lunedì 22 giugno 2015

La pubblicità televisiva della bicicletta. La soluzione al problema del traffico nelle città.

Viviamo in un epoca in cui la pubblicità influenza le scelte delle persone, e addirittura il loro stile di vita. Non è un caso che la pubblicità in TV si comporta come un potente manipolatore delle volontà dei telespettatori; provate ad entrare in un supermercato, i prodotti che cercherete saranno, quasi sempre, quelli che avrete visto in TV. Del resto la potente industria delle auto commerciali ( con esclusione delle auto lussuose e prestigiose, per esempio la Ferrari, Porsche, Lamborghini, eccetera), fa leva su due fattori: l'anacronistico e superato concetto di status symbol (oramai retaggio del passato e oramai "patrimonio" intellettuale delle persone meno evolute) e l'asfissiante pubblicità televisiva ( in media su dieci spot in TV e nella carta stampata, almeno la metà riguardano auto). L'industria automobilistica investe molto in spot, nell'intento di persuadere le persone che l'auto rende più veloci ( mi chiedo cosa significhi velocità nelle strade controllate dagli autovelox e bloccate dal traffico congestionato urbano ed extra urbano), più attraenti ( in verità la mancanza di moto fisico produce problemi di sovrappeso e quindi di scarsa prestanza fisica per non parlare di salute cagionevole), più esclusivi ( in  un  mondo omologato, il conformismo rende anonimi), e benestanti (tutti sanno che l'auto impoverisce considerato il prezzo d'acquisto, il costo di manutenzione, del bollo, dell'assicurazione, e del carburante) e vincenti ( rimanere imbottigliati nel traffico non è una scelta intelligente e al passo con i tempi dove Internet ci fa comunicare, in un millesimo di secondo con ogni parte del mondo). Credo ce se si vorrà davvero cambiare le nostre città, rendendole veramente vivibili, a misura delle persone, un posto sicuro e salubre, insomma se vogliamo migliorare la vita quotidiana, allora dobbiamo educare le persone al progresso, ad incominciare anche dalla pubblicità: penso che l'industria delle biciclette deve investire nella pubblicità televisiva. L'usuale sponsorizzazione di team professionistici di ciclismo comporta un investimento notevole a fronte di un profitto limitato del mercato settoriale. Invece la pubblicità televisiva della bicicletta educherebbe al movimento fisico, al rispetto dell'ambiente e stimolerebbe l'uso di un mezzo che considero la vera rivoluzione dell'uomo moderno, dopo Internet; oggi la modernità passa attraverso la tutela dell'habitat. Le auto hanno mentito; non ci hanno reso davvero liberi, ma ancora più dipendenti dal consumismo, contribuendo a fare diventare le strade, come dei campi di battaglia, dove ogni anno si contano migliaia di morti e feriti, arrecando problemi alla salute, per effetto della vita sedentaria e dello smog, imbruttendo le città e i paesi. Spero che qualche imprenditore-produttore, lungimirante, faccia sua, questa mia idea. Una volta che qualcuno inizierà questa nuova forma di pubblicità progresso, gli altri produttori, per effetto della concorrenza, si adegueranno. Verrà il giorno in cui anche alla TV, come nel traffico urbano, le biciclette saranno più veloci delle auto. Ne sono sicuro. In fondo il mondo si cambia con le idee e non con lo smog. Saluti ciclistici. 

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