venerdì 8 agosto 2025

L'allenamento del ciclista amatoriale : allenarsi "con il pensiero", allenarsi bene e allenarsi meglio. #contalaqualità

 


Allenarsi "con il pensiero" ( cioè lo si pensa solo, non lo si fa o non lo si sa fare), allenarsi bene e allenarsi meglio, non sono la stessa cosa, #contalaqualita’. Fare 10, 15 mila o 20 mila km all'anno non significa sempre e comunque allenarsi bene o meglio. Dipende come li avrai percorsi i km. Non conta la quantità, conta la qualità. Fatto il chilometraggio di "fondo" a velocità moderata e costante, la base, il resto come lo hai fatto? Succhiando le ruote ? Parlando con il compagno d'uscita ? A velocità moderata e in pianura ? Oppure a velocità molto moderata, quasi barcollando, in salita media ? Allora lascia stare, è tutto sbagliato; hai perso tempo, hai solo cercato di sottrarti alle lamentele di tua moglie, ti sei allenato "con il pensiero"; pensavi che fosse allenamento, invece sei diventato come un pensionato, che la mattina esce di casa, per non litigare con la moglie e impiegare il tempo rimasto. Chi “succhia” la ruota non si allena e diventa “pedalatore parassita della fatica altrui” 😉🤣. No ragazzi, l'allenamento è tutta un altra cosa. Non pettiniamo le bambole e facciamo i ciclisti. Occorre lavorare in soglia e fuori soglia, solo così migliorerà la gamba e il battito del cuore e si sincronizzeranno. Esempio. Prova a fare regolarmente le scale di casa, magari due, tre o quattro rampe; sali di corsa, ma senza esagerare. Quando ti abituerai a farlo, arrivando a casa, il battito del cuore, ritornerà normale, poco dopo, e non rimarrai con la bocca aperta come un pesce. Poi smetti di farlo per un pò di tempo; quando ritornerai a salire le scale, le gambe ti faranno male, il cuore lo sentirai pulsare forte nella gola, e ci vorrà del tempo prima che ritornerà a battere regolarmente. Ecco cosa significa allenarsi con il pensiero. In claris non fit interpretatio

L’allenamento è qualità: conta il totale del dislivello e quindi delle salite ! 1 km sudato in salita, vale 10 km in pianura. 1 Km a tutta in salita, vale 20 km in pianura. Conta il tempo trascorso a pedalare in salita. 

Contano gli allunghi e la resistenza, allenati in pendenza, contro la forza di gravità! 🚵‍♂️🧗‍♀️🏔️

Sincronizzare gambe e cuore, “mentalizzare” la salita ( abituarsi alla salita e alla fatica della salita) 😉👊🚵‍♂️

E quando ti capiterà di “menare” in pianura, anche contro vento, ti sembrerà di volare! ✈️ 

Aggiungo. 1 km di gravel, vale 10 km di asfalto. Ma questa è un altra storia, non adatta a tutti, ci vuole "manico", spirito selvaggio e una buona dose di avventura. 

Quando qualcuno ti farà vedere il chilometraggio annuale ( sempre che non sia stato alterato con i potenti mezzi della tecnologia), e leggerai tanti km, chiedigli quanti km sono di qualità 😉. Saluti ciclistici. 

sabato 2 agosto 2025

Test Bike Deda Gera e Deda SuperBox. La scelta della larghezza del manubrio bici #novavitagravel

Uno dei migliori manubri testati è senz'altro il Deda Gera in  alluminio 6061 doppio strato (disponibile anche nella versione più leggera, in carbonio), il quale garantisce multiple opzioni per la posizione delle mani. Il manubrio ha un arretramento di 10° e un'inclinazione verso il basso di 5° per una configurazione più confortevole durante il bikepacking di lunga distanza o il Gravel più impegnativo. Il rialzo di 10 mm è un ulteriore aiuto per ottenere l'altezza desiderata del manubrio sopra la serie sterzo. L’apertura di 24° della curva e l’angolo esterno di 3° nella parte terminale offrono una stabilità superiore quando si guida su terreni impegnativi. Il reach e il drop ottimizzati nella forma EOS (Endurance Optimized Shape):  profondità di 55mm permette una posizione più ravvicinata delle leve freno, mentre l’altezza di 100mm consente una posizione più confortevole e una veloce transizione dalle leve alla presa bassa. Il Deda Gera Alloy è capace di migliorare effettivamente il comfort e la prestazione. La particolarità del manubrio è quella di riuscire ad impugnare "tutta la curva", cioè in diverse parti, con eguale sicurezza e comfort, è incredibile, la praticità e la facilità d'utilizzo; è una di quelle cose che "creano dipendenza", irrinunciabili. 

In bici, ricordate di piegare le braccia e di lasciarle mediamente flesse, di non irrigidirle, soprattutto sulle strade off road - sterrate, per evitare contraccolpi alla cervicale e ammortizzare le asperità. Schiena arcuata, gambe strette. Serve anche per essere aerodinamici, e stilisticamente ciclisti. 

Ne avevo parlato in questo post pubblicato l'anno scorso CLICCA QUI . Ritorno sul problema. Non credete "agli asini che volano" ! Non imitate sempre e comunque, non siate ingenui e novelli ! In un mondo normale, la misura del manubrio della bici da corsa, dipende dalla larghezza delle spalle, per non penalizzare la stabilità/guidabilità della bici, per non comprimere la cassa toracica e quindi limitare la respirazione ed infine rendere la bici esteticamente simmetrica. Nel mondo capovolto invece la misura dipende "dal come mi pare" o "dal come l'ho visto fare" e quindi la misura diventa più piccola e per l'effetto, la bici non simmetrica, tanto da far sembrare sbagliata la taglia del telaio ed evidenziare il pedalatore rannicchiato che fa "spallucce"! Il motivo addotto "dal come mi pare" o "dal come l'ho visto fare" : con il manubrio più piccolo e la posizione dei comandi girati all'interno, stringere le spalle e i gomiti ( aggiungo in modo innaturale), farebbe diventare, "aerodinamici"! In verità l'aerodinamica dipende prevalentemente dalla posizione del ciclista, ma secondo l'assioma: braccia (e non spalle) strette, mediamente flesse, schiena arcuata, gambe strette; per il resto, dipende dalle ruote, casco, abbigliamento e telaio. ATTENZIONE. Il manubrio più piccolo limita la stabilità e la sicurezza. Nel Gravel invece la misura del manubrio è più larga per migliorare la stabilità e la guida della bici nei percorsi off road - sterrati . E nel Gravel non è consigliabile ragionare "come mi pare" o "come l'ho visto fare", per non finire tragicamente sui sassi, che fanno più male dell'asfalto ! 

E che le cose stiano così e che stavano prendendo una piega pericolosa, lo dimostra il fatto che l'UCI dal 01 gennaio 2026 ( salvo ripensamenti) vieta l'utilizzo di manubri troppo stretti/piccoli, dimostrando l’importanza e la fondatezza  di quanto spiego da tempo. Finalmente ! In tema di sicurezza andrebbero fatte anche altre scelte, intervenendo sulle bici da corsa sempre più esasperate; quanto sono efficaci nel controllo delle insidie delle strade pubbliche (buche, dossi, pioggia, curve a gomito, eccetera); quanto sono efficaci nel  controllo-correzione dell'errore umano ? Ma questa è un altra storia, e quindi vi rimando in parte, a quanto già pubblicato CLICCA QUI . 

P.S. Nel test, il montaggio del nastro non era all'altezza della situazione, non era a regola d'arte, persino un pedalatore novello avrebbe potuto fare di meglio; " bici test prestata non si guarda in bocca, ma si critica oggettivamente"!


L'attacco Deda Superbox è stato aggiornato al sistema DCR per un’integrazione completa dei cavi. L’attacco può essere utilizzato in 4 diversi modi per adattarsi a tutte le modalità di passaggio cavi: DCR, S-DCR, Diretto e Esterno. Unitamente ai manubri Deda con sistema DCR (Deda internal cable routing) l’attacco è la perfetta soluzione per bici con passaggi cavi interamente integrati. L’attacco Superbox® presenta una soluzione brevettata che prevede due possibili soluzioni per il passaggio cavi interni. La soluzione con passaggi cavi completamente interni (DCR) o semi-integrata (S-DCR) attraverso una cover che permette l’installazione, regolazione o manutenzione senza complicazioni per i collegamenti dei cavi elettrici o delle guaine idrauliche. Superbox® può essere montato su cannotto forcella tradizionale da 1-1/8” e è compatibile con tubo sterzo telaio da 46 mm (per cuscinetto 1- 1/8”) oppure 56 mm (per cuscinetto 1.5”). Completa il design dell’attacco una serie di spessori con dei canali per il passaggio dei cavi. Gli spessori e la cover sono progettati per essere apribili senza dover smontare alcun cavo dal telaio per una facile regolazione dell’altezza di sterzo. L’innovativo processo di forgiatura dell’attacco con la forma piatta garantisce una migliore aerodinamicità. L’aggiunta delle misure 60, 70 e 80 rende l’attacco Superbox adatto anche al Gravel ( e alla MTB). Disponibile in finitura POB (Polish on black). Saluti ciclistici. 

venerdì 18 luglio 2025

E tu sai come e da chi viene costruito il tuo telaio in carbonio ? 🤨

Come fate a dire che avete acquistato un telaio di qualità se non sapete come e chi lo ha costruito !! Vi hanno ipnotizzati con il  marketing? Vi basta pagare prezzi alti?!  Bisogna conoscere quello che si sceglie. Per questo, da tempo, cerco di acculturare gli appassionati, spiegando la complessità del mondo della bici, spiegando per esempio come vengono eseguiti telai di qualità elevata fatti in Italia su misura dagli artigiani della Pedemonte Bike. Nel reel vi spiego insieme all’artigiano italiano della @pedemonte_bike alcuni aspetti fondamentali della costruzione, come la direzione delle fibre di carbonio e la cottura in autoclave a temperature più elevate con il brevetto IWS by @pedemonte_bike . La temperatura di cottura in autoclave e’ più elevata per ottenere una migliore coesione della fibra, e quindi per renderlo più compatto del telaio monoscocca. CLICCA QUI per la visita alla Pedemonte Bike. CLICCA QUI per sapere perché le bici da corsa costano tanto. Saluti ciclistici. 



sabato 12 luglio 2025

La salita asfaltata e non asfaltata spiegata ai ciclisti e ai pedalatori.

CENTRAL TOPIC. Ci sono due tipi di salita, quella asfaltata e quella non asfaltata. L'ascesa della salita dura asfaltata è faticosa. Per superarla occorre allenamento e il migliore rapporto peso corporeo/watt. Mentalizzando la salita, come ho spiegato, si arriva in cima impiegando un buon tempo di ascesa e con il minore sforzo. E' un successo personale irrinunciabile per il ciclista. Ma è sempre e comunque fatica. Chi non ama la fatica, non pratica la salita. Se ne va per pianura asfaltata con soste al bar. 

L'ascesa della salita dura non asfaltata, è invece il livello più alto, raggiungibile dal ciclista. Una salita non asfaltata, dissestata, è molto di più di una salita, è la salita; è una sfida contro la gravità e l'equilibrio, quasi proibitiva, insopportabile, un calvario ! E' devastante ! E' l'esaltazione del "non mollare mai" ! Non si spinge solo, con "tutte" le gambe, ma con la mente e l'anima, non basta più il cuore ! I sassi e la terra diventano insidie, si "aggrappano" alle ruote, sembrano "trattenerle", uno spreco maggiore di energia fisica e mentale, oltre la soglia. E' come fare lo Zoncolan, sull'acqua, ondeggiando; occorre spostare il corpo all'indietro, distendendo le gambe, ma senza avanzare sulla sella, con il fondo schiena incollato sul retro sella, e a volte più in la, usando rapporti molto agili (ci ritornerò più avanti), sempre pronto a sganciare il pedale, mantenendo una relativa tranquillità, sempre pronto a cambiare ritmo e posizione, gestendo l'appoggio sul manubrio con variabile forza. Occorre esperienza e "intimità" con la salita asfaltata. E quando ritorno a salire sull'asfalto, mi sembra che qualcuno mi spinga in avanti ! Vado più facile !

Per fare la salita dura non asfaltata, ci vuole il manico e coraggio, ma anche una bici top. I rapporti devono essere molto agili. Per esempio, uso la mono corona 40 davanti e il 44 dietro per un salita dissestata del 15%, come quella del video pubblicato nel post ( ma un 38 davanti sarebbe stata meglio), tubeless da 40 mm tassellati, gonfiati a 2,5 atm e soprattutto una bici Top Gravel. Nei video, la salita dissestata al 15%, che mi dona un panorama straordinario; è breve, circa 300 metri; ma per arrivarci devo superare altre salite, asfaltate, mezze dissestate, sterrate, per un totale di circa 20 km di ascesa con pendenza variabile dal 5 al 15%; parto dal mare fino a quota poco superiore agli 800 metri di altezza. Lassù il silenzio e la bellezza della Natura, ne ho bisogno. L'ho scoperta perlustrando il territorio. Ho imparato a mentalizzare la salita, e dopo molti anni, la salita asfaltata, non mi basta più. La bici può diventare come un pennello per dipingere i panorami più belli, una penna per scrivere emozioni straordinarie. Ma nella vita niente è gratis, quindi mi serve un esercizio fisico e mentale per sopportalo e realizzarlo, non è facile gestirlo, ma le cose migliori devi sudartele. 

POST TOPIC. Il ciclismo senza salite, è come un libro senza pagine. La salita è una ascesa contro la forza di gravità, occorre uno sforzo maggiore mentale e fisico. E' la palestra naturale del ciclista. Tutti in salita faticano, anche i campioni che vi fanno trepidare sulla poltrona fino all'estasi. Molti la evitano e quando sono costretti a farla, rischiano di ribaltarsi, inscenando la "via crucis" del pedalatore, termine da me coniato, quando un giorno vidi il volto di un pedalatore deformato da smorfie di sofferenza indicibile. Poi ci sono quelli che in salita soffrono di meno e ne fanno sfoggio, tanto che in cima diventano come pavoni, mostrando "le piume colorate" dell'ego, imitando corridori visti alla TV, spesso usando le stesse bici stampate in serie all'estero e indossando lo stesso abbigliamento, pensando di essere come "lui" che vince tutto, una sorta di venerazione smisurata, idolatria verso il successo, un vero e proprio processo di emulazione, come quello dei bambini che imitano gli adulti. E' la condizione mentale del pedalatore consumista per cui conta consumare quello che piace alla massa deforme; segue l'opinione comune per sentirsi "il migliore" del gruppetto, selezionato con quelli che vanno più piano e dal quale non si separerà mai, in quanto necessari per potere "primeggiare" 😉!  Infine ci sono quelli che arrivano in cima, mentalizzando la salita, quelli esperti, quelli salitomani, quelli che rendono omaggio alla salita, sapendo di essere solo uomini con limiti e pregi,  autenticamente se stessi, umili, consci del fatto che c'è sempre qualcuno più forte. 

Chi pedala solo in pianura asfaltata, ovviamente ha pari dignità ciclistica, ma fatica di meno, soprattutto quando pedala nascosto nel gruppo, o succhia la ruota; solo quando mette fuori la testa e si espone, brevemente, al vento, recupera fatica e si allena ! Per fare allenamento,  in pianura asfaltata. utili al miglioramento della condizione atletica, occorre percorrere molti, tanti, troppi km, MA contro vento moderato ( 20-28 km/h) o se ci si riesce, contro vento teso ( 29.38 km/h, oltre sarebbe impossibile), MA da soli. Pedalare in modalità gruppo da pianura non è allenamento, è solo una forma di socializzazione dinamica. Punto. In modalità Gravel invece tutto è impegnativo e allenante, anche la pianura non asfaltata; la differenza la fa la tipologia del fondo. Punto. 

Il consiglio è sempre quello di  "mentalizzare" la salita, cioè abituarsi a farla, inserendo almeno una salita nella seduta di allenamento. E' il solo modo per sopportarla: abituare corpo e mente alla salita, in modo, da "normalizzarla". Per mentalizzare la salita, occorre non mollare mai, cioè non smettere mai di pedalare; chi molla, non sale più in sella, aumenta il peso corporeo, si disabitua alla fatica, entra per sempre nella comfort zone e finisce per invidiare ( o odiare)  i ciclisti che incontra, mentre guida auto e moto. 

La salita diventa la soluzione per allenarsi, la principale strada d'allenamento; ci si allena pedalando principalmente sulle salite, ma questo è l'ultimo livello, raggiunto il quale, la salita diventa "normale", insostituibile. Conta il dislivello, più dei km, è lì che si fa la differenza, dove si diventa ciclista diversamente praticanti. Un esempio: il cambio di ritmo, solo in salita lo alleni e lo potenzi. Oramai ho inserito nell'allenamento, quasi esclusivamente salite. Mi occorre un attività di recupero mirato, come stretching e riposo, mantenere il migliore rapporto peso corporeo/watt, allenandomi anche a tavola, calorie controllate e , regola aurea, bilanciando la dieta, assumendo tutto quello di cui l'organismo necessita, ma con misura; lo "strappo" a tavola, è occasionale. Niente alcool (quindi niente birra) e fumo. Essere ciclista è uno stile di vita; non è facile, ma con il tempo, ci si abitua. Saluti ciclistici. 

 

martedì 8 luglio 2025

Test Bike: Campagnolo EKAR GT.

 

Test. Impugnatura dei comandi comoda, morbida ed intuitiva. Cambiata ottima. Frenata in stile Campagnolo, ottima. Guarnitura in alluminio. Installato sulla Pedemonte Altavia, selezionata per il COMPASSO D'ORO dall'ADI DESIGN INDEX. Gruppo consigliato, telaio  molto consigliato. Nient'altro di rilevante da aggiungere dalla strada. Saluti ciclistici. 

venerdì 4 luglio 2025

Gli effetti del cambiamento climatico sui ciclisti e pedalatori.

In estrema sintesi: ad ogni grado in più, lo sforzo sarà maggiore per l'organismo ed in particolare per il cuore, come ci dice la scienza. Il cambiamento climatico non risparmia nemmeno i ciclisti e i pedalatori, l'asfalto aumenta la temperatura, quindi il Gravel è la soluzione ottimale, l'evoluzione della bici da corsa, oltre la bici da corsa. Dovremmo imparare a conviverci e a limitare gli effetti delle nostre azioni quotidiane sull'innalzamento della temperatura globale. Nessuno è esonerato, nemmeno quelli che avendone paura o per interessi economici, negano la realtà. La Terra è afflitta dalla febbre causata dal culto del profitto e dall'odio antropocentrico verso la Natura, di cui siamo parte. Anche quassù fa troppo caldo. Intanto continuano gli allarmanti risultati degli studi scientifici sui danni da smog CLICCA QUI Saluti ciclistici. 

 




mercoledì 11 giugno 2025

I consigli del Blog: il fondello non è per sempre !

 
Fate circolare i soldi 💰 e l’economia ( se potete) ! Anche il sopra sella vi ringrazierà 😉. Saluti ciclistici . 

lunedì 9 giugno 2025

Wild GRAVEL. Ho sbloccato 🔓 l'ultimo livello davanti ai Giganti ! #novavitagravel

Ho sbloccato l'ultimo livello ! Quassù non c'era mai arrivato un ciclista! E così dopo avere pedalato sulle Alpi e gli Appennini, quando non erano ancora di moda e c'erano "le foto in bianco e nero " (come mi dice Flavio), sono alfine giunto davanti ai monolitici carsici, alti più di 6 metri, chiamati Giganti ! Quassù solo gli animali selvatici, alberi antichi e la quiete del bosco d'altura. Sarebbe la location ideale per un nuovo episodio della sagra del Signore degli Anelli. Ci vuole una buona dose di follia per arrivarci, il "manico", ma soprattutto il bisogno di esplorare nuovi sentieri. Adesso non vorrei più scendere e ritornare sulla bollente strada asfaltata, piena di automobilisti prepotenti ed invidiosi dei ciclisti. E mentre i pedalatori si "mostrano" sulle App "condominiali" con tracciamento GPS, come se vivessero in un grande Peep show, scelgo l'avventura e le emozioni sudate ! Ho voglia di bellezza, di Natura e di ciclismo semplicemente autentico. Gravel: evoluzione della species ciclista, livello superiore del ciclismo. Manico+Gamba+Natura+Avventura= Gravel. Ma se non lo provi, ti accontenterai ancora del livello inferiore, quello dove vedi "volare gli asini e finisci per crederci". Siate ciclisti e non pedalatori. (P.S. alla Pedemonte Bike si sono "sbagliati" ! 😉 Il livello emozionale più alto con una bici Unica 👌👍👊! La Pedemonte Altavia è una bici da corsa adatta anche al Gravel, anzi al Race Gravel 🔝; e’ molto di più di una bici da Gravel ! 🔝🚵‍♂️🚴🪨🌳🐺. Saluti ciclistici. 

 

  

domenica 1 giugno 2025

Visita alla Pedemonte Bike.

Ho visto come producono i telai Pedemonte Bike nella fabbrica di Mele (GE) e ho capito perché testandoli sono rimasto impressionato dalle prestazioni su strada ! Ho conosciuto il maestro del carbonio, Sergio Pedemonte. Ho conosciuto gli artigiani che eseguono manualmente, il progetto del telaio personalizzato, secondo le misure antropometriche e i watt dei fortunati clienti. Ho visto come vengono fasciati i telai con la tecnologia brevetta IWS by Pedemonte Bike. Ho ammirato la bellezza e l'esclusività delle forme dei telai Pedemonte Bike, veramente Made in Italy, anzi Made in Genoa. 

I telai fatti in serie non sono ideali per tutti; occorre adattarsi cioè accomodarsi alla meglio. E' oggettivo. I corridori professionisti lo sanno e nel passato si facevano costruire telai su misura. Invece oggi la produzione industriale e gli sponsor tecnici, li pagano per pubblicizzare telai con misure e forme standard. Quindi ciclisti amatoriali pagano anche la pubblicità degli sponsor per adattarsi a telai con misure standard. E allora ho deciso di spiegare la differenza con test incrociati

I miei test non sono "giri del palazzo", pro marketing, ma stress-test liberi ed indipendenti. In questi ultimi sei anni ho testato telai su misura Pedemonte Bike, alternandoli a telai top di gamma con misure standard.  E' il momento di tirare le somme e spiegare perché non bisogna accontentarsi dell'ordinario! 

I telai Pedemonte Bike "suonano" sulla strada, sono come uno Stradivari, un pezzo unico eseguito su misura. E dopo averli testati su strada, i Pedemonte Bike, li ho visti creare nello stabilimento di produzione di Mele (GE) trattandosi di creazioni artigianali e anche questo posso testimoniarlo direttamente e non de relato . I telai Pedemonte Bike vengono costruiti completamente a mano, personalizzati sulle misure antropometriche, strutturati e rinforzati sulla base del rapporto peso/watt, sulla tipologia del ciclista (scalatore, passista, sprinter). La costruzione e la fasciatura delle tubazioni con il brevetto IWS by Pedemonte Bike consente non solo di calibrare la struttura del telaio al corpo e alla prestazione del cliente, ma anche di sostituire i tubi in caso di danneggiamento accidentale; una Pedemonte Bike è per sempre. La gamma 2025 : Altavia, la Race Gravel, la nuova SuperLeggera la macchina per volare in salita, la versatile Mutator e la Rhinoceros dalla forma unica, disponibili anche nella esclusiva versione RS. 

Passando da telai top di gamma con misure standard alle Pedemonte Bike, su misura, e viceversa, la differenza è netta! Pedalare con Pedemonte Bike è un gesto naturale, istintivo, da subito, non serve adattarsi; il telaio Pedemonte Bike è "parte del corpo", "simbiosi organica", un unicum. Ogni volta che ritorno a pedalare con le Pedemonte Bike, dopo avere testato un telaio top di gamma con misure standard è come se mi togliessi una camicia larga o stretta, e poi indossassi una camicia su misura. Niente è paragonabile. Consiglio: non adattatevi ai telai, ma fateli costruire su misura. Non c'è paragone. IWS by Pedemonte Bike è la soluzione


 

Il telaio si adatta al ciclista e non il ciclista al telaio, è la regola n°1. Quote antropometriche e rapporto peso/watt sono personali, unici; quindi scegliere un telaio standard a cui adattarsi è errato. Ma v'è di più. Nel mercato industriale ci sono telai con taglie standard non proporzionati nella lunghezza delle tubazioni, disarmonici, non proporzionali nella proiezione delle forme; telai che necessitano di attacchi manubri troppo corti o lunghi, con tre o quattro cm di spessori sotto il manubrio, e a volte tutto questo non basta, per eliminare il dislivello sella/manubrio minimo o inesistente ! Tutti sintomi del telaio standard fuori misura. Siamo tutti ciclisticamente diversi, una taglia standard, non può bastare ! IWS by Pedemonte Bike è la soluzione.

Come approcciarsi al telaio su misura ? Fondamentale è la corretta valutazione antropometrica, (con una tolleranza di +/- 5 mm; i mm sono metri sulla bici !); se fosse errata ci sarebbero errori a cascata sul telaio. Quindi occorre fare una preventiva e precisa visita  biomeccanica. Le quote (misure) antropometriche sono rilevate in mm con il ciclista scalzo e con indosso il pantaloncino con fondello da ciclista. La valutazione misura lo scostamento dal normotipo, cioè dall'atleta con misure ideali, per quanto riguarda il rapporto femore/tibia, tronco/cavallo, avambraccio/cavallo, braccio/cavallo. Lo scostamento dal normotipo sarà "fuori normo tipo di poco" oppure " fuori normotipo di molto". Poi andrà valutata la mobilità dell'apparato muscolo scheletrico ed in particolare se e come il ciclista riesce a piegarsi fino toccare il il pavimento con le punta delle mani o con il palmo delle mani. Infine andranno posizionate le tacchette delle scarpe ( qui vi spiego come faccio CLICCA QUI). La scelta dei pedali inciderà sull'altezza sella (nel mio caso 656 mm con pedali Shimano/Look, 651 con pedali Yahoo/Speedplay). La scheda con le quote antropometriche precise sarà inviata alla Pedemonte Bike che elaborerà il telaio su misura. Il cliente riceverà gli aggiornamenti ( e le foto) della creazione del telaio/forcella, passo dopo passo. 

Come viene fasciato il telaio Pedemonte Bike ? Con il brevetto IWS ( Internal Wrapping System), ideato da Sergio Pedemonte, si fascia il telaio con un doppio strato interno ed esterno, nei punti cruciali (raccordo tubo sterzo/tubo orizzontale-tubo obliquo; tubo sella/scatola MC/tubo orizzontale; tubo obliquo/scatola MC; foderi alti/tubo verticale; foderi bassi/scatola MC; parti terminali dei foderi alti e bassi del carro posteriore). Ciò consente la cottura in autoclave a temperature e pressioni controllate superiori al livello standard e di realizzare una continuità dei tessuti della fibra in carbonio, creando una struttura monolitica. Ogni tubo in carbonio costruito dalla Pedemonte Bike viene controllato sia all'interno, sia all'esterno, prima di essere incollato e fasciato, prima che il telaio venga cotto nell'autoclave. Questo controllo non può essere fatto con il telaio monoscocca; ecco perché i telai monoscocca, spesso, presentano cricche interne, in quanto difetti strutturali si formano all'interno dei materiali e si propagano sotto sforzo. Con la fasciatura IWS by Pedemonte Bike si realizza un telaio con una maggiore resistenza all'invecchiamento meccanico, più rigido torsionalmente, più maneggevole, reattivo e confortevole, come si preferisce . Questo ho potuto testare e apprezzare su strada. IWS by Pedemonte Bike è la soluzione

E se anche il corpo ( e la mente) si adattassero al telaio con misure standard, si tratterebbe sempre e solo di un adattamento ! Personalizzare la fasciatura e’ un valore aggiunto, è la soluzione per il ciclista. Attenzione. Il telaio monoscocca in carbonio su misura, ad oggi, non esiste ! Uno stampo per ogni misura personale avrebbe costi elevati, tenendo conto dell'economia di scala. Generalmente quello che chiamano impropriamente monosocca, con misure standard, viene costruito incollando il carro posteriore (o alcune parti)  al triangolo anteriore ( tubo sterzo, tubo obliquo, tubo orizzontale, tubo verticale, scatola MC). Di fatto vengono incollate due/tre parti costruite separatamente ! Differenza ?  Pedalando sul telaio monoscocca, sento e si sente, attraversando strade non lisce, un rumore simile a quello di una scatola vuota; pedalando sulle Pedemontebike, sento e si sente solo il vento; diversi modi di costruire, diversi risultati, diverse prestazioni. IWS by Pedemonte Bike è la soluzione

Il marketing non può inventare la passione; la passione trasuda dal lavoro straordinario degli artigiani, nella esecuzione dei pezzi unici Pedemonte Bike, eccellenza, autenticamente made in Italy, paragonabile agli Stradivari per l'elevata qualità e l'irripetibilità di ogni pezzo.  
I telai in carbonio Pedemonte Bike sono realizzati completamente a mano, su misura ( quote antropometriche e watt personali del ciclista) e verniciati a Mele (Genova), dunque fatti in Italia, e non solamente verniciati come accade con altri marchi. Li ho visti lavorare, gli artigiani della Pedemonte Bike; li ho visti plasmare il migliore carbonio e realizzare la forma e la sostanza della Pedemonte Bike e mi hanno spiegato l'artigianalità straordinaria, preziosa ed esperta. Condivido le mie immagini della visita allo stabilimento di produzione di Mele (GE), a partire da questo post. Saluto il maestro del carbonio Sergio Pedemonte dotato di una straordinaria manualità, ideatore del brevetto IWS, vulcano di idee, eclettico, mente multi potenziale. Saluto lo staff tecnico e gli artigiani della Pedemonte Bike. Quando si parla di artigiani si parla di persone dotate di una manualità non comune e di passione autentica per il lavoro. Alla Pedemonte Bike lavorano artigiani capaci di trasfondere nel lavoro, qualità manuali preziose: preparare gli stampi con le pelli di carbonio e cuocerli nell'autoclave; unirli ed incollarli sulla dima; fasciare il telaio e cuocerlo nell'autoclave; pulirlo dai residui della cottura e prepararlo per la verniciatura ed infine verniciarlo secondo le indicazioni del cliente, gli artigiani della Pedemonte Bike lo sanno fare con cura e pazienza. Artigiani che creano con scrupolo e competenza. Il loro prezioso lavoro crea il prestigioso telaio Pedemonte Bike, pregiata ed unica creazione, orgogliosamente e autenticamente made in Genova, il made in Italy che il mondo ammira. Chapeau 👏. Per contatti e preventivi: pedemonte.bike@gmail.com (vi risponderà Sergio Pedemonte). Saluti ciclistici. 

Per visualizzare le immagini realizzate all'interno della fabbrica della Pedemonte Bike clicca sul canale You Tube del Blog CLICCA QUI

Con Sergio Pedemonte, maestro del carbonio. 

mercoledì 21 maggio 2025

Anteprima test bike: MC Pedemonte Bike T47.

E' un anteprima assoluta, è la nuova scatola del movimento centrale T47, ideata e realizzata da Sergio Pedemonte. Un altra creazione dell'artigiano del carbonio genovese. Un livello superiore, reso unico non solo dalla qualità assoluta della sua manualità e del carbonio utilizzato, ma anche dall'inserto filettato in titanio ! Rappresenta lo stato dell'arte. Questa soluzione serve per risolvere due potenziali problemi: il Press Fit può causare scricchiolii ; l’inserto filettato in alluminio usato generalmente può ossidarsi. Work in progress. Stay tuned. Per contatti e preventivi: pedemonte.bike@gmail.com indirizzandola a Sergio Pedemonte. Saluti ciclistici. 



Luigino Verducci VR01 GOLD . La scarpa italiana artigianale su misura.

E' una scarpa fatta a mano e anche su misura, in Italia, con pregiati materiali e lunga esperienza e professionalità artigianale. E' talmente bella da emozionare, è talmente leggera e comoda da non sentirla, è talmente preziosa, da esserne orgoglioso, è uno straordinario dono ricevuto da una persona cara. Mi piace ammirarla, lo ammetto. Rappresenta un punto di arrivo. Peso ? 268 grammi la scarpa sinistra, 272 grammi la scarpa destra, in taglia 43. Il sito web dell'artigiano Luigino Verducci CLICCA QUI . Le info tecniche della Luigino Verducci VR01 CLICCA QUI. Saluti ciclistici. 





martedì 20 maggio 2025

Il maestro del carbonio, Sergio Pedemonte .

Il maestro del carbonio, Sergio Pedemonte è dotato di una straordinaria manualità, ideatore del brevetto IWS, vulcano di idee, eclettico, una mente multi potenziale. Entri nella fabbrica di Mele (GE) e si svela il suo essere artigiano e la sua idea di bici, l'opera in cui riproduce la sua "qualità", il suo fare è creazione. Nella produzione industriale, della bici in serie, invece il tecnico esegue uno dei sistemi parziali dalla cui connessione scaturisce il prodotto standard, il fare è la produzione. Il fare dell'artigiano come Sergio Pedemonte è idea, il fare dell'operatore dell'industria è calcolo dell'apparato tecnico. Creazione artigianale personalizzata da una parte, produzione industriale dall'altra; anima e bellezza italiana da una parte, calcolo tecnico e forma anonima dall'altra. Saluti ciclistici. 


giovedì 1 maggio 2025

Grammomania: CERAMIC SPEED OSPW per Campagnolo e Shimano #road

Sono stato uno dei primi a testare questo prodotto. Vi rimando al mio test OSPW CLICCA QUI , quindi posso rispondere alle tre domande ricorrenti: 1)  quanto incide sul peso la sostituzione after market? Non c'è risparmio di peso, anzi si aggiungono grammi, montando la puleggia Ceramic Speed OSPW, come da foto; 2) quali sono i vantaggi ? La sostituzione serve per migliorare la scorrevolezza, la resistenza all'usura (se manutenuto correttamente),  la precisione e reattività della cambiata. La puleggia più lunga e meno leggera rende il cambio più rigido, quindi più preciso e reattivo; 3) serve davvero ? Dipende dalla capienza del proprio portafoglio e comunque non cambierà la sostanza della tua performance: conta il rapporto personale peso/potenza 😉. Ecco la differenza di peso tra le pulegge Shimano Dura Ace Di2 12 velocità e Campagnolo Super Record EPS standard e le pulegge Ceramic Speed OSPW per Shimano e Ceramic Speed OSPW per  Campagnolo. Il prezzo ? Circa 500 euro di listino, 480 € montata. E' disponibile anche la versione GRAVEL. Saluti ciclistici. 

 

domenica 27 aprile 2025

Le bici 🚲 passano, il ciclista resta !

Le bici passano, il ciclista resta ; e’ il ciclista a rendere “importante” la bici e non e’ mai il contrario ! Basti pensare a tutti coloro che comprano la bici del campione professionista  o del big del gruppo amatoriale ! Le bici passano e il ciclista resta, fino alla fine. Consiglio: siate ciclisti e non pedalatori 😉😉 Saluti ciclistici.


venerdì 25 aprile 2025

I limiti della bici da corsa 🚴‍♂️ ⚠️

Lo ripeto. Uno dei limiti della bdc : freni potenti + pneumatici stretti slick = velocità senza (totale) controllo ⚠️ . Quindi adeguate la velocità alla discesa, senza prendervi ulteriori rischi, anche con il 28 e il 32 mm ( chi può montarlo ). Anche i corridori professionisti cadono, ma loro sono pagati. 😉 ! Siate ciclisti e non pedalatori. Saluti ciclistici 

martedì 22 aprile 2025

Grammomania: Partington R-SERIES MKII R39/44 👊 ( test)

Le creazioni esclusive passano prima su @pedalareversoilcielo 👊💪: Partington R-SERIES MKII R39/44 ruote in carbonio artigianali dal prezzo di 7500 euri. Marchio australiano. Profilo differenziato 44 e 39 con canale interno da 21 e uncino di ritenzione . Raggi in carbonio avvolti attorno al mozzo ( vedi foto) e cuscinetti Ceramic Speed. Gola del cerchio senza fori per registrare raggi, quindi non occorre nastrarle per installare copertoncino o Tubeless. Peso ? Guarda le foto delle prime ruote arrivate in Italia 😉 . TEST (per chi pedala ancora con la bici da corsa). E’ una ruota dalle grandi prestazioni, ma il prezzo non è giustificato. Certamente tra le ruote più scorrevoli del mercato, anche se la ruota più scorrevole in assoluto è la giapponese Gokiso; la scorrevolezza si apprezza ictu oculi, sia sul banco, sia su strada. Rigidità torsionale elevata, reattività, precisione in curva con il 28 mm, facile da gestire, prestazioni racing. Alla domanda se conviene acquistarla, si potrebbe rispondere che prestazioni simili si possono avere ad un prezzo inferiore. Resta il fatto che questa ruota e’ una creazione artigianale di altissimo livello, una ruota Hors category,  dallo stile minimalista. Saluti ciclistici. 

 



domenica 20 aprile 2025

News Race: la Pedemonte Altavia sfreccia alla Monaco Gravel Race 2025 e si qualifica per il prossimo mondiale UCI GRAVEL !

NIZZA - Oggi la Pedemonte Altavia sfreccia alla Monaco Gravel Race 2025, gara del calendario UCI GRAVEL 2025 e si qualifica per il prossimo mondiale UCI GRAVEL WORLD SERIES. Per leggere il test bike CLICCA QUI  Saluti ciclistici. 

Una bici così merita ammirazione e rispetto !

sabato 19 aprile 2025

Downhill 🆚 Race Gravel 👊🪨 #NovaVitaGravel

Loro modalità Downhill, io modalità Race Gravel ! No limits ! Conta il manico e il mezzo. Saluto i ragazzi del gruppetto Downhill di questa mattina, in particolare chi deve cambiare "corpetto e pacco pignoni" 😉. Saluti ciclistici 


 

venerdì 11 aprile 2025

TEST BIKE: FINISH LINE HALO.



 Continuano i test sui lubrificanti a cera di nuova generazione . Questo e’ il test su @finishlineusa HALO trattamento cera per catena ⛓️. Dopo i primi 100 km catena silenziosa e scorrevole, ma soprattutto la catena non si sporca visibilmente. I grumi che si vedono appiccicati alla catena sono il residuo del trattamento con la cera che respinge quasi completamente lo sporco della strada . Il lubrificante ad olio derivato dal petrolio cioè sintetico 🛢️ e’ obsoleto : inquina, sporca la catena, le ruote e i dischi dei freni e la fa durare di meno perché trita la sporcizia della strada che si appiccica ! Tutto si evolve verso il cambiamento reale ! O almeno quasi sempre ! Per fare il trattamento con la cera Finish Line Halo occorre la falsa maglia alla catena; va passata nel sacchetto contenente la cera, a sua volta, diventata liquida per effetto del calore del fornello della cucina; la catena va lasciata a mollo nel sacchetto per 5 minuti, poi va lasciata asciugare e rimontata; il sacchetto contenente la cera residua va chiuso e riutilizzato per circa 25 volte. Anche questo trattamento, come gli altri con lubrificanti a cera, va fatto solo con la catena nuova o pulita e sgrassata dall'olio sintetico. Successivamente la catena va lubrificata all'occorrenza con la cera del flacone normale. Saluti ciclistici. 


sabato 5 aprile 2025

Oltre la strada asfaltata, c'è il cielo ! GRAVEL MOUNTAIN #NovaVitaGravel

Con la bici da corsa potevo arrivare solo fino alla fine della strada asfaltata; ma oggi, con la bici Gravel, sono andato oltre, fino al punto più alto, sopra il mare, ad un passo dal cielo. Quiete e bellezza della Natura. Sole e polvere. Vento e pensieri liberi. Strade nuove, emozioni infinite. La fatica e’ la strada della verità. Una macchina per vivere un giorno senza tramonto ….. che non si ferma davanti alle asperità del terreno e che non ha bisogno dell’asfalto per essere veloce …e quando si sporca merita rispetto … ti regala ad ogni uscita un avventura piccola o grande …ti porta anche dove non arriva il traffico …e puoi vedere il panorama più bello ….e tu pensi ancora alla bici da corsa ?  Saluti ciclistici.

mercoledì 2 aprile 2025

Grammomania: SRAM RED AXS 1E 12 Speed 2025.

Un altra pesa esclusiva, quella dello SRAM RED AXS 1E 12 Speed con PowerMeter integrato, mono corona 1X50 T, cassetta 10/36, dischi 160/140 per chi pedala ancora con la bici da corsa, ma utilizzabile anche in modalità Race Gravel, ovviamente con la bici Gravel,  per corridori di prima fascia ( ex prof/prof/élite ). Ma  la gamma Sram Red road comprende anche opzioni Gravel: guarnitura (doppia) 2X50/37T, 48/35T e 46/33T; pignoni 10-36 T. Va precisato che il gruppo Gravel top di gamma Sram è il Red AXS XPLR 13 velocità, ma anche questo gruppo può essere utilizzato con bici da corsa. Oramai la tendenza e’ fare ruote e gruppi compatibili Gravel/Road.  In collaborazione con Geko Store Cassino e il Doctor Falasca. Saluti ciclistici. 
 

domenica 30 marzo 2025

COME POSIZIONO LE TACCHETTE DELLE SCARPE #ciclistaevoluto

A titolo esemplificativo: la taglia delle mie scarpe SIDI DEFENDER 43 -35 x4 + 63 = 95 cm che misura la distanza punta scarpa (riferimento la suola e non la scarpa intera ) fino all'asse pedale passante per il centro delle due viti di fissaggio della tacchetta.Saluti ciclistici.


venerdì 14 marzo 2025

Exploring soul with Pedemonte Altavia #novavitagravel


 
Esplorando il paesaggio, esplorando l'anima si giunge lontano, all'autenticità esistenziale." C'è un tempo in cui devi lasciare i vestiti, quelli che hanno già la forma abituale del tuo corpo, e dimenticare il solito cammino, che sempre ci porta negli stessi luoghi. E' l'ora del passaggio: e se noi non osiamo farlo, resteremo sempre lontani da noi stessi " ( Fernando Pessoa) per questo " Devo essere solo e sapere che sono solo per poter vedere e sentire pienamente la Natura. Devo compiere  un atto di osmosi con quello che mi circonda, diventare una sola cosa con  le mie nuvole e le mie montagne per poter essere quello che sono"  ( Caspar David Friedrich) ed eccomi allora ad esplorare nuove strade, nuovi sentieri, nuovi affranti, nuovi paesaggi, boschi, e monti nel silenzio della Natura. Richiamo ancestrale. Noi siamo Natura, noi siamo la Natura. La bici serve anche a percorrere le strade dell'anima. Now I'm Free.  La Pedemonte Altavia è la bici che non c'era, la più moderna, è l'evoluzione della bici da corsaIl Gravel è quello che mancava al ciclismo. La bici Race Gravel e Gravel è la bici che ha sempre desiderato il ciclista.Saluti ciclistici. 

mercoledì 12 marzo 2025

Test Bike: La valvola del tubeless non funziona ? Ho provato la valvola WAG BIKE . Work in progress

Svita il valvolino, con l'apposito utensile, spesso è lo stesso tappetto della valvola dotato di apposito foro; togli il residuo del lattice solidificato, rimasto appiccicato/grovigliato intorno alla filettatura; avvitalo sulla valvola. Prima accertati che la valvola non sia a sua volta rimasta ostruita con il tappo del lattice solidificato; in quel caso prendi una mini chiave a brugola, e con molta delicatezza, inseriscila all'interno della valvola, priva del valvolino; se senti il tappo ostruire, spingi piano; quando senti di averlo rimosso e il piccolo utensile si sarà sporcato del lattice bianco, avvita il valvolino e prova a gonfiare il pneumatico. Se la pressione all'interno del tubeless non dovesse essere insufflata dalla pompa, allora non hai pulito  bene il valvolino o liberato la valvola; ripeti l'operazione. Ricorda che il lattice si condensa, cioè si secca, quando prende aria, a causa dell'allentamento della rondellina della valvola o del valvolino, oppure a causa della foratura auto riparata ( parzialmente) dal lattice ( l'aria entrata all'interno del tubeless secca il lattice il quale condensato, forma un tappo, ostruendo il piccolo taglio); non occorrerà fare nulla, se la pressione il giorno dopo, non scenderà al di sotto di 0,5 ATM; potrete continuare ad usare il tubeless; se invece lo troverete a terra o quasi sgonfio, allora il tappo di lattice avrà funzionato parzialmente, sarete riusciti a ritornare a casa, ma dovrete sostituire il tubeless non riparabile. Rimboccate il lattice quando non lo sentirete più muovere all'interno ( assenza di sciabordio) smontando il valvolino e inoculando la quantità necessaria a seconda delle dimensioni del tubeless; se la quantità insufflata non uscirà fuori dalla valvola, il tubeless sarà vuoto. La valvola WAG Bike da 60 mm, in alluminio, con la base della valvola forata lateralmente; dopo 2 mesi solo il valvolino si è ostruito, la valvola no ! Work in progress. Saluti ciclistici. 

martedì 11 marzo 2025

Manutenzione Pedali Shimano XTR #novavitagravel

I pedali vanno manutenuti periodicamente e soprattutto quando girano troppo velocemente e/o quando i cuscinetti grattano. Ecco i miei Shimano XTR PD M9100 S1 ( SM SH51) con perno da 0,3 mm ( più corto), CLICCA QUI, in manutenzione; necessitavano solo dell'ingrassaggio. Se ci prendiamo cura della bici, la bici si prenderà cura di noi. Niente è Gratis ! Saluti ciclistici.