venerdì 30 novembre 2018

Il peso forma del ciclista. Obiettivo rapporto peso/potenza

Molti si preoccupano di avere la bicicletta da corsa super leggera e pensano così di migliorare la prestazione su strada e di risolvere il problema. Tutto sbagliato. Fanno finta di vedere come tira la salopette o il calzoncino, come si deforma la maglietta, insomma fanno finta; poi si consolano con il mega piatto di pasta pensando di averlo meritato dopo l'uscita; il problema non è mangiarla, ma quanto mangiarne, dato che molti ne assumono più cibo di quello che consumano ! Il ciclismo non è uno sport facile, non è una partita di calcetto, è disciplina, impegno costante, allenamento anche a tavola, se non siete disposti a così tanto, lasciate stare, risparmiate soldi e tempo. Il migliore preparatore, la migliore tabella di allenamento, è la bilancia, non sbaglia mai e dice sempre la verità. La cosa fondamentale per andare forte, non è l'immondizia del doping, il grande inganno, la menzogna venduta alle persone deboli. La cosa fondamentale è invece il rapporto peso/potenza, il peso forma o qualcosa di più leggero. Se pesi di più hai bisogno di più watt; peso leggero, significa meno sforzo; più il ciclista pesa e più watt ha bisogno per spingere il peso complessivo ciclista/bicicletta. Ovviamente in salita hai voglia a pedalare sull'ultimo modello, la fisica ti spinge indietro se non scatti sui pedali, leggero e forte. Puoi pedalare fuori sella ( se sei scalatore) o in sella (se sei passista), ma devi sempre potere muovere meno peso per andare più forte e soffrire di meno. 
I watt si liberano con il peso leggero. Il peso è la zavorra del ciclista. Ecco spiegato il motivo, per cui, un ciclista vi potrebbe sorpassare in salita e non solo, pedalando con un cancello ovvero bicicletta vecchia. Ecco perchè è meglio il telaio con il migliore rapporto peso/rigidità invece del modello super leggero. Il rapporto peso/rigidità del telaio equivale a quello peso/watt del ciclista. Non dimenticatelo mai. Non serve la bicicletta ultra leggera, ma il ciclista in forma. Punto. 
Allora spegnate i programmi come Master Chef e diventate ciclisti nel corpo e nello spirito, forza e disciplina, la pancia lasciatela a quelli che giocano a calcetto e a quelli del bar dello sport o leoni della tastiera. Resta sempre l'alternativa di pedalare per il piacere di appoggiare la bicicletta fuori al bar, in una domenica di sole e senza smog. 
Saluti ciclistici. 

Il mio peso attuale ( compreso di calzini e mutande).

venerdì 23 novembre 2018

Ciclismo. Consigli semplici per un allenamento efficace.



Questo articolo di giornale conferma quello che dico da sempre: troppo allenamento non va bene, anzi non fa bene. Recupero ed equilibrio ci vogliono e soprattutto nel caso di sport amatoriale bisogna divertirsi, non deve diventare un lavoro forzato ( per cosa ? Per il prosciutto o per "sverniciare" il compagno di uscita !!).
Quanti ciclisti ho visto appendere la bicicletta al chiodo per “raggiunta assuefazione” alla tabella di allenamento!! Il motivo è semplice: non si divertivano più, ma avevano associato la bicicletta da corsa ad un impegno costante e ripetitivo, alla stregua del lavoro (oltre a quello vero!!). La passione muove le persone e le idee. No passione, no motivazione.
Qualità e non quantità. Non servono uscite lunghe e uguali, ma solo quelle di intenso e graduale lavoro; il ciclismo è uno sport aerobico, stimolate il cuore e i muscoli, spingeteli con moderazione e progressivo miglioramento. Alternate le sedute di lavoro, al riposo, per migliorare e recuperare. Il corpo ha dei limiti, non aggiungete ulteriore ed inutile stress a quello quotidiano derivante dal lavoro (vero). Non siete dei corridori professionisti.
E vogliamo parlare anche dell’alimentazione? Quanti ciclisti si abbuffano a tavola e mangiano di più di quello che consumano e poi si lamentano se sono "piantati" in salita e quando non stanno a ruota ! Il primo e fondamentale allenamento si fa a tavola. Dico sempre, soffrire ( rinunciare) a tavola ovvero cambiare dieta o stile per godere (volare) sulla strada. Loro non conoscono il rapporto peso/potenza e praticano il deleterio ciclismo di gruppo, quello che non abitua a prendere il vento in faccia, e trasforma il ciclismo in una pratica da salotto, in una chiacchierata tra amici, che poi sono gli stessi che pedalano in tripla fila e fanno odiare dagli automobilisti la categoria dei ciclisti.
Bisogna allenarsi anche da soli, anzi soprattutto, se si vuole imparare ad ascoltarsi, a prendere il vento in faccia, a concentrarci su noi stessi e la strada. I limiti si superano così. E non bisogna essere dei campioni, ma bisogna solo imparare a conoscerci.
Vedo molti ciclisti. trasformare il manubrio della bicicletta da corsa, in un piano di lavoro o di ufficio, con tanto di computer, satellitari eccetera. Limitatevi al necessario, e guardate solo la strada, i colori del giorno, e vi divertirete; ascoltate il vostro corpo, il vostro cuore, e capirete cosa potete migliorare,, con il tempo e l'esperienza, Solo voi potrete diventare il vostro migliore preparatore.
La bicicletta da corsa è uno strumento semplice, non appesantitelo con l'inutile e il diverso strutturalmente.
E per concludere, un ultimo consiglio, usate il casco e non le cuffiette, imparerete ad ascoltare e a guardare la strada e i pericoli.
Saluti ciclistici.

sabato 17 novembre 2018

Si fa presto a dire meccanico. La centratura della ruota.

Proseguono sul mio blog, i consigli per gli appassionati. Oggi si parlerà della centratura della ruota. I migliori meccanici si riconoscono anche dai particolari come la macchina per il controllo e la centratura delle ruote, uno strumento semplice che va utilizzato con pazienza e maestria. In pratica il meccanico deve verificare prima l'eventuale sbandamento della ruota, facendo scorrere la ruota sulla macchina. Se la ruota è perfettamente centrata come nel video, la ruota scorrere perfettamente aderente al bordo di controllo della macchina; se invece è decentrata si noterà che il cerchio si discosterà nel punto dove il raggio si è allentato. A quel punto, il meccanico dovrà registrare la tensione del raggio fino a raggiungere la tensione necessaria e uguale a quella degli altri raggi, agendo con una specifica e piccola chiave, regolando il nipple del raggio ( avvitandolo in senso orario). I nipple, sono dei piccolissimi dadi in cui viene inserito il raggio, si trovano installati all'esterno del cerchio, oppure all'interno del cerchio; in quest'ultimo caso, prima di procedere all'operazione, occorrerà rimuovere necessariamente il tubolare o la copertura. Va detto però che per la migliore esecuzione del controllo la copertura andrà sempre rimossa.Le macchine più avanzate, quelle usate anche dai produttori delle ruote, sono dotate di manometri per la misura della tensione, come quello nel video; ma ci sono anche macchine più semplici, senza manometro, ma in quel caso occorrerà molta esperienza ed "occhio" da parte del meccanico durante l'intervento. 
Saluti ciclistici. 


martedì 13 novembre 2018

Casco per bicicletta da corsa Van Rysel

Lo scrivo da tempo, non bisogna spendere somme sproporzionate per un casco omologato, secondo lo standard europeo (CE) in vigore. Ecco un esempio, perfettamente coerente con quello che penso, il casco Van Rysel, qualità e prezzo imbattibile, dotato di supporto per l'installazione della luce. Il prezzo, meno di 35,00€,  e la qualità ( omologato CE) sono quelli giusti.  Una chiosa. Preferisco installare la luce sul casco per essere meglio visibili sulla strada, senza rovinare esteticamente la bicicletta, e il mercato incomincia a seguire questa scelta. Saluti ciclistici. 





lunedì 12 novembre 2018

Si fa presto a dire meccanico di biciclette da corsa !!! Montaggio corretto dei comandi.

In questi lunghi anni che gravito nel mondo della pratica ciclistica, ho visto di tutto, anche biciclette da corsa assemblate con i "piedi" da parte di meccanici troppo frettolosi o non all'altezza della situazione; e la cosa per certi versi drammatica, è che ci sono ciclisti, per la verità troppi, che sono ignari di quello che usano al punto che per paradosso, diventano la "caricatura" del ciclista. Ciclisti novelli o tracotanti che si preoccupano di imitare i corridori professionisti, persino quando gettano sulla strada le carte delle barrette, di vestire come loro ( che buffi), di usare le loro biciclette ( non è sempre vero che le bici che usano per contratto i professionisti siano sempre le migliori), ma che non sanno nulla o poco di quello che significa la bicicletta da corsa e la pratica del ciclismo su strada; del resto sono gli stessi che ritengono che scrivere sui forum, spesso attaccando chi ne sa di più, sia titolo per fregiarsi della carica di ciclista o peggio ancora di esperto, ma spesso sono solo ciclisti da tastiera. Stendo un velo pietoso su questa armata brancaleone!
Detto ciò fate attenzione al meccanico, e non associatelo mai al venditore di biciclette; una cosa è vendere bici,  e lì prevale chi fa il prezzo più basso, un altra è fare il meccanico. Ho visto che i migliori venditori di biciclette non sono meccanici o smettono di farlo per vendere e decidono di assumere meccanici che talvolta non sono preparati. 
Quindi prima di affidare la vostra bicicletta alle cure del primo meccanico che vi capita, accertatevi che sia quello giusto, altrimenti il peggio sarà per voi.
Ecco per esempio una foto utile per verificare se avete i comandi montati correttamente. I comandi vanno montati correttamente nella distanza. Il montaggio corretto è quello raffigurato nella foto, in cui il comando è parallelo e rimane ad una distanza di 8 mm. E' errato quello in cui i comandi sono più inclinati verso l'alto, quindi con una distanza minore, in modo che il comando non sia più parallelo, usato da chi ha problemi di assetto o posturali. Infatti il ciclista che li preferisce più inclinati verso l'alto, li sceglie più vicini, perchè ha la sella troppo arretrata o necessita di più spessori sotto il manubrio ( tubo sterzo troppo basso, quindi il telaio potrebbe essere non adatto) o ha problemi di flessibilità della schiena. Comunque sia il meccanico deve astenersi dall'intervenire per non correre il rischio di passare per quello che non sa montare le biciclette. E' meglio allora spiegare le problematiche al cliente e convincerlo a rivedere la questione. I comandi vanno sempre montati alla giusta distanza. L'assetto è fondamentale per la prestazione e la salute del ciclista. Non esistono opinioni, ma la regola aurea.
I comandi Shimano sono più distanti ( anche se i più comodi da impugnare) mentre quelli Sram e Campagnolo, sono più ravvicinati, di circa 3 mm, rispetto a quelli giapponesi. 
Saluti ciclistici.


Nella foto a sinistra un comando installato non correttamente.
 Il motivo: il ciclista ha problemi di assetto quindi preferisce tenerli più alti per stare meno allungato. 

martedì 6 novembre 2018

Quando la valvola sbatte sul cerchio della ruota della bicicletta da corsa. Consigli su come eliminare il rumore.

Può capitare che la valvola/prolunga vibri e faccia rumore; accade perché c'è spazio tra la valvola inserita e il cerchio. Insopportabile. Di solito andrebbe nastrata ( con il nastro adesivo nero lucido) prima del montaggio, ma ove nel caso, ciò non sia stato fatto, allora questa della Miche, è la migliore soluzione. Altre soluzioni: inserire il nastro adesivo all'interno del foro del cerchio, ma è cosa molto difficile da fare, il foro del cerchio è spesso molto stretto, tanto da non esserci spazio utile; oppure mettere il nastro adesivo a "cappello" della valvola, fino a farla scorrere sul cerchio, e attaccarlo esternamente sul cerchio, in posizione verticale. Saluti ciclistici.