domenica 27 ottobre 2013

Consigli spirituali per chi inizia a pedalare

Il ciclismo è lo sport più faticoso. Prima di salire in sella ad una bici da corsa, bisogna chiedersi, quanto si è disposti a soffrire. Imparerai ad essere masochista. E per questo avrai un rapporto di "odio" gentile e di amore sportivo verso la tua macchina fedele, la bicicletta. Qualche giorno non pedalerai e ne soffrirai. Un giorno senza bici, ti mancherà. Andare in bici stimola le endorfine, e ti pervade ogni parte di te, di un senso di benessere, di coraggio, di pace interiore, di dipendenza positivo; la bicicletta, ti da il tempo di pensare e di riflettere per conoscerti e migliorarti, anche nella vita. 
La bicicletta ti aiuta a parlare con te stesso, senza bugie; è la migliore espressione di onestà intellettuale, ti rende persona libera, ti dona la forza di spostare più in là, la linea dei  limiti; questa meravigliosa macchina è la metafora della vita, dove si impara sempre, e si rispetta ed ammira la fatica, fino a farlo diventare un culto, l'unico modo per raggiungere le mete, e migliorarsi. 
La bicicletta è una macchina straordinaria che sa trasformare la rabbia in una forza che sfida la gravità e diventa azione dinamica; è l'unica macchina che parla all'anima, al cuore e alla mente e sa scrivere la tua storia sulla strada della vita. 
La bicicletta non ti dice mai di no! Pedalate e non smettete mai di farlo; ci sono tante emozioni che aspettano di essere vissute. 




6 commenti:

  1. quei caratteri in blu non sono il massimo per la lettura

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  2. E quanto nervoso si scarica sui pedali. La bici è come una lavatrice, entri sporco ed esci bello pulito.

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  3. Grazie per il consiglio , pedalo solo da pochi giorni e gia mi ritrovo in quello che dici , per il momento solo pianura e percorrenze corte perche' la condizione e' scarsa !!!

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  4. Ciao Alessandro. Hai ragione: la bicicletta serve anche a scaricare lo stress e l'ansia. La rabbia viene travolta dalla pedalata e tramutata in agonismo.

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  5. Ciao Vecchia. La condizione e' la variabile della preparazione. Non e' mai assoluta, per nessuno. Imparerai presto che la persona e' una macchina anomala che non funziona sempre perfettamente. Del resto basta osservare i campioni. Non sono sempre al top della forma e capita che in un anno vincano poco o nulla. Piuttosto quello che conta e' prepararsi per avere la migliore condizione in un dato periodo dell'anno che può coincidere con gare o impegni particolari. C'è poi gente come me che ha la fortuna di pedalare in posti dal clima mite e allora e' più facile pedalare tutto l'anno anche in salita. Ovviamente lavoro permettendo. Perché quello e' il grande problema e limite dei ciclisti amatoriali; non possiamo allenarci quando vogliamo ma solo quando possiamo. Buona fortuna anche a te e spero che riuscirai a trovare il tempo per allenarti.

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  6. condivido ogni parola. aggiungo, però che la bicicletta non la si odia e si odierà mai. si può a volte odiare il ciclismo in genere, qualche percorso ostico, qualche perrsonaggio malsano ma la bici no. è linfa vitale!

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