mercoledì 10 ottobre 2018

L'acciaio secondo la Columbus.

Confesso di avere una idiosincrasia verso i prodotti commerciali, quelli tanto marketing e poca sostanza, lo confesso e non me ne pentirò mai, continuando ad essere indifferente ai corridori professionisti che fanno i testimonial pagati dai marchi, e a quello che dicono a proposito  delle biciclette del loro sponsor tecnico. 
Confesso di essere d'accordo con il compianto Pegoretti che aveva deciso di non vendere più telai in Italia, tranne che a qualche affezionato cliente, probabilmente conoscendo l'affezione insulsa dell'italiano medio verso i prodotti stranieri, per quel retaggio del passato che lo vede  soggiogato ed abbacinato  da tutto quello che è estero, a prescindere, affetto da una profonda esterofilia. 
Confesso che ho deciso di non pubblicare test di prodotti commerciali, quelli che ho provato non hanno superato la selezione e non meritano la pubblicazione di una recensione, essendo sincero per natura e volendo consigliare al meglio i lettori. 
Confesso infine di scegliere solo il meglio per il mio blog e non seguo il gregge; cerco solo prodotti che durano più a lungo e restano più "vivi"
Parlerò di una tendenza crescente del mercato, la riscoperta, finalmente del telaio in acciaio, non solo nel settore fixie, dove la fa da padrone, e questo basterebbe a fare capire quanta sostanza c'è dietro l'acciaio, ma anche nel settore strada. Molti non sanno che ogni materiale perde le qualità e diminuisce le prestazioni con il tempo, ma solo, i migliori materiali, resistono più a lungo, e spesso per un tempo considerevole o illimitato, continueranno ad essere performanti. Dunque non è sufficiente comprare il telaio usato anche dai corridori prof, per essere sicuri di avere fatto la migliore scelta; occorre conoscere quello che si compra. Resiste al tempo solo il meglio. 
Vi parlerò dei progressi dell'acciaio e del produttore più antico di tubi in acciaio, l'italiana Columbus, che forgia i migliori dal 1919, e nessun produttore estero è in grado di competere.
C'è acciaio e acciaio, come del resto carbonio e carbonio. Mentre tutti i fili di carbonio della migliore qualità sono prodotti in Giappone e solo i migliori produttori-marchi riescono a lavorarlo, l'acciaio usato dalla Columbus è il 100% italiano, come è il 100% made in Italy il telaio Columbus. Per completezza, la Columbus produce tubi in acciaio ( e in carbonio) anche per conto di marchi prestigiosi, che a loro volta provvederanno ad assemblarli con abili ed esperti artigiani italiani, come nel caso del Colnago Master.
Perché scegliere un telaio in acciaio della migliore qualità ? Confort sulle lunghe distanze, risposta bilanciata, estrema maneggevolezza e stabilità, in ogni condizione, capacità di correggere l'errore di traiettoria ( ecco perchè è scelta dai funamboli della Red Hook Criterium), prestazione stabile nel tempo, a differenza dell'alluminio, e resistenza alla fatica praticamente illimitata. I nuovi acciai Columbus consentono di aggiungere a queste caratteristiche anche un buon rapporto peso/rigidità. L'acciaio di assoluta qualità, come nel caso, del Thermacrom, consente anche un peso prossimo a quelle delle leghe di alluminio. Il carico di rottura dell'acciaio è secondo solo al migliore carbonio ( non il carbonio commerciale ). Perchè scegliere un telaio in acciaio made in Italy? E' un prodotto completamente italiano, lavorato dai migliori telaisti al mondo, massima qualità. Un materiale top non serve a nulla, se non viene lavorato al top. La lavorazione fa la differenza.
L'acciaio è una lega ferro-carbonio con aggiunta di elementi come cromo, nichel, eccetera. Quindi occorre saperlo selezionare.
L'acciaio Columbus è della migliore qualità e tipologia.
Faccio qualche esempio degli acciai moderni Columbus.
Inizio parlando dell'Omnicrom. I tubi costruiti con questo acciaio possono essere trafilati a freddo, dalle 4 alle 5 volte, fino ad arrivare ad uno spessore di 0,4 mm, modellati nella fabbrica Columbus di Milano est ( quella condivisa con la Cinelli).
Con l'Xcr Hinoxtube si può realizzare l'unico tubo in acciaio per biciclette, al mondo, inossidabile, bifasico, martensitico, senza saldatura Xcr, con uno spessore fino a 0,35 mm, che può essere trafilato fino a 15 volte, con un rapporto rigidità-peso superiore a quello di qualsiasi titanio ed alluminio. XCR è saldato a TIG e il peso del telaio è inferiore a 1,5 kg.
Va detto che con l'acciaio,  si possono realizzare tubi più leggeri e duri, ma che durante la saldatura/abrasione del telaio, subiscono un drastico decadimento delle caratteristiche meccaniche nella zona della saldatura; quelli della Columbus, subiscono invece un trascurabile decadimento nella predetta fase. Dunque come nel caso del carbonio, la maggiore leggerezza può significare minore resistenza.
Insomma con l'acciaio della migliore qualità, si riesce a modellarlo, in modo da "confezionare" le prestazioni, secondo il telaio da realizzare.
Pegoretti che assemblava nella sua piccola fabbrica veneta, i prestigiosi telai, diceva che l'acciaio ha un odore, volendo significare che avesse un anima, un materiale straordinariamente adatto alla costruzione di telai.
Il telaio in acciaio non è solo una scelta classica, per intenditori alla ricerca di un prodotto esclusivo, è anche una scelta per le corse. Vi invito a dare un occhiata alla Red Hook Criterium, corse fatte in un circuito cittadino, ad alte velocità, con bici fixie, senza freni,  dove corridori, straordinari e dotato di un abilità fuori dal comune, sfrecciano a 70/80 km/h con telai in acciaio, tra i quali quelli costruiti con tubi in acciaio Columbus, come i prestigiosi Cinelli; oppure alle velicissime corse in pista, come nel leggendario Vigorelli, sempre fatte con le stesse biciclette. Insomma c'è tutto un mondo alternativo al carbonio, che vale la pena scoprire e vivere.
In conclusione, non è sempre detto che il telaio in carbonio, sia dal punto di vista della prestazione e della qualità, possa essere la migliore scelta. Un telaio in acciaio come quello della Columbus, o realizzato con tubazioni Columbus, assemblato da sapienti artigiani di altri marchi italiani, sono senz'altro una prima scelta, anzi migliore rispetto, al carbonio commerciale. Se volete un prodotto di prestigio e dalle qualità assolute, vi consiglio un telaio in acciaio della Columbus o costruito con tubi in acciaio della Columbus. E' cosa per pochi avere un prodotto che resiste al tempo e alle mode.



Pensate in modo diverso, pensate da esperti e non da novelli. Non seguite il marketing legato al mondo delle corse su strada, ed informatevi su altri canali, se non volete trovarvi con una bicicletta che dopo un anno sarà sempre meno di quello che vi hanno promesso.
Ricordate sempre che al museo  moderno di New York e di Milano hanno esposto Cinelli, Pegoretti, Colnago, anche con tubazioni Columbus, non hanno esposto telai esteri. L'arte insieme alla tecnologia la trovate solo  in Italia.
Non riesco proprio a capacitarmi, nel vedere italiani, che pedalano su telai dozzinali costruiti all'estero, pagati come un telaio italiano, amato e stimato soprattutto all'estero, realizzato dai migliori artigiani, con il migliore materiale, lo confesso, proprio non ci riesco ! Niente, aveva proprio ragione il maestro Pegoretti !

Saluti ciclistici.





17 commenti:

  1. Ha proprio ragione, il problema è che oltre ad essere esterofili (personalmente le mie bici e i relativi componenti sono sempre sate Italiane) ci facciamo ingannare dal marketing, invece di ragionare con il proprio cervello.

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  2. Buongiorno.
    A proposito di classicità di impostazione, cosa ne pensa del telaio Cannondale Caad12?
    grazie

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    1. Buongiorno. Il Caad è il migliore telaio Cannondale per le corse in circuito e non solo, lo consiglio ai corridori. Rigido e preciso, come una lama, non comodo per le schiene deboli, ma il corridore è allenato e fa stretching, quindi può gestirlo anche sotto questo punto di vista. Il Caad ha un ottimo rapporto peso/rigidità, quello che manca a molti telai in carbonio, top di gamma, più leggeri e di moda. Saluti ciclistici.

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    2. Sono affascinato dalle linee classicheggianti / vintage, e cerco di rifuggire da una modernità imposta a tutti i costi. La ringrazio dell'opinione, che sostanzialmente conferma la mia.
      Filippo

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  3. Ciao Claudio, vorrei un tuo parere in merito alla guarnitura clavicula. Attualmente ho guarnitura dura ace 9100. Quale potrebbe essere oltre questa, valida alternativa sia come peso che come resa? Grazie Andrea Minelli.

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    1. Ciao Andrea. Non puoi comparare due prodotti così diversi per materiale e prezzo ! La Clavicula la prendi se vuoi un prodotto di nicchia, non pensare che la prestazione sia tale da sentire una differenza enorme, come per esempio la differenza tra una LW e una ruota con raggi in acciaio; c'è differenza ma dipende da te quanto sei disposto a spendere. Oltre la Clavicula non c'è nulla di meglio. Ovviamente la Clavicula andrebbe montata su una bdc di pari livello. Saluti ciclistici.

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  4. Buona sera e un po che cerco di capire quale telaio fa al mio caso ed ero affascinato dall acciaio per motivi che conosciamo...seguo le sue recensioni e mi piaccciono perché ti fanno capire bene il prodotto.volevo un consiglio non impegnato per un telaio in acciaio dove orientarmi...grazie

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    1. Buona sera. La ringrazio. Le consiglio telai Cinelli o Colombus oppure telai di marchi italiani che usano tubazioni Columbus riconoscibili dal logo stampigliato sul tubo verticale o obliquo . Se poi Lei vuole un telaio anche da collezionare, Le consiglio il Colnago Master con tubazioni Columbus. Saluti ciclistici.

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  5. Buonasera. Volevo sapere quante bici in acciaio sono state da Lei provate e quali sensazioni ha riportato. Grazie.

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    1. Buongiorno. Ho pedalato su diverse creazioni in acciaio perchè di creazioni artigianali bisogna parlare quando si parla di kit telaio in acciaio made in Italy. Le sensazioni che ho provato sono state quelle indicate nel post. Saluti ciclistici.

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  6. Interessantissimo articolo e aggiungerei che un telaio in acciaio, ovviamente di qualità, è anche più sicuro (e per questo in estate uso i tubolari) e può essere realizzato su misura senza eccessive difficoltà.
    Io stesso, volendo un prodotto totalmente italiano e non fidandomi del carbonio commerciale (ho segato per accorciarlo un reggisella in carbonio di non dico che marca statunitense, fornitrice di molte case produttrici di bici anche italiane, e la sezione interna del tubo era scandalosamente irregolare)ho affiancato alla mia bici in carbonio una in acciaio : una GIOS super record a congiunzioni acquistata tre anni fa nel negozio GIOS, con gruppo Potenza 11v e Ruote Campagnolo, rigorosamente C15, le Eurus.
    Devo dire che, sensazioni a parte, le medie fra l' una e l' altra bici non differiscono praticamente in nulla e che il comfort della bici in acciaio in certe occasioni, a me che non sono un pro, può regalare quel quid di freschezza in più che mi permette alle volte di spuntare anche tempi un po' migliori di quanto, magari non al top della forma, mi permette di fare il carbonio.
    Poi in una cronoscalata, tempi migliori il carbonio te li da ma non credo cosi tanto da essere importanti per il tipo di attività ciclistica che noi amatori in media pratichiamo.
    Volevo quindi avere un tuo parere della qualità della attuale produzione GIOS, chiederti le migliori realtà artigianali di costruttori che tu conosca a Torino e dintorni ( inutile citare Tommmasini che per me è troppo scomodo e lontano) e chiudere l' intervento considerando che 30 anni fa quando ancora i pro usavano l' acciaio e la preparazione medica/atletica e nutrizionale era sensibilmente meno precisa, le medie erano vicinissime a quelle odierne, dominate dai corridori robot, preparati al meglio dal punto di vista dell' allenamento quasi fossero astronauti su Marte. Come mai?
    Saluto, alla tua maniera, ciclisticamente
    Ciao Raffaele

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    1. Ciao Raffaele. Commento interessante il tuo.La qualità della produzione GIOS è ottima. Marchi nella tua zona, conosco per nome, Boeris e Cicli Torino, quest'ultima dovrebbe utilizzare tubazioni Columbus, ma non ho mai usato i loro prodotti, quindi non posso dirti altro. Per il resto posso dirti che ill'80% dei ciclisti segue il "gregge" e la TV e non sa cosa si perde. Saluti ciclistici.

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    2. Grazie, della risposta e dell' apprezzamento:
      Conosco e sono stato sia da Boeris, sia da Cicli Torino.
      Di Cicli Torino so che usano le tubazioni Columbus componentistica Campagnolo, Cinelli e Miche ma non conosco la loro abilità nello studio delle geometrie e nella realizzazione del progetto.
      Certo se si vuole andare sul sicuro ci sono i Barco, i Vetta, i Tommasini, Bonetti e anche Doriano De Rosa con la sua Bixxis ma sono lontani e mi priverebbero del piacere di veder nascere la bici su misura giorno dopo giorno.
      Altra domanda all' esperto: Forcella in carbonio o in acciaio?

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    3. Forcella in carbonio se hai bisogno di più rigidità sull'avantreno soprattutto in salita se pedali in fuori sella; forcella in acciaio se vuoi un mezzo "puro" e se preferisci lasciarti margine di correggere l'errore di traiettoria, nell'inserimento in curva, soprattutto in discesa. Mi raccomando che la forcella comunque abbia gli steli dritti. Saluti ciclistici.

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  7. Ciao Claudio,

    riprendo questo post dopo qualche giorno per informarti che ho deciso di farmi fare un acciaio su misura da Vetta: ovviamente tubazioni Columbus.
    Ti aggiornerò con l' avanzare del progetto: al momento ho comunicato al Sig. Taverna le mie misure antropometriche, rilevate da biomeccanico velosystem e comunicato le mie esigenze al mastro artigiano.
    Sono in attesa del disegno preliminare.
    A corredo del tuo articolo, vorrei dire che i Taverna, che producono i Telai vetta da ormai tre generazioni, oltre ad essere fra i telaisti più quotati sono anche molto onesti e offrono un prodotto su misura a prezzi inferiori a quelli di un telaio in carbonio di dubbia qualità...
    Saluti ciclistici

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    1. Ciao Raffaele. Complimenti e mi fa molto piacere che tu abbia fatto la scelta del telaio in acciaio su misura. Lo ritengo un prodotto di assoluta qualità che distingue ed inorgoglisce. Un altro pianeta. Bravo. Tienimi aggiornato ed attendo Tua recensione. Saluti ciclistici.

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  8. Certo ma queste realizzazioni sono artigianali e occorre attendere un po' per la discussione del progetto la scelta delle geometrie e dei componenti e , non ultima,la realizzazione del telaio.
    Ovviamente tenterei ad accoppiare questo telaio a componenti italiani ; ruote e gruppo Campagnolo. come sella ho già individuato la San Marco aspide carbon Fx narrow e come forcella probabilmente una Columbus Futura Caliper SL.
    però per darti una recensione attendibile dovrò verificare il tutto quando avrò un po'di gamba ovvero verso la primavera prossima

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