Un cambiamento di paradigma. Il 13 agosto scorso, la messicana Candelaria Rivas Ramos, 30 anni, vince la Canyon Ultra Marathon 2025, disputata in Messico. E qui niente di eccezionale, ci mancherebbe. Il bello viene adesso.... alla maratona di 63 km, la messicana, si afferma dopo avere raggiunto, il luogo di partenza, camminando per 14 ore...il suo villaggio era lontano e sperduto e lei non aveva auto, moto, treno, bus per andarci.... ma non si è persa d'animo, ci è arrivata a piedi (l'importanza del riscaldamento 😉!)! E adesso il clou....la maratoneta messicana partecipa indossando un ampia gonna e sandali....senza una lunga ed ottimale preparazione...senza allenatori, fisioterapisti, medici....le è bastato il desiderio di parteciparvi...partita sotto lo sguardo sorpreso e forse divertito dei concorrenti....si è sbarazzata della massa agguerrita, vincendo la gara e un premio in denaro che convertito in euro equivale a 320 euro! Eccezionale! In pratica la vincitrice ha corso in modalità "vita di tutti i giorni" e come "si trovava vestita in casa"! Alla faccia delle scarpe runner con suola in carbonio, del bicarbonato di sodio per evitare l'acido lattico, dell'abbigliamento tecnico futuristico, del doping, della diatriba High Carbo/Low Carbo (nutrizionisti e medici divisi e contrapposti manco se fossero allo stadio), del "folclore" creato dal marketing che fa sentire vincenti ed omologati a prescindere! Andate a vedervi le immagini dell'impresa sportiva di Candelaria.... ricordatele ogni volta che pensate di non essere all'altezza della situazione o della concorrenza...o non vi siete allenati sufficientemente... o non avete il casco aerodinamico...o l'abbigliamento in carbonio... o la bici di ultima generazione...quella dei campioni...già i campioni...tifate campioni che gareggiano con attrezzature tecniche ultra top...supportati da staff costosi di medici, terapisti, preparatori, meccanici, eccetera....pagati profumatamente o milionari....giovani e forti... ma cosa ci sarebbe di speciale quando vincono? Pensate invece a Candelaria Rivas Ramos, sola e senza niente di tutto questo, alla sua vittoria con l'abito di tutti i giorni e i sandali! Ispirarsi a Lei sarebbe d'obbligo in un mondo normale.... altro che campioni super pagati e coccolati....contano umiltà, abnegazione, conoscenza del proprio corpo, mente lucida e forte...e le "Gambe"! Resettate la mente... "è tutto sbagliato, è tutto da rifare", per dirla alla Bartali....conta la regola delle Gambe (e sull'argomento ho scritto tanto sul blog)! W la semplicità e la forza o la forza della semplicità o la semplicità della forza di Candelaira Rivas Ramos...spegnete la TV perché nuoce gravemente alla personalità! Per imparare non serve seguire campioni e marketing....quelli cercano la vostra idolatria e i vostri soldi....vi basta solo ricordare questa storia di vita autentica. Seguite voi stessi e non quello "che dice il mondo corrente”: essere e “non apparire consumando”. E se proprio cercate storytelling ispiranti....allora ecco....la storia di Candelaria Rivas Ramos e la regola "contano le gambe". Saluti ciclistici.... e messicani!
LE PAGINE DEL BLOG
venerdì 26 settembre 2025
domenica 21 settembre 2025
Nuovo Ciclismo. Dalle grandi salite del ciclismo alle grandi salite della Natura.
Salgo in solitaria, imparo nuove tecniche, affronto situazioni complesse...per esempio, corpo a monte, bici a valle....fondo sterrato (la ruota posteriore slitta se vai in fuori sella)....buche e sassi da evitare con la concentrazione... se non sei allenato, la stanchezza ti offusca la mente e commetti errori.....e poi sei finalmente solo ....non c'è nessuno quando arrivo in cima... solo il cielo, il panorama, il silenzio o la quiete...in solitudine è più impegnativo e piacevole pedalare (vento in faccia, auto-ritmo, pedalare senza parlare, eccetera)......devi stare bene anche con te stesso (conosco pedalatori che invitano a casa i compagni per non uscire da soli)...devi parlare con il tuo corpo e devi averlo imparato a fare …devi saperti gestire anche in modalità WILD....orientarti nel bosco....conoscere l'ambiente...e poi ritornando sulle salite asfaltate classiche, mi sembra di andare su, “senza fatica”.... più spinta sul manto stradale, l'asfalto è stabile. E’ il nuovo ciclismo con "la bici da corsa estrema", la Pedemonte Altavia. Ma questa GRAVEL BIKE è molto di più.. ...prossimamente ve ne parlerò. Stay tuned.
Un'esortazione anche nell'interesse delle future generazioni: non lasciamo che ci portino via la Biodiversità...sarebbe la fine dell’umanità! Nessun ciclista vorrebbe pedalare soprattutto in salita nelle città ridotte come camere a gas, tra cemento e traffico selvaggio. Saluti ciclistici anzi saluti ciclistici naturali 🚵♂️🌳.
martedì 9 settembre 2025
Puliamo l'ambiente. Plogging, Bike Plogging (o Pliking).
Raccolgo rifiuti abbandonati nel bosco. Il ciclista "è un operatore culturale, un portatore di cultura opposta, se non diversa da quella dominante" (Gianni Mura). La bici è il mezzo ecologico per antonomasia, e di conseguenza, il ciclista è ecologista di per sé. Il ciclista salverà la Terra. Raccogliere rifiuti e’ catartico; fa parte dell'essere ciclista preoccuparsi-occuparsi dell'ambiente. Si può fare anche in modalità plogging cioè correndo o camminando velocemente o in bike plogging (o altresì pliking), cioè pedalando e raccogliendo i rifiuti da portare in borse o in buste. Lo raccomando a tutti gli uomini di buona volontà. I rifiuti raccolti vanno portati nelle isole ecologiche o negli appositi cassonetti della differenziata, presenti nei parchi o nelle aree verdi. Utilizzate guanti.
Pedalando nei boschi/parchi, incontro rifiuti abbandonati, dai praticanti il dogging " a mò di sveltina", o del sesso in auto, come ragazzi e amanti "sfigati", dagli alcolizzati lanciatori seriali di bottiglie, dai tossicodipendenti che si avvelenano per esempio, inalando droghe con rudimentali bong di plastica, dai cacciatori che sparando agli animali, abbandonano nel terreno, piombo, plastica e metalli delle cartucce; materiale di risulta dei lavori edilizi eseguiti senza le prescritte autorizzazioni, senza fattura; mozziconi di sigarette abbandonati da persone affette da ansia, depressione, stress, peggiorate dalla dipendenza dalla nicotina, i cui rituali sono compulsivi, come accendere e gettare le sigarette senza preoccuparsi degli altri e del pericolo degli incendi; lattine gettate come se fossero pensieri cattivi.... eccetera, eccetera. L'uomo medio se lo conosci, lo eviti.
Il rifiuto qualifica il livello morale e sociale di chi lo abbandona. Nella lunga esperienza di ciclista ho incontrato persino automobilisti e terzi trasportati, che mi hanno gettato la cicca di sigaretta, addosso, senza curarsi e/o preoccuparsi della mia presenza! Pedalando incontro rifiuti d'ogni specie e dimensioni, persino incarti delle barrette energetiche, verosimilmente, abbandonate con gesti compulsivi, imitanti e negligenti, dai pedalatori, ignari o noncuranti del fatto che gettarli è reato; persino l'UCI sanziona i corridori professionisti durante le competizioni. Mettete l'incarto delle barrette o la carta di alluminio dei panini nella tasca posteriore della maglia: portateli a casa e/o smaltiteli nei raccoglitori della raccolta differenziata. Siate ciclisti e non pedalatori (Copyright © PEDALAREVERSOILCIELO).
Il problema dell'inquinamento è dovuto, a mio sommesso avviso, dal fatto che non si sia ancora assunto nella psiche collettiva il GRANDE problema della sopravvivenza umana ai cambiamenti climatici e alla distruzione dell'eco sistema e della biodiversità.
Abbandonare rifiuti è reato. Le nuove norme entrate in vigore l'08 agosto scorso del Decreto Legge n.116 prevedono sanzioni anche per chi getta rifiuti da un veicolo, prevedendo multe fino a 18.000 euro, la sospensione della patente e, nei casi più gravi, l'arresto e la confisca del mezzo. Le telecamere comunali e pubbliche e quelle private possono identificare i trasgressori tramite la targa, rendendo il fotogramma sufficiente per far scattare la multa, che può arrivare a casa. Si inaspriscono le pene per le fattispecie del deposito incontrollato, discariche abusive e trasporto illecito di rifiuti e sono previste aggravanti nel caso di traffico e di criminalità organizzata. Si interviene finalmente sul diritto penale ambientale modificando la disciplina contenuta nel d.lgs. n. 152/2006 ( T.U.A. cioè Testo Unico Ambiente) e nel codice penale con l'inserimento anche di fattispecie ex novo e l'inasprimento di quelle esistenti. Inoltre molte contravvenzioni diventano delitti. Per l’abbandono dei piccoli rifiuti, come i mozziconi di sigaretta, la sanzione andrà da 80 a 320 euro e il reato potrà essere contestato anche a posteriori, utilizzando videocamere di sorveglianza. In casi particolari, ovvero se l’abbandono di rifiuti non pericolosi mette a rischio la salute umana e gli ecosistemi, o avviene in siti contaminati, scatterà esclusivamente la reclusione: da 6 mesi a 5 anni per i cittadini e da 9 mesi a 5 anni e 6 mesi per enti e imprese, con patente sospesa da 2 a 6 mesi.
Portate l’immondizia a casa e/o mettetela nei cassonetti della raccolta differenziata! L’ambiente è la casa di tutti, non sporcatelo. Non date da mangiare agli animali selvatici per evitare la trasmissione di malattie e l'abitudine alla presenza umana.
Abbandonano rifiuti ed inquinano però...... scendono dalle auto e dalle moto per scattare foto davanti al mare, al cielo, ai monti, al tramonto e all'alba...partono per le vacanze al mare.... possiedono la casa al mare....camminano sui monti e mangiano nei rifugi per condividere immagini nei social.... ma dell'ambiente e del cambiamento climatico non glie ne importa nulla.....negazionisti climatici fuggono dalla realtà negandola .... non è un problema loro... devono pensare ad altro! Sono CONFUSI ed INCIVILI! E a chi crede in Dio ma se ne frega dell'ambiente ricordo che "Non si può amare Dio disprezzando il suo creato" ( Papa Leone XIV).
Il Pianeta non è nostro, restituiamolo pulito anche alle nuove generazioni. L'uomo è l’unico essere vivente capace di auto distruggersi con la guerra e l’inquinamento e pretende di mangiare cibo sano!!! Nessuno si salva senza la Natura. Noi siamo Natura. Noi siamo la Natura. Saluti ciclistici.
lunedì 8 settembre 2025
Mondiali di ciclismo su strada 2025 in Ruanda ( Rwanda). Comingsoon.
Il circuito professionistico strada UCI, lo scopre solo nel 2025, ma il Ruanda (altresì Rwanda) è da tempo, percorso in lungo e largo dalla grande comunità Gravel, di cui cui fanno parte ex corridori professionisti come per esempio, Bardet, Flecha, Daniel Oss, Nathan Haas, Peter Stetina, Laurens Ten Dam, Paolo Bettini, Thomas Dekker, passati, anche loro, come me, a quella che chiamo NovaVitaGravel (Copyright © PEDALAREVERSOILCIELO). Volete un esempio. Eccolo; senz’altro riconoscerete qualcuno di loro 😉. Buona visione. Per completezza Gravel e’ anche UCI GRAVEL WORLD SERIES ( circuito UCI GRAVEL per corridori professionisti UCI con gare e campionato del mondo). Per quanto concerne le prove mondiali su strada, c'è poco di spettacolare in un circuito cittadino asfaltato e transennato....per certi versi è soporifero....puoi solo addormentarti prima degli ultimi due giri! Nulla a che vedere con le avventure pedalate in modalità Gravel (Le immagini del video sotto 👇⬇️ sono eloquenti) e le prove Race Gravel.....il paragone è impietoso. Tanto per capirci....i big del prossimo campionato del mondo GRAVEL 2025 saranno: Tim Wellens, Connor Swift, Tom Pidcock, Romain Bardet, Florian Vermeersch, Tim Merlier, Greg Van Avermaet, Mathijs Loman, Nels Vandeputte, Henrique Avancini. Saluti ciclistici.
giovedì 4 settembre 2025
Mi fido degli animali selvatici e non degli automobilisti ! #novavitagravel
Gravellando sconfino dalla città e rientro nella Natura, di cui, come tutti, ne sono parte. Incontro spesso animali selvatici.....di loro mi fido.....degli automobilisti NO! A proposito degli animali selvatici... non mi è capitato, ad oggi, pedalando nei parchi, di essere aggredito dai cinghiali....spesso ci incontriamo, ma ognuno per la sua strada....non mi hanno mai tagliato la strada...e qualche volta si avvicinano come se fossero cani da compagnia, come potete vedere nel primo video. Nell'altro c'è invece lo scoiattolo nero.....è stato un incontro straordinario.....è una specie animale autoctona della Calabria......"migrata" nel Lazio! Scusate la fugacità delle immagini; l'ho avvistato....mentre ero in discesa.....il tempo di frenare e fare la ripresa ! Infine, nell'ultimo video, condivido con Voi, un altra esperienza straordinaria. Certe cose non hanno prezzo! A proposito sapete perché gli automobilisti ci odierebbero? CLICCA QUI Saluti ciclistici.
lunedì 1 settembre 2025
Il misuratore di potenza serve davvero al ciclista amatoriale ? Grammomania: pedali Shimano Dura Ave e Favero Assioma Pro RS2 #misuratoredipotenza #nonesagerate
Per chi pensa ancora che il misuratore di potenza sia la soluzione migliore per un ciclista amatoriale, ecco una pesa esclusiva: pedali Shimano Dura Ace e Favero Assioma Pro RS 2 compatibile con tacchette Shimano Dura Ace. In questo modello Assioma, il misuratore di potenza è presente su entrambe i pedali. La differenza di peso è oramai sostanzialmente irrilevante.
La domanda sorge spontanea; serve davvero un misuratore di potenza al ciclista amatoriale?
Analizzare i dati non è cosa semplice ed utile per il ciclista amatoriale; servono competenze tecniche e programma di allenamento pianificato da esperti. Il misuratore di potenza nasce per i corridori, in particolare, professionisti assistiti da preparatore atletico/medico. Generalmente il ciclista amatoriale pedala per mantenersi in forma fisica e divertirsi; non gli serve complicarsi la vita con la metodologia di allenamento per le competizioni.
Il misuratore di potenza, stressa mentalmente, in quanto identifica la bici al "lavoro" dell'allenamento, confondendo il sano divertimento con il lavoro opprimente delle tabelle. Abbinandolo al piano programmato di training, si finirà per appendere la bici al chiodo, entro 1/2 anni o di venderlo, soprattutto se i risultati nelle gare amatoriali non saranno soddisfacenti (e questo è accaduto ad alcuni ciclisti amatoriali conosciuti personalmente). E di misuratori di potenza usati se ne vedono tanti in vendita! L'epilogo è uno e solo: disfarsene e recuperare qualche euro.
A quelli che pensano che il misuratore di potenza (ma su entrambe i pedali), sarà utile per rilevare se le gambe spingono con diversa forza, rispondo che non servirà nemmeno in questo caso. Infatti le cause sono: a) dismetria degli arti inferiori, cioè una gamba è più corta per nascita o per problemi muscolari o articolari; b) forza muscolare asimmetrica dovute ad infortuni pregressi; c) abitudini posturali errate. Sono problematiche che non si scoprono con il misuratore di potenza, ma camminando, salendo le scale, con una visita dallo specialista, vivendo normalmente. In tal caso ci sarà bisogno del medico e del fisioterapista e spesso il problema non si risolverà. Se invece la questione sarà lieve, nessun problema, è fisiologico: siamo tutti asimmetrici anche nella forza.
Il mio consiglio. Liberate la mente dalla tecnologia, almeno quando non è strettamente necessario; ne diminuirete la dipendenza e tornerete ad essere padroni della mente e del tempo libero. Il ciclista è un uomo libero, per antonomasia. Viviamo nell'opprimente Era della tecnica con la conseguenza che l'uomo è diventato il mezzo e non il fine.
Cultura. Il compianto Gianni Mura, a proposito del misuratore di potenza scrisse una perla di saggezza: "Il ciclista amatoriale non è quello abbardato come se dovesse correre la Parigi Roubaix, quello che continua a controllare il cronometro, quello che va in bici con la mentalità dell'automobilista da casella a casello e ha il misuratore di potenza sul manubrio. Il ciclista è un operatore culturale, portatore di cultura divrsa se non opposta a quella dominante. " Devo aggiungere altro ? Saluti ciclistici.