tag:blogger.com,1999:blog-31600266693927910512024-03-18T22:16:31.310+01:00Pedalare Verso il CieloTester bike indipendente. Pedalando sulle Alpi, sugli Appennini, passando per l'Etna, la strada è diventata la mia scrivania 🚵♀️🚴♂️. Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.comBlogger1327125tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-62323662205789598642024-03-18T21:22:00.027+01:002024-03-18T22:16:29.785+01:00Anche Aurelio Fontana fa il tempo con la gravel. <p style="text-align: justify;">In occasione del test della Pedemonte Altavia, scrissi di avere fatto il tempo sulla mia salita di riferimento <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/04/test-bike-pedemonte-altavia-4-parte-il.html">CLICCA QUI</a>. Francamente pensavo di essere stato il solo a pensare di farlo e di esserci riuscito. Questa sera invece ho scoperto che anche il grande Aurelio Fontana lo ha fatto. Per me è un onore. Certamente contano le gambe, ma quello che mi preme rimarcare e’ che la race gravel è sostanzialmente una bici da corsa ! Ovviamente la si sceglierà, se si vorranno percorrere tutte le strade, ovvero più strade rispetto a quelle fatte con la bici da corsa. Per la cronaca, la salita usata da Fontana per il test, l’ho “domata” tempo fa <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2017/07/test-climb-monte-selvino-una-salita-del.html">Clicca qui</a> . Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/JMAFC-DkgP0" width="320" youtube-src-id="JMAFC-DkgP0"></iframe></div><br /><p></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-33454464507688376342024-03-17T11:56:00.002+01:002024-03-17T16:17:44.501+01:00TEST BIKE: NZERO 100% Organic Waxes. Work in progress. <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Il meglio passa prima sul mio blog. Continuano i test dei lubrificanti di ultima generazione,</span> alternativi all'olio sintetico, per avere chilometraggi "lubrificati" maggiori, maggiore durata della catena, minore sporcizia<span style="font-family: times;">; è la volta di un prodotto fatto in Spagna, NZERO. E' un marchio spagnolo interessante, in linea con la sostenibilità ambientale e lo sviluppo tecnologico; solamente i prodotti obsoleti, non possono coniugare ambiente e tecnologia. Ho scelto di testare il lubrificante </span><span style="font-family: times;">NZERO ORGANIC WET LUBE</span><span style="font-family: times;"> </span><span style="font-family: times;"> e lo sgrassatore NZERO, realizzati con prodotti vegetali e biodegradabili, e destinati alla bici da corsa, bici gravel, MTB, Trial bike e Track. Utilizzerò la race gravel bike per avere una prova più selettiva, non solo sulla strada asfaltata, ma soprattutto sullo sterrato e terra compatta, dove la trasmissione è più sollecitata, anche dallo sporco. Le informazioni tecniche inviate dalla NZERO mostrano che i prodotti sono effettivamente naturali e biodegradabili al 100%. Segnalo il sito web NZERO anche per acquisti on line </span><a href="https://www.nzerowax.com/it" style="font-family: times;">CLICCA QUI</a><span style="font-family: times;"> . Il responso lo darà la</span><span style="font-family: times;"> "strada", come sempre, ma nel frattempo la NZERO fornisce le seguenti</span><span style="font-family: times;"> caratteristiche del lubrificante </span><b style="font-family: times;"><u>NZERO ORGANIC WET LUBE</u></b><span style="font-family: times;"> </span></p><ul style="background-color: #fdfdfd; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px; padding-left: 1.2em;"><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Formula 100% organica e biodegradabile a base vegetale.</span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Privo di PTFE, PFOA, ceramica, paraffine e silicone.</span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Privo di nano componenti.</span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Garantisce la massima efficienza della trasmissione </span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Respinge l'acqua e inibisce la corrosione </span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Ultra resistente, di lunga durata </span></li></ul><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">e dello <b><u>sgrassatore NZERO</u></b> : </span></div><ul style="background-color: #fdfdfd; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px; padding-left: 1.2em;"><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Formulazione efficace e senza coloranti artificiali.</span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Per rimuovere grasso e sporcizia da catene, ingranaggi e tutte le parti in movimento.</span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">0% colori artificiali.</span></li><li style="box-sizing: border-box; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Efficienza totale con meno prodotti chimici sintetici.</span></li></ul><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Modalità d'uso: sgrassare la catena e applicare NZERO ORGANIC WET LUBE, ma senza esagerare. Le gocce d'olio sono molto dense. Lo sgrassante è efficace ma occorre attendere che lo sporco scoli bene; occorrono almeno due passate. </span><span style="font-family: times;">I test sono realizzati in collaborazione con la NZERO. Di fatto sarà un test bike “vegano” 😉. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><b><u>TEST su STRADE</u></b>. I ciclisti esperti dicono " Oggi non sento la catena" quando la gamba gli gira forte " senza sentire la fatica" ovvero sono in forma, pronti alla "battaglia". Ma c'è un altro motivo per dirlo: quando la catena è lubrificata ottimamente, cioè nessun rumore metallico, sensibile diminuzione dell'attrito della catena, e conseguente agevolazione dello sforzo atletico. Testando lo sgrassante e il lubrificante organico, 100% naturali, posso dire che "non sento la catena" anche per la totale pulizia e l'alto livello di lubrificazione della catena. Ottimo prodotti ! Consigliati ! Alla prima applicazione sulla catena sgrassata, NZERO Organic Waxes, risulta molto denso. L'efficacia lubrificante di NZERO Organic Waxes è ottima, la migliore fino ad oggi, nei test dedicati ai lubrificanti non sintetici; dopo 80 km non si sente il rumore metallico dello scorrimento della catena. Le maglie salgono e scendono sui pignoni in modo perfetto, in ogni condizione ed incrocio; sul 40/44 la catena pur scorrendo in modo non perpendicolare, ma trasversale, non fa rumore. NZERO Organic Waxes "colora" la catena e si sente un odore particolare, direi "vegetale". Il test continua per verificare la durata della prima applicazione ed in particolare quanta sporcizia possa attaccarsi, eventualmente, sulle maglie della catena. I miei test non sono opinioni ma “fatica esperta”. Work in progress. Stay tuned. Saluti ciclistici. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB8ttRp4ly4-ttIAHsSq8ZqZNuLcCjuS1o0TtisWE9qLL0v0IT_hsp5UkA4BCWZ4vingMq3Z8IrCcTebkFIYRa9jAWBUougLVkCauxNza5pZljQShZG84RCPkEPDCbSLxynkED3NXOXz1guTOGB9JsO0xHZpvPaaXSqVp2TezcrTL3tZiu9YxjXlmjea4/s4032/CF95CE3E-9C19-4EF5-8AD3-BBE6EE254D1B_1_201_a.heic" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB8ttRp4ly4-ttIAHsSq8ZqZNuLcCjuS1o0TtisWE9qLL0v0IT_hsp5UkA4BCWZ4vingMq3Z8IrCcTebkFIYRa9jAWBUougLVkCauxNza5pZljQShZG84RCPkEPDCbSLxynkED3NXOXz1guTOGB9JsO0xHZpvPaaXSqVp2TezcrTL3tZiu9YxjXlmjea4/w320-h240/CF95CE3E-9C19-4EF5-8AD3-BBE6EE254D1B_1_201_a.heic" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghWgsYWx6nUo4M8qdCKJE6BmfA7LIynZNJ0SmFg-rM7FCPiSHdHWvWUQeUknHqM0ikY7PyAtAe3fYr9-GNTQ8zZ03Wzq6GBBQiRV0WlLublZ7V4_SvPWA-TDRcz6hORUrK0mUenuCQOOGSzf6IE5kKzVyszSyl_jlY3XBr4g_grUIiwEk-lLd_mdz7DA0/s1298/IMG_6741.PNG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1298" data-original-width="750" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghWgsYWx6nUo4M8qdCKJE6BmfA7LIynZNJ0SmFg-rM7FCPiSHdHWvWUQeUknHqM0ikY7PyAtAe3fYr9-GNTQ8zZ03Wzq6GBBQiRV0WlLublZ7V4_SvPWA-TDRcz6hORUrK0mUenuCQOOGSzf6IE5kKzVyszSyl_jlY3XBr4g_grUIiwEk-lLd_mdz7DA0/w231-h400/IMG_6741.PNG" width="231" /></a><br /> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/KJa5zXSDcSs" width="320" youtube-src-id="KJa5zXSDcSs"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/oB52bOYzv20" width="320" youtube-src-id="oB52bOYzv20"></iframe><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/NdXb1lx4mW8" width="320" youtube-src-id="NdXb1lx4mW8"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/tV_-RcIA5-M" width="320" youtube-src-id="tV_-RcIA5-M"></iframe><br /></div></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-15937936565697163982024-03-12T20:00:00.038+01:002024-03-16T21:59:27.467+01:00Test Bike. Biomeccanica: esiste davvero l'assetto gravel !? #NovaVitaGravel <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Dal punto di vista biomeccanico, l'assetto gravel è un mero" passa parola", un "automatismo virtuoso" oppure è una reale necessità? <span>Esiste davvero ? Ma per quale gravel ? E soprattutto cos'è il gravel ? Per rispondere a queste domande h</span>o prestato mente e corpo alla biomeccanica. Tester per vocazione e passione. Utilizzerò, due diversi assetti, uno elaborato da un biomeccanico, l'altro dallo staff della Pedemonte Bike, i quali, partendo dalle medesime quote antropometriche, geometrie del telaio e componenti, hanno sviluppato due assetti diversi. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Il biomeccanico mi ha elaborato l'assetto gravel. La quota H (altezza sella) è stata alzata 5 mm, avendo sostituito i pedali da strada Speedplay con quelli da MTB, cosa altamente consigliata per evitare problemi di aggancio/sgancio con il fango/detriti; quota R (distanza centro manubrio/retro sella) a 767 mm; ho chiesto di non variare la misura da 42 a 44 della curva gravel, in gergo "scompassato" cioè con apertura delle code a 16° ( ma di solito sono di 30°), per migliorare stabilità e controllo su terreni tecnici ed impegnativi, drop- altezza da 110 mm, reach- profondità in presa bassa da 60 mm, attacco manubrio da 100mm, 2 cm di spessori sotto l'attacco del manubrio, pedivella più corta, di 5 mm ( da 170 a 165 mm) con variazione della quota H ( altezza sella) + 5 mm. Risultato: non mi sono trovato bene; con la sella in bolla, spingendo da seduto, mi spostavo indietro, istintivamente, mi sentivo troppo dritto e spostato in avanti, avevo bisogno di piegare la schiena e le braccia; pedalavo "sulle ginocchia" cioè non riuscivo a scaricare tutta la forza sui pedali, le gambe giravano contratte a mezza velocità; ciò mi impediva di "domare" la salita sterrata. Insomma mi sentivo sbilanciato in avanti e "pedalavo a metà".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Lo staff della Pedemonte Bike invece mi ha fornito l'assetto race gravel. L'assetto teneva conto della specifica geometria su misura della Pedemonte Altavia sviluppata per<span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: left;"> avere una bici più lineare con la postura che adotto sulle bici da corsa, ed ottenere feedback più precisi, confrontando su strada, e in fuoristrada, le prestazioni di questi due mezzi, diversi per utilizzo, ma simili per concezione. Una modifica all'assetto precedente:</span> quota R 774 mm (sella al centro del reggisella). Prime pedalate race gravel, cioè in modalità bici da corsa su strade asfaltate e non asfaltate, più efficienti. Dovrei pedalare cautamente per permettere al corpo di adattarsi alla nuova posizione, ma non resisto e spingo. Risultato: miglioramento netto; salite sterrate con la massima accelerazione/resa, rimango centrato sulla sella, ottimizzo la trazione del carro posteriore più lungo e delle gomme tassellate; in equilibrio, sul "carro cingolato", filo più veloce e stabile. Con il secondo assetto, passando dalla strada sterrata a quella asfaltata e viceversa, si esalta di più, <span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: left;">il DNA di bici da corsa, della Pedemonte Altavia, capace di trasformare ogni superficie in strada percorribile</span>. Per leggere il test della Pedemonte Altavia <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/04/test-bike-pedemonte-altavia-4-parte-il.html">CLICCA QUI</a> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Qualche dettaglio. Con la pedivella da 165 mm, più corta di 5 mm, il pedale posizionato a ore 3, risulta più indietro, mentre a ore 9 risulta più avanzata, rispetto alla pedivella da 170 mm. Con la pedivella più corta si alza la sella, nel mio caso di 5 mm; con il passaggio dal pedale-strada Speedplay a quello MTB, si alza di 5 mm la sella ( con i pedali Speedplay si abbassa la sella di 5 mm perché l'asse del pedale è più ravvicinato al telaio). Variazione totale, sella-pedali, comporta la quota H (altezza sella) maggiore di 1 cm, quindi dislivello sella-manubrio più evidente, grazie al telaio su misura. La presa sul manubrio Deda Super Zero Gravel è più ravvicinata (sei più corto con il reach) e più larga (sei più lungo con il drop). La forcella gravel è più lunga, larga e alta, per consentire il montaggio di gomme larghe e alte, in genere di 1 cm e 1/2, ma non solo. </span><span style="font-family: times;">Generalmente la gravel ha l'angolo sterzo più aperto e la forcella più lunga (riduzione drop sella/manubrio) per avere guida meno nervosa e migliore guidabilità del mezzo</span><span style="font-family: times;">. </span><span style="font-family: times;">Parlando di gravel, meglio aggiungere spessori: il manubrio più in alto rispetto alla bdc serve per pedalare più comodi, per migliorare controllo, stabilità, soprattutto quando si impugna la curva in presa bassa, e per limitare le vibrazioni off road. Di solito si usano attacchi-manubrio corti, es. da 90 mm; nel mio caso è stato montato un attacco da 100 mm per avere il tronco più esteso e allineato con il piano del bacino.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><b><u>Consiglio.</u></b> Quando andrete a fare la visita dal biomeccanico, dovrete considerare che i muscoli non saranno </span><span style="font-family: times;">completamente distesi, soprattutto nel caso di viaggio in auto, e quindi verosimilmente farete le misurazioni e/o pedalerete in condizione non ottimale e il risultato ovvero l'assetto risentirà di tale deficit. In realtà la visita dovrebbe essere fatta dopo un allenamento moderato in bici su strada. Sui rulli non si riescono a ripetere le stesse condizioni; </span><u style="font-family: times;">si pesa di meno sulla strada, rispetto al rullo, per effetto della legge di conservazione della quantità di moto; il lombare sarà più libero sulla strada. </u></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Le quote antropometriche fanno parte della vita ciclistica sono forgiate da allenamenti, diete, stretching, rapporto peso/potenza e disciplina. </span><span style="font-family: times; text-align: left;">La vita non è matematica, è poesia; ci</span><span style="font-family: times;"> sono anche le emozioni a influenzare il nostro modo di pedalare, quelle stesse emozioni capaci di dischiudere il mondo lungo le strade che pedaliamo. Quando si pedala, ci si emoziona, si vive autenticamente. La bici è viaggio esistenziale, è scoperta del mondo, ma anche del corpo e della mente, che ogni giorno cambiano; è un bisogno psicologico. Un giorno non assomiglia mai ad un altro e così la nostra prestazione, a prescindere dall'assetto e dalla bici. Per questo parlo di "Assetto esistenziale - emozionale". </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><u>Morale della storia. </u><b>Con il gravel "non ci sono regole"</b>, è questa la sua "definizione". <b>Il gravel non è definibile, è una rivoluzione, quindi non ci può essere un assetto gravel, non ci può essere un solo modo per praticarlo.</b> Infatti c'è il race gravel, più affine al ciclismo su strada, utilizzando bici simili a quella da corsa, riconosciuto dall'UCI per disciplinare la competizione mondiale gravel; poi ci sono il gravel Adventure e il BikePacking. Quindi anche la bici gravel non può essere una e definibile; per questo, si mischiano i componenti, per esempio, montando una forcella ammortizzata, o assemblando la MTB con il manubrio gravel. La gravel rispetto alla bdc è più alta, lunga e larga, dotata di ruote da 700 C/650 B, con il canale più largo (a partire da 25 mm), con gomme da 38 a 55-60 mm, per attraversare senza soluzione di continuità, strada asfaltata/sterrato/terra battuta/fango leggero, sassi si, ma per attraversare grandi rocce e impervi single track pietrosi, occorre essere biker funamboli e sostituire la forcella rigida con quella ammortizzata da MTB. La gravel è l'evoluzione della bici da corsa, una macchina multiforme, multidisciplinare, la bici universale, una sola bici per tutte le strade. A cosa servono le strade asfaltate quando si pedala con la gravel ? </span></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">La GF Liotto cambia nome e diventa Aquila Gravel, persino la Nove Colli diventa anche gravel, in ogni parte del mondo fioccano eventi gravel d'ogni livello. Non mi sorprende. C'è bisogno anche di gravel, in un mondo avvelenato dallo smog; di fuggire dal traffico, percorrendo le vie secondarie, quando è possibile. Gravel è l'espressione più spettacolare e libera del ciclismo, ma fatelo senza complicarvi la vita, senza regole, o modifiche in corsa d'opera dell'assetto, pedalate e divertitevi senza sperimentare nulla. Il Gravel è Natura e nessuna limitazione nella scelta delle strade; boschi e foreste sono il rifugio del ciclista. La gravel crea dipendenza perché è versatile e ti porta dove vuoi, ma si potrà anche alternarla alla specialissima, senza soluzione di continuità,<span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);"> però senza adattarsi a diversi e specifici assetti, il corpo non deve ogni volta resettarsi e ripartire, altrimenti si inceppa</span><span class="Apple-converted-space" style="caret-color: rgb(0, 0, 0);">. S</span>aluti ciclistici. </span></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU7Ypk2FMoo7Yv1JvaSaY6oL2OFCQDO0Awc8RWrC1PG6GxN7kiBYtzk4PHe1Qri_wNiQneWyeveBgAg6L6aQ95O0ylcqAtMSLbDakcDeTnBmROb_lk_PXAtRmGZN2UYm-2-ZeeKawSPTmqCaMa1flZRSrq-iRQWqUnMNmgADP4ipSvsvmttf8vF3sX0ys/s3088/IMG_6693.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3088" data-original-width="2316" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU7Ypk2FMoo7Yv1JvaSaY6oL2OFCQDO0Awc8RWrC1PG6GxN7kiBYtzk4PHe1Qri_wNiQneWyeveBgAg6L6aQ95O0ylcqAtMSLbDakcDeTnBmROb_lk_PXAtRmGZN2UYm-2-ZeeKawSPTmqCaMa1flZRSrq-iRQWqUnMNmgADP4ipSvsvmttf8vF3sX0ys/w300-h400/IMG_6693.JPG" width="300" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOgUlnLY-nxg9jiviiRLMGHLMUxp6i86zbFqcagl7oz3DE8Xo-2oVSYo_FppL84gLg7y_cC6-79_rmFaUI5jkvNpLlknSD7IXwlbiCwD4a_Ws7QqgqR7tLn05knbwR5duWOOAA7z5ib-tKI0dcINAbZVx4ALppIHzMs3v_hJkmuDum082lQPw9pFHnRF0/s4032/IMG_6611.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOgUlnLY-nxg9jiviiRLMGHLMUxp6i86zbFqcagl7oz3DE8Xo-2oVSYo_FppL84gLg7y_cC6-79_rmFaUI5jkvNpLlknSD7IXwlbiCwD4a_Ws7QqgqR7tLn05knbwR5duWOOAA7z5ib-tKI0dcINAbZVx4ALppIHzMs3v_hJkmuDum082lQPw9pFHnRF0/w200-h150/IMG_6611.HEIC" width="200" /></a><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG7pSvPb3r3AVJ80SjM6-AGUE_RBULccP3KjCcDMx4oj0LVvZt1IZANXIk6Rikt9q2oymytgRC94-ZMOy4bN93e7gToAlR6taC0yqbgWvq6HO3ne8mcBX1gn6uzM0OwE07nTG0DFNzJx3vXfXl6EZYOvoW9LX8SvTImpP38kkhmP-zUg-l63AhI_PpF64/s3001/Scansione%2014%20feb%202024,%2011.53.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1786" data-original-width="3001" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG7pSvPb3r3AVJ80SjM6-AGUE_RBULccP3KjCcDMx4oj0LVvZt1IZANXIk6Rikt9q2oymytgRC94-ZMOy4bN93e7gToAlR6taC0yqbgWvq6HO3ne8mcBX1gn6uzM0OwE07nTG0DFNzJx3vXfXl6EZYOvoW9LX8SvTImpP38kkhmP-zUg-l63AhI_PpF64/w400-h238/Scansione%2014%20feb%202024,%2011.53.jpg" width="400" /></a></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-90187629387042183142024-03-04T13:48:00.060+01:002024-03-10T13:50:23.207+01:00Il negozio ciclistico 3.0 #evoluzione #ciclista3.0 #custombike #onebikeforever<p style="text-align: justify;">Officina a tre "corsie", meccanici aggiornati ad alta competenza, assistenza biomeccanica e nutrizionale con specialisti del settore, rapporti diretti solo con marchi artigianali per la vendita di telai su misura, ritiro e consegna di bici al domicilio del cliente, assistenza-spedizione a distanza con consegna in officina, zona bar, vendita abbigliamento su misura, libertà dai vincoli d'acquisto annuali richiesti dai marchi industriali. L'evoluzione del negozio ciclistico è connessa all'evoluzione del ciclista, cioè "all'essere ciclista", ciclista 3.0, con la propria specificità antropometrica e atletica, che opta per il "<b>su misura"</b>, per liberarsi dai prodotti standard e dalla massificazione. Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVRKTK7fccFdMI03jX8uDnIWlFw_buWhkxYqJ5398pQKmpGjZLoP0xQRZrig8TkYD6l9TkFDVoJAg4pHXVlWDolMRTzp28Z-eQW1Aa0UdLWYrsFpWjCSzhXkT2TxyXN4UVcHPzFhYry2N1vlBIstoGZ2DO7iRdUcnvGUjzcM_dAFpRfFgkQEMpeISDguk/s4032/IMG_6498.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVRKTK7fccFdMI03jX8uDnIWlFw_buWhkxYqJ5398pQKmpGjZLoP0xQRZrig8TkYD6l9TkFDVoJAg4pHXVlWDolMRTzp28Z-eQW1Aa0UdLWYrsFpWjCSzhXkT2TxyXN4UVcHPzFhYry2N1vlBIstoGZ2DO7iRdUcnvGUjzcM_dAFpRfFgkQEMpeISDguk/s320/IMG_6498.HEIC" width="240" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjosNJf7n_aI-usVlnCu3_FFm3d3wnGA4-Bq3fOMQEoHyvU7KUSNFgY6AayudhTTKRSCHioHksikJW8pgLRq-K33wBuJdAHvHg_zZmMJK3nJEL2ZQZt7eckTl4UMDhmJoME6dxbK7_yogS4hAJEfmCIynTozs_KnLz-ERNS9g_MVeQHSJ7YvWjQFAsyFI/s4032/IMG_6496.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjosNJf7n_aI-usVlnCu3_FFm3d3wnGA4-Bq3fOMQEoHyvU7KUSNFgY6AayudhTTKRSCHioHksikJW8pgLRq-K33wBuJdAHvHg_zZmMJK3nJEL2ZQZt7eckTl4UMDhmJoME6dxbK7_yogS4hAJEfmCIynTozs_KnLz-ERNS9g_MVeQHSJ7YvWjQFAsyFI/s320/IMG_6496.HEIC" width="320" /></a></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-34503814646130694152024-02-20T18:12:00.061+01:002024-03-17T16:16:39.357+01:00TEST BIKE: lubrificante per catene SWEET CHAIN . Work in progress.<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/vNTSM-gVEuo" width="320" youtube-src-id="vNTSM-gVEuo"></iframe><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihyphenhyphenadluO2jXBMiVAikEA8JEP00C2XUKUuL7CnPZ3xDC8Klu0qlfy7AIIc2WlrnFlbfBJUrhnd0r4tNPbCjdP-y3Ul8cIulMcirWE5nUb7CLx1Pkme6-au6iXIa8kXTcC28_ZhSw8dVNgI6RTbYyiZP8IlRR-WcXNSJBpXR5BXNrXQDgUr7KvQjVz9V6wI/s4032/IMG_6273.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihyphenhyphenadluO2jXBMiVAikEA8JEP00C2XUKUuL7CnPZ3xDC8Klu0qlfy7AIIc2WlrnFlbfBJUrhnd0r4tNPbCjdP-y3Ul8cIulMcirWE5nUb7CLx1Pkme6-au6iXIa8kXTcC28_ZhSw8dVNgI6RTbYyiZP8IlRR-WcXNSJBpXR5BXNrXQDgUr7KvQjVz9V6wI/s320/IMG_6273.HEIC" width="240" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMlna8100MYmrGwbS93lvWJxXEPHoB1_0tvFjSjKOVcDsRyeHBV8Z7Vodx4VuvIXdCUbPY37eb78er-SpdGAk5pqdDseRn1E-JhMX9HygavHdGY-w12O8KuBd8THOWQqdjOFpGCIz7-5LrcgmKmrm_dsP89qpFPQsPI3PYsNpBY7aBInrmo-Ku9dFO_AI/s1800/E7AC7606-F9EB-4337-B78B-7A459FE0B4AF.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1440" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMlna8100MYmrGwbS93lvWJxXEPHoB1_0tvFjSjKOVcDsRyeHBV8Z7Vodx4VuvIXdCUbPY37eb78er-SpdGAk5pqdDseRn1E-JhMX9HygavHdGY-w12O8KuBd8THOWQqdjOFpGCIz7-5LrcgmKmrm_dsP89qpFPQsPI3PYsNpBY7aBInrmo-Ku9dFO_AI/w160-h200/E7AC7606-F9EB-4337-B78B-7A459FE0B4AF.jpg" width="160" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLw5T47mqJMwVJQb4k8lOiDpeDKazsb2kf8OwoF4Sb6AYMhnIUDXMn5fxsvjb1vwRbyi6PD06srBW6Pi_jbbYUxgIl-4ghCGPpgOi-g2nvSwDicHdzN52bZ0lW9IOmJPNV_o7kqUF-Ru0Kf27HUk57qedYmKNGMp80B-HDJq7AJ2pE_GtJtF7kDfPhedU/s4032/IMG_6410.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLw5T47mqJMwVJQb4k8lOiDpeDKazsb2kf8OwoF4Sb6AYMhnIUDXMn5fxsvjb1vwRbyi6PD06srBW6Pi_jbbYUxgIl-4ghCGPpgOi-g2nvSwDicHdzN52bZ0lW9IOmJPNV_o7kqUF-Ru0Kf27HUk57qedYmKNGMp80B-HDJq7AJ2pE_GtJtF7kDfPhedU/s320/IMG_6410.HEIC" width="240" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">Il meglio passa prima sul mio blog. Continuano i test dei lubrificanti di ultima generazione, alternativi all'olio sintetico, per avere chilometraggi "lubrificati" maggiori, maggiore durata della catena, minore sporcizia ed evitare il tipico "nero" sulla catena dell'olio sintetico consumato. La mia ricerca continua di prodotti innovativi ed alternativi, in modo da consigliare al meglio i lettori (anche) questa volta mi ha portato in Germania, alla SWEET CHAIN, la quale mi ha fornito due campioni per la lubrificazione delle catene, destinatati all'uso professionistico: il PRO composto da cera unita ad un mix grafene/grafite e un altro prodotto, non ancora commercializzato, destinato (per ora) solo al mio test, i quali ingredienti sono coperti dal segreto industriale. Il lubrificante Sweet Chain PRO è già disponibile sul sito ufficiale; ecco il link <a href="https://www.sweet-chain.com/product-page/kettenwachs-pro-fl%C3%BCssig">CLICCA QUI</a>. <span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; text-align: left;">Caratteristiche del lubrificante SWEET CHAIN PRO dichiarate dal produttore:</span><span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; text-align: left;"> guida fluida e silenziosa; r</span><span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; text-align: left;">iduce l'usura e prolunga la durata della catena; e</span><span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit; text-align: left;">ccellente repellenza all'acqua e allo sporco per una cura della catena pulita ed efficace. </span><span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;">P</span><span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;">rima di usare, nuovi lubrificanti, soprattutto quelli con cera o ingredienti naturali, di sgrassare perfettamente la catena, meglio, se riuscite a smontarla, per lavarla con la macchina ultra suoni oppure per lasciarla sgrassare in una bacinella riempita con sgrassante professionale; altrimenti usate spazzole per catene, per lavare anche il pacco pignoni. Dopo averla sgrassata e asciugata, applicare due volte SWEET CHAIN il giorno prima, facendola ruotare 10/20 volte, pausa di un ora circa, ripetere l'applicazione. Non utilizzate la catena lubrificata con cera, prima di uscire, sarebbe come sprecare il prodotto, in quanto necessita di un tempo lungo, per asciugarsi e fissarsi sulla catena. </span><span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;">Ovviamente il test sarà fatto con la race gravel bike per avere una prova più selettiva, su terreni impervi e strade difficili, dove la trasmissione è più sollecitata e quindi occorre il migliore lubrificante.</span><span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;"> </span>I test veri sono una cosa seria perché sono indirizzati ai ciclisti per i quali ho il massimo rispetto. Nei miei test riproduco tutte le condizioni più severe per provare i prodotti scelti. Quindi li testo anche sul rullo libero dove la catena gira a velocità elevata (con gambe allenate) e riproduce le condizioni più vicine alla strada. <span style="font-family: times; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: inherit;">Test realizzati in collaborazione con la SWEET CHAIN.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcKV7898-HGhSV6gnh7BMgpq2HIfaUlH3Tx6LpjZHJYY0PLq3V9bTteipCfn6PWjIEUridnNZtglASfd_zyv4RcgiBu6a4HXlTc0R8MFoKfypzic0XUJAdCYARIp82b0sSmu0MjOmUgV96Ln51Q2Q5YOw5piB7X1345RyYtma8pnZGw_ngIFXVpoiimSQ/s4032/IMG_6301.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcKV7898-HGhSV6gnh7BMgpq2HIfaUlH3Tx6LpjZHJYY0PLq3V9bTteipCfn6PWjIEUridnNZtglASfd_zyv4RcgiBu6a4HXlTc0R8MFoKfypzic0XUJAdCYARIp82b0sSmu0MjOmUgV96Ln51Q2Q5YOw5piB7X1345RyYtma8pnZGw_ngIFXVpoiimSQ/w150-h200/IMG_6301.HEIC" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh__skrtgtgGd9I3W2ny4hQLe8ioSdmqUX1cRdRZFHoPoW65ympN4m6opk2E_pnp0DAeCnbfk1848jBJkTfO_yx4WQDRGdpeO2Oq34SiwNHfYIxemtZsAy6rUBTcyAedIJmBmdddq8ZH6323wVAyfGin4ueXu9JBi8-9yuzSzdEoi057-iZ9-kDBnQk90U/s4032/IMG_6298.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh__skrtgtgGd9I3W2ny4hQLe8ioSdmqUX1cRdRZFHoPoW65ympN4m6opk2E_pnp0DAeCnbfk1848jBJkTfO_yx4WQDRGdpeO2Oq34SiwNHfYIxemtZsAy6rUBTcyAedIJmBmdddq8ZH6323wVAyfGin4ueXu9JBi8-9yuzSzdEoi057-iZ9-kDBnQk90U/w150-h200/IMG_6298.HEIC" width="150" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKvUeNeQsG6oiiz1hyf365gqI8tmi7969z9NaPmx4aldTHa3vnZmgAdrD0IvBJbbTdCohL-BCF7H2NWbRrvd_FTpnjStxpO7ORmotXE8RUWITayTrEN0qx2dUdHWNM7Z7g8Aiw7LYO8rhafDXzLB1v0C4sNOEXTXjfMLCy7CLDV8HivWnZ7UKVPl7Cvw0/s4032/IMG_6299.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKvUeNeQsG6oiiz1hyf365gqI8tmi7969z9NaPmx4aldTHa3vnZmgAdrD0IvBJbbTdCohL-BCF7H2NWbRrvd_FTpnjStxpO7ORmotXE8RUWITayTrEN0qx2dUdHWNM7Z7g8Aiw7LYO8rhafDXzLB1v0C4sNOEXTXjfMLCy7CLDV8HivWnZ7UKVPl7Cvw0/w150-h200/IMG_6299.HEIC" width="150" /></a><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivkCLsbkuGIiYs7waMiUmDo0cbm9ox4lRu7dcbBWIDmPPgMH22DMcG9DPqZBHeMsNv0A6G9He5X37jVZBVNQ7EqojS7_gguxF6LFJlQsu9jCPVlt1tl1wQUn5_2GE9dJ8KVMC7p2G28TtVoGP5NCrjSCKJUrZhmxqmQHxtrtTloBsbLM7uf6yD3MDv2pc/s4032/IMG_6295.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivkCLsbkuGIiYs7waMiUmDo0cbm9ox4lRu7dcbBWIDmPPgMH22DMcG9DPqZBHeMsNv0A6G9He5X37jVZBVNQ7EqojS7_gguxF6LFJlQsu9jCPVlt1tl1wQUn5_2GE9dJ8KVMC7p2G28TtVoGP5NCrjSCKJUrZhmxqmQHxtrtTloBsbLM7uf6yD3MDv2pc/w150-h200/IMG_6295.HEIC" width="150" /></a></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><u>Test su strade.</u></b> La catena Sweet Chain PRO è stata utilizzata su strade asfaltate e gravel. La catena sgrassata dopo la prima applicazione di Sweet Chain PRO si presenta leggermente appiccicosa, e rimane appiccicosa, anche durante il test. La lubrificazione rimane efficace per almeno 300 chilometri; la catena trattata con Sweet Chain PRO è silenziosa e gira bene sui pignoni. Sulla catena si formano grumi appiccicosi che tendono a ridursi gradualmente con l'utilizzo. Entro i primi 300 km non ci sono tracce di sporcizia rilevante sulla catena. Residui secchi della lubrificazione anche sui pignoni e sul mozzo della ruota posteriore. Dopo 300 km le rotelline della puleggia del cambio sono diventate "nere" del residuo della lubrificazione, evidentemente ciò è dovuto alla componente sintetica grafite/grafene; le maglie della catena sono ancora un pò lubrificate, ma incomincia a sentirsi il rumore metallico della catena che gira. Saluti ciclistici. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjW6KPa9dKaQThgELYV_lkQFUcpmJAmJW21uqAWmXCbSc0bC9K2yStPZQ8X62hw4b9qUR557vadvmADUv3Eyvarr4qqv8pjHxdG93wzXdT2vcUYxYtchRFaI0VFb4oqqnSy2lzPsYPEjkxYtYyhylSgW94ss734vNIrrhCDpm6ONiX2sry6NurU6kCwRHQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1333" data-original-width="750" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjW6KPa9dKaQThgELYV_lkQFUcpmJAmJW21uqAWmXCbSc0bC9K2yStPZQ8X62hw4b9qUR557vadvmADUv3Eyvarr4qqv8pjHxdG93wzXdT2vcUYxYtchRFaI0VFb4oqqnSy2lzPsYPEjkxYtYyhylSgW94ss734vNIrrhCDpm6ONiX2sry6NurU6kCwRHQ" width="135" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhRt-1lxDa2RJx8TSIpxWPNIG6ajwZGWcMEzVG0wDx8YavKTRxA5iK8hci20e21csKt9RomD2UTqBpl0Uoq2xwiQb2Y1SLUEBvJfXT_Q9Qh97fcjJ2XlGut9YK9ePF1mRb0Dt3Pcd8d5lu0tyH-xTVNE5MyyYmzjsh8mTiQCNdtzQhLWI9MwXVzX71TrGQ" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1333" data-original-width="750" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhRt-1lxDa2RJx8TSIpxWPNIG6ajwZGWcMEzVG0wDx8YavKTRxA5iK8hci20e21csKt9RomD2UTqBpl0Uoq2xwiQb2Y1SLUEBvJfXT_Q9Qh97fcjJ2XlGut9YK9ePF1mRb0Dt3Pcd8d5lu0tyH-xTVNE5MyyYmzjsh8mTiQCNdtzQhLWI9MwXVzX71TrGQ" width="135" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgEnFPsf25x86PABMHeOP4NwZt1eH2VSKrjhGT4z7hLXbtEtMu49nAcUhhP9L2YWLj1ZvpZ4nKU2Tmq3I7B1e9iBXNo3druSIJwisM1yBBJv6BdFIDsvPKDhjC_osvSgoHt7-GHUmCr2HQzAPtWd3GJMmX9yDrnUDk0Ig6WEW8nEs-qYdyv-wuS9R4QxMM" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgEnFPsf25x86PABMHeOP4NwZt1eH2VSKrjhGT4z7hLXbtEtMu49nAcUhhP9L2YWLj1ZvpZ4nKU2Tmq3I7B1e9iBXNo3druSIJwisM1yBBJv6BdFIDsvPKDhjC_osvSgoHt7-GHUmCr2HQzAPtWd3GJMmX9yDrnUDk0Ig6WEW8nEs-qYdyv-wuS9R4QxMM=w200-h150" width="200" /></a></div></div><br /></div><p></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-1453345162314975932024-02-17T19:01:00.038+01:002024-02-18T20:28:36.039+01:00La Parigi-Roubaix con le bici da gravel !<p style="text-align: justify;">Ritorno sull'argomento <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/05/le-bici-da-corsa-e-la-pioggia-al-giro.html">CLICCA QUI</a> e rilancio. Penso che nel 2024 la Roubaix (come tutte le corse del Nord e le tappe sotto la pioggia) dovrebbe essere corsa con le bici gravel o race gravel. Oramai nel catalogo dei brand ci sono modelli, gravel e race gravel; non c'è più bisogno di modificare con soluzioni parziali, bici da corsa, prodotte per la strada asfaltata! Nel 2024, il livello di una corsa professionistica è così elevato da non consentire adattamenti. La Roubaix non è l'Eroica! Tutto si evolve, tutto cambia. L'unica certezza è il cambiamento. Panta Rei. Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitrQflY42yXnwYFgqZK99AtrbkAkYE9kQeJgjPsq2R2HX9Js4fcFHQ8ZY91rQ9JlCHUhAa7xL-_U0ApLuD0Fmodb0LJY4MiMDsWTtQKkNTpGlVIMuZYif7waNhLJODMrjsERb7csGudLtIgW0Or6rj6E3gtCdjSzxhM6WIQpHjZMvQKdN3kcUwL5v6aPY/s4032/IMG_6196.HEIC" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitrQflY42yXnwYFgqZK99AtrbkAkYE9kQeJgjPsq2R2HX9Js4fcFHQ8ZY91rQ9JlCHUhAa7xL-_U0ApLuD0Fmodb0LJY4MiMDsWTtQKkNTpGlVIMuZYif7waNhLJODMrjsERb7csGudLtIgW0Or6rj6E3gtCdjSzxhM6WIQpHjZMvQKdN3kcUwL5v6aPY/w400-h300/IMG_6196.HEIC" width="400" /></a></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-81780460075728993212024-02-17T16:58:00.010+01:002024-02-18T20:29:25.716+01:00Il Gravel del viandante nell'ex cava #novavitagravel <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Siete mai stati in una ex cava costeggiata da vitigni di moscato a 500 metri dal livello del mare in una zona risalente al Cretaceo ? E' un museo geologico a cielo aperto, non solo; è l<span>uogo di riflessione sul modo in cui l'uomo utilizza irrazionalmente i beni naturali, conseguenza devastante della vetusta cultura antropocentrica, l'uomo come fine e la natura come mezzo, a differenza degli antichi Greci che concepivano la Natura, come dimora degli uomini e degli dei. Abbiamo la necessità, TUTTI, di fondare un etica bio-centrica che metta al centro la vita, in grado di farsi carico dell'aria, dell'acqua, della flora, della fauna, dell'atmosfera, della biosfera a cui l'umanità è intimamente connessa.</span><span> </span><span>Riflettiamo sulla deriva irrazionale che sta distruggendo il Pianeta, l'unico di cui disponiamo.</span><span> </span><span>Consiglio la lettura di anche di questo post <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/05/storie-gravel-rock-e-la-ex-cava-di.html">CLICCA QUI</a> . </span><span>Intanto rifletto sull'idea di........ </span>Saluti ciclistici. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/GsLTqmvsFkI" width="320" youtube-src-id="GsLTqmvsFkI"></iframe> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnsA0RikWCsRi8UWNN-5sKad9TYL5WSqGQPbQg27Nm7la5Rbt8UCnRl0s4xrGtqhy_-JDx-YOuGc6gCN82R3N_S6dWwfaIPQcv9uL4_cdqDyixDQBhaQnMjZtdwqbOW9HRmD9FjAiGrD3ruW7c-k5DdzXvKH8_DGcB_1f-wIZ5Lea7dshqHdN20NiHz7Y/s4032/IMG_6193-EFFECTS_Original.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnsA0RikWCsRi8UWNN-5sKad9TYL5WSqGQPbQg27Nm7la5Rbt8UCnRl0s4xrGtqhy_-JDx-YOuGc6gCN82R3N_S6dWwfaIPQcv9uL4_cdqDyixDQBhaQnMjZtdwqbOW9HRmD9FjAiGrD3ruW7c-k5DdzXvKH8_DGcB_1f-wIZ5Lea7dshqHdN20NiHz7Y/w400-h300/IMG_6193-EFFECTS_Original.JPG" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/i1DFEvpdCYE" width="320" youtube-src-id="i1DFEvpdCYE"></iframe><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/5rEGn8_R0v4" width="320" youtube-src-id="5rEGn8_R0v4"></iframe></div></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-88070636378413798622024-02-10T20:15:00.012+01:002024-02-17T19:56:37.553+01:00Lo chiamavano Lupo Solitario. <p style="text-align: justify;">Mi chiamavano Lupo Solitario perché ciclisticamente parlando andavo in fuga e così IA mi ha regalato questa immagine che condivido. Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7jNbSYTsI4aehwxd2nSiuXB4nyNVeU_Sh4fx9yeURUdz5qaxPG6sgnW4BYj4hyDcWAGuqoNZEsA-FfpqlEGzksi1ik4eqDkvHWKs9oA2DPLwSdppYqLiIFk46GzsjpXEj_mO4PRkUUL1Uo9xV7laN8OHjag_PmuCHhWFWWGokqt_sobofwaltDmkEjHo/s754/9DB9F136-AB2B-48D9-A02B-73FD5F64CA0C_1_201_a.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="754" data-original-width="750" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7jNbSYTsI4aehwxd2nSiuXB4nyNVeU_Sh4fx9yeURUdz5qaxPG6sgnW4BYj4hyDcWAGuqoNZEsA-FfpqlEGzksi1ik4eqDkvHWKs9oA2DPLwSdppYqLiIFk46GzsjpXEj_mO4PRkUUL1Uo9xV7laN8OHjag_PmuCHhWFWWGokqt_sobofwaltDmkEjHo/w398-h400/9DB9F136-AB2B-48D9-A02B-73FD5F64CA0C_1_201_a.jpeg" width="398" /></a></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-72261138084965787892024-01-20T14:45:00.019+01:002024-02-10T20:18:59.766+01:00Funko per celebrare il nuovo test bike Pedemonte Altavia ! #IA<p style="text-align: justify;">La versione Funko elaborata dall'intelligenza artificiale (IA) per celebrare il nuovo test Pedemonte Altavia <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/04/test-bike-pedemonte-altavia-4-parte-il.html">CLICCA QUI</a> ! Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpf7zcFSjX45FmNpEQ-j_v-3ttRFmB98SSCLrWxgYeEwfHA_xLfsQN3fn7TcmUf5jgdxCDuG8WNJidfrWfCZvzP4yRGp5Ls-qiCxxTa8ndLNS0IEaf4GEwNC9g5-DOjwZsRnFsonQHaOiHGZha5pejV37W3QSOogcC3kSS-8vhTmT2qSYBy4YkT9egZp8/s1024/Designer-17.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpf7zcFSjX45FmNpEQ-j_v-3ttRFmB98SSCLrWxgYeEwfHA_xLfsQN3fn7TcmUf5jgdxCDuG8WNJidfrWfCZvzP4yRGp5Ls-qiCxxTa8ndLNS0IEaf4GEwNC9g5-DOjwZsRnFsonQHaOiHGZha5pejV37W3QSOogcC3kSS-8vhTmT2qSYBy4YkT9egZp8/w320-h320/Designer-17.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUekEVwA8uUa0DD7Z_vv7ypEmToYcOOFzp4hUkOiGa_FsxTLYvAz5B2oHJyKT529L3q6ANJUQ7lGKLwBE97V7uvaR2WmUm-KM72F21cslj9j_NEfUyie8gFsZAsvX7XXBRWyE34BCkO0CSy9cgQxw0er8pRCPEl3r75P2C_nQakUjLXIvJoHUGsBWGiuA/s1024/Designer-26.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUekEVwA8uUa0DD7Z_vv7ypEmToYcOOFzp4hUkOiGa_FsxTLYvAz5B2oHJyKT529L3q6ANJUQ7lGKLwBE97V7uvaR2WmUm-KM72F21cslj9j_NEfUyie8gFsZAsvX7XXBRWyE34BCkO0CSy9cgQxw0er8pRCPEl3r75P2C_nQakUjLXIvJoHUGsBWGiuA/w320-h320/Designer-26.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-23319801276018274382024-01-04T17:16:00.135+01:002024-02-18T07:49:00.795+01:00In Italia e’ l'anno del Gravel. <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Circa un anno fa, ebbi modo di parlare con un biomeccanico, a proposito di gravel. Era il tempo in cui avevo pubblicato il mio test Pedemonte Altavia, la nuova race gravel, fatta su misura a Genova. Il biomeccanico con tono saccente, mi "spiegava" che il gravel non poteva diventare un settore importante. Lui era il classico pedalatore "conservatore", attaccato alla tradizione, incapace di intuire persino le esigenze del ciclista. Già perché il gravel è quello che il ciclista ha sempre desiderato, senza saperlo ! Il tempo è galantuomo e così oggi, un lettore del blog, IVR, che ringrazio, mi gira su Instagram, la copertina di questo mese, della rivista mensile italiana, CT. Il titolo è eloquente e preciso, non ci sono dubbi, il Gravel è un successo, anche in Italia, dopo circa un anno dal lancio della mia "<b>Nova Vita Gravel</b>". Il gravel è </span><span style="font-family: times;">l’espressione più spettacolare e libera del ciclismo. Aggiungo che in Italia, il gravel si afferma come l'unico settore in crescita, nonostante che le previsioni del settore bici da corsa, siano passate dal "<i>pessimismo alla tragedia</i>", per citare l'analisi del mercato, confidata da un addetto ai lavori. Sorrido pensando al biomeccanico che allora "mi spiegava" la sua "profezia" farlocca. Ma il gravel non è una novità, per gli esperti, e soprattutto per i ciclisti della prima ora. Il gravel è iniziato nel primo decennio del Novecento con il ciclismo Eroico ed è rimasto praticato, in Europa, nel mondo delle corse, in eventi prestigiosi, come la Parigi Roubaix e le Classiche del Nord, finanche alla recente Strade Bianche, insomma le corse più spettacolari. E del resto, non fu un caso, la nascita nei primi del 900 del ciclo cross, in Inghilterra, il quale, è gravel fatto in un percorso recintato. Posto la foto scattata negli anni 80 durante una corsa di ciclismo professionistico su strada; la bici era la <span face="var(--typeHeaderPrimary),var(--typeHeaderFallback)" style="background-color: white; font-size: calc(var(--typeHeaderSize)*0.85); font-weight: var(--typeHeaderWeight); letter-spacing: var(--typeHeaderSpacing); text-align: left;">Peugeot, probabilmente modello PRO10 in acciaio montata con gruppo Campagnolo (la Peugeot introdusse nel 1983 il modello </span><span style="background-color: white; text-align: left;">PY10 con telaio in carbonio e forcella in acciaio)</span>. In quel tempo, le bici non avevano raggiunto la qualità e la specificità delle bici gravel moderne, anzi negli anni 80 ci si adattava, con bici da corsa. Penso che la bici da corsa si sia evoluta nella gravel perché il gravel è quello che il ciclista ha sempre desiderato senza saperlo. Ripeto il mio consiglio. <b>Optate per la bici da corsa nuova, meglio su misura, il livello più alto, allo stato dell'arte, per esempio, come la Pedemonte Mutator RS, possibilmente rim brakes - freni tradizionali ( per leggere il test <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/12/i-sogni-dei-ciclisti-si-realizzano_16.html">CLICCA QUI</a> ), solo se pedalate su strade asfaltate perfettamente e volete "recuperare" cioè continuare ad utilizzare i componenti posseduti, altrimenti non perdete tempo, soldi e l'occasione per divertirvi, non rinunciate all'avventura e alla versatilità, percorrete tutte le strade, scegliete una race gravel o una gravel, meglio su misura, il livello più alto, allo stato dell'arte, come per esempio, la Pedemonte Altavia ( per leggere il test <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/04/test-bike-pedemonte-altavia-4-parte-il.html">CLICCA QUI</a> )</b>. Le bici gravel costano di meno delle bici da corsa e risolvono l'annoso problema del ciclista, quello della noia a percorrere le stesse strade; non è un caso che il campione olandese Van Aert abbia pubblicato sulle storie Instagram, la foto dell'allenamento individuale con la gravel dotata di un piccolo parafango sopra la ruota posteriore (ringrazio per la segnalazione Christian).</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: times;"> </span><span style="font-family: times;">Intanto gli eventi gravel italiani si moltiplicano, registrando più iscritti delle GF, spingendo, rispettivamente, l'UCI e la FCI ad organizzare le prime due edizioni del mondiale gravel (2022 e 2023) ed il campionato nazionale gravel. Tuttavia occorre separare gli eventi gravel veri e propri, dalle competizioni race gravel.</span><span style="font-family: times;"> <span style="background-color: white; color: #333333;">A differenza delle GF, che </span></span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: times;">com'è noto, si distinguono per l'esasperata ed irragionevole competizione, fine a se stessa, </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: times;">gli eventi gravel sono feste a "pedale", con musica, cibo e giochi, un clima nuovo, dove conta la scoperta del territorio e la socialità, la competizione non è la caratteristica principale, essendo il gravel, uno stile di vita. Ovviamente, l'uomo è generalmente competitivo, ma si spera che gli eventi gravel rimarranno tali. </span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: times;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvoyZxcXHqAcMhBsHW80LQ5mx7XP7lY-DDnEr16ayMNwW1PFPOZjte4QOm3aKREnD1eJqaxeOiZn0nmWgemGjhtFMCECy4lo0TdL2GRtR4Y-KIYE9UCvJdu7fNm-2GL5K3wy0yh-tKfpQGqbRBpJafgOlO7fqWMfAJhDTR8F9h2LxhXILPODESR2IACak/s900/F7A717E2-BFD3-4258-9B68-53A40EE9C8CD_1_201_a.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvoyZxcXHqAcMhBsHW80LQ5mx7XP7lY-DDnEr16ayMNwW1PFPOZjte4QOm3aKREnD1eJqaxeOiZn0nmWgemGjhtFMCECy4lo0TdL2GRtR4Y-KIYE9UCvJdu7fNm-2GL5K3wy0yh-tKfpQGqbRBpJafgOlO7fqWMfAJhDTR8F9h2LxhXILPODESR2IACak/s320/F7A717E2-BFD3-4258-9B68-53A40EE9C8CD_1_201_a.jpeg" width="267" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRDhOX3uc4o_ci-8QU52HpTgD3SZhRgR1d5QhaT8qzxfh7rcgvuLvSV8xf6hNieNC_muag2AF5lg5Wudp0kuC-zuic197jBQZfkYVAoWkZ7WNIhPY1xPIkuj6-ADMCc6em6XULXQ_MM1uP4UPESahSX5_FnQDfBwos2UwHeiaLQqzMfDk58P7xtlw_cCI/s755/F8B52D9C-69AE-4F51-B89B-BACAC4F44245_1_201_a.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="755" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRDhOX3uc4o_ci-8QU52HpTgD3SZhRgR1d5QhaT8qzxfh7rcgvuLvSV8xf6hNieNC_muag2AF5lg5Wudp0kuC-zuic197jBQZfkYVAoWkZ7WNIhPY1xPIkuj6-ADMCc6em6XULXQ_MM1uP4UPESahSX5_FnQDfBwos2UwHeiaLQqzMfDk58P7xtlw_cCI/w318-h320/F8B52D9C-69AE-4F51-B89B-BACAC4F44245_1_201_a.jpeg" width="318" /></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">La bici da corsa è costruita per la strada asfaltata. L'ho provata sullo sterrato leggero, riscontrando limiti nel grip soprattutto in caso di frenata, in particolare in discesa. Le coperture slick da 35 mm, compatibili con le nuove endurance, migliorano la trazione, ma non l'aderenza. Quindi se incominciate a sentire il bisogno di pedalare off road, senza passare alla MTB, più specialistica, allora scegliete la gravel. A quelli che non hanno mai pedalato sulla gravel e che pensano che possa essere utile solo per sterrati leggeri e semplici, allora dedico questo video, girato nei luoghi dove mi alleno 😉. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/k9czKFKTvLA" width="320" youtube-src-id="k9czKFKTvLA"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="background-color: white; color: #191919; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14.4px; width: 931.594px;"><tbody><tr style="text-align: center;"><td style="font-size: 12px;" valign="top"><div style="text-align: left;"><br /></div></td></tr></tbody></table></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: times;">E all'estero ? Il gravel è da tempo, molto diffuso; si segnalano numerosi eventi gravel connotati da Natura, esplorazione del territorio, amicizia, festa, ma anche gare molto impegnative, a cui</span></span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: times;"> partecipano, corridori ex professionisti, corridori professionisti e ciclisti amatoriali, di ogni livello,</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: times;"> senza assistenza meccanica, </span><span style="background-color: white; color: #333333;"><span style="font-family: times;">come per esempio, le corse monumento Belgian Waffle Ride (USA), Unboundgravel ( USA), le affascinanti The Traka ( Spagna), The Rift (Islanda), Oregon Trail (USA), Migration Gravel Race (Kenya), Falling Leaves Lahti (Finlandia), Gritfest (UK), Ocpotus Gravel (Svizzera), Megre ( Lituania), Gravel Mexico, Gravel Ibereolica ( Spagna), Saga Gravel (Cile), Utopia (Spagna), Ranxo (Spagna), Santa Vall ( Spagna), Seven (Australia), il Life Time Grand Prix, circuito statunitense con un monte premi pagati in base al punteggio cumulativo ai primi 10 classificati, in sette corse gravel e (MTB), a cui partecipano corridori indipendenti, che corrono senza squadra e contratto di ingaggio. </span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><b><u>Conclusione</u></b>. Con la desertificazione che avanza nel mondo, ci sarà sempre più spazio per la gravel. La violenza e gli incidenti sulle strade asfaltate, a causa dei disturbi psichici in aumento, all'uso delle droghe e dell'alcool, all'uso compulsivo dello smartphone, toglie spazio alle bici da corsa. </span>Liberatevi dai limiti e fuggite dalla follia del traffico con un mezzo veloce e stabile. <b>Gravel is life. No Nature No Future</b>. <span style="background-color: white; color: #333333;">Saluti ciclistici.</span></span></div><p></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-64999748384410401132023-12-19T07:35:00.030+01:002024-03-13T18:03:21.954+01:00Test Bike indipendente: Pedemonte Altavia ( 4^ parte). Work in Progress. #NovaVitaGravel<p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF_s2sV95ng25IbvdLuDlRPzO69F-IkYSKL5vHh2ievV6FcTdDtZ774J3hHKreExOtJIck5vAX2rYZkJGC3itpWpAkLYf-F3YkwXo38qrF6KGGpa7NwB368S6UbNLac89LjqoH-9OTLBVdEgmlg0Oq5p03LXdVUX5iLlWSVtJbnP--YjsyPSH8BvEm7i4/s4032/IMG_3499.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF_s2sV95ng25IbvdLuDlRPzO69F-IkYSKL5vHh2ievV6FcTdDtZ774J3hHKreExOtJIck5vAX2rYZkJGC3itpWpAkLYf-F3YkwXo38qrF6KGGpa7NwB368S6UbNLac89LjqoH-9OTLBVdEgmlg0Oq5p03LXdVUX5iLlWSVtJbnP--YjsyPSH8BvEm7i4/w320-h240/IMG_3499.JPG" width="320" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH63VHdLEgK6IV3nVRUIpY5aw7I05AgorpHI9-QgvOjlxlEuLRhVKaJCce-AQtlcDPmQrJ_F1cih8EW4YBFj5sXlhF6xnhiscbqnZ-BG5OcdgiQ-PHvjsTFNadV0quISWjpE2u8zley9Sxmwfc4wLD8IiTjwChon5AgqE13DQmC2lyaBUIDBOpC13aTU0/s4032/IMG_2913.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH63VHdLEgK6IV3nVRUIpY5aw7I05AgorpHI9-QgvOjlxlEuLRhVKaJCce-AQtlcDPmQrJ_F1cih8EW4YBFj5sXlhF6xnhiscbqnZ-BG5OcdgiQ-PHvjsTFNadV0quISWjpE2u8zley9Sxmwfc4wLD8IiTjwChon5AgqE13DQmC2lyaBUIDBOpC13aTU0/s320/IMG_2913.JPG" width="320" /></a><br /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="text-align: left;"><span style="font-family: times;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ySyMpgYcBqXugvK2u3pwIJ-vOoG2f3tNXXBJFsUWCnF0mocQ1NtVEcNq7p0HbpEm5QwT9_ARf7uUH5SPDnSp1hWj0Mi1M3VxTPuZGnm7DbmxwNZ3Uu_Y_kaXjY3tZ6wRjbe5pE0aUBy9lpXplq01IwgLO4oL52TK4AxV-G2KYNtXkWabIrPWNY50/s4032/IMG_2310.JPG" style="background-color: white; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ySyMpgYcBqXugvK2u3pwIJ-vOoG2f3tNXXBJFsUWCnF0mocQ1NtVEcNq7p0HbpEm5QwT9_ARf7uUH5SPDnSp1hWj0Mi1M3VxTPuZGnm7DbmxwNZ3Uu_Y_kaXjY3tZ6wRjbe5pE0aUBy9lpXplq01IwgLO4oL52TK4AxV-G2KYNtXkWabIrPWNY50/w240-h320/IMG_2310.JPG" width="240" /></a></span></span></i><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/zjtZKrdlxEI" width="320" youtube-src-id="zjtZKrdlxEI"></iframe></td></tr></tbody></table><i style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><i><span style="text-align: left;">Caro diario Nova Vita Gravel, quinta pagina del test, prospettive e cambiamenti. In quanto tester devo provare tutto, per valutare, comparare e consigliare; non c'è un limite. Così è accaduto con le bici rim, poi con le bici disc, i telai road industriali con misure standard e i telai road artigianali su misura; se non testassi il "concretamente nuovo", il "sostanzialmente performante" diventerei un opinionista da forum. </span></i><i style="text-align: left;"><span>Non</span></i><i style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span><span style="white-space-collapse: preserve;"> mi interessano le bici gravel estreme-tecniche cioè quelle ammortizzate. </span></span></span></i><i style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><span><span style="white-space-collapse: preserve;">Preferisco le gravel race, simili alla bici da corsa, testarle mettendole alla frusta, secondo il manuale dello stradista. </span></span></span></i></span><i style="font-family: times; white-space-collapse: preserve;"><span><span style="font-family: times;"><span>Il rider pedala con la gravel race, come se fosse una bici da strada, è fisiologico; niente e nessuno potrà mai cambiarlo ! Per il rider è impossibile adattarsi e snaturarsi; è un ortodosso; deve stare davanti, fare media, anche su strade bianche e secondarie; sceglierà corse gravel grinder, corse, a cui partecipano stradisti anche prof ed ex prof, con gravel race o bici da strada adattate incautamente, nei limiti del possibile (larghezza ruote e coperture) e con limiti alla performance e rischi possibili (geometrie e carbonio con carico di rottura diverso). Per lo stradista conta solo darci dentro e mettersi sempre alla prova, in modalità " a tutta", dare gas in salita, per migliorare o mantenere il KOM personale o superare quello degli altri, chiudere su un gruppetto prima che scollini; andare in fuga, una scelta persino esistenziale. Lo stradista ha la sua "testa" ! Non puoi rallentargli il ritmo nelle gambe; gli piace farle rullare, secondo una cadenza che più è alta e potente e più lo esalta ! Il rider ama la velocità. Questo è fondamentale spiegarlo anche ai produttori, in modo che facciano bici gravel sempre più specifiche ( ai pedalatori possono vedergli tutto, per loro conta solo apparire un ciclista ). </span></span></span></i><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: times; white-space-collapse: preserve;"><span><i>E d'altro canto, "tutte le bici" non possono essere gravel, come pensa qualche pedalatore montando coperture da 30/32 sulla bici road disc, senza sapere che il fango blocca la ruota che gira troppo vicina alla parte interna della forcella, sfiorandola pericolosamente; ignorando che il carico di rottura e l'elasticità del carbonio usato per le bici da strada è diverso da quello utilizzato per le bici gravel, come lo sono le geometrie, le forme della forcelle, le ruote, i pneumatici, il cambio.....il telaio ! In buona sostanza, il pedalatore dalla mentalità "onniscente" scherza con il fuoco! L</i></span></span><i style="caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: times; white-space-collapse: preserve;"><span style="text-align: left;"><span style="font-family: times;"><span>'obiettivo del test, è valutare se la Pedemonte Altavia, sia la gravel race top per un rider che voglia sconfinare sulle strade secondarie, sterrate, in sabbia battuta, ma senza abbandonare il bitume, senza diminuire la velocità. Per ora una cosa è certa: l'estetica della Pedemonte Altavia mi rimane dentro la mente! </span></span></span></i></div></i><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><i style="text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255); font-family: times;"><b><u>TEST su STRADE asfaltate e gravel.</u></b> </span></i></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><span style="font-family: times; text-align: left;"><i>Per quanto riguarda la geometria della Altavia test, la Pedemonte mi ha proposto di avere una gravel abbastanza coerente con la postura che adotto sulle bici da corsa; questa scelta mi ha consentito di ottenere un feedback più accurato attraverso il confronto su strada, e in fuoristrada, delle prestazioni di questi due mezzi, diversi per utilizzo, ma simili per concezione. </i></span></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><span style="font-family: times; text-align: left;"><i style="white-space-collapse: preserve;"><span><b>Bici da corsa + Bici da gravel = Bike Race Gravel, Pedemonte Altavia. </b></span></i><i><span style="background-color: white;"><span><span style="white-space-collapse: preserve;">Dunque alla domanda, b</span></span></span></i><span style="background-color: white; font-style: italic; white-space-collapse: preserve;"><i><span>ici da corsa o Pedemonte Altavia rispondo Pedemonte Altavia: 860 grammi di telaio personalizzato nelle misure e nei watt, per 8 kg di bici con tubeless Pirelli Cinturato Gravel M da 40 mm, ruote Campagnolo Levante e pacco pignoni Campagnolo Ekar 13 velocità, scala 10/44, tutto in acciaio, quindi con coperture, ruote e pacco pignoni più leggeri, il peso è uguale a quello della bici da corsa disc top di gamma più leggere, però si possono percorrere tutte le strade, in totale controllo, piegando facile e preciso nelle discese, con accelerazione immediata in salita, persino le strade asfaltate con la Pedemonte Altavia si percorrono meglio, più comfort, più stabilità, con un rapporto 10 a 5 rispetto alla bici da corsa. </span></i></span><i style="white-space-collapse: preserve;"><span><b> </b></span></i></span><i style="font-family: times; text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">La stabilità della Pedemonte Altavia è così elevata, che sulla bici da corsa, mi sembra di pedalare lungo un filo sottile! </span></i></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><i style="font-family: times; text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"><i style="text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: repeat; background-size: initial;"><b>Con la Pedemonte Altavia, lo stile road e off road si confondono e quando lascio l'asfalto e passo sullo sterrato o raspo la terra battuta avverto una sensazione liberatoria</b>; mi</span></i></span></i><span style="font-family: times; text-align: left;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"> diverto ad attraversare strade asfaltate, sterrate, in terra battuta e adesso riesco a continuare le strade sterrate che potevo percorrere solo a metà, in modo precario e meno veloce, con la bici da corsa. Con la Pedemonte Altavia sono riuscito a fare il KOM sulla salita asfaltata di riferimento, migliorare in generale tempi sulle altre salite, potendo utilizzare anche rapporti specifici, la pedivella più corta, e</span></i></span><i style="font-family: times; text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"> fare salite sterrate</span></i><span style="font-family: times; text-align: left;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">; nonostante che sia un salitomane non sento la mancanza della bici da corsa, anzi la Pedemonte Altavia mi diverte più e quando la bici fa divertire, è quella giusta. Il responso su strada e il confronto con le bici da corsa testate, è chiaro, è sorprendente, la Pedemonte Altavia non è inferiore, anzi, è versatile. </span></i></span></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><span style="font-family: times; text-align: left;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Con la Pedemonte Altavia sulle strade off road, occorre accompagnare il contraccolpo e allentare la tensione sulle braccia; non ci sono ammortizzatori, c'è solo il tubeless, gonfiato a pressioni basse, è efficace "smorza" le asperità del terreno/strada. </span></i></span><i style="font-family: times; text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">La Pedemonte Altavia è veloce sui tratti densi di ghiaia e sulla terra battuta;</span></i><span style="font-family: times; text-align: left;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"> non stanca, anche dopo ore di allenamento e questo significa risparmio di energia fisica e mentale, si va più lontani, si arriva meno stanchi; il telaio/forcella in carbonio è stato costruito equilibrando ottimamente elasticità/rigidità torsionale; nessun effetto "gomma", ottimo comfort. <b>Rispetto alla bici da corsa top di gamma, le differenze sostanziali si sentono sulla strada sterrata e in terra battuta, dove la Pedemonte Altavia è nettamente superiore.</b> Con la Pedemonte Altavia è agevole piegare le braccia e la schiena, tenuto conto dell'assetto bio meccanico elaborato per il test, soprattutto contro vento. In discesa su strade asfaltate, sterrate e in terra battuta, la Pedemonte Altavia, è sicura e facile da inserire nelle traiettorie; è migliore rispetto alle bici da corsa, ma occorre imparare la tecnica giusta per le discese gravel. E' facile/intuitivo pedalare sulla Pedemonte Altavia, sin dalle prime uscite, sembra di pedalarci da tanto tempo, </span></i></span><i style="font-family: times; text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">è talmente maneggevole che mi sono divertito a scartare buche all'ultimo momento; la </span></i><span style="font-family: times; text-align: left;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">risposta/accelerazione è sempre precisa e rapida: in fuori sella con il corpo al centro, cioè posizionato sopra la sella, la bici accelera facilmente; è come una bici da corsa. Pedalando sulla Pedemonte Altavia non si sente il bisogno della bici da corsa, non serve affiancarla, a meno che si voglia averla comunque. </span></i></span></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><i style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"><u><b>Conclusioni</b>. </u> Ho pedalato su tante bici top di gamma, d'ogni livello, quindi posso a ragion veduta, scrivere, che la <b>Pedemonte Altavia</b>, è la <b>vera novità</b>. Penso che la Pedemonte Altavia sia l'evoluzione più versatile della bici da corsa, è la bici nuova che non c'era prima. Con la Pedemonte Altavia "tutte le strade <b>in/con</b> una bicicletta"; è sufficiente cambiare ruote e pneumatici per calibrare la prestazione sui diversi segmenti stradali, ma con l'accoppiata Campagnolo Levante-Pirelli Cinturato Gravel M è ottima e versatile. </span></i></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><i style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"><span>Quando passo dalla strada asfaltata a quella sterrata/sabbiosa, non me ne accorgo e mi sembra di percorrere segmenti stradali senza soluzione di continuità, è come se percorressi un unica strada ! Sensazione rassicurante ed entusiasmante quando lascio il traffico violento ed inquinante alle spalle e senza diminuire la velocità, "assaggio" il croccante sterrato o il fondo in terra battuta della foresta! </span><span>Una bici per tutte le strade, per tutte le condizioni meteo. E' una bici che crea "dipendenza d'uso". Pur simile alla bici da corsa, è veloce e stabile off road. </span></span></i></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><i style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Sulla gravel race bike Pedemonte Altavia settata bene e su misura, sulle strade asfaltate, sono sulla poltrona; sulla Pedemonte road bike settata bene, su misura, sulle strade asfaltate, sono sulla sedia comoda; sulla road bike settata bene con misure standard, sulle strade asfaltate, seduto sulla sedia. Sulle strade off road, sulla Pedemonte Altavia è come pedalare sulla poltrona, mentre sulla bici da corsa è come pedalare sullo sgabello zoppo !</span></i></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><i style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"><span style="background-color: transparent;">Durante il test, la Pedemonte Altavia è stata alternata con bici da corsa disc/rim brakes, è stato utile per sentire come la Pedemonte Altavia sia rassicurante e trascinante, maggiore stabilità e controllo totale, con pioggia, fango, sterrato, sabbia e terra battuta. Evidentemente la superficie più ampia dei pneumatici, la struttura/forma del battistrada, il telaio più lungo e largo, consentono maggiore performance con pioggia, fango, pozzanghere, sabbia battuta, strade rovinate, tombini, dossi e sterrato. Ribadisco. Il limite della bici da corsa ( disc e rim) è la larghezza dei pneumatici, troppo stretti, c'è poco appoggio, e la forma del battistrada, liscio o semi liscio, diminuisce molto il grip; non è una mera questione di scelta tra freni a disco o tradizionali; è una questione di larghezza d forma dei pneumatici.</span><span style="background-color: transparent;"> </span>La Pedemonte Altavia è la bici per lo stradista che voglia fuggire dal traffico e divertirsi e/o allenarsi senza limiti di spazio, ma senza rinunciare all'asfalto. Alla luce di ciò, anzi tenuto conto dei tanti e tanti anni trascorsi a testare le bici da corsa, posso dire che <u>la </u></span></i><i style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"><u> bici da corsa serva a chi si accontenta di pedalare solo sulla strada asfaltata e sia disposto a rinunciare al massimo comfort</u> . </span></i></p><p style="caret-color: rgb(0, 0, 0); margin: 0px 0px 0cm; text-align: justify; text-size-adjust: auto;"><i style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Su come</span></i><i style="text-align: left;"><span style="font-family: times;"> pedalare gravel <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/10/salita-gravel-e-salita-road-differenze.html">CLICCA QUI</a> e <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/10/il-gravel-nella-foresta-e-un-magico.html">CLICCA QUI</a> . </span></i></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i style="text-align: left;"><span style="font-family: times;"><b></b></span></i></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><span style="font-family: times;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUbBgaGGddH70IkaayfZu_BicbaQ8qIEkYHEdmtkFalM8UDhFk092KSOrSiWqUZ-anrpuw6tMHdB2WBmgD2ien-xAdqSY9ZA9mFQaG-0Xb1X4uUWy35DR6EB44b7YEaQzCK18sToNV-Bjzpj8dsj776IPOjDgMcZGXtMLvF9PzP-9gFcOq090RWH9H/s4032/3AACC64C-678A-4149-A677-249A3F3F831A.heic" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUbBgaGGddH70IkaayfZu_BicbaQ8qIEkYHEdmtkFalM8UDhFk092KSOrSiWqUZ-anrpuw6tMHdB2WBmgD2ien-xAdqSY9ZA9mFQaG-0Xb1X4uUWy35DR6EB44b7YEaQzCK18sToNV-Bjzpj8dsj776IPOjDgMcZGXtMLvF9PzP-9gFcOq090RWH9H/w240-h320/3AACC64C-678A-4149-A677-249A3F3F831A.heic" width="240" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvewTQllVy8IZRVjIRhvQar5VpMQgtvmVBuKLQvLbVZXKU2ofHH6qDU-YFTaa1xe-WLCruytBdVXEhqP7oS9QsEebt6AyhsOUXo6S9N-8Uc8F6ht1o6Jm1VaCscC-7rQhkQ2amuKt_i78qpKhjUMhAtqmKqI0TQznu9TjjyD1AuBdPJclnbG0VTAd/s4032/IMG_1947.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvewTQllVy8IZRVjIRhvQar5VpMQgtvmVBuKLQvLbVZXKU2ofHH6qDU-YFTaa1xe-WLCruytBdVXEhqP7oS9QsEebt6AyhsOUXo6S9N-8Uc8F6ht1o6Jm1VaCscC-7rQhkQ2amuKt_i78qpKhjUMhAtqmKqI0TQznu9TjjyD1AuBdPJclnbG0VTAd/s320/IMG_1947.HEIC" width="240" /></a><br /><br /></span></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i style="text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(0, 0, 0);"><span style="font-family: times;"><u><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);"><b>Pagella </b></span></u></span><span style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">:</span></span></span></i></td></tr></tbody></table><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i style="text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(0, 0, 0);"><span style="font-family: times;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Versatilità: 10 + ( passare dall'asfalto all'off road è un attimo e non te ne accorgi; è puro divertimento; si possono sostituire ruote e pneumatici per calibrare la prestazione su ogni percorso e diminuire peso; non si sente la mancanza della bici da corsa);</span></span></span></i></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i style="text-align: left;"><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255); font-family: times;">Comfort : 10 + ( maggiore rispetto ad ogni bici da corsa testata fino ad oggi, ti dimentichi le vibrazioni e le botte alla cervicale);</span></i></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Maneggevolezza: 10 ( in velocità si scartano repentinamente buche e sassi anche con tubeless da 40);</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Stabilità : 10 + (è sempre bilanciata, buche, fango, ghiaia densa, terra battuta, strade rovinate, dossi, ecc.);</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Reattività: 9 (sorprende questo dato, nonostante ruote e tubeless per gravel; parametro migliorabile con ruote e coperture più leggere e semi slick);</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Rigidità torsionale: 9 ( ottimo equilibro elasticità/rigidità torsionale);</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">In discesa: 10 + ( si guida così facile e sicura che sembra di stare in poltrona);</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">In salita asfalto: 10 ( ho migliorato il tempo personale sulla mia salita di riferimento; non serve aggiungere altro) ; </span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">In salita off road: 10 + ( su strappi duri a due cifre, la ruota posteriore, non slitta e si spinge bene in sella, sale come un carro armato, ma occorre imparare la tecnica giusta ) ; </span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">In pianura: 10 ( mantiene ottimamente la velocità con la gamba che "gira", braccia piegate, schiena arcuata, la geometria del telaio e l'assetto biomeccanico test facilitano la posizione aero); </span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Sul mangia e bevi ( vallonato): 10 ( over drive inserito); </span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Sul fango, sabbia compatta e sterrato: 10 ( assoluto divertimento). </span></i></span><i><span style="font-family: times;">In bilico tra pozzi aperti e fango, lungo le tracce dei pneumatici delle auto e jeep 4x4, come da foto allegata. Questione di manico e d'anima, si, ma anche questione di mezzo affidabile e performante, sul fango non si scherza, non si improvvisa. Come si comporta la nuova Pedemonte Altavia sul fango con i Pirelli Cinturato Gravel M da 40 mm ? Alla grande! Ti fa divertire ! Pedali sul fango e senti la macchina a carbonio, su misura, lodevolmente stabile, così stabile, che ti rassicura nonostante il fondo mobile; grippa e spinge, piega, senza perdere il contatto sicuro con la terra ! Ti senti libero e signore del territorio, pedalando con la Pedemonte Altavia, una scelta irrinunciabile per chi voglia pedalare ad un livello più alto e in modalità full! Sullo sterrato e sabbia compatta ? Ti senti come se pedalassi sulla strada asfaltata, solo che ti diverti molto, ma molto di più !</span></i></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Con pioggia: 10 ( le coperture larghe e tassellate sono una garanzia di sicurezza; frenata appena più lunga ma efficace);</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Contro vento: 10 ( il telaio non è aerodinamico, è gravel, ma potendo piegare braccia e schiena più facilmente, ecco che si diventa più aerodinamici con il corpo, considerato che per il 70%, l'aerodinamica dipende dalla posizione in sella; il vento laterale e frontale non penalizza, tanta è la stabilità del mezzo, la ruota anteriore non si sposta, anche con vento forte laterale e scia dei camion);</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Peso: 9 (leggero per una gravel; telaio pesa 860 gr - 8 kg di bici, ma sostituendo i tubeless (510 grammi ciascuno), il pacco pignoni in acciaio con 13 pignoni, e le ruote ( 1500 grammi) con componenti più leggeri, il peso della bici scende ancora, siamo sui livelli di una bici da corsa top di gamma );</span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i><span style="background: repeat rgb(255, 255, 255);">Aspetto estetico: 10 + ( mi rimane dentro la mente; il carbonio intrecciato è sofisticatamente bello e il colore cagiante è ipnotico ed elegante). </span></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: times;"><i><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/vYz1ZlfpOg4" width="320" youtube-src-id="vYz1ZlfpOg4"></iframe> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR-FgRXIdztRey4A6fseUJ9OOP60CDogL_jz890coJ5PxplKJxrQzg5o3vl97w-2Blnhh8UR77LNT1WNoexurLhv9RqlRKJCB8EYXDtYPndgeEyPJUkfPTf99MaXQHftsKnobNo6venxPHYURxYxP9IR73KRr9ygghAyYMbd3MNnTACMO40BDP7Pp8KqU/s4032/IMG_5441.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR-FgRXIdztRey4A6fseUJ9OOP60CDogL_jz890coJ5PxplKJxrQzg5o3vl97w-2Blnhh8UR77LNT1WNoexurLhv9RqlRKJCB8EYXDtYPndgeEyPJUkfPTf99MaXQHftsKnobNo6venxPHYURxYxP9IR73KRr9ygghAyYMbd3MNnTACMO40BDP7Pp8KqU/s320/IMG_5441.HEIC" width="240" /></a><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiah24Gi0kDe6lmOvm-t-6xbE1ZUzdvojiTRjS1SjdSwQDfR185yu1nHRY67bmFUmtWsPC0LTxQXdYGqqLkUBNIZ8xt7RdXjGvIlMrbE_CHYv-_OoF2R8S_LCLytchvXX0M6BcHikvPvlxGDKdeV5QsHnmw0idT9jwRE7VT5gY9sYz16PvAc3WJK-QmjYE/s4032/IMG_5439.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiah24Gi0kDe6lmOvm-t-6xbE1ZUzdvojiTRjS1SjdSwQDfR185yu1nHRY67bmFUmtWsPC0LTxQXdYGqqLkUBNIZ8xt7RdXjGvIlMrbE_CHYv-_OoF2R8S_LCLytchvXX0M6BcHikvPvlxGDKdeV5QsHnmw0idT9jwRE7VT5gY9sYz16PvAc3WJK-QmjYE/s320/IMG_5439.HEIC" width="240" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzkJSfUVTgFbIUaKYMY4hYPb4YKELJRAOzDfe8bc1uIKdWXL4y5fazu_9Xn3KBhzSH6P3JDGyl7cTuCVkL1tTup7-JaBM2fRg9PAFwq3AbayfhIsng-3oHlulvduLmZIzLru_mBG6nG6tToYg-uBE4I6UOBuNbcpI3lrxiGY8aA7PCkY2RyJ7na6iYaVM/s4032/IMG_5936.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzkJSfUVTgFbIUaKYMY4hYPb4YKELJRAOzDfe8bc1uIKdWXL4y5fazu_9Xn3KBhzSH6P3JDGyl7cTuCVkL1tTup7-JaBM2fRg9PAFwq3AbayfhIsng-3oHlulvduLmZIzLru_mBG6nG6tToYg-uBE4I6UOBuNbcpI3lrxiGY8aA7PCkY2RyJ7na6iYaVM/s320/IMG_5936.HEIC" width="320" /></a><br /></div></i></span></div><p></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><span style="text-align: left;"><span style="background-color: white;"><i><b>Note.</b> Sostituita la vite di fissaggio della serie sterzo leggera con quella in acciaio inox; non stringeva bene, e la serie sterzo tendeva ad allentarsi. </i></span></span></span><span style="font-family: times; text-align: left;"><span style="background-color: white;"><i>Con la vite in acciaio inox è stato risolto il problema. </i></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i style="text-align: left;"><span style="font-family: times;"><b>Assemblaggio</b>. </span></i><i style="text-align: left;"><span style="font-family: times;">Telaio realizzabile solo su misura; Fibra di carbonio Torayca UD (unidirezionale) Alto Modulo – Alta resistenza + Fibra di Carbonio Torayca 1K Satinato in Modulo Standard ( valore di rigidità torsionale 110 n/m ottimo per gravel); Forcella in fibra di carbonio Torayca UD Alta resistenza – Alto modulo con rake variabile 45/50 mm, predisposizione bike packing e parafango;serie sterzo integrata 1-1/5; perni passanti 100x12 anteriore, 142X12 posteriore specifici Pedemonte; forcellino deragliatore anteriore su richiesta; passaggio ruota max 700X50 / 650 BX50, Triangolo posteriore con fodero orizzontale sinistro ribassato per passaggio catena; passaggio guaine e tubi idraulici integrato; movimento centrale PF386 EVO; reggisella diametro 27,2 mm con bloccasella integrato; colorazione standard cangiante con grafica. </span></i><i style="text-align: left;"><span style="font-family: times;">Per test Campagnolo Ekar <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/06/serve-ancora-la-bici-da-corsa-forse_17.html">CLICCA QUI</a> Per test Campagnolo Levante <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/07/test-bike-campagnolo-levante-la-ruota.html">CLICCA QUI</a></span></i></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: times;"><i style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: left;"><span>Il test è realizzato in collaborazione con la Pedemonte Bike. </span></i><i style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: left;"><span>Per info e contatti: </span></i><span face=""Roboto Condensed", sans-serif" style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: left;"><b>info@pedemonte.bike</b><span> </span><span><i>oppure</i></span><b> pedemonte.bike@gmail.com</b><span> </span></span><i style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: left;"><span>( scrivete che siete lettori del blog 😉). Per leggere la 1^ parte del test <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/03/la-creazione-artigianale-del-telaio-in.html">CLICCA QUI</a> ; per leggere la 2^ parte del test <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/02/test-pedemonte-altavia-la-gravel-bike.html">CLICCA QUI</a> ; per leggere la 3^ parte del test <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/04/test-bike-pedemonte-altavia-prototipo.html">CLICCA QUI</a> . Per leggere la prima pagina del diario test Nova Vita Gravel <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/02/da-road-all-road-adattamento-con.html">CLICCA QUI</a> </span></i></span><span style="background-color: white; font-family: times;">Per consultare il sito della Pedemonte Bike</span><b style="background-color: white; font-family: times;"> <a href="https://www.pedemonte.bike/telaio/altavia/">CLICCA QUI</a> </b><span style="background-color: white; font-family: times;">. Saluti ciclistici. </span></p><span style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; text-align: left;"><span style="font-family: times;"><span style="white-space: pre-wrap;"><div class="separator" style="clear: both; font-style: italic; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/5dXFcKQcBU4" width="320" youtube-src-id="5dXFcKQcBU4"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/MiotUA3Kuq8" width="320" youtube-src-id="MiotUA3Kuq8"></iframe><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDvwJNj0N6LnIcZ7fMn5eaiVmp30XhyphenhyphenIBfCv-NC0r52birAhHvNGwpDK2Mc3DXX2GRgDXRTF32uV4nP1bYAPQG0_tSrzOlSdlJ8-eqvvokNPKRd6v5wM6YyE7kWUqo-wScfGL0LfJNJn2Y6h1arBi-mJmx6L9ANDJxcmvAekmaOuD3xTbQY9BNJlG4UoQ/s3001/Scansione%2014%20feb%202024,%2011.53.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1786" data-original-width="3001" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDvwJNj0N6LnIcZ7fMn5eaiVmp30XhyphenhyphenIBfCv-NC0r52birAhHvNGwpDK2Mc3DXX2GRgDXRTF32uV4nP1bYAPQG0_tSrzOlSdlJ8-eqvvokNPKRd6v5wM6YyE7kWUqo-wScfGL0LfJNJn2Y6h1arBi-mJmx6L9ANDJxcmvAekmaOuD3xTbQY9BNJlG4UoQ/w400-h238/Scansione%2014%20feb%202024,%2011.53.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>L'assetto avanzato race gravel elaborato dallo staff Pedemonte, simile a quello usato con la bici da corsa e scelto per non avere problemi di adattamento.</b> </td></tr></tbody></table><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt4YC1p05G74_7cIHGrwBS4hlJlmRXioblhtErR2OsvSluDNmjUTqwXxHQYwEdObg4P0WSlM2-1XJ5FEbpZLpcS82S2yMI-0bDK6U-7ca1kQbuiVzF7tiqN7KsHGYWT-QakJ176IAXq2tnejl-0mWDSBlF2-TGGQyl6KzS4680qXdeupH1RBSlsq2Fj0/s4032/IMG_5536.HEIC" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt4YC1p05G74_7cIHGrwBS4hlJlmRXioblhtErR2OsvSluDNmjUTqwXxHQYwEdObg4P0WSlM2-1XJ5FEbpZLpcS82S2yMI-0bDK6U-7ca1kQbuiVzF7tiqN7KsHGYWT-QakJ176IAXq2tnejl-0mWDSBlF2-TGGQyl6KzS4680qXdeupH1RBSlsq2Fj0/w400-h300/IMG_5536.HEIC" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Times; text-align: justify;">Cos'è il Mountain Gravel ? E' un neologismo, che ho coniato per definire il pedalare sui monti o sulle colline, lungo strade sterrate e in terra battuta. </span><b><br /></b></td></tr></tbody></table></div></span></span></span></span>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-40171292481704181232023-12-16T16:48:00.027+01:002023-12-21T21:39:15.088+01:00I sogni dei ciclisti si realizzano ancora ! La nuova Pedemonte Mutator RS #grammomania <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><span style="background-color: white; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">Non e’ solo una questione di leggerezza perché contano anche la rigidità torsionale, il comfort e soprattutto un telaio su misura😉. Eccone un perfetto esempio: telaio in carbonio Toray T110 G @pedemonte_bike Mutator RS, rim brakes, 756 grammi costruiti su misura da artigiani italiani per bici da corsa completa di soli 5 kg e 350 grammi, peso comprensivo di pedali 😉! Un altro lettore del blog felice e soddisfatto per essere riuscito a realizzare un sogno seguendo i consigli di @pedalareversoilcielo senza pagare la pubblicità delle corse trasmesse alla TV 📺 😉😉, ma solo la qualità e la competenza degli artigiani italiani del carbonio. Tutto il resto e’ marketing 🤫.</span><span style="background-color: white; text-align: justify;"> Questo ciclista aveva il sogno di possedere una bici su misura, ultra leggera, performante, personalizzata nella verniciatura/livrea, quindi una bici unica; il blog lo ha aiutato a fare la scelta giusta. </span></span><span style="background-color: white; font-family: times;">Auguri e complimenti al forte ed esperto ciclista che la cavalcherà.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; font-family: times;">La nuova Pedemonte Mutator RS (consegnata nel dicembre 2023) è un telaio polivalente, ottimo in pianura e con spiccate doti in salita, allo stato dell'arte rappresenta la massima e definitiva evoluzione della bici da corsa in carbonio rim brakes.</span><span style="background-color: white; font-family: times;"> Per chi volesse conoscere meglio la Pedemonte Mutator RS, consiglio la lettura del test del prototipo <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2021/06/anteprima-test-bike-la-nuova-pedemonte.html">CLICCA QUI</a> </span><span style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: #333333; font-family: times; text-align: left;">e il post scritto per un altro lettore del blog, felice e soddisfatto della sua Pedemonte Mutator RS <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/06/anteprima-la-nuova-pedemonte-mutator-rs.html">CLICCA QUI</a>, perché condividere le proprie esperienze è più bello ed aiuta a scegliere, in un mondo "confuso e strumentalizzato" dal marketing. </span></p><p style="text-align: justify;"><i style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: #333333; font-family: times; text-align: left;">Per info e contatti: </i><span style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: #333333; font-family: times; text-align: left;"><b>info@pedemonte.bike</b> <i>oppure</i><b> pedemonte.bike@gmail.com</b> </span><i style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: #333333; font-family: times; text-align: left;">(scrivete che siete lettori del blog 😉). </i><span style="background-color: white; font-family: times;">Saluti ciclistici .</span><span style="background-color: white; color: white; font-family: times;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/MfS8wXLGaHs" width="320" youtube-src-id="MfS8wXLGaHs"></iframe></div><p style="text-align: justify;"></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-72919209870742283562023-11-27T13:48:00.176+01:002024-02-16T16:15:07.534+01:00Il ciclismo nella Zona 2 . <p style="text-align: justify;">Premessa. " <i>Uè pizzò....calmo.... fondo lento e lungo...brucia grassi</i>" mi urlava Ernesto, quando smaniavo e volevo accelerare, convinto di fare meglio; erano gli anni duri di iniziazione al sacramento del ciclismo praticato nel mondo reale, quello imparato sulla strada; mi parlava e pedalava ed io non capivo perché non si limitasse a pedalare; era capace di tessere un dialogo essenziale durante i lunghi allenamenti, anche per distrarmi dalla fatica e così facendo, lui "diventava" un ottimo misuratore di frequenza cardiaca. Mi insegnava..."<i>gamba allenata, ma non troppo stanca</i>".. sempre con il "<i>colpo in canna</i>"...<i> pronto ad accelerare".</i>.. <i>ad entrare nella fuga"</i> e<i> "rimanerci senza dare tutto</i>", "<i>gestire il carburante per la parte finale</i>" ! Mi diceva "<i>Uè pizzo, non c'inventamo niente, sémo sempre fàtta a cùsì</i>" (niente di nuovo, lo abbiamo sempre fatto) ed oggi, a distanza di molti anni, preparatori, anche quelli di professionisti blasonati ed osannati dalle folle, spiegano ed utilizzano la zona 2 o Z2 ! Erano gli anni 90 quando Sally Edwards definì le 5 zone di frequenza cardiaca per allenarsi efficacemente. Ernesto "era già" nella zona 2 ed io con lui. Grazie. 🚴♂️ 🚴♀️ </p><p style="text-align: justify;"><b>Come si calcola la zona 2</b>. Il cuore è il motore della bicicletta muscolare. Quindi per conoscere la "cilindrata" occorre calcolare la FCM (frequenza cardiaca massima). Ci sono 3 metodi: 1) sottrarre l'età a 220, ma è un metodo approssimativo, non tiene conto del livello di allenamento del cuore; 2) Tracciato ECG con prova da sforzo; 3) 208 - ( 0,7 x età) (esempio per un ciclista di 30 anni, 208 - ( 0,7 x 30) uguale 187 ( FCM) (all'aumentare dell'età diminuisce FCM). A questo punto la zona 2 si ricava dal 60- 70% della FCM. Come ? Con lo smartwatch o fascia toracica collegata al computer installato sul manubrio, considerando però la congenita approssimazione del dato rilevato dal dispositivo elettronico. Oppure con il metodo della conversazione; in questo caso, saremo in zona 2, la zona aerobica più importante, si riesce a parlare e respirare con il naso, senza affanno, "senza boccheggiare come pesci", cioè senza respirare con la bocca, in altre parole " si pedalerà relativamente facile". Quando invece non riusciremo più a farlo, saremo saliti alla zona 3 ( 70-80% della FCM), in modalità "abbastanza facile" (intensità moderata, non basterà più respirare con il naso ed entrerà in azione graduale anche la bocca). Oltre, "benvenuti nella zona anaerobica", pedaleremo a bocca aperta, inizieremo a "spiccare il volo" in Zona 4 ( 80-90%) e andremo in "apnea" in zona 5, alta intensità, finalizzata alla resistenza allo sforzo breve ed intenso (sprint), "regina" dell'allenamento anaerobico. </p><p style="text-align: justify;"><b>Quanto dura l'allenamento in zona 2 ?</b> Almeno 45/60 minuti continui, per almeno una sessione alla settimana. Allenamento-tipo, lunga uscita in zona 2, con sprint finale. Il lavoro in zona 2 va completato con altri lavori specifici ed integrativi, in zone più alte, per aumentare la performance, tenuto conto del ciclismo praticato ( es. i crossisti si allenano in zona 7).</p><p style="text-align: justify;"><b>Come ci si allena in zona 2 ? </b> Con ritmi continui e lunghi, in salita e in pianura, senza "fatica dura" e nella modalità “pedalare regolari “; allenarsi senza stancarsi troppo; gestirsi nel lungo periodo. Bisogna essere "regolari" per andare forte. Pedalare "regolari" cioè con cadenza costante e continua non è facile; è più facile invece pedalare a "strappi"; l'allenamento up and down ( irregolare) è inutile e deleterio in quanto stanca molto di più e predispone agli infortuni. </p><p style="text-align: justify;"><b>A cosa serve allenarsi in zona 2 ?</b> E' la regina della zona aerobica. Stimola la fibra muscolare rossa (finalizzata alla resistenza); aumenta il numero ed efficienza dei mitocondri ( si trovano nelle cellule e sono centrali energetiche) che prelevano ossigeno, in forma maggiore dal sangue, per veicolarlo all'interno delle stesse cellule di cui fanno parte ; migliora la flessibilità metabolica ( massimizza l'ossidazione dei grassi quale substrato energetico principale); riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa (aumentando la dimensione del cuore, in particolare quella del ventricolo sinistro, diminuisce la gittata cardiaca cioè i battiti ovvero i litri di sangue pompati al minuto, e "crea" il cosiddetto cuore del ciclista). La zona 2 consente più uscite di allenamento settimanali e non richiede un particolare recupero tra le sessioni di allenamento. </p><p style="text-align: justify;"><b>Perché la zona 2 si dice "brucia grassi" ? </b>Perché si utilizzano grassi, e più precisamente, parte dei 40 mila kilocalorie degli acidi grassi accumulati sotto forma di trigliceridi depositati nel tessuto adiposo, in particolare il grasso addominale. Quindi in mancanza di pancia o pancetta, nessun problema, il grasso è parte di noi, c'è da smaltirne. E gli zuccheri, assunti anche sotto forma di carboidrati? Poca cosa. Quando l'insulina funziona e non c'è un problema di insulino resistenza, se ne potranno contare solo 2 mila kilocalorie immagazzinati nel fegato e nei muscoli, utilizzati prevalentemente dall'organismo nella zona 4, e 5 per sforzi brevi ed intensi fatti con le fibre muscolari bianche. Il grasso si ossida lentamente e quindi l'energia dura più a lungo, mentre gli zuccheri durano poco, una fiammata e nulla più, poi fanno sentire vuoti di energia, e costringono ad assumerne ancora, a danno della salute ( predispongono all'insulino resistenza quindi al diabete). Ma v'è di più.<span style="font-family: times;"> Attraverso lo studio condotto dal ricercatore Brooks è stato scoperto che il lattato sarebbe anche fonte di energia. Più precisamente il ricercatore statunitense propone<span> l<span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;">'</span><span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;">ipotesi dello shuttle del lattato,<b> </b></span><span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;">fondandola sull'osservazione che il lattato viene prodotto ed utilizzato dalle cellule sia in condizioni aerobiche che anaerobiche</span>. Con lo shuttle del lattato viene evidenziato<span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;"> il trasporto del </span><a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lattato" style="background: repeat rgb(255, 255, 255); color: #0645ad; overflow-wrap: break-word; text-align: left; text-decoration-line: none; text-decoration: none;" title="Lattato">l</a>attato<span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;"> per via intracellulare (all'interno di una cellula) ed intercellulare (tra le cellule). </span> Un esempio. </span>Nel tessuto muscolare, le cellule muscolari bianche, delegate agli sprint, convertono il glicogeno e glucosio in lattato e lo espellono sotto forma di energia per le fibre rosse, utilizzate nella zona 2, in cui il lattato viene bruciato, nel reticolo mitocondriale delle relative cellule, per produrre la molecola di energia ATP che alimenta tutte le fibre muscolari. Sul tema vi rimando a questo interessante <a href="https://phys.org/news/2018-05-lactate-poison.html?utm_content=73283319&utm_medium=social&utm_source=facebook" style="text-align: left;">ARTICOLO SCIENTIFICO CLICCA QUI</a> . </span></p><p style="text-align: justify;"><b>E' possibile (ancora oggi) allenarsi in zona 2 sulla strada aperta al traffico ? </b>No. Ci sono semafori, rotonde, traffico e persone violente al volante, che interrompono la continuità ( e la serenità) della pedalata. Quindi in zona 2 ci si allena nei boschi, sulle strade secondarie o meglio ancora, indoor cioè sul rullo, strumento essenziale di allenamento, a prescindere dal meteo. Importante sottolineare che gli altri allenamenti, come per esempio la SFR, vanno fatti da soli e in luoghi poco trafficati ( per esempio salita in una strada secondaria) per non interrompere la continuità e impedire distrazioni. E allora, oggi, a cosa serve il ciclismo sulla strada asfaltata aperta al traffico ? A fare l'uscita domenicale, a fuggire dallo scialbo quotidiano, a fare giro-bar, foto, video, socializzare ovvero gite e vita di gruppo, a fare sprint per non pagare il caffè, a esibire la divisa sociale e la bici alla moda, a realizzare lunghi viaggi. In ogni caso con il ciclismo su strada aperta al traffico, si "mischiano" le zone di allenamento cardiaco suindicate e si rischia di allenarsi non ottimamente, pur facendo tanti km. Oggi, il traffico limita e penalizza il ciclismo su strada, in modo insostenibile. Così è! </p><p style="text-align: justify;"><b>Conclusioni. </b>La zona 2 è praticata dai corridori professionisti e ciclisti amatoriali evoluti per raggiungere performance da gara; è soprattutto la base della piramide dell'allenamento, serve a tutti, per mantenersi in salute, smaltendo grassi e allenando il cuore. Ma attenzione. <b><u>Fare solo la zona 2 significa fare un allenamento incompleto, rimanere "piantati" soprattutto in salita e nel cambio di ritmo. Quindi integrate con il lavoro fuori soglia e il ritmo alto. </u></b>Il ciclismo è la "pillola" del benessere, ma se viene fatto correttamente, altrimenti diventa "strumento di tortura". Saluti ciclistici. 🚵♀️</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCNn4v0B8Ukx9Iqmzhc1zH_WReEYTOCJ8IeHlwIbfeSl42D8AjThQjqemkgRFiihaUaVcfdFZ2y20M9mS7Tym0UjFOTehJkrO_kjcJ58CZCKAy8VBdE6sDNE-UBsnH2m50gDXU3TIXHbXDTQmDV6uYJxXvfKQtAmZ5kJJeEK-C8K2BrWa_tIk2YWEQa0c/s2048/IMG_4138.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCNn4v0B8Ukx9Iqmzhc1zH_WReEYTOCJ8IeHlwIbfeSl42D8AjThQjqemkgRFiihaUaVcfdFZ2y20M9mS7Tym0UjFOTehJkrO_kjcJ58CZCKAy8VBdE6sDNE-UBsnH2m50gDXU3TIXHbXDTQmDV6uYJxXvfKQtAmZ5kJJeEK-C8K2BrWa_tIk2YWEQa0c/s320/IMG_4138.jpg" width="240" /></a> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/zo5BJoQ7xFQ" width="320" youtube-src-id="zo5BJoQ7xFQ"></iframe><br /></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-19801517975418778772023-11-16T13:06:00.002+01:002023-11-19T11:21:54.822+01:00Grammomania: Shimano Dura Ace Di2 12 speed. <p style="text-align: justify;">La rubrica Grammonania ritorna con l'interessante pesa del nuovo gruppo top di gamma Shimano Dura Ace Di2, 12 velocità. Specifiche del gruppo pesato: pedivella da 170 mm, guarnitura 52/36, pacco pignoni 11/34. Per conoscere il peso del movimento centrale <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2012/12/test-bike-shimano-dura-ace-9000-11.html">CLICCA QUI</a> . In collaborazione con GEKO Sport di Cassino (FR). Per info, contatti e vendite <a href="https://www.gekostore.it/">CLICCA QUI</a> e <a href="https://www.facebook.com/GekoStoreCassino/">CLICCA QUI</a>. Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/D1Ll3xCDi4U" width="320" youtube-src-id="D1Ll3xCDi4U"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-83262327808390961982023-11-12T08:35:00.135+01:002023-12-22T14:43:05.026+01:00Il punto debole della bici da corsa. Soluzione. <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Testando alternativamente la bici da corsa e la bici gravel ho capito il punto debole della bici da corsa; non è una questione di freni a disco o freni tradizionali, il limite della bici da corsa è<b> larghezza ridotta dei pneumatici </b>e <b>conformazione del battistrada slick</b>. <u>La potenza della frenata è nulla senza il controllo del pneumatico. Detto in altre parole, più largo è il battistrada, minore è lo spazio della frenata, maggiore è il controllo/stabilità del mezzo; più è variegata la forma del battistrada, maggiore sarà il grip sulla superficie. Inoltre pneumatico più largo significa pressione più bassa quindi più tenuta e sicurezza su strada, oltre che comfort maggiore, e resistenza alle forature ( a pressione più bassa la tela del battistrada si allarga di meno, è più compatta)</u>. Ecco perché la bici gravel rappresenta la migliore soluzione soprattutto quando è Race Gravel, cioè bici da corsa con pneumatici larghi e diversamente strutturati a partire da 38 millimetri. Non è un caso che le bici da corsa di ultima generazione siano diventate compatibili con pneumatici slick fino a 35 mm. La conformazione/struttura del battistrada<b> </b>della bici da corsa è slick (liscia), e le strade non sono sempre superficie perfettamente asfaltate e asciutte, quindi grip limitato soprattutto in caso di pioggia e di strade sporche o accidentate. Come ebbi modo di spiegare in un precedente post (per leggerlo <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/05/le-bici-da-corsa-e-la-pioggia-al-giro.html">CLICCA QUI</a>), i corridori prof cadono spesso, non solo per imprudenza, imperizia o negligenza, ma anche perché pedalano "al limite", in particolare durante le tappe, anche sotto la pioggia e su strade non pulite, con pneumatici slick. Se fosse per me, li farei correre con bici gravel e pneumatici/ruote più adatti/sicuri alla tappa/corsa/condizioni meteo. Le strade non sono circuiti di formula uno. Quindi la</span><span style="font-family: times;"> soluzione al problema è la larghezza - conformazione- versatilità dei pneumatici gravel, i quali permettono di passare dalle strade scorrevoli, in buono stato, alle avventure off road, lungo sentieri sterrati e/o in terra battuta, ma senza perdere velocità e performance, anzi, migliorandola. I pneumatici gravel hanno molta aderenza (grip) sui tasselli laterali, ma anche un buon rendimento/scorrevolezza, grazie a un battistrada centrale rapido, rendendoli adatti anche a percorsi che comportano terreni poco stabili o sentieri più tecnici. Scelta cerchio</span><span style="box-sizing: border-box; font-family: times; margin-top: 1rem;">: 700 C</span><span style="font-family: times;"> </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: times; margin-top: 1rem;">con sezioni generalmente comprese fra 33 e 50 mm e 650B (diametro interno della ruota più piccolo)</span><span style="font-family: times;"> </span><span style="box-sizing: border-box; font-family: times; margin-top: 1rem;">con sezioni da 42 a 60 mm. La compatibilità larghezza pneumatico/ cerchio, dipende dalla ruota. La scelta ruote/pneumatici dipende anche dalla larghezza telaio/forcella. Scelta ideale per la gravel è il tubeless (pressioni più basse, più confort e scorrevolezza, maggiore resistenza alla foratura) ma si possono montare sullo stesso cerchio anche i copertoncini con camera d'aria.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: times; margin-top: 1rem;">Penso che la bici da corsa moderna deve essere fatta per percorrere tutte le strade, in modo veloce e più sicuro; penso che la bici da corsa moderna sia la bici race gravel. La bici race gravel è la bici che i ciclisti vorrebbero, soprattutto quelli che usano la bici da corsa, ma non lo sanno o non lo confesseranno. A chi non riesce a credere/pensare senza vedere prima le corse trasmesse alla TV, consiglio di guardare su You Tube, le corse gravel che si svolgono nel mondo ( ce ne sono anche di più estreme della Roubaix) o il Campionato mondiale UCI Gravel, questo anche alla TV. Evolvetevi ragazzi e superate gli steccati del pensiero, ci sono ampi orizzonti da scoprire, oltre la massificazione. Saluti ciclistici. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: times;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/r_5uIqyPtAE" width="320" youtube-src-id="r_5uIqyPtAE"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/a6wJSu4zVys" width="320" youtube-src-id="a6wJSu4zVys"></iframe><br /></span></div><span style="font-family: times;"><div style="text-align: center;">La nuova Race Gravel della Pedemonte Bike, fatta a Genova, su misura: la Altavia. </div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/MiotUA3Kuq8" width="320" youtube-src-id="MiotUA3Kuq8"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ufXVMnrrC54" width="320" youtube-src-id="ufXVMnrrC54"></iframe><br /><div style="text-align: center;"> <span style="text-align: justify;">Questo è gravel; ciclismo libero senza regole immerso nella Natura, senza limiti di strade. Perché in fondo il gravel è tutto quello che i ciclisti vogliono, ma non lo sanno. </span><u style="text-align: justify;">P.S. </u><span><u>La pozzanghera serve per verificare perdite d'aria del tubeless, oltre che per fare grave</u>l. </span></div></div></span><p></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-98772851322388472023-10-31T15:12:00.041+01:002023-11-28T14:02:45.344+01:00Oggi sono andato a trovare Marco Pantani. <p style="text-align: justify;">La mia generazione è quella che quando scende dalla bici sente una specie di malinconia; forse a forza di fare salite, qualcosa ti cambia dentro, e così oggi, sono andato a trovare Marco Pantani, sulla salita dedicata a lui, per ricordare oggi, come ieri, che Lui "vive", qui e nell'eternità. Lo faccio spesso, ma in questo periodo dell'anno, non posso mancare. Le salite sono come la vita, devi sempre lottare e alla fine diventano una cosa normale, come ritornare quassù. C'è un tempo per ogni cosa, e questo è il tempo per ricordare le emozioni e vagabondare con la gravel, a stretto contatto con la Natura, mentre tutto scorre e non torna più. Saluti ciclistici.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmniRAIRcMaOIuHmQDpiuuo0W7_cZdXlC2wjBSYSLTnUVkpSYbrg7BxohV8U_IMPUBiY2BDV48K8rY0qnLQFAaYA34Jvxezy5g2m2QH__IdD2aPzuAc7rd6A0ILdXl5OA61D9A0xeiS4J5onF8AEjbjz2D9hipJp2dFRxLRW6nupONWSMAvE5kS9fpgTg/s4032/IMG_4764.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmniRAIRcMaOIuHmQDpiuuo0W7_cZdXlC2wjBSYSLTnUVkpSYbrg7BxohV8U_IMPUBiY2BDV48K8rY0qnLQFAaYA34Jvxezy5g2m2QH__IdD2aPzuAc7rd6A0ILdXl5OA61D9A0xeiS4J5onF8AEjbjz2D9hipJp2dFRxLRW6nupONWSMAvE5kS9fpgTg/s320/IMG_4764.HEIC" width="240" /></a> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/cqoEOxu0TTA" width="320" youtube-src-id="cqoEOxu0TTA"></iframe><br /></div><p style="text-align: justify;">Rispondo qui a chi mi ha inviato email per chiedermi il mio tempo su questa salita: non lo so, non lo guardò mai, la faccio tutta di una fiato, come quando hai sete e bevi un bicchiere di acqua fresca; non voglio perdere tempo per arrivare in cima. La salita non è una cosa razionale, è follia, è istinto. Per chi volesse venire a trovare il Pirata, sulla salita a lui dedicata dal Comune di Fondi, consiglio di leggere questo post <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2014/05/le-quercie-una-salita-appenninica.html">CLICCA QUI</a> e quest'altro <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2022/06/mamma-tonina-e-la-cima-pantani-fondi.html">CLICCA QUI</a> . Per i post scritti sulle salite del Carpegna, del Giro e del Tour di Marco Pantani <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/p/le-mie-scalate-sulle-alpi-e-sugli.html">CLICCA QUI</a> . Saluti ciclistici.<span style="text-align: center;"> </span></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-6809420610505024822023-10-25T07:24:00.132+02:002023-11-08T13:21:24.198+01:00Perché scoppia la camera d'aria ? #quellocheglialtrinonsanno<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">La camera d'aria può scoppiare o perdere aria repentinamente, senza foratura; può<span> esserci il caso della camera d'aria difettosa o vecchia o gonfiata troppo, ma la causa principale è la lacerazione causata da errato montaggio, soprattutto quando ci si trova a montarla in fretta e furia, o a farla montare dal volontario di turno, durante l'uscita con il gruppo. Lo scoppio della camera d'aria, durante lunghe discese, con i freni sempre tirati, causato dall'alta temperatura sulla pista frenante in carbonio, non può accadere più, con le piste frenanti in basalto o carbonio di alta qualità delle ruote di ultima generazione. Se con</span> i cerchi stretti, la camera d'aria può finire per essere pizzicata, con i cerchi larghi, invece, la camera d'aria non rimanendo distesa uniformemente lungo la gola del cerchio, forma delle grinze soprattutto all'altezza della valvola e con l'uso si lacera e quindi scoppia/perde aria improvvisamente, soprattutto con le camere d'aria in termo plastica, molto leggere. Il consiglio è quello di evitare<span><span><u> che la camera d'aria rimanga </u></span></span><span><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: start;"><u>intrappolata tra copertoncino e cerchio, altrimenti la camera non potendo raggiungere il suo diametro pieno, manifesta un avvallamento (si vede il copertoncino leggermente abbozzato) e</u></span><span><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: start;"><u> con l'utilizzo, lo sfregamento della camera d'aria tra cerchio e copertoncino, comporta, presto o tardi, una lacerazione.</u></span></span></span><span> Il paradosso. Se con i cerchi larghi si pensava di risolvere il problema della pizzicatura della camera d'aria che schiacciata tra il bordo del cerchio e il copertoncino, finiva per forarsi quando la si rigonfiava, oggi, pur avendo più spazio, la camera d'aria può rimanere accartocciata ovvero appallottolata e sfregando si strappa/scoppia ! C</span><span>on il tubolare ciò non accade perché la camera d'aria, parte integrante del pneumatico, in guisa da formare un tutt'uno, viene installata dal produttore; come non accade con il tubeless, al cui interno non c'è la camera d'aria, ma solo aria e liquido sigillante, tenuti "dentro" dalla valvola. Ma siccome niente è perfetto, anche con il tubolare e il tubeless ci sono altri tipi di guasto meccanico e per risolverlo, bisogna imparare a gestirlo sempre, fa parte della vita del ciclista Occorre essere auto sufficienti, come i corridori gravel prof e amatoriali che per regolamento UCI e delle Federazione di appartenenza devono gestire il guasto meccanico, senza l'ammiraglia/servizio corse Shimano, come invece permesso ai corridori prof strada. Approfittate del tempo trascorso nei negozi per dare un occhiata a quello che fa il meccanico scrupoloso 😉 . Saluti ciclistici.</span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgHRB08uCJrupCxkSdLREhT9EsMw7Un3PKXYffI9mCnjrQGjFWJI95tGk2Sa2Z_RDrHBr37Nqq_JQPcQTkk-LUzuJGB9dOKT-qI5u2MBzsFiM-_nz22nvHrcWErSqzmajSGhJDASOvkcBSine7WaGgiQaMv3MlzgYldkQ53cfJz07tkGhciX1W0TwCnx9o" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="995" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgHRB08uCJrupCxkSdLREhT9EsMw7Un3PKXYffI9mCnjrQGjFWJI95tGk2Sa2Z_RDrHBr37Nqq_JQPcQTkk-LUzuJGB9dOKT-qI5u2MBzsFiM-_nz22nvHrcWErSqzmajSGhJDASOvkcBSine7WaGgiQaMv3MlzgYldkQ53cfJz07tkGhciX1W0TwCnx9o" width="309" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhpIKart3auKsLAfUtdYgzGyNKRjl7jdicG53oNZAD7GFwi9CRHWsst1cYGfJPbPybSygXX_K7v-AOmQ5MlpYhLbUlI90kRqc4V6ynmUhYe4KG8bZ4ekFFRHVOneyl2okgd0S1LRCCB9qaVMZqRNA7EweKVInhBmfEAUnHN34u2MN7RlqLFX0Z01ML79pk" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="640" data-original-width="480" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhpIKart3auKsLAfUtdYgzGyNKRjl7jdicG53oNZAD7GFwi9CRHWsst1cYGfJPbPybSygXX_K7v-AOmQ5MlpYhLbUlI90kRqc4V6ynmUhYe4KG8bZ4ekFFRHVOneyl2okgd0S1LRCCB9qaVMZqRNA7EweKVInhBmfEAUnHN34u2MN7RlqLFX0Z01ML79pk" width="180" /></a></td></tr></tbody></table><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgM9NzMdS_9SwmAwX0kwRhyphenhyphenZTwqTRm7tAsTLg3u0SQpI55kDCl-RNt5JUCBW-sQvmYHdL1UW2Y-QuPmCqpqnYwMMJ3dS04FglBonwApHjhQiMpFsuZp2f0QJpBzMX5AbbDQpVBO8WCQfJ7ys3z0WEnsa9fVb29NmrIhFGs4kmT7XS2mkFMCViNeKalp5I/s4032/IMG_4910.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgM9NzMdS_9SwmAwX0kwRhyphenhyphenZTwqTRm7tAsTLg3u0SQpI55kDCl-RNt5JUCBW-sQvmYHdL1UW2Y-QuPmCqpqnYwMMJ3dS04FglBonwApHjhQiMpFsuZp2f0QJpBzMX5AbbDQpVBO8WCQfJ7ys3z0WEnsa9fVb29NmrIhFGs4kmT7XS2mkFMCViNeKalp5I/w150-h200/IMG_4910.HEIC" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXz9eycZ8TfXv9cBXEO_9o9A9JrZWBDnZ5B3w0O5Xl6lNP1qoe43XpitUA8kQDXWzqimvAJ74twIHEl7rGGT0XXcFnLNhOfK7DCqr_CaCbEvLleUGNGvz8WsOr0XJw5ZxjPaqQzsKw5dDW6fVkH2a5JC9JgzqYEx65xTAsYVost7iiAXYCNbgdepjhyx4/s4032/IMG_4913.HEIC" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXz9eycZ8TfXv9cBXEO_9o9A9JrZWBDnZ5B3w0O5Xl6lNP1qoe43XpitUA8kQDXWzqimvAJ74twIHEl7rGGT0XXcFnLNhOfK7DCqr_CaCbEvLleUGNGvz8WsOr0XJw5ZxjPaqQzsKw5dDW6fVkH2a5JC9JgzqYEx65xTAsYVost7iiAXYCNbgdepjhyx4/w240-h320/IMG_4913.HEIC" width="240" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqzpU4HElF4Mrv72V7e1ujPG7KBppNGXAsmFIPnmI_FZF1dngobMvpYmeonYb1oa6_oSZqWoTNLk5CKgzbguTnBepwF3aM6FIlnCWkOPV7NtEDQxhP78h3RV8YqtdN6lpYC3lRoix_xMTBmGKgt_SYcufI61YueC0eFaqYF1MPHk4sgg9YE0MiJcbMlVs/s4032/IMG_4912.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqzpU4HElF4Mrv72V7e1ujPG7KBppNGXAsmFIPnmI_FZF1dngobMvpYmeonYb1oa6_oSZqWoTNLk5CKgzbguTnBepwF3aM6FIlnCWkOPV7NtEDQxhP78h3RV8YqtdN6lpYC3lRoix_xMTBmGKgt_SYcufI61YueC0eFaqYF1MPHk4sgg9YE0MiJcbMlVs/w150-h200/IMG_4912.HEIC" width="150" /></a></div></div></div>Per evitare pieghe camera inserirla gonfia a 0,8 atm circa all'interno del copertone durante l'installazione <p></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-71580653142467839852023-10-01T15:11:00.039+02:002023-10-16T09:18:41.224+02:00Gravel e Natura. La grotta di Zì Checca e cavern hard gravel #nolimits #avventuragravel<p style="text-align: justify;">Ci sono ciclisti e pedalatori che scelgono il traffico e indifferenti allo smog, praticano il "pellegrinaggio bar"; altri ciclisti invece praticano il <b>panismo </b>e con il mezzo adatto salgono veloci e sicuri anche dove la bici da corsa si ferma. Stamane, avventura hard gravel sui monti, tra caverne e paesaggi carsici affascinanti e selvaggi, oltre l'asfalto, nella bellezza e nel mistero della Natura. Per completezza la grotta "di Zì Checca" è profonda 110 metri ed è visitabile solo da speleologi esperti. Trattasi di cavità carsiche verticali all’interno di un vasto campo carsico, classificato Monumento Naturale dall'UNESCO. Per vedere la bellezza di questo territorio <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/05/storie-gravel-rock-e-la-ex-cava-di.html">CLICCA QUI</a> Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/-IGSKyZDhN4" width="320" youtube-src-id="-IGSKyZDhN4"></iframe> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC0GNkOkPmRnWnuKTMX0XRepMFryMEu9UJgBTpDdUEZivU2qJVguCM9U5kXxbMxLETM8kF5WmGneAkeWnKzBJtoiVPOpdk6cPzqQ3x4gg_LW39j5f4LA5wuZ0p5qHqhp8YGPyVK6xetcRDG4Ludqx4F6l_V5Pg37k7dV1zwLy7w-9bEHL3yLZtOGjiTn4/s4032/IMG_4396.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC0GNkOkPmRnWnuKTMX0XRepMFryMEu9UJgBTpDdUEZivU2qJVguCM9U5kXxbMxLETM8kF5WmGneAkeWnKzBJtoiVPOpdk6cPzqQ3x4gg_LW39j5f4LA5wuZ0p5qHqhp8YGPyVK6xetcRDG4Ludqx4F6l_V5Pg37k7dV1zwLy7w-9bEHL3yLZtOGjiTn4/s320/IMG_4396.HEIC" width="320" /></a><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIsVNiJS4BYb-lIvka-__4JjwnS7qBjtwPlON-_ELB5XnBypu3Xp5KkBbbS8GbILE9R_o_rzmPWQw70wuJ5k3yrc6zIDffDn_nDaw12kQsV01sjOMf-9irVcpj8lMLT0ferMMjWLSw-V8K_K0e_oJyryOV3F7MAvKOhfYS49K02QHGMvGPG_LopbzEFjY/s4032/IMG_4406.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIsVNiJS4BYb-lIvka-__4JjwnS7qBjtwPlON-_ELB5XnBypu3Xp5KkBbbS8GbILE9R_o_rzmPWQw70wuJ5k3yrc6zIDffDn_nDaw12kQsV01sjOMf-9irVcpj8lMLT0ferMMjWLSw-V8K_K0e_oJyryOV3F7MAvKOhfYS49K02QHGMvGPG_LopbzEFjY/s320/IMG_4406.HEIC" width="240" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3-wlxXgU6pLcV1gh2tGfP6xDaxsltSXn-hqyjDZWQGePyL9odPGbKVInF2RjcA1_NBnqx5cxw0xJv58jkl1PVJn5rfSaHeXZgStU6fS6Sjhi0ombvqzPeEgr6N3UJstxUcR2w4OPevc3z0oGpr38-XKeut6oz1-HeGo7FSW2YJG2zmskWeAP1Ri39f04/s4032/IMG_4415.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3-wlxXgU6pLcV1gh2tGfP6xDaxsltSXn-hqyjDZWQGePyL9odPGbKVInF2RjcA1_NBnqx5cxw0xJv58jkl1PVJn5rfSaHeXZgStU6fS6Sjhi0ombvqzPeEgr6N3UJstxUcR2w4OPevc3z0oGpr38-XKeut6oz1-HeGo7FSW2YJG2zmskWeAP1Ri39f04/s320/IMG_4415.HEIC" width="240" /></a></div></div></div></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-24648366471045616392023-09-22T18:33:00.119+02:002023-11-02T12:54:05.421+01:00Test bike: copertoncino Veloflex Corsa Evo (Para) da 28 mm. (Work in progress).<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E' tempo di pubblicare il test dei copertoncini ( o tubolari aperti) <b>Veloflex Corsa Evo Fianco Para, da 28 mm per bici da corsa</b>, made in Italy, 320 TPI, per allenamento e competizione. Caratteristica saliente: <u>pressione minima da 5 ATM</u>, tipica delle sezioni più larghe (massima 8 ATM). <b><u>Target test</u></b>: confronto 25 mm/28 mm Veloflex Corsa Evo, con telaio, ruote e camere d'aria in termoplastica e butile, uguali, per spiegare, quanta <b>differenza effettivamente </b>sia<b> percepibile</b>. Il test è realizzato in collaborazione con la Veloflex. Pressione di utilizzo: 5,1 ATM (anteriore), 5,2 ATM (posteriore). Tipologia camere d'aria usate nel test: termoplastica e gomma. <b><u>TEST su strada</u> </b>(la mia scrivania). Con il 28 mm, sulla strada dissestata, sento una maggiore <b>scorrevolezza</b> e <b>stabilità</b> e di converso non si apprezzano differenze marcate di scorrevolezza sulla strada perfettamente asfaltata. Probabilmente il 25 mm ha una <b>resistenza</b> maggiore <b>al rotolamento</b> perché si nota una maggiore deformazione una volta montato sulla ruota, una forma più spigolosa e meno rotonda. Con il 28 mm si avverte una maggiore percezione di <b>sicurezza</b> e <b>comfort di guida. </b>Non sento una differenza sostanziale<b> in</b> <b>reattività </b>pur essendo la coppia test da 25 mm, più leggeri di 32 grammi. Fino a questo momento, la misura più larga è più<b> resistente</b> alle forature e all'usura, forse perché il tessuto è meno teso e distribuisce il peso su una superficie più ampia, ma per le forature, contano anche la fortuna e l'entità della sporcizia delle strade italiane. Circa la comparazione della scorrevolezza fra diverse misure, ribadisco, la <b>qualità</b> e la <b>lavorazione </b>della <b>mescola </b>del<b> battistrada </b>è determinante, e i copertoni (e tubolari) Veloflex sono i più scorrevoli, per ora, tra tutti quelli testati. Consiglio di usare del <b>borotalco</b> durante il montaggio delle camere d'aria, in modo da attenuare l'attrito con il copertone. Per leggere il precedente test Veloflex Corsa Evo da 25 mm <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2021/08/test-bike-veloflex-corsa-evo-work-in.html">CLICCA QUI</a> . <span style="font-family: times;"><span style="color: #333333;"><b><u>Pagella:</u></b> </span><span style="color: #333333;">Scorrevolezza 10; Confort 10 ; Grip asciutto 10 ; Piacere di guida: 10; Stabilità: 10; </span><span style="color: #333333;"> Qualità lavorazione e del battistrada: 10</span> </span>Saluti ciclistici. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Vn81divDr6w" width="320" youtube-src-id="Vn81divDr6w"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/etiiOxNN0Oo" width="320" youtube-src-id="etiiOxNN0Oo"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9W0-zTH6WV-3FAo6GbdJ_QscppbYHJMOVPpxWUjKn5UeVwjk9g7mEHoLvOc_e4c2-QWl7DxAUb6Tj5HLFTRwVFtVCo8YYdtY_u5EXuuLAY1e04fIJv2k0sLnmc0Q-pu7Gx8O-QuNf7eA8Y1_RnmRhkiHkhWAD0iNv8w8iAkX_nJ0fhFIFucrJ7jFZkGk/s4032/IMG_4236.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9W0-zTH6WV-3FAo6GbdJ_QscppbYHJMOVPpxWUjKn5UeVwjk9g7mEHoLvOc_e4c2-QWl7DxAUb6Tj5HLFTRwVFtVCo8YYdtY_u5EXuuLAY1e04fIJv2k0sLnmc0Q-pu7Gx8O-QuNf7eA8Y1_RnmRhkiHkhWAD0iNv8w8iAkX_nJ0fhFIFucrJ7jFZkGk/w150-h200/IMG_4236.HEIC" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC3y9CwqumBfN08xEhcyOzucNv82JiPCEE77PKrxeRa_xZup9uLc3q9iVDspIdY_AKRC_7ZKXWxxt2MeQFuNFKH3-_Dz5ovrgu78mZ2Y-4ldUMmSa2By87SvG1gWnrrEJmtCcxKatXT4Ws629rkDRS2Ny1g8vuS_bw-7duwmZdwjjoe08EkuUSc4aktaw/s4032/IMG_4235.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC3y9CwqumBfN08xEhcyOzucNv82JiPCEE77PKrxeRa_xZup9uLc3q9iVDspIdY_AKRC_7ZKXWxxt2MeQFuNFKH3-_Dz5ovrgu78mZ2Y-4ldUMmSa2By87SvG1gWnrrEJmtCcxKatXT4Ws629rkDRS2Ny1g8vuS_bw-7duwmZdwjjoe08EkuUSc4aktaw/w150-h200/IMG_4235.HEIC" width="150" /></a></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-12579484594007299272023-09-14T12:36:00.000+02:002024-02-22T16:52:48.455+01:00Il Gravel nella foresta è un magico allenamento. Consigli per pedalare gravel. #NovaVitaGravel<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/n_ExC-uBjqk" width="320" youtube-src-id="n_ExC-uBjqk"></iframe> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmMVY0RGCyoTcJcqR_lIkkKcNmr897v9MEoqhMebCVNT-Dd4WERaPY_Pnv6HihxpiP0Ge4iAip8QXN4Lad6WBYBKRuJDBwdWW444w5cjubmId21aqMMEe00WCIXAlWk9YkGqbiDZc2QvD1ypGNmrvN0dQ_1zxFI0iuoxbRaK7QclotgX5ugCA-w9thrTA/s4032/IMG_4605.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmMVY0RGCyoTcJcqR_lIkkKcNmr897v9MEoqhMebCVNT-Dd4WERaPY_Pnv6HihxpiP0Ge4iAip8QXN4Lad6WBYBKRuJDBwdWW444w5cjubmId21aqMMEe00WCIXAlWk9YkGqbiDZc2QvD1ypGNmrvN0dQ_1zxFI0iuoxbRaK7QclotgX5ugCA-w9thrTA/w240-h320/IMG_4605.HEIC" width="240" /></a><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Il Gravel è la cosa più divertente che mi sia capitata di fare con la bicicletta. Quando passo da ghiaia, terra, sassi, buche, all'asfalto, vado facile, fatico di meno, ma non mi diverto più; è come se passassi dal livello superiore a quello inferiore. Per spiegarvi come mi alleno in salita, scrissi il post intitolato " Mentalizzare la salita" (per leggerlo <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2022/06/mentalizzare-la-salita-cycling-cyclist.html">CLICCA QUI</a> e anche questi altri due post <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2020/05/come-pedalo-in-salita-la-ripetuta.html">CLICCA QUI</a>, <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2018/12/ciclismo-allenarsi-in-salita.html">CLICCA QUI</a>). Completo l'argomento allenamento con "la foresta è un magico allenamento". Con la gravel nel bosco non è facile, soprattutto quando spingo a tutta, su di un "letto" di foglie, sotto il quale si nascondono sassi, rami, buche; occorre, massima concentrazione, assetto da corsa (presa alta sulle leve dei comandi o bassa, schiena arcuata, braccia piegate), e ammortizzare le asperità del terreno accidentato, con le braccia, cioè non tenendolo rigide, ma flettendole ad ogni buca, in modo da limitare colpi duri alla cervicale e alla schiena. Tutti i muscoli lavorano sotto stress e con maggiore sforzo, sottoposti ad una intensa tensione, la mente è molto concentrata, si attivano tutti i sensi, si ritorna ad avere un contatto totale con la Natura, <b>si diventa "animali" ciclistici</b>. Pedalo nella foresta a tutta, per fare potenziamento muscolare ( affiancandolo alle SFR); è come se trainassi un calesse ed è efficace al punto che quando passo all'asfalto, riesco a fare velocità più facilmente, mi sembra di pedalare in discesa. Inoltre miglioro la capacità di gestire il pericolo, in quanto anche se non ci sono veicoli, occorre stare con gli occhi sulla strada (mai guardarsi i piedi) non solo per evitare buche, rami e altre insidie, ma anche per gestire l'attraversamento improvviso degli animali selvatici che scappano quando mi sentono: 8 daini, 1 cinghiale e 1 volpe, nell'allenamento odierno; la cosa mi diverte e mi affascina. La bici da corsa non può darti tutto questo; la bici da corsa non può portarti ovunque e il ciclista ha sempre bisogno di nuove strade, nuove emozioni.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b style="color: #1f2224; font-family: times; letter-spacing: 0.16px; text-align: left;"><u>Consigli per pedalare gravel</u></b><span style="background-color: white; color: #1f2224; font-family: times; letter-spacing: 0.16px; text-align: left;">. Guardare la strada, più lontano, rispetto alla bici da corsa, per anticipare in tempo il pericolo, come radici, buche, sassi e rami. Accompagnare le buche e la strada dissestata con le braccia, senza irrigidirle; le braccia, le ruote e i pneumatici larghi sono gli "ammortizzatori". Tenere le mani sempre in presa alta, impugnando saldamente, ma non forte, i comandi; in off road non impugnare centralmente il manubrio. Alzarsi dalla sella, allontanando il baricentro verso la parte posteriore, in modo da avere più grip ed equilibrio, in una discesa sterrata; frenare gradualmente. Lasciare andare la bici gravel sull'off road, non frenare continuamente, imparare ad avere fiducia in sé stessi e nel mezzo. </span><u style="color: #1f2224; font-family: times; letter-spacing: 0.16px; text-align: left;">Quando si inclina la bici, bisogna mantenere il corpo in verticale, altrimenti si perde l'equilibrio.</u><span style="background-color: white; color: #1f2224; font-family: times; letter-spacing: 0.16px; text-align: left;"> Agli stradisti, può accadere di sentirsi in equilibrio instabile in modalità off road; è normale, le prime volte; poi o si impara "o si montano le rotelle delle bici dei bambini" 😉! Il tubeless tassellato deve essere gonfiato quasi al minimo della pressione consigliata dal produttore, per avere la massima prestazione (grip, scorrevolezza e sicurezza): sotto e sopra la pressione minima e massima il tubeless si stallona e si finisce con il cerchio sulla strada. Controllate se il liquido è presente all'interno del tubeless. Il tubeless è molto confortevole, lo è più del tubolare e del copertoncino, ammortizza tantissimo, persino sullo sconnesso e sulle buche, è molto scorrevole (come un tubolare, più di un copertoncino). Evitare le pozzanghere perché non si conosce la profondità. In salita sterrata non alzarsi mai dalla sella, altrimenti si perde aderenza e peso sul posteriore. Sul fango si può pedalare solo se è semi compatto; se è liquido si perde il controllo; rimuovere il fango che si ammucchia tra forcella e pneumatico, prima che la ruota si blocchi. La gravel con i pneumatici giusti, sale come un carro armato sullo sterrato, non serve alzarsi sui pedali. La mia sella non è adatta per l'uso off road, ma la uso per questo test perché è leggera, perfetta per il bacino small e ci pedalo anche sulla strada asfaltata; per il gravel ci vuole una sella molto comoda.</span> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Tutti possono pedalare gravel. Per andare veloci e sbagliare il meno possibile sullo sterrato e sulla terra battuta, oltre ad un mezzo top, serve allenarsi ed avere un approccio graduale, senza esagerare, soprattutto nelle prime uscite, imparando e migliorarsi, ci vuole il tempo giusto. </span><span style="text-align: left;"><u>Sapere pedalare sul rullo libero, può aiutare molto</u>. </span><span style="text-align: left;">Sullo sterrato e terra battuta, bisogna imparare a bilanciare il corpo. In salita sterrata e impervia, si spinge da seduti, per avere presa sulla strada "croccante" e non slittare.</span><span style="text-align: left;"> Mai mettere la ruota per traverso quando si frena sullo sterrato, si finisce per terra. Attenzione a passare nelle pozzanghere si potrebbe finire "sott'acqua" o trovare sassi. Passare veloci dall'asfalto allo sterrato e sulla terra battuta non è facile, occorre cambiare marcia, si fatica di più, e non ci si può distrarre mai, è più impegnativo della strada asfaltata; bisogna imparare a valutare le dimensioni e la densità della ghiaia, il livello di compattezza della terra/sabbia battuta; quando la densità della terra battuta è bassa le ruote possono arenarsi e si può perdere l'equilibrio. Non fatevi fuorviare da quello che vedete sui social o alla TV; la realtà non è semplice. Ma si impara e ci si diverte. A patto che si abbia pazienza con gli errori e l'umiltà per imparare. Le cose migliori hanno bisogno del loro tempo. </span>Per leggere il test della Pedemonte Altavia <a href="https://pedalareversoilcielo.blogspot.com/2023/04/test-bike-pedemonte-altavia-4-parte-il.html">CLICCA QUI</a> Saluti ciclistici. </div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-48630006172702647712023-09-07T14:40:00.000+02:002023-12-22T17:51:26.724+01:00Bici da corsa super leggera artigianale, su misura, non un sogno, ma una realtà: Pedemonte Aurata Superleggera RS. <div style="text-align: justify;">Questa Pedemonte Aurata Superleggera RS, versione con freni tradizionali, da <b><u>5460 grammi </u></b>è stata consegnata oggi! Un altro sogno diventato realtà. Auguri e complimenti al ciclista 😉. Saluti ciclistici. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Eal-VrftAf4" width="320" youtube-src-id="Eal-VrftAf4"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/WXRIgyGKvZY" width="320" youtube-src-id="WXRIgyGKvZY"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-65164138881870085002023-09-04T19:45:00.015+02:002023-10-21T17:39:15.171+02:00Test bike: freni a disco 📀 e pastiglie .<p style="text-align: justify;"><b>La bicicletta non e’ come il calcio, non ha bisogno di tifosi, ma di appassionati competenti.</b> Detto ciò, consiglio di tenervi aggiornati ed iscrivervi anche sul canale YouTube del Blog. Ecco il link <a href="https://www.youtube.com/channel/UCb48aZAVS7lK4hwhHLC-kMg">CLICCA QUI</a> Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/xnv4bHN7q8Y" width="320" youtube-src-id="xnv4bHN7q8Y"></iframe><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgcEkVf458aVpeb7FyvWDmVtvRQpv0KcJUneW1ppmfxqsBTgSKHAjVtG1LkdrIW2J6fUXxpkR8KAvv8QK2DS9vg1eOzw8w8tyfkIrWoF5SdxFrbMcM2D2QnciYWBAYE3-b64ydAP-STGcba-_qAfRF6GGsrSdISP1_0Azfk5orznHYj_p-rgDS08ODZwA/s4032/IMG_4442.HEIC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgcEkVf458aVpeb7FyvWDmVtvRQpv0KcJUneW1ppmfxqsBTgSKHAjVtG1LkdrIW2J6fUXxpkR8KAvv8QK2DS9vg1eOzw8w8tyfkIrWoF5SdxFrbMcM2D2QnciYWBAYE3-b64ydAP-STGcba-_qAfRF6GGsrSdISP1_0Azfk5orznHYj_p-rgDS08ODZwA/w320-h240/IMG_4442.HEIC" width="320" /></a></div><p></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-21938985890741404342023-08-23T13:48:00.071+02:002023-10-27T13:52:24.935+02:00Gravel, salita dura e biker. Lo sport è sportività. <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Il fatto. Stamattina al termine di una dura salita di circa 6 km, cambio rapporto ed attacco subito, un altra salita, più dura, su una rampa del 12% che continua incessantemente per altri 4 km e mezzo circa. Faccio spesso questo percorso, per "spaccare" le gambe, allenarle e abituarle al dolore della fatica, mi consente di pedalare nel parco regionale, tra asfalto rovinato, gravel e boschi. Questo per dimostrare che con la nuova Pedemonte Altavia, race gravel bike, si possono fare salite dure e percorsi gravel/asfaltati con molto dislivello, a ottima velocità. <span>C<span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: white; caret-color: rgb(51, 51, 51); text-size-adjust: auto;"><span style="text-align: left;">ontano le gambe, si, conta l'allenamento specifico per la salita, si, conta il rapporto ottimale peso/watt, si, contano la volontà e la motivazione, si, ma conta anche una bici performante. </span></span></span><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: white; caret-color: rgb(51, 51, 51); text-size-adjust: auto;">Sono un tester, e quindi devo provare tutto, per fare valutazioni e dare consigli, altrimenti sarei un opinionista da forum.</span><span style="-webkit-text-size-adjust: auto; background-color: white; caret-color: rgb(51, 51, 51); text-size-adjust: auto;"> Sono abituato </span><span>ad "andare in fuga, mentre gli altri rimangono coperti nella pancia del gruppo a ripetere quello detto da chi non conosce" anche nelle scelte! </span><span>Detto questo, rispondo a chi mi ha chiesto sul blog, su You Tube e Instagram, se avessi smesso di andare sulla bici da corsa; no e in questo periodo, mi è servita per capire che la Pedemonte Altavia è più stabile, è più comoda, anche sulla strada asfaltata e che non ci sono differenze sostanziali nella prestazione. Ringrazio i</span> biker che hanno realizzato questo video, da conservare e condividere, come un dono di alto valore sportivo; li saluto con un grande abbraccio. Chi pratica sport sin da giovane età, come me, sa bene che lo sport è sportività e divertimento. Noto lo stridente contrasto tra la sportività e la goliardia dei biker e la insana e stupida competizione/invidia, frequente tra gli stradisti. Saluti ciclistici. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/zjtZKrdlxEI" width="320" youtube-src-id="zjtZKrdlxEI"></iframe> <iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/e4M1svlqiK0" width="320" youtube-src-id="e4M1svlqiK0"></iframe></div>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-23386064282514523822023-08-21T13:51:00.007+02:002023-11-03T11:30:45.158+01:00Over training !<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/0GxOOX7wwzY" width="320" youtube-src-id="0GxOOX7wwzY"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3160026669392791051.post-45055096696929731182023-08-18T19:36:00.000+02:002023-08-18T19:36:09.176+02:00Lo stallonamento del tubeless spiegato con 2 video al pedalatore che conosce solo le corse alla TV. <p style="text-align: justify;">Io non seguo più le corse trasmesse alla TV e nei due video mi sono limitato a rispondere al pedalatore, in due modi, con la speranza di essere stato esaustivo. Amen. Saluti ciclistici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hDJwp0i_1Js" width="320" youtube-src-id="hDJwp0i_1Js"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p style="text-align: justify;"><br /></p>Pedalare verso il Cielohttp://www.blogger.com/profile/06550794321200188651noreply@blogger.com3