giovedì 25 dicembre 2014

Test Bike: Shimano Ultegra 6800. Un Medio gamma con prestazioni top di gamma.




Il Doctor Falasca durante il montaggio del gruppo Shimano Ultegra 6800


Shimano Ultegra 6800 è il migliore gruppo meccanico dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo. E' un affermazione forte, ma vera. La cambiata in ogni condizione, anche all'inizio di una pendenza dura (sconsigliato per non sottoporre la catena ad una forte tensione, che può portare alla rottura in caso di usura media/alta) e in fuori sella, è fluida, veloce, silenziosa, precisa. La catena scorre silenziosa e con una tensione costante, pronta a salire o a scendere dalle corone, a scivolare da un pignone all'altro; la deragliata è immediata e precisa. I comandi si impugnano in modo ottimale, anche con presa bassa, e l'interazione con le leve dei freni e del cambio, sono ergonomiche, al top; l'impugnatura è così naturale, da assicurare la migliore presa nella cambiata e nella frenata. Il movimento della leva del cambio è morbida e precisa. Il funzionamento dei gruppi meccanici Shimano si basa sull'uso della leva del freno, come leva del cambio, diversamente, dal gruppo elettronico, Di2, dove invece la leva del freno viene utilizzato solo per frenare e per cambiare basta sfiorare una delle due levette posizionate sotto la leva.
Ho provato l'Ultegra ad undici velocità con il pacco pignoni 11/28 e la guarnitura 50/34, combinazione perfetta per gli scalatori. La guarnitura è stata assemblata usando due cuscinetti con sfere in acciaio forniti di serie con il kit telaio Trek Emonda SLR; è possibile optare per la versione più scorrevole e longeva con le sfere in ceramica, disponibile after market. La catena tocca la parte interna del deragliatore, con il 34/28, e non è possibile in questo caso operare una micro regolazione, usando la leva inferiore del comando sinistro, in modo da evitare il contatto con la parte interna del deragliatore (peraltro sostituibile, after market); sia chiaro, il meccanismo del deragliatore Shimano meccanico, non consente quei micro aggiustamenti, che evitano, sempre, che la catena tocchi la parte interna del deragliatore, come invece è possibile fare con il meccanismo del deragliatore meccanico Campagnolo. Le caratteristiche salienti dell'Ultegra sono morbidezza, silenziosità e precisione della cambiata. I difetti: il deragliatore non consente le micro regolazioni per evitare la frizione della catena.
Su questo gruppo di media gamma, sono state adottate soluzioni tecnologiche del modello di gamma superiore, Dura Ace; basti pensare alla guarnitura con perno Hollowtech II a 4 bracci asimmetrici, che la rendono particolarmente rigida facile e sicura nel montaggio e alla possibilità di usare qualsiasi corona con lo stesso giro di bulloni da 130 mm ( in pratica si può usare il 50/34 e il 53/39, ma anche il 36/52, cambiando solo le corone). Tutte soluzioni tecnologiche brevettate dalla Shimano.  Ho testato questo gruppo su un telaio top di gamma, la Trek Emonda SLR e posso assicurare che l'Ultegra 6800 quando è in azione, fa confondere le idee, e pensare all'elettronico ! Ho usato l'Ultegra 6800 con freni Bontrager Speed Stop, i più leggeri sul mercato (100 grammi), a montaggio diretto, utilizzabili solo con Trek Emonda SLR. L'interazione con le leve Shimano Ultegra 6800 è perfetta. Ho utilizzato il pacco pignoni 11/28, il più versatile, adatto sia alla volata, che alla salità più ripida. I pignoni sono tutti in acciaio; una scelta che se penalizza il peso, garantisce la maggiore durata e quindi resistenza all'usura. La finitura dei componenti, è sobria, curata nella cromatura; ha un design tecnologico, futuristico, "freddo" ed opaco. Mi piace anche il fatto che le viti delle corone non siano visibili. Le leve dei comandi sono in carbonio lavorato a strati. Non ho riscontrato nessun inconveniente durante il test; e mai, e lo sottolineo, mai, la cambiata è stata imprecisa e/o lenta. Il peso non è il suo forte, ma poco importa, se garantisce lo standard di un gruppo meccanico top di gamma. Consiglio di scegliere i cuscinetti con sfere in ceramica della Bontrager compatibili con il BB90 per la migliore scorrevolezza e longevità. La scorrevolezza del movimento centrale non è il massimo.  Mi  è stato riferito che lo Shimano Ultegra 6800 sia il più venduto: non posso confermarlo; ma se fosse vero, non mi meraviglierei. Una curiosità. La forma del deragliatore (anteriore) dell'Ultegra testato ha ispirato la Campagnolo nella progettazione e nel design del deragliatore del Super Record Evolved.  In conclusione. Consiglio il nuovo Shimano Ultegra 6800. Chapeau.
Il test è stato realizzato in collaborazione con Falasca Cicli di Pontecorvo (FR).

Pagella Shimano Ultegra 6800:
peso: 6  qualche grammo in meno avrebbe reso più interessante questo prodotto.
scorrevolezza del movimento centrale: 7
precisione nella cambiata: ottima 
precisione nella deragliata: ottima
velocità della cambiata: ottima 
ergonomia delle leve: ottima. I comandi si adattano bene con le mie mani di dimensioni normali. In presa bassa le leve consentono un utilizzo comodo, molto utile nelle  volate. In presa bassa la presa è facile ed intuitiva. 
rigidità della pedivella: ottima
silenziosità: ottima
finitura dei componenti: curata.
Frenata: ho usato freni Bontrager Speed Stop. Tuttavia l'uso dei comandi, durante l'azione della frenata è facile, pronto ed efficace; non richiede sforzi ed ha un ottima risposta in termini di velocità.
Problemi riscontrati: con il 34/28 la catena evidenzia una leggera frizione con la parte interna del deragliatore anteriore. Problema risolto dopo l'assestamento delle guaine nuove e con la successiva registrazione. 


9 commenti:

  1. Oggi ho postato l'aggiornamento del test Shimano Ultegra 6800. Buona lettura.

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  2. Ciao Claudio, anche se in ritardo aguri di buon natale... Venendo alla tua recensione che dire, c'è ben poco da aggiungere... Ti posso però confermare che l'ultegra è un gruppo che si vede tantissimo in giro anche in campo agonistico amatoriale e ne sento parlare benissimo, tutti entusiasti.

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    1. Ciao Diego. Ricambio gli auguri. Grazie per il tuo commento; hai confermato il dato riscontrato durante il test. Saluti ciclistici.

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  3. A due anni e qualcosa dalla tua recensione sull' ULTEGRA 6800, puoi confermare che esso è ancora il punto di riferimento in quella fascia?
    Io ho montato Campy Athena e ora Potenza, un po' perchè amo il made in Italy, sopratutto quello che ha fatto storia nel ciclismo, un po' perchè credo che un' azienda direi a carattere familiare con forti legami sul territorio, abbia un impatto sul tessuto sociale importante di quello che vale più dell' eventuale risparmi di qualche decina di euro.
    Non contando che l' accoppiata gruppo/ruote Campagnolo ha un fascino ineguagliabile, ma questo forse solo per chi come me è un superato romantico del ciclismo.
    Lasciando considerazioni personali e di carattere etico-filosofico aparte, devo dire che Campagnolo sia con le ruote, sia con i gruppi non mi ha mai tradito: neppure col veloce 10 v che utilizzo sulla bici di acciaio.
    Proprio per questo mi piacerebbe sapere se hai intenzione di testare un gruppo di media fascia Campy Potenza o cchorus che sia e paragonarlo all' ultegra

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    1. Vuoi sapere qual'è il gruppo Campagnolo più aggiornato ed avanzato ? Vuoi sapere qual'è il migliore gruppo qualità/prezzo della Campagnolo ? Il Potenza 11. Pensa è l'unico gruppo Campagnolo che può montare il 32 ( come l'Ultegra, mentre il nuovo Dura Ace può usare pignoni fino a 35), mentre il Super Record che costa il triplo arriva solo al 29, come a dire che si fanno pagare molto un gruppo che non ti permette di salire ovunque ! Se oggi dovessi consigliare un gruppo Campagnolo direi senz'altro Potenza 11, nato e concepito per competere con l'Ultegra. Testarlo ? Se capiterà, ma vedi testare un gruppo Campagnolo è molto difficile se non impossibile perchè non è usato dai produttori di bdc quando assemblano le bdc, salvo espressa richiesta e comunque viene assemblato solo con il SR, gli altri non hanno richiesta di mercato. Come vedi il prodotto Campagnolo è un prodotto limitante nella prestazione e limitato nel mercato e persino provarlo diventa un impresa. I motivi sono: 1) i costi eccessivi; 2) marketing medievale e presuntuoso; 3) è meno aggiornato della concorrenza ( pensa al gruppo wireless Sram o al primo gruppo elettronico che è stato della Shimano, per non parlare come ti dicevo della impossibilità di usare pignoni più agili già da tempo usati dalla concorrenza, come il 32, che oggi ha spostato l'asticella fino a 35, per non parlare dei freni Campagnolo che sono fermi a 6/7 anni fa circa, mentre per esempio la Shimano li aggiorna costantemente tanto di averli aggiornati con l'ultima versione alla sezione dei tubolari copertoncini da 28mm). Mi dispiace dirtelo ma Campagnolo vende solo all'estero e qui in Italia solo agli affezionati come te. Che poi tu possa dirmi che è più bello io ti rispondo che la bellezza è soggettiva, che poi tu mi possa dire che è realizzato con materiali pregiati, io ti rispondo che non serve perché con il prezzo che paghi un pacco pignoni SR ce ne compri due Dura Ace o Red, perché i prodotti si invecchiano facilmente e quindi se devi aggiornarli sei fortemente limitato dal prezzo del nuovo e dal fatto che i prodotti usati non hanno mercato, pensa io ho un pacco pignoni SR 11/25 semi nuovo che non riesco a vendere nemmeno ad un prezzo popolare !!! Ecco spero di essere stato esaustivo. Saluti ciclistici

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    2. Dimenticavo di rispondere ad una tua affermazione: " Campagnolo sia con le ruote, sia con i gruppi non mi ha mai tradito". Vogliamo parlare del Super Record 11v 1^ e 2^ versione ( non l'ultima versione in commercio) ? O del difetto alle ruote in alluminio con la pista frenante colorata ? O alle ruote con pista frenante in carbonio della Hyperon Ultra e Bora Ultra versioni precedenti all'ultima ? Vatti a vedere le foto delle piste frenanti cotte che ho messo sul test !! E tu pensi che le abbiano cambiate per la Hyperon Ultra ? No. Lo hanno fatto solo con la Bora Ultra. Saluti ciclistici

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  4. Ciao, in effetti sono un felice possessore di Ultegra 6800 meccanico, non leggerissimo ma un vero mulo da corsa, fantastico! Non riesco a trovare difetti che non siano puramente sulla bilancia, ma è un medio, non top gamma per cui non gli viene chiesto di essere leggerissimo.

    Al tempo feci montare la configurazione più agile, 50x34 11x32, ne sono ben felice, non pedalo tutto l'anno con continuità e il 32 su salita alpine vere lo uso per non scendere sotto le 60 rpm (vedi Fauniera alla Coppi oppure Agnello oppure Rombo).
    Da un lato però vedo spesso montatae le "nuove" configurazioni 52x36, tu hai provato sicuramente entrambe le compact 50x34 e 52x36 e probabilmente avrai una preferenza, cosa usi attualmente?

    non penso mi cambi un gran che da 36 a 34 col 32 ma forse il 52x11 sarebbe sprecato usando già poco il 50x11 (utilissimo comunque perchè amo spigere in discesa)...

    C'è di bello che il 36 è un poco più usabile in pianura, questo si...
    n realtà nel 90% dei casi il 32 non mi serve ma sono felice di averlo perchè quando serve è una manna averlo, soprattutto nei giri lunghi o GF impegnative vedi lungo della Coppi per esempio.

    Ciao, e grazie del parere... ;)

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    1. Ciao. La scelta delle corone e in generale dei rapporti, dipende dai km di allenamento, dai percorsi, dal rapporto peso/potenza. Se pesi sotto ai 60 kg o non più di 65 kg, con non più di 9000-10.000 km annui, e percorri più salite che pianura, direi che la scelta migliore è la compact e non la semi compact, cioè la 50/34, con una scala molto agile dietro, con l'11 per la discesa e il 32 per le salite lunghe e dure. La 36 è più dura da spingere in salita. Faccio un esempio. Con il 34 puoi salire con il 27 sul 12%, con la 36 viene più facile farlo con il 30. Se invece non hai i requisiti fisici indicati e/o fai più km, e vai soprattutto sul vallonato con qualche salita dal 10% in su, allora puoi anche scegliere la semi compact, cioè il 52/36, lasciando a maggior ragione, 11/32. Tra un 36 e un 34 c'è differenza. Ciò non toglie che tu possa montare 52/34, anzi è la più consigliabile per i passisti scalatori. Io ho usato tutte le corone e tutte le combinazioni corone/pignoni; preferisco usare la compact, pedalando in salita tutto l'anno, preferisco non affaticare molto la muscolatura e la schiena. Sul vallonato preferisco il 52, ma dopo molti km percorsi e spinti a tutta in salita, il 50 lo sento più agile e riesco a fare girare più meglio le gambe. Anzi il 50 lo faccio girare anche su salite non superiori al 5-6%, cosa non praticabile con il 52. Saluti ciclistici.

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  5. Grazie del parere, 1.73x68 kg, nelle gf se sto bene arrivo nel primo terzo.
    Faccio anche parecchia pianura ma prediligo la salita pur non essendo scalatore puro. In salita se voglio rendere devo stare un pò su di cadenza.
    Forse, come dici tu, mi conviene stare su 50x34 o al limite, ragionare su 52x34.

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