Lo studio del 2019 condotto dai ricercatori della Monash University, del Centre for Accident Research & Road Safety – Queensland (CARRS-Q) della QUT e dal professor Nick Haslam della School of Psychological Sciences dell'Università di Melbourne dimostrerebbe che più della metà degli automobilisti australiani considera che i ciclisti non siano completamente umani e che esiste un legame tra la disumanizzazione dei ciclisti e gli atti di aggressione deliberata nei loro confronti sulla strada. Per leggere la notizia dal sito della Monash University CLICCA QUI e lo studio CLICCA QUI . Per leggere lo studio pubblicato sul sito Science Direct CLICCA QUI . Il problema della disumanizzazione è solitamente studiato in relazione agli atteggiamenti verso gruppi razziali o etnici ! Ai partecipanti allo studio è stata presentata l'immagine iconica dell'evoluzione dalla scimmia all'uomo oppure un adattamento di tale immagine che mostrava le fasi dell'evoluzione dalla blatta all'uomo. Ebbene l'autrice principale dello studio, la dottoressa Alexa Delbosc, docente presso l'Instituto degli Studi sul Trasporto ( dipartimento di Ingegneria Civile) della Monash University, ha affermato che la scala insetto-umana è stata progettata per lo studio a causa dei numerosi insulti informali contro i ciclisti, paragonandoli a "scarafaggi" o "zanzare". Quindi sia su scala umana-scimmia che su scala umana-insetto, il 55 per cento dei non ciclisti e il 30 per cento dei ciclisti hanno ritenuto che i ciclisti non fossero completamente umani. "Quando non pensi che qualcuno sia 'pienamente' umano, è più facile giustificare l'odio o l'aggressività nei suoi confronti. Questo può innescare un ciclo crescente di risentimento", ha affermato la dottoressa Delbosc . Narelle Haworth, direttrice del centro CARRS-Q e coautrice dello studio, ha affermato che lo studio ha rivelato che il problema della disumanizzazione sulle strade non è solo una questione di automobilisti contro ciclisti. "Il problema più grande è che un numero significativo di entrambi i gruppi considera i ciclisti non umani al 100%", ha affermato il professor Haworth. "Tra le persone che vanno in bicicletta, tra le persone che non vanno in bicicletta, c'è ancora chi pensa che i ciclisti non siano completamente umani"; “La scala di disumanizzazione è associata all’auto-segnalazione di aggressioni dirette"; "Usare l'auto per bloccare deliberatamente un ciclista, usare l'auto per tagliare la strada deliberatamente a un ciclista, lanciare un oggetto contro un ciclista: questi atti di aggressione diretta sono pericolosi." La dottoressa Delbosc conclude "In definitiva vogliamo comprendere questo processo in modo da poter fare un lavoro migliore nel dare un volto umano alle persone che vanno in bicicletta, così che si spera di poter contribuire a porre fine agli abusi". Lo studio scientifico conferma quanto ho constatato durante gli anni di ciclismo praticato. L'annoso problema sta diventando sempre più grave, negli ultimi anni, per effetto di una generale costante e dilagante disumanizzazione della società italiana ( e non solo). I termini della questione per l'immaginario sono : l'automobilista sarebbe il "normale", il ciclista sarebbe " il non umano" comunque il "diverso" e si sa, nella società di massa, chi si pone fuori dalla maggioranza, è "diversamente umano". E come sempre è un problema di cultura. Saluti ciclistici.
![]() |
La scala insetto-umana oggetto dello studio. |
Nessun commento:
Posta un commento