ( vedi foto). Quindi consiglio di montare tubolari da 28 mm. Ovviamente sconsiglio questa ruota a coloro che usano telai non compatibili con ruote larghe, per evitare lo sfregamento del tubolare sulle pareti interne del carro posteriore.
Dal punto di vista dell'aerodinamica del telaio e della ruota, ho sempre scritto che conta poco questo parametro, se il ciclista non pedala con una posizione non dico aero, ma almeno corretta, e cioè, con gomiti piegati e schiena "spianata". Tuttavia resta il fatto che a prescindere dalla posizione aero e corretta in sella, la ruota è soggetta alla forza del vento laterale, la quale rappresenta il maggiore impatto e limite. Su questo punto la Bontrager dichiara di avere lavorato sulla forma del cerchio in modo da ridurre al minimo l'influenza della forza laterale. E su questo punto, ribadisco che la scelta del 6 non è stata causale, ma è quella che rappresenta la migliore sintesi, sia per quanto concerne la rigidità ( profilo più alto significa raggio meno corto e quindi ruota più rigida lateralmente e torsionalmente) e soprattutto per verificare se la minore resistenza al vento laterale come dichiarato dalla Bontrager sia davvero sensibile; se avessi scelto la versione 2 ( alta 28mm) non avrei potuto capire se il responso della resistenza laterale, fosse imputabile come è normale all'altezza ridotta del cerchio, invece che alla forma del cerchio. La 6 sarà testata su strade battute dal vento di mare, e chi è esperto, sa cosa significa pedalare contro il vento marino, altro che tunnel del laboratorio, roba per "polli" da batteria !! Quello che accade su strada è difficilmente riproducibile in laboratorio; troppe variabili, sono presenti contemporaneamente "dal vivo", nella realtà della strada. Ciò nonostante molti ciclisti sono attratti dal fascino del tunnel, e sono disposti a pagare i maggiori costi degli studi in laboratorio, anche se pedalano con la schiena e braccia dritte come se fossero dei cobra. Potranno sempre dire di avere una ruota aero !!! Bontrager chiama questa larghezza del nuovo cerchio, Speed Stability Shaping, dichiarando una riduzione al minimo della forza laterale del vento e una migliore aerodinamicità. Valuteremo.
A proposito dell'altezza del cerchio, la Bontrager con la gamma XXX ha scelto nuove misure, per avere il migliore rapporto peso/stabilità/rigidità: 28 mm per la 2, 47 mm per la 4 e 60 mm per la 6, quindi riducendo l'altezza del profilo rispetto alla versione precedente e anche in questo caso, trova conferma quanto scrivo a proposito dell'altezza troppo estrema dei cerchi di scuola americana. Punto e basta.
La novità che mi interessa di più è quella della nuova pista frenante della Bontrager Aeolus XXX.
Fino a ieri la Bontrager, come ebbi modo di criticare nel test del precedente modello, era rimasta legata alla pista frenante non specifica, con minore performance - grip.
Oggi ha cambiato idea, finalmente, una pista frenante specifica, realizzata con il laser, e per questo denominata Laser Control Track. I tacchetti DT SWISS specifici sono forniti in dotazione. Spiego subito la differenza delle piste frenanti di ultima generazione. Queste sono realizzate con micro incisioni al laser sulle superficie delle piste per eliminare le resine e le rugosità perfette, in pratica sono porose e non lisce.
Per il resto raggi, mozzi e cricchetti a 32 denti DT SWISS. Il corpo dei mozzi è in carbonio OCLV.
Il peso è quello dichiarato dalla Bontrager che devo dire che è sempre attenta a non scrivere pesi lontani dalla realtà.
La premessa necessaria a
questo test rappresenta l'occasione per spiegare i punti di
riferimento per realizzare la ruota.
In particolare gli
obiettivi del progetto di una ruota ad alto profilo sono quelli di
ridurre la resistenza aerodinamica per il rendere il ciclista più
veloce e meno stanco; migliorare la stabilità e la risposta in fase
di frenata per dare più sicurezza. Dunque occorre pensare e
realizzare ruote ad alto profilo veloci e più facili da guidare,
considerato il profilo alto del cerchio, per migliorare il rapporto
tra la velocità e la potenza del ciclista necessaria ( espressa in
watt) rispetto alla resistenza aerodinamica. Il fattore che rende
maggiormente la ruota instabile è la forza laterale sul cerchio
della ruota anteriore, in quanto sussiste la correlazione tra
instabilità e forza laterale, a prescindere dalla larghezza del
cerchio; ciò che conta è la forma ( superficie) del cerchio.
Considerato l'uso versatile che ne fanno i ciclisti della ruota a
profilo alto, è necessario realizzarla con un peso ridotto ed una
rigidità sufficiente per migliorare l'accelerazione cioè la
reattività, in quanto, il basso peso del cerchio è fondamentale per
l'accelerazione rapida, con il vantaggio di una maggiore
aerodinamica. Sul punto va precisato che la ruota è una massa
rotante, e quindi i grammi sul cerchio contribuiscono direttamente
sull'inerzia della ruota rispetto ai grammi sul mozzo.
Dal punto di vista della
rigidità, laterale e torsionale, va detto che pur essendo un
parametro fondamentale per la prestazione, di contro, un elevata
rigidità comporta una guida dura.
Tutto questi parametri
vengono inseriti in una sistema software di elaborazione costituito
dai seguenti modelli di analisi: modello CAD utilizzato per la fluido
dinamica computazionale ed analisi strutturale; modello CFD per
analizzare il modo in cui l'aria si comporta sulle superfici; modello
FEA per valutare gli spessori delle pareti del bordo del cerchio. Il
risultato finale dell'analisi computazionale viene applicato ai
prototipi utilizzati prima nella galleria del vento e poi su strada
con la collaborazione dei tester. Ed ogni volta, ogni nuovo progetto,
deve potere migliorare la prestazione, ridefinire i limiti.
L'analisi aerodinamica
del cerchio della Bontrager Aeolus XXX 6 è stato realizzata sul
pneumatico da 25 mm, considerata l'aumento delle dimensioni del
cerchio rispetto al modello precedente Aeolus D3. La Aeolus XXX ha un
bordo interno largo 21 mm e uno esterno da 27 mm; una nuova forma del
cerchio ottimizzata per ogni altezza del cerchio, a sua volta ridotta
rispetto alla D3, ciascuna per una diversa destinazione di uso. La
Aeolus XXX è realizzata con profili da 28mm ( XXX2), da 47 mm (XXX4)
e da 60 mm (XXX6).
L'obiettivo della
Bontrager è stato quello di realizzare ruote che per ogni diversa
destinazione di uso, indicata dalla diversa altezza del profilo,
fossero leggere, veloci e molto stabili, rispetto ai migliori modelli
concorrenti della Zipp e della Hed. Comparazione fatta sui modelli
per copertoncino, che rappresentano quelli più complicati da
realizzare.
Un ultima considerazione.Per me che da molto tempo seguo l'evoluzione della ruota, la Bontrager Aeolus XXX è molto di più, direi un altra conferma al mio pensiero. Se il cerchio standard fosse davvero superato dal mercato del cerchio per freni a disco, certamente la Bontrager ( Trek) non avrebbe continuato ad investire per la ricerca e sviluppo. Invece tutti i produttori e sottolineo tutti i produttori hanno introdotto nuovi cerchi standard, migliorandoli, soprattutto per quanto concerne la pista frenante. Bene. Lunga vita al cerchio standard. E con questa chiosa rispondo ai lettori che mi scrivono sull'argomento.
Test su strada.
Rapporto massimo usato nel punto più duro, su una salita del massima del 10-12% media del 6% e lunghezza 5 km circa...
La Bontrager Aeolus XXX 6
è la ruota per le classiche del Nord, per la Milano -Sanremo, è la
ruota che ridefinisce il profilo alto, riducendone i limiti
fisiologici, e migliorando le prestazioni contro il vento. Una ruota
a profilo alto non si improvvisa, non si copia, ma si inventa, anzi
si riventa e per poterlo fare occorre R&D con tecnici ed
investimenti importanti, come quelli della Trek, proprietaria del
marchio Bontrager, acquistata dal fisico Bontrager, un prode
motociclista, con la passione per le ruote della bicicletta e la MTB.
In salita.
La XXX 6 sorprende anche quando la strada sale con una pendenza
discontinua, massima del 10-12% media del 6% e lunghezza 5 km circa.
Rispetto ad una ruota a profilo basso con raggi in acciaio è meno reattiva, ma è più
rigida, e quindi si pedala risparmiando fatica, pedalando sul passo,
regolari. Si può persino accelerare in salita, a patto che il
rapporto peso/potenza del ciclista allenato lo consenta; un ciclista
che pesa 55/60 ci pedala bene in salita, un ciclista da 80/90 chili
soffre anche con una coppia di ruote più leggere di un chilogrammo,
perchè il peso del ciclista è il vero limite. Insomma la Aeolus
XXX6 si difende bene in salita, considerato il peso e la struttura importante del cerchio, e va oltre il luogo comune, della
ruota a profilo alto, da usare solo in pianura. I tempi sono cambiati
e la tecnologia ha fatto passi da giganti.
In fuori sella si
riscontra una rigidità laterale e torsionale ottima, ma senza
ricevere stress sulla cervicale e sulla schiena e questo è un altro
dato che sorprende. La larghezza del cerchio da 27 mm e il raggio in
acciaio, hanno reso la Aeolus XXX 6 confortevole, potendo comunque
contare su un ottima rigidità, caratteristica fondamentale, del
resto la leggerezza senza la rigidità non serve a nulla, anzi la
ruota si piega sotto sforzo e i raggi, soprattutto, con il profilo
basso, si possono rompere più facilmente, perchè sono più lunghi,
e quindi più sensibili alla deformazione della ruota sotto sforzo.
Regola generale. La migliore ruota è il migliore compromesso peso/rigidità. Nessuna ruota con raggi in acciaio super leggera, è rigida in modo ottimale. Punto. Non fatevi prendere in giro dal
marketing. Il peso in eccesso dovete toglierlo solo dal peso corporeo
personale, e anche qui nei limiti.
Sul punto va detto che
durante il mio test ho visto che al Tour de Suisse 2018, per le tappe
crono, i corridori della Trek Segafredo sulle bici TTT, non usavano
le XXX6, ma ruota a razze con marchio Pro ( Shimano) sull'anteriore e
ruota lenticolare marchio Bontrager sulla posteriore, mentre nelle
tappe alpine, la maggioranza dei corridori del team Trek Segafredo
hanno usato le Aeolus XXX 6. Questo per dire che il modo di
concepire la ruota è cambiato; una ruota a profilo alto, di nuova
generazione e top di gamma, può essere competitiva, a patto che si abbia una buona gamba, anche in salita,
oltre ad essere più performante in pianura e sul vallonato, rispetto
alla ruota a profilo basso.
In pianura e sul
vallonato. La Aeolus XXX 6 è una ruota facile da guidare,
adatta anche alle lunghe percorrenze, nonostante l'altezza del
cerchio da 60 mm. La facilità di guida e il confort sono necessari e
preferiti da ogni ciclista anche da quello professionista.
In pianura si nota una
facilità estrema nel prendere e mantenere la velocità, ed una
particolare stabilità contro il vento laterale, la cui risposta, ad
oggi, è migliore di molti altri cerchi meno alti. Con la Aeolus XXX
6 si può andare veloci contro il vento frontale, a patto che si
pieghino braccia , gomiti e la schiena e rimanere allineati con il
vento laterale medio. Superato da veicoli pesanti, non ho avuto
problemi di tenuta, non ho sbandato, e posso dire che la Aeolus XXX 6
è effettivamente meno sensibile al vento laterale. Massima stabilità
e controllo del mezzo nonostante l'altezza del cerchio. I tecnici
della Bontrager hanno fatto un ottimo lavoro. Per completezza preciso
che la ruota a profilo basso tradizionale con raggi piatti può
essere poco stabile con il vento laterale medio/forte. Insomma la
sensibilità al vento, dipende anche da altri fattori e non è solo
una questione di altezza del cerchio. Sia chiaro. Non ho scritto che
la Aeolus XXX 6 non è sensibile al vento, scrivo che la Aeolus XXX6
è molto meno sensibile al vento, rispetto ad un cerchio Campagnolo
da 50 mm, e ad una ruota da 27/28 con i raggi piatti, tanto per
capirci meglio; e questo è un dato che sorprende considerato
l'altezza di 60 mm. Insomma il vento laterale, si gestisce senza
problemi, in ogni condizione.
In discesa.
La Aeolus XXX 6 sorprende anche in discesa; è maneggevole come un
cerchio con profilo medio, stabile, anche con vento laterale medio;
la si apprezza lungo discese tecniche, e si piegano facilmente in
entrata nelle curve tecniche. Le piste frenanti specifiche,
realizzata con il laser, in fase di frenata, sono silenziose ed affidabili. Ottimo grip. Ottimo lavoro, imparagonabile rispetto alla precedente
versione. Frenata sicura e pronta usando freni Shimano Dura Ace R9100
Direct Mount.
La scorrevolezza dei
mozzi con cuscinetti e sfere DT Swiss, è media, nella norma dei mozzi di alta qualità con cuscinetti e sfere in acciaio.
Conclusioni.
Confermo. La Bontrager
Aeolus XXX 6 è veloce, stabile e leggera, nonostante il profilo da
60 mm,. La Aeolus XXX 6 rende più bella ogni bicicletta. La
consiglio.
A chi ? Al velocista, al passista, al passista scalatore, al triatleta nelle gare su percorsi vallonati e collinari, al cultore delle ruote.
A chi ? Al velocista, al passista, al passista scalatore, al triatleta nelle gare su percorsi vallonati e collinari, al cultore delle ruote.
Le ruote vengono fornite
con 4 tacchetti neri DT SWISS e due sganci.
Si possono installare
tubolari a partire da 25 mm. E' sconsigliato
installare tubolari da 23mm.
La Bontrager pratica uno
sconto per l'acquisto del nuovo in caso di rottura accidentale.
Telaio utilizzato: Colnago C64; tubolare Continental Gatorkin Sprinter da 25 mm pressione di utilizzo 9 atm, montati con biadesivo; rapporti 50/34 - 11/30. Peso del tester 59 kg.
Telaio utilizzato: Colnago C64; tubolare Continental Gatorkin Sprinter da 25 mm pressione di utilizzo 9 atm, montati con biadesivo; rapporti 50/34 - 11/30. Peso del tester 59 kg.
Il test è stato
realizzato in collaborazione con il rivenditore Falasca Cicli di
Pontecorvo.
Saluti ciclistici.
Pagella
Frenata: 9 ( testate sull'asciutto e sull'umido)
Frenata: 9 ( testate sull'asciutto e sull'umido)
Stabilità: 9
Confort: 9
Maneggevolezza: 8
Reattività: 6 se paragonata ad una ruota a profilo basso con cerchio da 20 mm;
6,5 se paragonata ad una ruota a profilo alto con cerchio da 20 mm.
6,5 se paragonata ad una ruota a profilo alto con cerchio da 20 mm.
Comportamento contro il
vento laterale e frontale ( tenendo conto dell'altezza del profilo):
9
Scorrevolezza ( mozzi): 6 nella norma dei mozzi di alta qualità con cuscinetti e sfere in acciaio, consigliabile sostituire after market con sfere in ceramica di alta qualità.
Rigidità torsionale: 9
Rigidità laterale: 9
Rapporto peso/rigidità:
8,5
Peso: 9 ( 1380 grammi per
una ruota da 60 mm è un dato sorprendente)
Aspetto estetico: 10
ciao claudio!!ruota molto bella esteticamente se nn erro con bontrager e' possibile acquistare ruote con profilo differenziato nn sarebbe male una xxx60 pisteriore e 40 anteriore...vedremo le tue impressioni con il nuovo test...ciao claudio e complimenti!!!
RispondiEliminaBuongiorno Claudio
RispondiEliminaVoglio prendere una coppia di ruote e precisamente le XXX2 in quanto ho già le zipp 303 tubolare. Cosa mi consigli di rimanere su tubolare o tubless visto che la cifra è importante e la tendenza per il futuro è il tubless. Cosa ne pensi del tubless.
Grazie Enrico
Ciao Eric. Prendi la tubeless, così sei completo. Il tubeless è la copertura più sicura in assoluto, e consente la massima aderenza e stabilità, oltre al confort assoluto. La scorrevolezza è buona. Quindi la consiglio. Quello che occorre è scegliere però ruote tubeless ready cioè predisposte per il tubeless e non adattate per evitare stallonamenti, l'unico limite del tubeless. Devi anche dotarti della pompa per tubeless. La Bontrager ne ha una a catalogo da me recensita, ma puoi scegliere quella che più desideri. Sia chiaro la scorrevolezza del tubolare è inarrivabile. Saluti ciclistici.
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