domenica 18 febbraio 2018

La favola del telaio/bicicletta AERO BIKE !!!

Oramai il marketing è diventato così sfrontato che periodicamente elabora messaggi subliminali a corredo di "mode" per convincere i consumatori di potere migliorare le prestazioni con soluzioni portentose; tempesta gli appetiti consumistici non solo con i freni a disco, ma anche con i telai aero, promettendo quello che non c'è nella realtà delle cose. A proposito di questi ultimi. Mi dovrebbero spiegare cosa te se ne fanno di un telaio aero se il 90% dei ciclisti non piega i gomiti e pedala dritto come un cobra, per problemi di flessibilità della schiena e non arrivano a toccare il pavimento con le punta delle mani  ? Cosa se ne fanno di un telaio aero se montano computer, staffe e supporti, stile "pannelli solari"?, misuratori di potenza, usati prevalentemente per fare i fanatici dai ciclisti amatoriali, tenuto conto che per interpretare i dati ci vorrebbe un preparatore così qualificato che servirebbe un mutuo  per pagarlo ? Ora detto da me può sembrare opinabile, agli inesperti e ai frequentatori incalliti dei forum, corridori formidabili da tastiera. Invece non può che essere condiviso, dagli esperti del settore e dai ciclisti  di provate esperienza sulla strada. Ecco allora, che l'università olandese di TU Eindhoven, ha fatto uno studio sviluppato nella sua galleria del vento, proprio per spiegare e verificare, il dubbio che incomincia a venire a qualcuno: l'impatto, in questo caso del ciclocomputer Pioneer e di tutto il resto dell'armamentario superiore, compreso il manubrio aero. La struttura del manubrio e del tubo sterzo, nonché quella del citato ciclocomputer, è tale da minimizzare l'impatto, ma è evidente, che c'è comunque un impatto, che deve sommarsi alla resistenza della posizione del ciclista, del casco, eccetera. Poi ci saranno quelli che confonderanno la rigidità ( e quindi il peso)  con l'aerodinamica reale ovvero concreta, dell'aero bike, ma questo è un altro discorso. In questo caso mancano i rudimentali affinché questi pensatori fini, possano capire correttamente i termini della questione ! Per non parlare anche degli altri limiti dell'aero bike, come la limitata maneggevolezza in discesa, la scarsa reattività in salita e il pessimo confort, rispetto ai telai tradizionali. Ma piacciono esteticamente e allora i ciclisti inesperti non se ne accorgono. 
Il risultato costituisce una valutazione empirica di quello che scrivo da tempo, questa volta, suffragato da strumenti elettronici; ora così voglio proprio  vedere quale altra cavolata, scriveranno per dire il contrario !!!! Tutto quello che compone la bicicletta genera resistenza al vento. Punto. 
Aprite gli occhi e non sprecate il denaro....pedalate...piegate le braccia a 70 gradi, con gomiti stretti verso le gambe e testa parallela alla schiena......imparate a pedalare impugnando la presa bassa del manubrio......praticate una dieta seria ( come si fa a pesare 100 kg e sperare di risolvere il problema del rapporto peso/potenza, con telai ultra leggeri, misuratori di potenza, e altri orpelli ?!), fate tanto stretching....il resto non serve è mero marketing, al più, soddisfa solo l'ego.
Il prossimo studio  indipendente che  vedremo sarà quello che dimostrerà l'inutilità dei freni a disco sulla bicicletta da strada. Non per me, ma per i ciclisti da tastiera e per i produttori che vogliono sentirsi avanti con la concorrenza. Il mondo è diventato una vetrina globale; niente di concreto. 
Saluti ciclistici. 



7 commenti:

  1. Ciao Claudio, seguo da non molto tempo il tuo blog, che ho apprezzato fin da subito. Ti vorrei ora ringraziare. Il perché è presto detto. Lo scorso autunno ero sul punto di cambiare una Bianchi oltre xr2 con una xr4. Mi attraeva l'estetica e le recensioni in generale positive. Sono già possessore di un'ottima Infinito cv, per cui volevo rimanere fedele al marchio. Avevo appena fatto fare un preventivo in negozio per una permuta, quando è arrivato il patatrac: ho un piccolo incidente che ha comportato la rottura della xr2. Non avendo più l'esigenza di fare la permuta, mi sono preso del tempo per guardarmi attorno, mi sono informato, ho trovato il tuo blog..ed ho capito che per uno come me, amante delle uscite in gruppo nel fine settimana, delle salite e delle mediofondo-grannfondo (ne facci circa 8 all'anno), la bici ideale era la specialissima cv. Fortunatamente ho trovato un usato semi-nuovo, così non ho dovuto vendere un rene per comprarla..Ho fatto le prime uscite, ed è davvero tanta roba! In salita eccezionale, ma si difende benissimo anche in discesa e pianura. Per questo, quindi, ti devo ringraziare.
    Per concludere ti pongo una domanda-riflessione: mentre cercavo di informarmi su quale bici prendere, vari negozianti mi hanno fatto notare il grande successo che sta riscuotendo la Bianchi aria..altra bici aereo, nata per il triathlon (e credo valida anche nei circuiti), ma comprata soprattutto da chi triatleta non è. Credi che il successo sia dovuto al rapporto qualità-prezzo (secondo me molto buono) oppure alla tendenza generale a comprare bici di un certo tipo?
    Grazie, ciao
    Andrea

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  2. Ciao Andrea. Grazie. Mi fa piacere leggere che leggendo il mio blog hai fatto la scelta migliore, lo scrivo per voi. Mi chiedi del motivo del successo del modello Bianchi Aria. Fermo restando che dovremmo avere i dati globali delle vendite, per dire che sia davvero un successo in termini di vendite, e questi dati non sono accessibili a nessuno, se non ai produttori per ovvi motivi. La Bianchi Aria ha oggettivamente un ottimo prezzo ed è esteticamente appagante; un occasione per chi vuole spendere di meno e comprare una aero bike. Tendenzialmente le aero bike piacciono kolto, ma sono limitate nella prestazione rispetto ai modelli classici, rispetto ai quali, per geometrie, sono meno maneggevoli soprattutto in discesa, sono meno reattive in salita, pesando anche di più e sono meno comode. Ma è normale, dato che sono telai molto rigidi e quindi poco leggeri, adatte alla pianura, per le prove contro il tempo, essendo una derivazione della crono bike. Infatti l'assetto corretto della aero bike è ruota a profilo alto da 50 cm in su, manubrio aero anche con appendici nelle prove contro il tempo ( solo i corridori della Lotto sono stati capaci di montarci il manubrio classico a riprova che sono confusi anche in questo e per loro un telaio vale l'altro altrimenti mi dovrebbero spiegare perché sulle Alpi non usano la Specialissima nettamente superiore alla Oltre XR4).
    Buone pedalate sulla Specialissima CV il migliore telaio Bianchi ad oggi.
    Saluti ciclistici.

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  3. Buonasera a tutti, vorrei esprimere un mio parere riguardo questo argomento.Nel mese di luglio 2017 ho deciso di cambiare bici con l'idea convinta di acquistare un marchio italiano. Dopo aver valutato varie ipotesi, la mia scelta si orienta su Bianchi. Dopo qualche giorno, porto a casa una stupenda oltre xr4. All'inizio la trovo ottima, praticamente in ogni terreno e percorso, ma passato il primo entusiasmo, cominciano i dubbi che forse, per il tipo di ciclismo che faccio io,la bici non fosse proprio adatta. Leggendo Claudio, in questo blog, sono partito alla disperata ricerca di una Specialissima in prova, volevo essere sicuro di fare la cosa giusta, questa volta, e non farmi prendere dalle mode.La bici in prova non si trova, non posso fare confronti con la mia, ma decido di fidarmi di Claudio e cambio il telaio. Ad oggi non ci ho fatto molti km, ma posso dirvi che è stata una scelta azzeccata, bici comodissima, sembra di correre su un biliardo, in salita è agile veloce e se, con la Oltre dovevi sempre spingere forte su i pedali , per non perdere velocità, con la Specialissima ti puoi permettere il lusso di riposare, lei fila sempre veloce.In discesa, agile e sicura, non perdi mai il controllo, in pianura, non si perde nulla o quasi, rispetto alla Oltre.Bici fantastica, la migliore che abbia mai avuto. Grazie Claudio, sei il numero 1, pienamente soddisfatto.

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  4. B.sera , sta per uscire la bianchi oltre xr3 disc ; inoltre cannondale ( finora rimasta fuori dal settore aero road , sta per presentare la systemsix aero ( a disco) ; l industria spinge forte in quella direzione ... Non so come andrà a finire ; le bdc sono sempre più brutte , più forzatamente tecnologiche e con ruote sempre più larghe ; e la fine ( non la vedo in maniera ottimistica l evoluzione );

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  5. Sono appena tornato dal mio giro e, oggi, ho voluto mettere alla prova la Specialissima su una salita impegnativa anche se non lunga, 3,5 km con pendenze che arrivano al 14%. Bene, la bici non perde un colpo, anzi, ti strizza un'occhio e ti spinge ad osare di più, fantastica e mai in difficoltà. Inutile dire che ho fatto il mio record, in questa salita, nonostante fossero passati dieci giorni dall'ultima uscita in bici. La Oltre? Solo un ricordo.Ad ascoltare Claudio, non si sbaglia mai. Buona giornata a tutti

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  6. Sono molto d'accordo col tuo pensiero... Cosa pensi invece delle ruote alto profilo per uso allenameno/giri/granfondo/mediofondo?
    Molti amici le usano pavoneggiando prestazioni nettamente superiori ma a me non sembra... Nel senso che dove si deve stare sopra i 40 all'ora faccia al vento ok ma altrimenti in scia, in salita, in discesa, un profilo medio basso (dai 20 ai 30) con raggi sfinati mi sembra amatorialmente la scelta più furba:
    RZero/R3
    Ksirium Elite
    Dtswiss 1400 oxit (sia 21 che 32)
    etc...
    Certo il profilo da 50 ha un altro impatto estestico ma in termini cronometrici viene fuori in che misura per un amatore? Secondo me minima...

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    1. Le ruote ad alto profilo non vanno bene per le grandi salite,per i percorsi con molto dislivello e per le grandi distanze. Per tutto questo servono solo ruote con profilo non superiore ai 30/32 cm. Un amatore medio deve solo pensare a divertirsi; quello evoluto e corridore può spingerle sopra i 40 km/h e il guadagno in termini di centesimi di secondo può servire solo nelle gare contro il tempo. La ruota da 50/60 cm ha l'effetto volano ottimo se stai in mezzo al gruppo e devi lanciarla. Saluti ciclistici.

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