domenica 17 agosto 2014

Grazie.

Quando pedalo sulle montagne mi sento lontano dal mondo. Guardo il Cielo e penso che quella strada montana, mi porti oltre le nuvole. In questi anni di nomadismo montano c'è stato chi, in silenzio e con ammirazione, mi ha seguito, aspettandomi vicino al tornante, con lo sguardo tra la strada ed i boschi; chi  e' cresciuto "a pedale e montagna", imparando che il sacrificio e la tenacia realizzano i sogni e si e' liberi davvero, concretizzandoli con dignità. Ed e' stato bello vederlo attendermi  lungo la strada, per scattarmi una foto e donarmi un momento da ricordare; lui, il mio tifoso, il mio compagno di viaggio che si prendeva  cura della mia bicicletta, aiutandomi a montarla prima di ogni tappa alpina.  Lui, a cui consegnato gli ultimi sogni miei. Lo ringrazio per essermi  rimasto accanto in questi anni di avventure. Spero di avergli insegnato i valori e a non mollare mai, anche quando si fa dura; come quelle salite alpine, dure come la roccia, sulle quali egli mi ha immortalato con preziose e belle foto. Questa persona e' mio figlio. Il Blog è pieno delle sue foto. Tra queste, ricordo la foto che mi ha scattato incorniciandola con la sua dedica. Grazie.  
Gli  scrivo questo messaggio di vita e di speranza:- E' giunto  il momento in cui il "capitano" diventi il tuo "gregario"; stringi denti, figlio mio, "rimani a ruota"; quando papà si farà da parte, tu dovrai sprintare, a tutta, verso  il traguardo dei tuoi sogni. Grazie lupacchiotto. Firmato Lupo Solitario. 





                                                     


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