giovedì 16 maggio 2013

E' morto Andrea Talini.




E' stato investito da un camion mentre pedalava in Messico. Talini era un ciclista solitario, diabetico, che pedalava per dimostrare che la malattia non è un limite. Con sè portava l'insulina. Tante le imprese di Talini in bici, tutte in solitaria e all'insegna della solidarietà a favore dei bambini bisognosi.  Dal 2003 ad oggi aveva attraversato l'Italia, l'Europa e da Massarosa era arrivato a Gerusalemme. Nella sua ultima avventura sulle due ruote silenziose, Talini era partito dall'Argentina per raggiungere l'Alaska, per realizzare una traversata di 25.000 km. Ma il destino ha interrotto la sua pedalata. Un eroe dei nostri giorni, morto sulla strada, come tanti altri. Qui non c'è doping, non c'è la vittoria che rende famosi e ricchi, qui non c'è la vanagloria, qui c'era solo la passione di un uomo coraggioso, che pedalava fuori dal recinto, fuori dal gregge; un uomo non omologato. Quando uno come Talini, se ne va, rimane tanta amarezza e rabbia, e l'illusione di vivere come se non dovessimo morire mai, svanisce davanti alla realtà. Certo i nostri anni durano il soffio del vento. Ma il silenzio parlerà in nostra assenza. E di Talini rimangono le ultime parole, perle di saggezza, scritte nel suo blog: "Holà,dove eravamo rimasti ieri? Che ripartivo, con la sorpresa che il vento mattiniero è scomparso. Bellissimo! Il dormire in tenda ha i suoi pro e contro, uno è che le glicemie sono ottime... Non potendo avere abbondanza, mangio il giusto razionando... Fiscalissimo in tutto. La fame c'è ma prevale lo spirito di sopravvivenza... Il superfluo se ne va! E' proprio vero, l'essere umano nell'abbondanza si confonde. Da un paio di giorni è ancora cambiata l'ora, quindi adesso sono a -9 ore dall'Italia. A me non cambia molto questo cambio, vado con l'orologio dell'alba e del tramonto. In questo momento sono a Santa Ana, buona pedalata e chissà che il vento diventi il mio alleato per superare il Desierto de Altar... Prime ore contro, da circa un'ora quasi del tutto favorevole. Ciao hasta luego" 
Quando un blogger muore, il suo blog, rimane acceso, come una candela, nel buio della morte, per sempre. 
Ciao Talini. Ora pedalerai lungo strade piene di luce e senza più l'oppressione della morte e del dolore. Ora sei finalmente libero di vivere senza paura e senza più domande a cui rispondere. Ora conosci già la risposta, quella che tutti cercano.  

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