domenica 12 novembre 2023

Il punto debole della bici da corsa. Soluzione.

Testando alternativamente la bici da corsa e la bici gravel ho capito il punto debole della bici da corsa; non è una questione di freni a disco o freni tradizionali, il limite della bici da corsa è larghezza ridotta dei pneumatici e conformazione del battistrada slick, oltre alla estrema rigidità delle ruote. La potenza della frenata è nulla senza il controllo del pneumatico. Detto in altre parole, più largo è il battistrada, minore è lo spazio della frenata, maggiore è il controllo/stabilità del mezzo; più è variegata la forma del battistrada, maggiore sarà il grip sulla superficie. Inoltre pneumatico più largo significa pressione più bassa quindi più tenuta e sicurezza su strada, oltre che comfort maggiore, e resistenza alle forature ( a pressione più bassa la tela del battistrada si allarga di meno, è più compatta). 

Ecco perché la bici gravel  rappresenta la migliore soluzione soprattutto quando è Race Gravel, cioè bici da corsa con pneumatici larghi e diversamente strutturati a partire da 38 millimetri. Non è un caso che le bici da corsa di ultima generazione, soprattutto quelle endurance, siano diventate compatibili con pneumatici larghi fino a 35 mm, ispirandosi alle race gravel. La conformazione/struttura del battistrada della bici da corsa è slick (liscia), e le strade non sono sempre superficie perfettamente asfaltate e asciutte, quindi grip limitato soprattutto in caso di pioggia e di strade sporche o con il manto stradale accidentato. Come ebbi modo di spiegare in un precedente post (per leggerlo CLICCA QUI), i corridori prof cadono spesso, non solo per imprudenza, imperizia o negligenza, ma anche perché pedalano "al limite", anche sotto la pioggia e su strade non pulite o accidentate, con pneumatici slick. Se fosse per me, li farei correre con bici race gravel e pneumatici/ruote più adatti/sicuri alla tappa/corsa/condizioni meteo. Le strade aperte al traffico non sono circuiti di formula uno, spesso ci sono buche  🕳️ . Le buche "ricoperte" non sono mai perfettamente asfaltate e presentano irregolarità che spesso non sono tollerate dalle ruote estreme delle bici da corsa, soprattutto quando si procede alle alte velocità. Le ruote di ultima generazione sono troppo rigide torsionalmente, soprattutto sulle strade rovinate, inadatte soprattutto per ciclo amatori non esperti. Le bici da corsa sono pensate per strade perfettamente asfaltate; prestate attenzione nell'utilizzo. 

La soluzione è ripensare la ruota e la gomma per le bici da corsa. Ma difficilmente i brand cambieranno idea; per loro conta, la velocità pura, ma sappiamo che la velocità è nulla senza il controllo. 

La soluzione è la larghezza - conformazione- versatilità  dei pneumatici come quelli da gravel, i quali permettono di passare dalle strade scorrevoli, in buono stato, alle avventure off road, lungo sentieri sterrati e/o in terra battuta, ma senza perdere velocità e performance, anzi, migliorandola; oltre a ruote con canale più largo e meno rigide torsionalmente. I pneumatici gravel hanno molta aderenza (grip) sui tasselli laterali, ma anche un buon rendimento/scorrevolezza, grazie a un battistrada centrale rapido, rendendoli adatti anche a percorsi che comportano terreni poco stabili o sentieri più tecnici. Scelta cerchio: 700 C con sezioni generalmente comprese fra 33 e 50 mm e 650B (diametro interno della ruota più piccolo) con sezioni da 42 a 60 mm. La compatibilità larghezza pneumatico/ cerchio, dipende dalla ruota. La scelta ruote/pneumatici dipende anche dalla larghezza telaio/forcella. Scelta ideale per la gravel è il tubeless (pressioni più basse, più confort e scorrevolezza, maggiore resistenza alla foratura) ma si possono montare sullo stesso cerchio anche i copertoncini con camera d'aria. 

Non è un caso che le  nuove bici da corsa endurance siano costruite per ruote con canale più largo e coperture più generose, fino a 35 mm, ma occorre scegliere, battistrada non slick, ma strutturati con tasselli di media altezza ai lati e canale centrale completamente liscio. 

Penso che la bici da corsa moderna deve essere fatta per percorrere tutte le strade, in modo veloce e più sicuro; in tal senso è pensata la nuova bici da endurance, ma soprattutto la bici da gravel. Per questo penso che la bici da corsa moderna sia la bici race gravel. La bici race gravel è la bici che i ciclisti vorrebbero, soprattutto quelli che usano la bici da corsa, ma non lo sanno o non lo confesseranno. A chi non riesce a pensare senza vedere prima le corse trasmesse alla TV, consiglio di guardare su You Tube, le corse gravel che si svolgono nel mondo ( ce ne sono anche di più estreme della Roubaix) o il campionato mondiale UCI Gravel, questo anche alla TV, per rendervi conto della velocità e della tenuta su strada off road delle bike race gravel. Evolvetevi ragazzi e superate gli steccati del pensiero, ci sono ampi orizzonti da scoprire, oltre la massificazione. Saluti ciclistici. 

  
      Questo è gravel; ciclismo libero senza regole immerso nella Natura, senza limiti di strade. Perché in fondo il gravel è tutto quello che i ciclisti vogliono, ma non lo sanno. 

1 commento:

  1. In generale le bici gravel costano molto ( ma molto) di meno delle bici da corsa, anche top di gamma ! Saluti ciclistici.

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