lunedì 31 gennaio 2011

Il gruppo che non c'è più.

Lontano dalle strade polverose e dal traffico, le loro bici sono in fuga, verso il punto più lontano del cielo, il  loro gruppo pedala compatto verso l'eternità.
Sorrisi, risate e pacche sulle spalle, tutti insieme, per sempre.
Ma ritorneranno nel loro bar, come quando si ritrovavano dopo l'uscita; torneranno a sedersi intorno al tavolino, bevendo il loro caffè, ridendo e scherzando.
Ritorneranno, ma nessuno potrà rivederli e sentirli; questo tempo, non è più il loro tempo, queste strade non sono più le loro strade, questo mondo, non è più il loro mondo.
Oltre il tempo, oltre la realtà, c'è ancora un gruppo di amici ciclisti, che pedala compatto, verso la luce infinita, verso la pace eterna.
Non piangete, voi che li ricordate.
Se volete cercarli, andate sotto un cielo stellato, nel punto più silenzioso della notte. Chiudete gli occhi. Lì rivedrete spuntare all'improvviso con le loro maglie colorate e le bici lucide....qualcuno di loro vi saluterà, poi il gruppo si allontanerà compatto, in un moto senza fine.
Arrivederci amici ciclisti calabresi.


Dedicato ai ciclisti calabresi uccisi da un automobilista. Dedicato a tutti coloro che credono nell'amicizia e nella bici quale strumento di fratellanza. Dedicato a tutti coloro che credono che il compagno di uscite è un fratello e non è un avversario. Chi ferisce un amico, tradisce il mondo, tradisce la vita.

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