giovedì 9 novembre 2017

Telaio in carbonio: da cosa dipendono le caratteristiche e le prestazioni.


Sono anni che mi interesso dal punto di vista teorico, al carbonio e alle sue applicazioni nel settore della bicicletta da corsa. Documenti aggiornati e non comuni sono necessari per comprendere la materia. Tra i documenti che conservo nel data base, c'è anche questo, che secondo me, per chiarezza e semplicità, è molto utile, per chi vuole avere un informazione didascalica e veloce. Argomento: come "modellare" le caratteristiche e le prestazioni del telaio. E' così semplice ed immediata la lettura che mi riporto alla foto. Una chiosa: la qualità del carbonio è precipua. Superfluo osservare che c'è carbonio e carbonio e che la produzione del carbonio e quella del telaio postula investimenti e sperimentazioni che solo in pochi possono permettersi.
Anticipo quella che potrebbe essere una domanda comune. Ma quanto "dura" un telaio in carbonio ? Non è possibile dare una risposta generalizzata; occorre valutare caso per caso. E' possibile dire invece che un telaio di alta qualità può mantenere le proprietà meccaniche per un tempo molto lungo. Ciò dipende dalla qualità della resina e dalla qualità del carbonio usato. I telai sono costruiti utilizzando diverse qualità di carbonio, ognuno con le sue caratteristiche; proprio per questo, che i produttori, connotano un telaio, ne forgiano il carattere, scegliendo questo o quel tipo di carbonio. Per esempio il VHM, è il più leggero, ma il più fragile, deve essere scelto solo in una data percentuale e applicato in una precisa parte del telaio, non può essere il solo utilizzato, altrimenti il telaio si romperebbe facilmente. Ecco allora che il costruttore aggiunge anche l'HM ( alto modulo) e l'IM (modulo intermedio), in percentuali mirate, per renderlo più resistente, pur mantenendo la leggerezza. Insomma costruire un telaio in carbonio è come miscellare un cocktail. 
Ovvio che un telaio realizzato con carbonio di alta qualità avrà una vita più lunga ( e più prestazione) di quello realizzato con carbonio di media e bassa qualità. Tanto per intenderci.
Saluti ciclistici.

4 commenti:

  1. Ciao Claudio, trovo utilissimo affrontare argomentazioni tecniche che ci consentano di valutare (o tentare almeno) le numerosissime novità che ci vengono proposte. Secondo la tua esperienza i telai in carbonio (ben manutenuti) perdono le loro caratteristiche (reattività) dopo un pò di tempo e un certo chilometraggio? Grazie

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    1. Ciao Ubaldo. L'argomento è di quelli in continua evoluzione. Si parte del presupposto che le valutazioni dipendono dalla qualità del carbonio, ma considerato quello migliore, leggevo un articolo molto interessante scritto da esperti quali Asmatuln, Twomey e Overcash, sull'argomento. Ebbene gli studiosi scrivono che il carbonio può mantenere le sue proprietà per 15/20 anni, ma queste spesso conservano le proprietà specifiche oltre questo tempo. Comunque va aggiunto che tale considerazione concerne la fibra in carbonio
      Un altro studio fatto da Bhavesh, Raman e Nakamura, invece riporta invece che la matrice epossidica ( quella che lega le varie pelli di carbonio tanto per capirci) può essere soggetta ad una riduzione delle proprietà meccaniche del 29% a causa delle esposizioni ai raggi UV e alla condensazione.
      In buona sostanza, le qualità del carbonio della migliore specie, ha una durata lunga. Ora non è possibile quantificarlo con esattezza, perché dipende da variabili, come appunto la qualità e la tipologia del carbonio, delle resine, dalla precisione della lavorazione, dalle esposizione, eccetera, ma ritengo che un telaio di alta gamma, possa mantenere per lungo tempo le proprietà meccaniche, salvo danneggiamenti. Trattandosi di materia scientifica, nessuna teoria o studio può essere definitivo e certo. Spero di essere stato esaustivo. IN materia esistono numerosi studi e spesso non sono accessibili a tutti; dipendono anche da segreti industriali. Quello che posso consigliarti è di scegliere solo il migliore carbonio e quello ha un suo prezzo. Saluti ciclistici.

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    2. Per completezza preciso che la tipologia del carbonio a cui mi riferivo nel commento precedente, e cioè quello relativo allo studio di Bhavesh, Raman e Nakamura è chiamato IM7/997. Con IM si intende quello intermedio che si differenzia da quello denominato HM (Alto Modulo) e VHM ( Altissimo Modulo), tanto per citarne i più comuni. Il carbonio con modulo IM è poco usato. Quindi resta inteso quello che ho già spiegato nel precedente commento. Saluti ciclistici.

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