sabato 5 maggio 2018

Ciclismo. Pedalare nel gruppo.

Un lettore del blog mi ha inviato questo video realizzato in presa diretta. Pedalare nel gruppo in modalità competitiva è’ impegnativo e difficile; maggiore stress, errori fatali e soprattutto troppa competizione inutile, considerato che non si pedala per lavoro, e non si vince nulla, ma serve solo ad avere problemi. Ecco come basta una distrazione, un calo di concentrazione, piuttosto facile quando si è’ stanchi, o si pedala oltre i limiti, per ritrovarsi sull’asfalto con conseguenze non indifferenti. Un consiglio. Prima di cambiare traiettoria guardarsi ai lati e considerare che il compagno che ci segue potrebbe essere distratto o potrebbe andare troppo veloce per evitare la collisione. La strada non è’ sempre asfaltata e può nascondere insidie, difficili da evitare quando si pedala a tutta nel gruppo. Non pedalate in gruppi numerosi e ad alto tasso competitivo, non siete corridori iscritti al Giro d’Italia, il giorno dopo dovrete andrete a lavorare, il vostro datore o il vostro cliente vi aspettano. Ho visto ciclisti sfiniti da non riconoscere più la strada di casa. Quando il "sangue non arriva più al cervello" si perde lucidità e si diventa pericolosi. Ho visto ciclisti litigare per gareggiare nell'uscita domenicale o per una fetta di STRUDEL !!!. Non perdete il senso della realtà. Il ciclismo non è’ il calcetto. Non aumentate il rischio. Saluti ciclistici. 


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