domenica 23 marzo 2014

Milano-Sanremo 2014. Quello che penso.

Mi e' piaciuto il coraggio di Nibali. Egli ha sfidato il vento e la sorte; è andato all'attacco, in solitaria; il campione non attende il destino, lo sfida. Cibali è un campione dotato di  forza mentale e fisica non comune, oltre ad una buona dose di coraggio; egli non teme il confronto; egli ha il carattere e l'onestà tipico, di chi si è fatto da solo, lavora nel tempo con abnegazione, senza sbagliare i tempi. Questo e' il suo stile; quello tipico degli uomini che onorano la vita, ogni giorno, persino ogni chilometro; di chi ha coraggio di cambiare una corsa, finanche il destino; comunque vada, Nibali sarà sempre protagonista nelle gare. Ora e sempre.
Penso che lui possa regalare altre grandi emozioni allo sport; e continuerà a farlo con lo stile dell'uomo semplice che conosce il sacrificio; con la sincerità, di chi crede in se stesso.
Per il resto, commentando la gara, mal tempo e  niente di emozionante; il solito gruppetto di "succhia ruote " che negli ultimi chilometri, sfruttano il lavoro degli altri, per apparire i migliori. In questi casi a vincere sono i gregari. Quando hai "palle" e gambe, non aspetti di essere portato vicino alla linea del traguardo, ma vai in fuga verso la vittoria, ti giochi tutto, come ha fatto Nibali.
Forse per qualcuno dei favoriti della giornata, e' arrivata la mannaia del tempo, che li allontana dai fasti del passato. Del resto tutto passa nella vita e nello sport; per tutti, arriverà il giorno in cui niente sarà più come prima; e anche in questo caso, bisognerà avere il coraggio di accettare il cambiamento e di accettarlo. Un altro insegnamento donatoci del ciclismo, da sempre, preziosa metafora della vita. 

5 commenti:

  1. Su facebook Nibali ha detto che sperava che qualcuno lo seguisse , poi si domanda dove sono i corridori con le palle di una volta.
    Ha ragione .... Nell'intervista Cancellara lo ha criticato , così come chi gli è stato dietro tutto il tempo poi ha vinto ... Secondo me invece farebbe bene a seguire l'esempio dello squalo

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  2. @ Alberto Milani
    Ti ringrazio per avermi segnalato l'opinione di Nibali. Non sono iscritto su Facebook. Mi ha fatto piacere sapere che la penso come il vero protagonista di questa corsa.

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  3. @Alberto Milani
    E' ovvio che Cancellara e il vincitore lo abbiano criticato; la sua "menata" gli ha fatto tirare il collo e perdere energie. Ma non credo che senza quell'allungo di Nibali, Cancellara potesse vincere: Cancellara quando ha la gamba giusta vince in solitaria, con quelle fughe che abbiamo visto. Sono sicuro che lo avrebbe seguito a Nibali se avesse avuto la condizione giusta. Speriamo per lui che la ritrovi presto; in queste prime corse ha dimostrato di essere stanco o di non avere raggiunto ancora la forma migliore. Per quanto riguarda invece il vincitore, essendo un classico velocista, ha temuto di non farcela, avendo sprecato molte energie per non perdere contatto con la testa della corsa; ma è stato fortunato che gli altri ne avevano meno di lui. In fondo i velocisti vincono perchè sono spericolati, fortunati e scaltri, mentre i scalatori e i passisti perchè sono coraggiosi e attaccano.

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  4. Ciao Claudio,
    concordo con te, Nibali spesso e' l'unico che fa intravedere classe e coraggio, anche se ovviamente la sua preparazione mira tutta al tour e non puo' essere in condizione per vincere ora, ma solo regalarci sprazzi di classe, l'ha fatto oggi e qualcosina si e' vista alla Parigi-Nizza.
    Oggi mi e' piaciuto Paolini, penso che averlo in squadra sia una sicurezza per i capitani, e comunque puo' dire la sua nelle classiche del nord che si avvicinano.
    Anche su Cancellara hai ragione, penso anch'io che gli anni passino e che non sia in condizione perfetta, vedremo nelle Ardenne...
    Sagan invece per me sta cambiando metodo di preparazione, probabilmente tende a diventare un corridore completo a scapito della sua esplosivita', anche se tatticamente ha molto ancora da imparare.
    Colbrelli invece avrebbe dovuto essere piu' convinto, forse se la sarebbe potuta giocare ritardando la volata.
    Buona notte e buona settimana.

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  5. Purtroppo ormai il ciclismo moderno e' livellato e da poco spazio alle imprese dei singoli . Ormai la gara tipo e' quella che vede i soliti 4 o 5 corridori in fuga che prendono fono a 10 minuti massimo di vantaggio . Il gruppo lascia fare e poi quando decide li va a prendere . Su 10 azioni 9 falliscono e quella che va in porto e' perché il gruppo lascia andare i fuggitivi . Questo e' il ciclismo moderno .

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