venerdì 22 gennaio 2016

Anteprima segreta. Novità: la nuova Trek Domane SLR (2017) 

Considerato che nel mondo, è in atto, ancora oggi, una guerra, seppure di natura commerciale, in particolare nel mondo dell'industria della bicicletta, evoco le suggestive e drammatiche trasmissioni di Radio Londra, con la quale gli alleati inviavano in codice, all'Europa occupata, messaggi speciali, per lanciare l'indiscrezione sul lancio del nuovo telaio della Trek, la nuova versione della Domane. Al momento tutto è segreto.  -  Parla Londra - Trasmettiamo un messaggio speciale ai ciclisti "combattenti":"Il vento di inizio primavera porterà aria nuova da oltreoceano- aprire le finestre- un cavallo in carbonio giungerà sulla spiaggia- parla Londra. " ;"Sulla spiaggia ci sono dei numeri - ventuno sono le nuvole - tre sono le ragazze - parla Londra" ."Sulla piazza toscana hanno visto un cavallo". Abbiamo "trasmesso" alcuni messaggi speciali. Rimanete in ascolto sul blog. Saluti ciclistici.


AGGIORNAMENTO ( 21 marzo 2016) 


Sono trascorsi due mesi dallo scoop della nuova Domane ed eccola apparire presso il Top Shop di Falasca Cicli, rivenditore autorizzato Trek. Si chiama Trek Domane SLR. Da un esame del modello in esposizione posso estrapolare le info tecniche della nuova Trek Domane SLR, il telaio endurance, per antonomasia, completamente "Isospeedzato", ( spero che renda l'idea il mio neologismo), un telaio rivoluzionario dotato dell'innovativo disaccoppiatore posteriore IsoSpeed, finalizzato a preservare la schiena del ciclista dalle dannose vibrazioni. Con il modello SLR, la Trek è andata oltre, creando l'Isospeed posteriore regolabile. Collocato sul tubo sella della Domane SLR, consta di un elemento scorrevole che consente di controllare l'elasticità verticale in base alle proprie preferenze o al tipo di strada. Ma v'e' di più'. Sul nuovo modello è' presente l'Isospeed anteriore, un disaccoppiatore che permette al cannotto di flettere indipendentemente dal tubo verticale, aumentando l'elasticità verticale della parte frontale. L'effetto del disaccoppiatore IsoSpeed anteriore è quello di proteggere efficacemente dalle vibrazioni, la parte del tronco e delle braccia. In buona sostanza, con il Domane SLR, il ciclista può contare sulla migliore protezione totale contro le vibrazioni. A completare la dotazione "anti vibrazione" c'e il nuovo manubrio Bontrager IsoCore. Probabilmente  il Bontrager IsoCore consente di migliorare lo smorzamento delle vibrazioni attraverso una struttura dotata di elastomero. La Domane SLR è stata equipaggiata con un Control Center che ospita una batteria interna Di2 collocata appena sotto il portaborraccia sul tubo obliquo. Da ultimo, ma non è una novità, la Trek Domane SLR è dotata dei freni integrati Bontrager Speed Stop, già assemblati sulla Emonda SLR. Detto questo, è' evidente che trattasi di una Domane completamente modificata rispetto alla prima versione; è' lapalissiano il taglio e la conformazione della zona del tubo sterzo. Allo stesso modo la zona del tubo verticale. Dunque una nuova Domane, un nuovo stato dell'arte tecnologica. La nuova versione SLR affiancherà quella precedente. 
È' appena il caso di precisare che a fronte di una importante e rivoluzionaria tecnologia, ci troviamo davanti ad un marketing non all'altezza della situazione, inadatto. 
La domane SLR avrebbe meritato un lancio omogeneo! Questo modello è' stato usato dal testimonial Cancellara, alle Strade Bianche, e non solo; è' stato consegnato ai rivenditori che lo hanno visto e ordinato, ma ad oggi (21/3/2016), non è' stato ancora presentato ufficialmente dalla Trek!! 
Se la Trek avesse avuto il marketing della Specialized, avrebbe venduto il triplo. Credo che la dirigenza della Trek dovrebbe trarne le conclusioni ed investire sull'intera rete marketing. Chissà se la fantasia e le doti comunicative dei veri appassionati, potrebbero risollevare il marketing Trek. La bicicletta da corsa di alta gamma ha bisogno del marketing a livello di quello delle auto per aumentare i profitti a fronte degli incassi. Economia docet. Chi vuole capire, capisca. 
Valutazione personale "de visu" della Trek Domane SLR
Ho testato il modello 6.9 della Trek Domane versione Disc (è ancora in produzione). Allora ebbi un ottima impressione e la valutai complessivamente, compatta, confortevole, bilanciata, con un zona posteriore che la rendeva incollata all'asfalto e una zona centrale molto rigida, valutando l'impianto frenante Disc non leggero e penalizzante la reattività, peraltro incapace di evitare slittamenti della ruota posteriore, quindi completamente inutile. Con la Trek Domane SLR dovrebbe esserci un ulteriore e straordinario, miglioramento del confort ! Considerate le condizioni delle strade italiane, credo che questo telaio possa essere la migliore soluzione per quanti, a ragione, vogliono non solo trascorrere più tempo ad allenarsi, ma anche proteggere efficacemente la salute dell'apparato muscolo scheletrico, troppo spesso trascurata, a scapito della prestazione pura, la quale è praticamente inutile, se rende scomodo l'utilizzo della bicicletta. Comunque considerato che il responso finale, viene solo dalla strada, mi riservo un analisi completa e dettagliata del nuovo modello, secondo lo stile del blog. In attesa (e spero) del test, posso, sin da ora, apprezzare l'accattivante estetica della Trek Domane SLR. Saluti ciclistici.












                         

9 commenti:

  1. Alleati con nuovo domane in arrivo per le classiche di primavera ? Il vecchio domane in fase di upgrade ... ? Grande scoop

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  2. Consiglio di rimanere in "ascolto" di Radio Londra; seguiranno nuovi messaggi. Saluti ciclistici.

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  3. Ciao, allora 21.3 potrebbe esserci il lancio ?
    Nelle foto che si vedono in internet potrebbe esserci un isospeed anteriore, tutto a beneficio della comodità . E forse un carbonio oclv700? Staremo a vedere . Dovendo valutare un cambio telaio , per gare di ultracycling , oltre a una emonda per le gare con più dislivello , per i parziali pianeggianti o misti , varrebbe la pena usare un telaio simile con appendici aero e set di ruote aero , privilegiando la comodità in sella o valutare un telaio più rigido tipo madone ? Quest'ultimo, però , a causa di un manubrio aero per forma , non si presta all'utilizzo di protesi aero . Ma quanto si può guadagnare tra una comoda presa bassa su una bici aero rispetto a una posizione con le appendici ?
    O forse si torna su un telaio polivalente che eccelle in salita e nei rilanci con un set up aero? Ai posteri e all'esperto .. L'ardua sentenza. Nell'attesa di udire il nuovo messaggio da radio Londra .. Saluti ciclistici

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    1. Trek ha un modo tutto suo per lanciare i nuovi telai, lo abbiamo visto con Emonda. Di solito, li vedi prima nelle gare,con il lancio ufficioso e poco dopo arriva il lancio ufficiale, in pompa magna, come se fosse un modello diverso da quello visto qualche settimana prima. Se il marketing della Trek fosse come quello della Specialized venderebbe il triplo.Comunque sarà un nuovo lancio bislacco. Inutile che commenti le foto della Domane usata alle Strade Bianche 2016, quella lanciata in aria, manco fosse un nemico, da cancellara ! Francamente ogni volta che vedo lanciare la bicicletta, come un sacchetto dei rifiuti, mi innervosisco perchè penso che non avendola pagata non l'apprezzano, e che ci sono tanti ciclisti, che non possono permetterselo ma solo sognarlo! Danneggiare senza motivo,è un atto isterico.Le appendici ( una volta li chiamavano gli spaghetti, famosi erano quelli di Chiappucci), sono obsoleti. Oramai con i telai aero non servono più e per le crono scalate è sufficiente la presa bassa, per chi è capace di mantenerla in salita, dove non conta la posizione aerodinamica, ma il corretto assetto in sella, e il migliore rapporto, peso complessivo, bicicletta/ciclista; del resto in salita si sfida il principio di gravità, dove appunto contano solo il peso e i watt.
      Comunque nessun telaio aero, da crono e manubrio integrale aero o appendici, possono servire, se il ciclista non mantiene costantemente, una posizione aerodinamica, cioè pancia a terra, presa bassa, e gomiti stretti, più possibile vicino ai fianchi; il 99,9% dei ciclisti non mantiene costantemente la presa bassa, per l'intero percorso; l'80% dei ciclisti invece usa la bicicletta da corsa in presa alta, come se stesse pedalando su una MTB ! Quindi nessun telaio e tantomeno nessuna componentistica, può supplire alla mancanza di elasticità e di coordinamento del ciclista. Risparmiassero soldi per prendere telai aero o appendici.
      Madone 9 o Domane, si, ma quale ? Aspettiamo di vedere la nuova versione prima di fare valutazioni. Se invece il nuovo Domane per esempio fosse quello lanciato contro la rete metallica da cancellara nella piazza del Palio a Siena, qualche giorno fa, allora ti direi, non sarebbe cambiato nulla sostanzialmente. Ma al momento non lo sappiamo con certezza e con i se e i ma non si arriva da nessuna parte.
      Se fossi al posto tuo sceglierei il telaio tenendo conto delle geometrie, nel senso che sceglierei, il modello che più si avvicina all'assetto base, cioè il telaio ideale in base alle personali misure antropometriche, considerato che per un ciclista ultra cycling, la cosa fondamentale è il confort e questo non può prescindere dalla compatibilità delle geometrie. Ancora oggi c'è un aliquota di ciclisti che preferisce farsi costruire i telai, su misura. Ora io non dico il telaio su misura, ma quello standard, compatibile con le proprie misure, quello si, è irrinunciabile.
      Personalmente al tuo posto, a parità di geometrie, ammesso che sia così, prenderei il nuovo Domane; in alternativa prenderei anche il Madone 9, così faresti il tris Trek, con la Emonda che usi alla grande !
      Interessante la tua considerazione in merito al ritorno del telaio polivalente o meno. Domane e madone non lo sono e nemmeno Emonda, quindi se dovesse cambiare il vento che ha portato la moda del telaio specifico, la Trek è capace di mettere fuori catalogo telai del calibro di Emonda, Madone e Domane, nel giro di qualche settimana, ed inventarsi un nuovo telaio ibrido ! Non voglio nemmeno pensare alle conseguenze per i ciclisti, costretti a permutare, telai top di gamma, al prezzo di un entry level !
      Insomma non facciamo sapere in giro, che la storia del telaio specifico, serve al mercato, più che al ciclista amatoriale.
      Nel frattempo curiamo di più la nostra forma fisica e lucidiamo le biciclette che abbiamo bisogno solo di pedalare e ovviamente rimaniamo in ascolto di Radio Londra, in attesa di nuove valutazioni, approfondite, e parzialmente definitive, visto che il mercato è in costante guerra di novità.Saluti ciclistici.

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  4. Cia Claudio, ci siamo quasi ...
    Intanto io continuo a godermi la mia "vecchia" koppenberg ancora per un po ;)

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  5. Ciao! Che spettacolo ! Poco marketing ma grande sostanza ? Pesi e geometria? Direi a prima vista bellissima. Come andrà su strada?

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  6. Io sono incuriosito dal manubrio della rsl, che cos'è?? Nuovo modello??

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  7. Ciao a tutti, bellissima l'interpretazione, a mio avviso impeccabile, sui lanci delle bicicletteeeeee.

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