mercoledì 19 luglio 2017

Test Bike: Cervelo R5 (gamma 2018) sul percorso del Mondiale 1999.

Tra telaio e ciclista è tutta una questione di feeling. Nella mia lunga esperienza di test bike, sono stati pochi i telai con i quali ho avuto una sintonia, sin dalle prime pedalate; la nuova Cervelo R5 è senz'altro uno di essi. La nuova Cervelo R5 è una macchina sicura in ogni movimento, straordinariamente capace di rispondere all'impulso del movimento e di trasformarlo nella migliore performance. Se penso all'incredibile sensibilità con il quale, muovendo solo il bacino, la Cervelo R5, si è prontamente e precisamente, posizionata nelle curve, in discesa, ad ogni diversa velocità, rimango folgorato dalla prestazione di questo telaio da corsa. Quella sicurezza, quella fedeltà nella risposta, che pochi telai hanno saputo darmi. Per questo mi sento sicuro di raccomandare, come non mai, la nuova Cervelo R5, ai miei lettori: sceglietela senza se e senza ma. Provare per credere, ma è sufficiente la mia prova per tutti, tanto da essere pronto a scommettere con chiunque. E' uno dei prodotti che fidelizza, crea dipendenza. Ecco pensando alla nuova Cervelo R5, mi viene da scrivere addict instict. Racchiudere in pochi aggettivi, il carattere del nuovo top di gamma della Cervelo, è cosa riduttiva, in quanto non rende abbastanza l'idea. Comunque per completezza, ci provo, ma sappiate che la nuova Cervelo R5, è molto di più: più che reattiva, rigida lateralmente e torsionalmente, quello che basta, per avere la migliore prestazione senza distorsioni, più che agile, più che precisa in curva, più che confortevole, e soprattutto non ti stanca mai, in ogni risposta; per quella sua capacità di non perdere l'energia scaricata sui pedali, si riesce a prendere velocità facilmente; per quell'assenza di errore, non occorre correggere il movimento; per quella sua capacità di assecondare e trasformare fedelmente il gesto atletico, entusiasma facilmente, anche i ciclisti più esperti e smaliziati; per quella incredibile maneggevolezza. La nuova Cervelo R5 è tra le migliori compagne di viaggio o di corsa di un ciclista o corridore. Raccomandata a tutte le tipologie di ciclisti. Un telaio superbo nella prestazione. In particolare mi sono divertito a sentirla veloce in salita, con il piacere di pedalare su una macchina, che accelerava facilmente in ogni condizione di pendenza. Insomma la nuova Cervelo R5 non solo è spiccatamente reattiva ( scatto), ma soprattuto è anche veloce in salita. La cosa che mi ha colpito è che la Cervelo R5 ha dimostrato sfumature racing, in ogni parametro, incredibilmente maneggevole e intuitiva, facile nella guida,  aderente e stabile su ogni pavimentazione, in modo da superare ogni situazione critica, come per esempio il pavé. La rigidità torsionale e laterale è delle migliori, ma la R5 ha un comportamento complessivo  equilibrato. Il carattere è quello dei monoscocca di classe superiore, quindi monolitico, con una spiccata agilità e leggerezza, ideale per le corse, con particolare dislivello e lunghe percorrenze alpine. Superare i tornati con la R5 è davvero più facile, a parità di gamba.
Dall'esame della geometria della nuova R5 si evince un drop ( distanza movimento centrale/asse ruota anteriore) ravvicinato e una lunghezza del carro posteriore ridotta, e questo, significa una reattività, ma anche una maneggevolezza spiccata. La lunghezza del tubo orizzontale è maggiore, e questo, per aumentare la stabilità, in discesa, compensando i precedenti valori. Un telaio troppo compatto lo rende aggressivo, ma meno maneggevole e soprattutto stabile in discesa. Il tubo sterzo è basso. Nel mio caso la taglia 51 sarebbe stata migliore dal punto di vista dell'assetto sull'avantreno, in quanto avrei potuto non mettere dei distanziali sotto il manubrio. Comunque le variabili  dell'assetto avanzato dipendono anche dalle quote antropometriche del ciclista,  ma resta fermo, che il nuovo Cervelo R5, è un telaio compatto con pronunciato slopping; tant'è che il telaio viene fornito con un reggisella dritto, per compensare la pronunciata inclinazione.   
A questo punto, c'è poco da aggiungere, se non che non volevo più scendere dalla sella, e lo confesso, avrei voluto portarlo con me, verso le mie prossime avventure.
A quelli che volessero sapere qualche cosa in più, posso dire, che la nuova Cervelo R5, ha una struttura spiccatamente asimmetrica, e anche ciò la rende perfettamente equilibrata nell'assetto, in ogni condizione; in pratica, è impossibile perdere il controllo della traiettoria e sentire scivolare la ruota. Lanciata sul pavè del centro storico di Verona, nel quale mi vanto di avere pedalato, pedalando nell'eternità che solo luoghi straordinari come l'arena, sanno dare, la nuova Cervelo R5, ha resistito alle forti flessioni e vibrazioni della pavimentazione irregolare e mi ha regalato attimi di piacevole guida. Ecco su questo punto, faccio una riflessione ulteriore. La nuova Cervelo R5 fa parte della categoria dei telai da salita, nel segmento del mercato, oramai sempre più specializzato, e ciò nonostante è una macchina, non solo da endurance, ma anche da Classiche del Nord, pur essendo concepita e realizzata per domare le montagne più dure. Ciò la dice lunga sulla qualità assoluta di questo prodotto. E' leggera – e rigida- quanto basta per volare sulle salite e fare divertire, un mix perfetto tra questi due parametri, difficili da equilibrare. A volte mi è capitato di pedalare su telai ultra leggeri, ma morbidi, rigidi ma non leggeri. Segnalo l'ottima scorrevolezza e rigidità torsionale della scatola del movimento centrale, standard BBRight, capace di veicolare la migliore risposta, anche in termini di reattività ( scatto) del telaio. La nuova Cervelo R5 è un perfetto punto di incontro della rigidità laterale e torsionale, reattività, confort, stabilità  e maneggevolezza.
Per la cronaca, ho realizzato il test, in particolare, sul circuito dei mondiali della gara su linea uomini, del 2004, vinta da Freire. Avventurandomi sulle ascese delle Torricelle e sui tratti impegnativi della zona circostante, dove ho scoperto qualche rampa interessante. E' stato suggestivo pedalare intorno all'Arena di Verona, lanciato sul ciottolato; come altrettanto suggestivo è stato incontrare, parte dell'allestimento del palco della rappresentazione della Aida. Pedalare tra storia, arte, teatro e tecnologia. Meraviglioso.
I  cavi del cambio che escono dal foro praticato sul tubo orizzontale, non si vedono solo con il montaggio dello Sram Red Etap. Questo potrebbe essere un problema per i puristi della linea con il montaggio con cavi integrati.
Altro punto. Il tubo sterzo è stato abbassato non di poco, per renderlo più racing. Per cui valutate con il biomeccanico la compatibilità con il vostro assetto. 
Interessante il supporto protettivo del fodero destro, l'unico di serie, e soprattutto efficace. Un supporto realizzato con materiale viscoso, l'unico davvero efficace, ad oggi. 
Consigli per l'acquisto. Ai fortunati e prossimi possessori della nuova Cervelo R5, consiglio ruote, all'altezza del rango del top di gamma canadese. Quindi non fatemi vedere foto, di Cervelo R5, gamma 2018, con ruote entry level in alluminio, o in carbonio di bassa gamma. In quel caso astenetevi dall'acquistarla, non riuscireste ad avere il meglio dal telaio. A proposito. La nuova Cervelo R5 è compatibile con le coperture da 28 mm.  Un telaio top di gamma ha senso solo se assemblato adeguatamente; diversamente non potreste sentire il piacere di pedalare su questa macchina da corsa, top di gamma.
La Cervelo R5 gamma 2018 testata è stata assemblata con gruppo meccanico Shimano Dura Ace 9100, ruote Enve SES 3.4 con copertoncino Continental Grand Prix 4000 II da 25 mm, sulla ruota posteriore, e Michelin Krylion 2 Endurance da 25 mm, attacco e manubrio FSA K Force, pedali Speedplay Zero, Selle Italia SLR Flow. Peso totale 6200 grammi. 

La bici test è stata provata anche sul percorso del Mondiale 1999 su un percorso che vede l'ascesa delle Torricelle ( 4,5 km con pendenza media del 4,6% e pendenza massima del 9%). 

Questo test è la prima recensione in assoluto della nuova Cervelo R5 2018, su strada. Un altra anteprima  per il blog più letto dai ciclisti. 


Per chi ama i numeri, ecco anche la pagella:
Confort: 10
Reattività: 10
Agilità: 10
Maneggevolezza: 10
Rigidità laterale: 9 ( ottimo rapporto peso/rigidità)
Rigidità torsionale: 9 (ottimo rapporto peso/rigidità)
Stabilità: 10
Cura nella lavorazione del kit telaio: 10
Peso: 10 ( è leggera – e rigida- quanto basta per volare sulle salite e fare divertire, un mix perfetto tra questi due parametri)

Taglia del kit telaio testato: 48. 


Il test è stato realizzato in collaborazione con Focus Italia Group distributore per l'Italia dei prodotti Cervelo e il rivenditore autorizzato Falasca Cicli di Pontecorvo. 


Saluti ciclistici. 
  

















Con il montaggio dello Sram Red Etap i fili del cambio non escono dal foro sul tubo orizzontale 



telaio e forcella predisposti per le coperture da 28 mm

Le differenze con la versione precedente




peso kit telaio con serie sterzo, e manubrio e reggisella taglia 53 (come da foto)





Il peso del kit telaio taglia 48, come da foto, comprensivo di forcella, serie sterzo, reggisella, movimento centrale, viti portaborracce. 

Il peso nella taglia 51 nella configurazione raffigurata nella foto.......





58 commenti:

  1. Ciao Claudio e Complimenti per l'Ottima descrizione, Bellissima Bdc, unica pecca per me e le mie caratteristiche il tubo sterzo troppo corto. Saluti, Andrea Minelli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Andrea. In effetti questo modello ha un tubo sterzo più basso rispetto al modello precedente. Saluti ciclistici

      Elimina
  2. A questo punto la domanda è spontanea ?
    Come l'hai trovata rispetto alla Specialissima ?
    Sono entrambe ottime bici ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono entrambe top, per me i due migliori telai da montagna, sul mercato. Saluti ciclistici.

      Elimina
  3. Ciao Claudio, che differenze hai riscontrato tra la R5 e la Bianchi Specialissima? Non stuzzicarmi troppo 😂😂😂😂😂

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Diego. Per darti una risposta precisa avrei dovuto provarli con la stesse ruote. Comunque sono entrambe incredibilmente performanti. Saluti ciclistici.

      Elimina
  4. Ciao Claudio...caspita eri a casa mia ....se sapevo magari le facevamo insieme le salite , possiedo ancora la R5 2014 e questa sarebbe la prossima , puoi fare un paragone tra le due ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Franco. La prossima volta ti avviserò. Le differenze le trovi elencate nella foto che ho postato nel test. In buona sostanza, oltre alla compatibilità con il 28 mm, hanno sposato l'asticella della prestazione più in alto, un passo in più. Saluti ciclistici

      Elimina
    2. ...oltre a qualche geometria diversa, come il tubo sterzo più basso e non di poco.

      Elimina
  5. Avrei in mente anche la F10....ma immagino che me la bocci....essendo credo più per passisti e non scalatori da 54 kg

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uno come te che pesa meno di kg 55 ha bisogno di un telaio leggero e rigido e quando dico leggero intendo telati sotto gli 800 grammi. Il tuo rapporto peso potenza non è elevato per cui meno peso ti porti su e meglio è perché risparmi watt. Poi ovviamente i passisti possono usarlo. Ma ripeto gli scalatori devono usare i telai fatti per loro. Lascia stare Froome e la SKY quelli sono pagati per usarlo. Saluti ciclistici.

      Elimina
  6. Per quanto riguarda la F10 andrei piano a definirla da passisti , io l'ho provata sullo Zoncolan e non mi sembrava certo poco adatta alla salita . Visto che siamo amatori e non professionisti direi che anche l'aspetto estetico ha la sua importanza al pari delle prestazioni , anzi per come la penso io anche qualcosa in piu' considerato poi che gli ultimi telai top secondo me sono tutti ai massimi livelli e ormai le differenze sono minime .

    RispondiElimina
  7. Ciao, ti chiedo un aiuto sulla geometria delle Cervelo R. Ho visto che tu usi una 48 di taglia, io sarei una 51, e ho paura che sulle taglie piccole l'inclinazione del tubo sella porti ad una posizione troppo arretrata. Tu cosa ne pensi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao. Dando un occhiata sul sito della Cervelo ho verificato che l'angolo piantone della nuova R5, in TUTTE le taglie, è sempre 73°. Evidentemente vogliono favorire un assetto/guida più comodo e in effetti il telaio è molto comodo ed è stabile, anche per via della maggiore trazione sulla ruota posteriore. Se le misure sono compatibili con quelle tue antropometriche, ti consiglio di prenderlo senza se e senza ma. Saluti ciclistici.

      Elimina
  8. Ciao, ti chiedo un consiglio sulla geometria. Io avrei una taglia piccola, una 51, e ti chiedo se l'angolazione di 73 del tubo sella nel porta ad avere una posizione troppo arretrata sulle taglie piccole.
    Grazie
    Pietro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Pietro. In effetti l'angolo piantone di 73° vale per tutte le taglie della Cervelo R5; quello che cambia è il valore dell'angolo del tubo sterzo, per le taglie 48 e 51. La scelta della Cervelo è questa. Evidentemente vogliono favorire un assetto/guida più comodo e in effetti il telaio è molto comodo ed è stabile, per via della maggiore trazione sulla ruota posteriore. Di contro potrebbe essere penalizzate in salita, meno scattante, ma ti posso assicurare che questa è solo teoria; sulla strada mi ha dimostrato di essere comunque reattivo. Se le misure sono compatibili con quelle tue antropometriche, ti consiglio di prenderlo senza se e senza ma. Saluti ciclistici.

      Elimina
  9. ciao, ottima recensione complimenti, sono in attesa che arrivi la cervelo r5 disc con di2 e le enve, spero sia proprio come la versione senza dischi che hai appena descritto! i telai dvrebbero essere identici, a me piace molto la salita spero non sia troppo penalizzante il peso maggiore dovuto dai dischi! secondo te quindi il peso del telaio di aggira sugli 800gr?

    RispondiElimina
  10. ciao, complimenti per l'ottima e dettagliata recensione! sono in attesa di ricevere la cervelo r5 disc con di2 e enve! a me piace molto la salita, spero dia le stesse sensazioni della versione senza dischi. Secondo te il telaio su che pesi si aggira ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Luca. Ti ringrazio per i complimenti. Mi dispiace dirtelo, ma la versione Disc, non è la stessa cosa. Chi ama la salita, sceglie la Cervelo R5 con i freni standard. Ovviamente ognuno può fare quello che vuole, quindi buone pedalate. Il peso non so dirtelo. Saluti ciclistici.

      Elimina
    2. Ciao,hai provato anche la versione disc

      Elimina
  11. Ciao, complimenti per la recensione. Da possessore di trek madone 7s mi hai messo dei gran dubbi sull'acquisto dell'Emonda...mi sa che passerò a cervelo.

    Complimenti ancora per il blog.

    RispondiElimina
  12. ciao sono roberto da pescara complimenti per la descrizione della r5, sto contrattando per averla, vorrei capire perche' la versione disc secondo te non è come la tradizionale e se con il gruppo e-tap va bene come il durace ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Roberta. La versione disc e’ Meno leggera. Intendi il di2 o il meccanico ? Sono entrambi ottimi gruppi; etap più leggero, di2 dura ace il migliore per me. Saluti ciclistici

      Elimina
  13. Non hai risposto alla domanda tra le righe.. Emonda o R5? aggiungo pepe, R5 o Urgenstalt?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'R5 è superiore alla Emonda SLR. L'Urgestalt è un telaio da nicchia, un telaio che non segue le mode, da assemblare solo con le ruote LW. R5 e Urgestalt sono entrambe ottimi. Saluti ciclistici.

      Elimina
  14. Grazie! io ho urgestalt con meinstain e gip, ma non trovo la posizione.. provengo da cervelo R5 (non ultimo modello) e se non fosse per quel tubo sterzo così corto già ci sarei tornato.
    Ciao e grazie ancora

    RispondiElimina
  15. Claudio, provo a lanciarti uno spunto per le tue prossime recensioni (poi magari ci hai già pensato e pazienza):
    visto il sempre maggior diffondersi di modelli proposti sia con freni tradizionali che con freni a disco, perchè non provi a fare una recensione dello stesso modello nelle due versioni?
    Da tempo, quando visito un negozio di bici o una fiera o altra manifestazione chiedo agli addetti se lo stesso l'indole" o il comportamento di un telaio cambia e come a seconda del sistema frenante adottato, mi sento rispondere di tutto, da un estremo all'altro.
    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Mauro. Testare dei modelli non è facile. Molti distributori non sono disponibili a farlo fare a blogger indipendenti e francamente non è nel mio stile inseguirli. Ho testato e pubblicato la recensione della Trek Domane Disc, approfittando di un test bike organizzato dalla Trek Italia presso un rivenditore che conosco. Se mi capiterà ancora di poterlo fare, con altri modelli, lo farò. Detto questo però penso che sull'argomento non ci sia poi così tanta confusione, basta aprire gli occhi. Non v'è dubbio che state subendo una serie continua e pressante di messaggi subliminali da parte dei marchi che hanno deciso di investire molti soldi sul disco, sponsorizzando team e campioni che decidano di usare il disco. Ovvio che la TV proiettando immagini di corse diventa un formidabile veicolo promozionale. Siete voi che dovete scegliere ma dovete farlo serenamente pensando che si può pedalare senza problemi anche senza il disco. Se poi a molti ciclisti può apparire appagante farsi vedere con la disc allora questo non sarà mai impedito da un test comparativo indipendente. Il senso di possesso dei ciclisti è onnivoro. Ognuno di voi deciderà seguendo la propria libido.Saluti ciclistici.

      Elimina
  16. ciao Claudio, complimenti per tutto quel che fai e come lo fai. grazie per le preziose info. Provengo da Specialissima ed ho cambiato per prendere la R5, devo dire che io preferisco di gran lunga la R5, la specialissima soffre molto il peso, sono 80kg e quando mi alzavo sui pedali il telaio fletteva parecchio, poco rigida, molto leggera forse troppo. Anche in discesa con la R5 vado molto piu forte molto piu sicuro, non tornerei piu indietro, per me Cervelo 2 spanne sopra, quantomeno per uno che non è 60 kg, magari per uno leggero anche la specialissima è altrettanto valida, però la mia esperienza non lascia dubbi, R5 top.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao. In effetti quando il peso corporeo non è leggero è sempre meglio preferire telai meno leggeri e più robusti per avere più rigidità torsionale. I telai molto leggeri come scrivo da tempo non sono consigliabili a ciclisti con un peso non altrettanto leggero. Insomma il telaio è un oggetto personale. Saluti ciclistici.

      Elimina
  17. Ciao Claudio, ti seguo da sempre e mi rimetto ad un tuo consiglio: sono u. granfondista il cui obiettivo è arrivare primo contro se stesso, amante delle salite e delle lunghe distanze, poco potente e che soffre un po in pianura...r5, bmc srl01 o sworks?. Grazie del tuo tempo e saluti ciclistici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fausto. La scelta è tra R5 e BMC SLR01, la Tarmac è sopra valutata. Io prenderei la BMC SLR01. Saluti ciclistici.

      Elimina
  18. Ciao Claudio e complimenti, sto' valutando di cambiare la mia Giant advanced Sl cambio ultegra meccanico no disc con la nuova cervelo R5 disc o trek Emonda Slr 7 disc con cambio elettronico modelli 2019, so bene cosa pensi del freno a disco, ma speravo che la tecnologia si avanzata rispetto alla tua prima recensione, il mio rivenditore sostiene che le cose siano molto migliorate x il disc e che prendendo una bici senza freni a disco sarebbe "vecchia", disco o no sarei orientato sulla R5 che però non ho visto dal vivo e monta una corona 52/36 di serie x me non pedalabile (sostituita anche sulla giant) invece la Emonda Slr 7 (che ho visto dal vivo) monta di serie il 50/34, economicamente la R5 costa di più, li vale tutti?
    Puoi darmi un consiglio.
    Ps che conta poco:
    Ho una disabilita' importante agli arti inferiori (pedalo meglio di quanto cammino) che però non mi ha impedito anzi mi ha fatto scoprire questa grande
    passione per superare non solo le salite materiali ma soprattutto quelle a cui ti mette davanti la vita.
    Grazie ancora e buone pedalate a tutti.
    andrea.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Andrea. Per quanto concerne la scelta del disc le cose non sono cambiate come tentano di fare credere. Consiglio i miei lettori solo in forza della mia passione e dopo 30 anni di pedalate; so bene quello che serve ad un ciclista e soprattutto quello che è inutile. Mi spiego meglio. I freni a disco sono inutili per la bicicletta da corsa e costosi nella manutenzione. Le pastiglie e i rotori vanno cambiati con una frequenza maggiore rispetto ai tacchetti dei freni standard, e soprattutto hanno il fenomeno del brake fade che ho spiegato e documentato con video in un post pubblicato sul blog. Ti rinvio a leggerlo. Inoltre quelli idraulici sono rischiosi anche se ti diranno che non è vero che è tutto collaudato;un tubo idraulico è un rischio in più perchè prenderselo. Quindi lascia stare i freni a disco, non ti servono e non seguire i consigli dei venditori che come capirai hanno tutto l'interesse a consigliarti. Ci sono molti ciclisti che sono passati al disc e che sono tornati indietro ai freni tradizionali affidabili, con poca manutenzione e leggeri.
      Tra la R5 e la Emonda SLR prendi la R5 ma mi raccomando con ruote top, come quelle usate nel test, la ruota è fondamentale.
      Saluti ciclistici.

      Elimina
  19. Claudio grazie x avermi chiarito le idee, ultima domanda, sulla mia Grant monto le ruote mavic ksyrium pro exalith sl in alluminio, le ho sostituite con quelle montate di serie Slr giant full carbon che si sono presto rovinate, consideri le mavic ruote top o mi conviene cambiare anche quelle con le ruote da tè testate se puoi consigliami il tipo meno soggetto ad usura visto che sono uno che in discesa non scende da pro (freno parecchio) ti ringrazio del tempo che mi hai dedicato ciao andrea.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Andrea. Prendi le Fulcrum Zero sono le migliori ruote in alluminio; se poi vuoi il top in alluminio prendi le Fulcrum Zero Competizione. Te la consiglio in assoluto. Se poi vuoi una full carbon mi dovresti dire quanto intendi spendere. Saluti ciclistici.

      Elimina
  20. Claudio ciao, se dovessi prendere la R5 non starei a pensare al prezzo ruote (top bici top ruote) quindi che siano 2-3 mila euro mi interessa una full car bon che non si rovini dopo mezza stagione, grazie ancora andrea.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora Fulcrum Racing 40 Tubolari, oppure Campagnolo Bora Ultra Two 35 o 50, Lightweight Meilenstein Schwarz o Gipfelsturm Schwarz. Questo è il top per il tubolare. Ti sconsiglio la ruota full carbon per copertoncino perchè se fori rovini il cerchio e lo butti, comunque se vuoi rischiare lo stesso prendi le Enve del test. Saluti ciclistici.

      Elimina
  21. Ho da poco acquistato una R5 2018, dura-ace 9150 elettronico con ruote Corima 47 ws+. Ho sempre posseduto bici top di gamma da salita ma la R5 me le ha fatte dimenticare tutte nonostante le decine di migliaia di km percorsi insieme: la R5 a mio avviso è avanti di qualche spanna.

    RispondiElimina
  22. Claudio ciao, alla fine ho optato per la specialissima con cambio manuale campagnolo super record ho ascoltato il tuo consiglio e ho lasciato perdere il disc, dovrebbero consegnarmela a giorni spero di trovarmi bene ti terrò informato, grazie ancora dei consigli ciao andrea.

    RispondiElimina
  23. Gentile sig. Claudio, secondo lei la Cervelo R3 si assomiglia come comportamento su strada rispetto alla R5?.... grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La R5 è più reattiva ( cioè accelera più facilmente, è più scattante). Per il resto non ci sono differenze abissali. Saluti ciclistici.

      Elimina
  24. Salve sig. Claudio, son un possessore di r5 2017, montata tutta 3t carbonio, con sram red 50/34-11/28, ruote Corima winium s 35mm, il mio peso è di 62kg, sono un po' in dubbio se cambiarmi il telaio per prendere la nuova r5, mi consigliate di fare questo acquisto?! ( sono inoltre possessore di una "anziana" soloist carbon), ma quando ho visto la nuova s5 mi si son brillati gli occhi.
    Premettendo che ho una gamba più da scalatore che da passista, per me sarebbe meglio continuare con l'attuale bici o effettuare il cambio del telaio?! Grazie per la risposta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao. La nuova R5 è più rigida e stabile. Per la salita impegnativa e lunga la S5 è sconsigliata sia per il peso sia per il minore confort. La prossima volta scrivi il Tuo nome. Saluti ciclistici.

      Elimina
  25. Buonasera Claudio,
    Sono in procinto di acquistare una nuova R5 del 2018 e vorrei avere una tua impressione in merito all equipaggiamento che mi propongono.
    Da quanto leggo, sei un estimatore della marca Cervelo..
    CERVELO R5
    Shimano Ultegra Di2 8070
    Guarnitura Rotor Aldhu 3D con corone ovali 50/34
    Ruote Mavic Ksyrium Pro Carbon SL per tubolare Vittoria Corsa Control 25
    DEDA Superleggera RS
    Sella Fizik Antares

    Attendo tua opinione ed eventuali suggerimenti.
    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Davide. Ottima scelta la nuova R5. Per quanto concerne i componenti da te indicati, tutto ok, tranne le ruote e i tubolari; opterei per le Fulcrum o le Shimano con tubolari Continental o Veloflex. Saluti ciclistici.

      Elimina
  26. Fulcrum, quale modello mi consigli di pari qualità ?
    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non conosco il tuo budget e soprattutto se la ruota ti serve per la salita, pianura o polivalente. Diciamo che Zero Competizione per alluminio ( più rigida di tutte le ruote in carbonio della Mavic), oppure una Speed oppure una Dura Ace. Potresti anche prendere una Campagnolo Bora Ultra Two 35 e togliere gli adesivi così avresti una ruota unica. La Mavic non ha mozzi che sono all'altezza di quelli utilizzati dalla Campagnolo/Fulcrum e Shimano. E mi fermo qui. Saluti ciclistici.

      Elimina
  27. Un ultima cosa, gousto pef capire se sto spendendo bene i miei risparmi.
    Indicativamente una bici equipaggiata come da me descritto li vale 4.3 eu circa..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ruote a parte faresti una buona bicicletta da corsa, con vocazione polivalente. Se vuoi renderla più performante dovresti alleggerirla. Saluti ciclistici.

      Elimina
  28. Grazie, sei sempre molto gentile.

    RispondiElimina
  29. Buongiorno Claudio.
    Leggo sempre con interesse i tuoi articoli e recensioni in quanto chiari e competenti. È un po che sto cercando una bici da affiancare alla mia tmr01.
    Il cerchio si è ristretto, anche grazie alle tue recensioni, a slr01 e R5.
    Ben sapendo che comunque si casca in piedi, vorrei avere un tuo parere/consiglio. O semplicemente quale preferiresti.
    Grazie fin da ora.
    Complimenti ancora

    Stefano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno Stefano. Ti ringrazio per il tuo complimento. Venendo alla tua domanda ti consiglio di scegliere il telaio più adatto alle tue geometrie, in modo da non dovere aggiungere tanti spessori sotto il manubrio,per esempio, oppure sentirti meno comodo; la migliore scelta è sempre quella in cui il telaio è il prolungamento del corpo del ciclista. Una scelta fatta solo dal punto vista estetico o della prestazione sarebbe errata, un telaio non comodo o adatto non sarebbe utile al ciclista, anche se bello o performante, la bici serve per pedalare, allenarsi, viaggiare. Quindi consultati con il tuo biomeccanico; fatti fare gli assetti avanzati per entrambe i telai e vedi quale è più adatto. Spero di essere stato esaustivo. Saluti ciclistici.

      Elimina
  30. Ciao e grazie mille per tutto quello che fai, ormai sei un riferimento, ti volevo chiedere che differenze ci sono tra la cervelo r5 2014 (quella grigio mat) e la cervelo r5 2016 (quella con il tubo orizzontale rosso e bici grigia metallizzata) io le ho avute entrambi e attualmente ho quella 2016 tubo rosso con ruote Hyperon Ultra tubolare, durace di2 ... Quella nuova la escludo perché per la mia personale impostazione il suo tubo sterzo è davvero molto basso. Ti ringrazio fin d'ora

    RispondiElimina
  31. Ciao Claudio. La mia BMC srl01 del 2015 mi ha abbandonato. Non il telaio, che anzi è tuttora validissimo e che adoro, ma il cambio posteriore SRAM che è letteralmente esploso. Ora sto valutando se cambiare l'intero gruppo o acquistare una nuova bici. Mi è stata proposta una cervelo r5 di quest'anno (ovviamente in versione rim) con lo sram etape a 11 velocità. Cosa ne pensi della bici ? Grazie del tuo parere. Fabio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fabio. Prendila, è ottima, vai tranquillo, e fallo anche presto. Saluti ciclistici

      Elimina
  32. Grazie Claudio! Seguirò senz'altro il tuo consiglio. Tra l'altro penso sarà l'ultima versione con i freni rim . Merce sempre più rara purtroppo per il 2022

    RispondiElimina