venerdì 8 agosto 2025

L'allenamento del ciclista amatoriale : allenarsi "con il pensiero", allenarsi bene e allenarsi meglio. #contalaqualità

 


Allenarsi "con il pensiero" ( cioè lo si pensa solo, non lo si fa o non lo si sa fare), allenarsi bene e allenarsi meglio, non sono la stessa cosa, #contalaqualita’. Fare 10, 15 mila o 20 mila km all'anno non significa sempre e comunque allenarsi bene o meglio. Dipende come li avrai percorsi i km. Non conta la quantità, conta la qualità. Fatto il chilometraggio di "fondo" a velocità moderata e costante, la base, il resto come lo hai fatto? Succhiando le ruote ? Parlando con il compagno d'uscita ? A velocità moderata e in pianura ? Oppure a velocità molto moderata, quasi barcollando, in salita media ? Allora lascia stare, è tutto sbagliato; hai perso tempo, hai solo cercato di sottrarti alle lamentele di tua moglie, ti sei allenato "con il pensiero"; pensavi che fosse allenamento, invece sei diventato come un pensionato, che la mattina esce di casa, per non litigare con la moglie e impiegare il tempo rimasto. Chi “succhia” la ruota non si allena e diventa “pedalatore parassita della fatica altrui” 😉🤣. No ragazzi, l'allenamento è tutta un altra cosa. Non pettiniamo le bambole e facciamo i ciclisti. Occorre lavorare in soglia e fuori soglia, solo così migliorerà la gamba e il battito del cuore e si sincronizzeranno. Esempio. Prova a fare regolarmente le scale di casa, magari due, tre o quattro rampe; sali di corsa, ma senza esagerare. Quando ti abituerai a farlo, arrivando a casa, il battito del cuore, ritornerà normale, poco dopo, e non rimarrai con la bocca aperta come un pesce. Poi smetti di farlo per un pò di tempo; quando ritornerai a salire le scale, le gambe ti faranno male, il cuore lo sentirai pulsare forte nella gola, e ci vorrà del tempo prima che ritornerà a battere regolarmente. Ecco cosa significa allenarsi con il pensiero. In claris non fit interpretatio

L’allenamento è qualità: conta il totale del dislivello e quindi delle salite ! 1 km sudato in salita, vale 10 km in pianura. 1 Km a tutta in salita, vale 20 km in pianura. Conta il tempo trascorso a pedalare in salita. 

Contano gli allunghi e la resistenza, allenati in pendenza, contro la forza di gravità! 🚵‍♂️🧗‍♀️🏔️

Sincronizzare gambe e cuore, “mentalizzare” la salita ( abituarsi alla salita e alla fatica della salita) 😉👊🚵‍♂️

E quando ti capiterà di “menare” in pianura, anche contro vento, ti sembrerà di volare! ✈️ 

Aggiungo. 1 km di gravel, vale 10 km di asfalto. Ma questa è un altra storia, non adatta a tutti, ci vuole "manico", spirito selvaggio e una buona dose di avventura. 

Quando qualcuno ti farà vedere il chilometraggio annuale ( sempre che non sia stato alterato con i potenti mezzi della tecnologia), e leggerai tanti km, chiedigli quanti km sono di qualità 😉. Saluti ciclistici. 

sabato 2 agosto 2025

Test Bike Deda Gera e Deda SuperBox. La scelta della larghezza del manubrio bici #novavitagravel

Uno dei migliori manubri testati è senz'altro il Deda Gera in  alluminio 6061 doppio strato (disponibile anche nella versione più leggera, in carbonio), il quale garantisce multiple opzioni per la posizione delle mani. Il manubrio ha un arretramento di 10° e un'inclinazione verso il basso di 5° per una configurazione più confortevole durante il bikepacking di lunga distanza o il Gravel più impegnativo. Il rialzo di 10 mm è un ulteriore aiuto per ottenere l'altezza desiderata del manubrio sopra la serie sterzo. L’apertura di 24° della curva e l’angolo esterno di 3° nella parte terminale offrono una stabilità superiore quando si guida su terreni impegnativi. Il reach e il drop ottimizzati nella forma EOS (Endurance Optimized Shape):  profondità di 55mm permette una posizione più ravvicinata delle leve freno, mentre l’altezza di 100mm consente una posizione più confortevole e una veloce transizione dalle leve alla presa bassa. Il Deda Gera Alloy è capace di migliorare effettivamente il comfort e la prestazione. La particolarità del manubrio è quella di riuscire ad impugnare "tutta la curva", cioè in diverse parti, con eguale sicurezza e comfort, è incredibile, la praticità e la facilità d'utilizzo; è una di quelle cose che "creano dipendenza", irrinunciabili. 

In bici, ricordate di piegare le braccia e di lasciarle mediamente flesse, di non irrigidirle, soprattutto sulle strade off road - sterrate, per evitare contraccolpi alla cervicale e ammortizzare le asperità. Schiena arcuata, gambe strette. Serve anche per essere aerodinamici, e stilisticamente ciclisti. 

Ne avevo parlato in questo post pubblicato l'anno scorso CLICCA QUI . Ritorno sul problema. Non credete "agli asini che volano" ! Non imitate sempre e comunque, non siate ingenui e novelli ! In un mondo normale, la misura del manubrio della bici da corsa, dipende dalla larghezza delle spalle, per non penalizzare la stabilità/guidabilità della bici, per non comprimere la cassa toracica e quindi limitare la respirazione ed infine rendere la bici esteticamente simmetrica. Nel mondo capovolto invece la misura dipende "dal come mi pare" o "dal come l'ho visto fare" e quindi la misura diventa più piccola e per l'effetto, la bici non simmetrica, tanto da far sembrare sbagliata la taglia del telaio ed evidenziare il pedalatore rannicchiato che fa "spallucce"! Il motivo addotto "dal come mi pare" o "dal come l'ho visto fare" : con il manubrio più piccolo e la posizione dei comandi girati all'interno, stringere le spalle e i gomiti ( aggiungo in modo innaturale), farebbe diventare, "aerodinamici"! In verità l'aerodinamica dipende prevalentemente dalla posizione del ciclista, ma secondo l'assioma: braccia (e non spalle) strette, mediamente flesse, schiena arcuata, gambe strette; per il resto, dipende dalle ruote, casco, abbigliamento e telaio. ATTENZIONE. Il manubrio più piccolo limita la stabilità e la sicurezza. Nel Gravel invece la misura del manubrio è più larga per migliorare la stabilità e la guida della bici nei percorsi off road - sterrati . E nel Gravel non è consigliabile ragionare "come mi pare" o "come l'ho visto fare", per non finire tragicamente sui sassi, che fanno più male dell'asfalto ! 

E che le cose stiano così e che stavano prendendo una piega pericolosa, lo dimostra il fatto che l'UCI dal 01 gennaio 2026 ( salvo ripensamenti) vieta l'utilizzo di manubri troppo stretti/piccoli, dimostrando l’importanza e la fondatezza  di quanto spiego da tempo. Finalmente ! In tema di sicurezza andrebbero fatte anche altre scelte, intervenendo sulle bici da corsa sempre più esasperate; quanto sono efficaci nel controllo delle insidie delle strade pubbliche (buche, dossi, pioggia, curve a gomito, eccetera); quanto sono efficaci nel  controllo-correzione dell'errore umano ? Ma questa è un altra storia, e quindi vi rimando in parte, a quanto già pubblicato CLICCA QUI . 

P.S. Nel test, il montaggio del nastro non era all'altezza della situazione, non era a regola d'arte, persino un pedalatore novello avrebbe potuto fare di meglio; " bici test prestata non si guarda in bocca, ma si critica oggettivamente"!


L'attacco Deda Superbox è stato aggiornato al sistema DCR per un’integrazione completa dei cavi. L’attacco può essere utilizzato in 4 diversi modi per adattarsi a tutte le modalità di passaggio cavi: DCR, S-DCR, Diretto e Esterno. Unitamente ai manubri Deda con sistema DCR (Deda internal cable routing) l’attacco è la perfetta soluzione per bici con passaggi cavi interamente integrati. L’attacco Superbox® presenta una soluzione brevettata che prevede due possibili soluzioni per il passaggio cavi interni. La soluzione con passaggi cavi completamente interni (DCR) o semi-integrata (S-DCR) attraverso una cover che permette l’installazione, regolazione o manutenzione senza complicazioni per i collegamenti dei cavi elettrici o delle guaine idrauliche. Superbox® può essere montato su cannotto forcella tradizionale da 1-1/8” e è compatibile con tubo sterzo telaio da 46 mm (per cuscinetto 1- 1/8”) oppure 56 mm (per cuscinetto 1.5”). Completa il design dell’attacco una serie di spessori con dei canali per il passaggio dei cavi. Gli spessori e la cover sono progettati per essere apribili senza dover smontare alcun cavo dal telaio per una facile regolazione dell’altezza di sterzo. L’innovativo processo di forgiatura dell’attacco con la forma piatta garantisce una migliore aerodinamicità. L’aggiunta delle misure 60, 70 e 80 rende l’attacco Superbox adatto anche al Gravel ( e alla MTB). Disponibile in finitura POB (Polish on black). Saluti ciclistici.