mercoledì 8 giugno 2016

Sampeyre. La parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo.

La bicicletta significa anche viaggi e viaggiare è parte integrante della cultura. Sant'Agostino scriveva che " il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina". Niente di più esatto. E pedalando per le strade alpine ho incontrato questa bellissima cattedrale, in un piccolo paese della montagna piemontese, a pochi km dalla Francia. La località si chiama Sampeyre, e si trova in provincia di Cuneo.  Sampeyre è stato un tempo abitata, prima dai Liguri montani e successivamente dai Galli. La cittadina venne invasa ai Romani, dai Goti, dai Franchi e dai Saraceni. Sampeyre conobbe la signoria dei Marchesi di Saluzzo e da ultimo Carlo Emanuele I la sottrasse ai francesi e la concorso nei possedimenti dei Savoia. 
Il sito che mi ha suscitato particolare interesse, è quello della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, il cui impianto è romanico-gotico, anche se è stato in parte trasformato con un intervento sulla facciata avvenuto nell'ottocento. Tuttavia si possono ammirare nella loro originalità, alcune parti del complesso, come il rosone, il portale in pietra scolpita, decorato in colonnine con capitelli, ed infine, sotto il campanile, in una bassa costruzione, vi è un portale del 1462. All’interno si possono ammirare i capitelli scolpiti delle alte semicolonne e il fonte battesimale in marmo (1482) della bottega degli Zabreri di Pagaierò di San Damiano Macra. I bellissimi affreschi del XV secolo sono attribuiti ai fratelli Biazaci di Busca e si distribuiscono nelle arcate cieche sui due lati della navata maggiore: nella prima arcata a sinistra, al centro, la Madonna che allatta il Bambino in un giardino cinto da una siepe, in cui compaiono rose e conigli; sinistra, la Strage degli innocenti; a destra, la Fuga in Egitto con l’episodio, tratto dai Vangeli apocrifi, del “miracolo del grano”. In alto, l’Adorazione dei Magi. Nel sottarco figure di Santi. Nella seconda arcata a sinistra, gli affreschi, frammentari, rappresentano la Crocifissione e, nel sottarco, scene della Passione e Resurrezione di Cristo. Nella prima arcata a destra si conservano resti di una Deposizione e della Morte di Giuda. Vi invito a fermarmi se vi troverete a passare di lì. Chi avrà gambe, cuore e coraggio, potrà proseguire, il giro, svoltando a sinistra della strada principale e prendere la via per il colle del Sampeyre.
Per leggere il test della salita per il colle del Sampeyre CLICCA QUI

Saluti ciclistici. 

Lo stemma della città riportato su un vetro incastonato sulla fontana attigua al Municipio 














1 commento:

  1. Notevole. Sono passato a Sampeyre diverse volte seguendo il Giro ma non avrei mai immaginato che custodisse un tale splendore. Splendida l'immagine del crocifisso che hai raccolto. Grazie!

    RispondiElimina