venerdì 8 agosto 2025

L'allenamento del ciclista: allenarsi con il pensiero, allenarsi bene e allenarsi meglio. #contalaqualità


Ricordo del "mio" Manghen 

Tre tipologie di allenamento per il ciclista amatoriale: "allenarsi con il pensiero" (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO), allenarsi bene e allenarsi meglio. Fa sorridere, "il festival" dei chilometri registrati sul computerino ostentati pubblicamente, nel report annuale, condiviso sui social, come a dire "Io so io, voi non siete un ......" ( Marchese del Grillo)! Tutto inutile!

10 mila, 15 mila o 20 mila km registrati con i potenti mezzi della tecnologia, e speriamo non manomessi, non dicono tutto, "non fanno paura a nessuno": conta la qualità e non la quantita’. All'ostentatore chiedo: quanti Km sono stati pedalati in salita? Quanti in fuori soglia? Quanti contro vento? Quanti da solo? Quanti i Km pedalati nella pancia del gruppetto, a succhiare le ruote, a chiacchierare? Nessuno saprebbe rispondere con precisione e allora, caro "ostentatore di KM" (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO), lascia stare...è tutto sbagliato...è tutto da rifare, per dirla alla Bartali!

L'allenamento deve essere qualità: contano il totale del dislivello e quindi le salite; è in salita che ti fai la gamba e potenzi il cuore. Conta il tempo pedalato in salita e contro vento a tutta, il resto è riscaldamento. Contano gli allunghi e la resistenza, allenati in pendenza, spingendo contro la forza di gravità. Sincronizzare gambe e cuore, "mentalizzare la salita" (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO) (cioè abituarsi alla salita e alla fatica della salita). Lavorare in soglia con "botte" oltre la soglia, o in modalità brutale oltre la soglia e "fino alla fine", "allarga il cuore" e quindi rallenta i battiti e permette di migliorare lo sforzo. Meglio da soli, iniziando gradualmente, lungo salite di riferimento con SFR e poi passaggio alla modalità "a tutta fino alla fine" (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO), cioè fare una salita dall'inizio alla fine a tutta, dando tutto quello che si ha dentro. Con il tempo, il corpo e la mente ( concentrazione e motivazione), impareranno a spostare l'asticella del limite massimo, sempre più avanti e si imparerà a gestire il fuori soglia anche senza guardare il computerino. Obiettivo: il cuore del ciclista batte più lentamente

E quando uscirete con "gli animali brutali"  (Copyright © PEDALAREVERSOILCIELO), "in modalità pronti partenza via... ci vediamo su" (Copyright © PEDALAREVERSOILCIELO), non mollerai mai, anche se dovrai mordere sul manubrio e sputare polvere! Quando ti capiterà di "menare" (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO) , cioè di spingere forte sui pedali, in pianura, anche contro vento, ti sembrerà di volare. Chi succhia la ruota non si allena, diventa "pedalatore della species parassita a pedale assistito dal gruppo" (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO). Chi pedala in "modalità slow down",  (Copyright © PEDALAREVERSOILCIELO), non si allena, perde tempo, alla stregua dei pensionati costretti ad uscire di casa per fare qualcosa. Quindi ostentatore di KM (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO), "lascia stare" il totale dei km annui indicati sul tuo computerino; contano i km di qualità totali: quanti ne hai sudati davvero? Altrimenti è "allenarsi con il pensiero" (Copyright ©  PEDALAREVERSOILCIELO)  e non con le gambe e il cuore.  Alcuni consigli per allenarsi in Zona 2 CLICCA QUI . Saluti ciclistici (Copyright © PEDALAREVERSOILCIELO)

Nessun commento:

Posta un commento