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lunedì 1 settembre 2025

Il misuratore di potenza serve davvero al ciclista amatoriale ? Grammomania: pedali Shimano Dura Ave e Favero Assioma Pro RS2 #misuratoredipotenza #nonesagerate

Per chi pensa ancora che il misuratore di potenza sia la soluzione migliore per un ciclista amatoriale, ecco una pesa esclusiva: pedali Shimano Dura Ace e Favero Assioma Pro RS 2 compatibile con tacchette Shimano Dura Ace.  In questo modello Assioma, il misuratore di potenza è presente su entrambe i pedali. La differenza di peso è oramai sostanzialmente irrilevante. 

La domanda sorge spontanea; serve davvero un misuratore di potenza al ciclista amatoriale? 

Analizzare i dati non è cosa semplice ed utile per il ciclista amatoriale; servono competenze tecniche e programma di allenamento pianificato da esperti. Il misuratore di potenza nasce per i corridori, in particolare, professionisti assistiti da preparatore atletico/medico. Generalmente il ciclista amatoriale pedala per mantenersi in forma fisica e divertirsi; non gli serve complicarsi la vita con la metodologia di allenamento per le competizioni.  

Il misuratore di potenza, stressa mentalmente, in quanto identifica la bici al "lavoro" dell'allenamento, confondendo il sano divertimento con il lavoro opprimente delle tabelle. Abbinandolo al piano programmato di training, si finirà per appendere la bici al chiodo, entro 1/2 anni o di venderlo, soprattutto se i risultati nelle gare amatoriali non saranno soddisfacenti (e questo è accaduto ad alcuni ciclisti amatoriali conosciuti personalmente). E di misuratori di potenza usati se ne vedono tanti in vendita! L'epilogo è uno e solo: disfarsene e recuperare qualche euro.  

A quelli che pensano che il misuratore di potenza (ma su entrambe i pedali), sarà utile per rilevare se le gambe spingono con diversa forza, rispondo che non servirà nemmeno in questo caso. Infatti le cause sono: a) dismetria degli arti inferiori, cioè una gamba è più corta per nascita o per problemi muscolari o articolari; b) forza muscolare asimmetrica dovute ad infortuni pregressi; c) abitudini posturali errate. Sono problematiche che non si scoprono con il misuratore di potenza, ma camminando, salendo le scale, con una visita dallo specialista, vivendo normalmente. In tal caso ci sarà bisogno del medico e del fisioterapista e spesso il problema non si risolverà. Se invece la questione sarà lieve, nessun problema, è fisiologico: siamo tutti asimmetrici anche nella forza. 

Il mio consiglio. Liberate la mente dalla tecnologia, almeno quando non è strettamente necessario; ne diminuirete la dipendenza e tornerete ad essere padroni della mente e del tempo libero. Il ciclista è un uomo libero, per antonomasia. Viviamo nell'opprimente Era della tecnica con la conseguenza che l'uomo è diventato il mezzo e non il fine. 

Cultura. Il compianto Gianni Mura, a proposito del misuratore di potenza scrisse una perla di saggezza: "Il ciclista amatoriale non è quello abbardato come se dovesse correre la Parigi Roubaix, quello che continua a controllare il cronometro, quello che va in bici con la mentalità dell'automobilista da casella a casello e ha il misuratore di potenza sul manubrio. Il ciclista è un operatore culturale, portatore di cultura divrsa se non opposta a quella dominante. " Devo aggiungere altro ? Saluti ciclistici.

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