La mia esperienza con il biomeccanico Juri JFB '07 #vitaciclistica

Questa pagina non vuole essere uno spot, ma soltanto la narrazione di un fatto realmente accaduto a chi scrive, questo diario che spero possa essere utile ai lettori. 

Premessa. È la bici che deve potersi adattare all’atleta, non l’atleta che deve adeguarsi alla bici…… è come un vestito… la bici non deve solo essere bella… ma deve anche calzarvi bene, altrimenti la bici può diventare una specie di "tortura" con effetti negativi sull'apparato muscolo scheletrico e più in generale sullo stato di salute. 

Quindi occorre rivolgersi alla biomeccanica, con prudenza ed intuito, imparando.  

Il motivo per cui mi sono affidato a Juri (JFB’07) è stato il suo approccio “uomo-centrico".

Quando ho avuto un dubbio è stato sempre presente e mi ha risposto con velocità e precisione…e laddove si sono presentati dei problemi ha cercato di trovare una soluzione.....non è stato facile gestirmi in quanto sono molto sensibile alle variazioni millemetriche....

La visita biomeccanica sviluppata da Juri, si è basata sull’analisi antropo-estensiva dell’individuo.

Lo sviluppo dell’assetto basic è stato in funzione degli specifici rapporti di leva (strutture brevilinee, normolinee e longilinee sono ben diverse fra loro e non avranno i medesimi angoli operativi)

e della specifica mobilità (due “gemelli” strutturali ma con mobilità diverse non avranno il medesimo assetto)

Sono state rilevate diverse quote (15), valutato lo stato di mobilità (3 test di mobilità) e posturale (valutazione di eventuali dismetrie/problematiche posturali) dell’atleta. 

Sulla base di tutti questi dati è stato poi sviluppato l’assetto... riportato sulla bici tenendo da conto i vari componenti (sella, pedali, manubrio, gruppo comandi, ecc…)...indicando eventuali cambi di componenti là dove necessario (lunghezza/angolo attacco, tipologia/larghezza manubrio, ecc…). Il riassuntivo della visita mi è stato poi inviato via mail, con le indicazioni delle modifiche attuate sulla bici. Le eventuali modifiche di componenti da apportare e in allegato le schede della propria antropometria e degli assetti ottimali basic

Servizio opzionale alla visita è stato l’assetto advanced. È una specifica scheda dove viene virtualizzato, il proprio assetto su una specifica bici, valutando la taglia e i relativi componenti (attacco, manubrio, reggisella, sella, pedali, gruppo) più idonei… È una scheda che può essere sviluppata in sede di visita, quando per esempio ancora non si ha una bici e si vuole scegliere, in modo puntuale la nuova bici (quindi la visita può essere svolta anche senza avere ancora una bici e questo è un elemento caratterizzante il modus operandi di Juri, basato sul ciclista) o  successivamente alla visita quando si vorrà cambiare la propria bici con una nuova. Con la scheda dell’assetto advanced si va in negozio e si ordina/compra la bici, sapendo esattamente di che cosa si ha necessità, senza essere così in balia del negoziante di turno che deve “vendervi” qualcosa, quando vi dirà la classica frase “questa bici è perfetta per te" e spesso poi si scopre dopo che non era proprio così “perfetta”.....

.....inoltre con lo sviluppo dell’assetto advanced si può virtualizzare l’assetto sulla specifica geometria di bici presa in esame e personalizzarlo tenendo da conto tutti i dettagli ....

tipologia attacco (lunghezza/angolo), manubrio (larghezza, reach, drop), reggisella (lunghezza, offset), sella, pedali, gruppo comandi, numero distanziali sotto l’attacco, ecc…)...... la scelta  della bici non si può basare solo a grandi linee sulla taglia… ma sulla specifica geometria che ha quella bici.

Non è detto che parità di taglia tutte le bici con misure standard siano state ottimali per me… ci sono state delle bici più congeniali…altre meno… e alcune anche proprio non idonee...

Senza alcuna preclusione per il futuro, visto il costante sviluppo tecnologico, i sistemi biomeccanici con visualizzazione dinamica mi hanno lasciato, ad oggi, invece “tiepido"; ti vedono pedalare su una bici su un rullo…fissando dei patch nelle “vicinanze” di specifiche cerniere articolari; che tolleranza di errore è insita nella “localizzazione” della fotocamera/e e della “messa” dei patch? 

Quanto tale tolleranza può inficiare l’analisi e quindi il risultato finale? Gli angoli ricercati poi sono personalizzati in funzione dei diversi rapporti di leva e livello di mobilità? Un conto è settare un normolineo con buona mobilità, un altro conto settare un longilineo con scarsa mobilità o un brevilineo con ottima mobilità. Il fatto poi di essere visualizzato su una specifica bici, senza conoscere a monte come si è fatti, non potrebbe essere fuorviante portando l’analisi biomeccanica ad adattare la persona alla bici ?

E' la bici che deve potersi adeguare alla persona… non viceversa ! Per questo con il tempo i miei test bike si sono indirizzati sul telaio su misura......esperienza quella del telaio personalizzato, fondamentale ed apicale, per la mia storia di tester, gestita in parte anche con Juri. 

Sento di persone che sono state presso più biomeccanici, riscontrando risultati molto diversi fra loro ! Ciò non mi sorprende. La "biomeccanica" è una esperienza complessa, necessaria per migliorarti, talvolta parziale nelle soluzioni, e dalla quale devi imparare, anche dagli errori, e rimanere solo con dubbi e riflessioni. E'  una metodologia di analisi, inesatta, suo malgrado ! Ma la biomeccanica è in costante evoluzione. Sul punto vi rimando alla lettura di un altro post scritto sulla biomeccanica CLICCA QUI da intendersi come summa delle mie esperienze dirette sull'argomento, allo stato dell'arte. 

A titolo esemplificativo, allego alcune delle schede degli assetti advanced sviluppati da Juri per alcuni  miei test.


Saluti ciclistici. 



Il contatto con Juri JFB '07:  juri.twp@gmail.com)









Qual'è il centro anatomico della sella, necessario per regolare l'altezza della sella ? Non è pacifico !

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