domenica 7 ottobre 2012

Saturnia, terme della Maremma. Immerso nelle acque termali "create" da Saturno e care agli antichi soldati romani. Per i vicoli antichi di Capalbio.



Gambe segnate dagli sforzi















Week end in relax, senza bicicletta, ideale per chi pedala tutto l'anno. Saturnia eletta a meta. Dunque nelle acque termali millenarie per corroborare il fisico "spremuto" da tanti chilometri. E' fantastico immergersi nelle  acque calde e sulfuree; è suggestivo farlo dove, millenni fa, lo facevano i legionari romani, dominatori del mondo antico,  per curarsi le ferite riportate nei combattimenti, al ritorno dalle campagne militari. La leggenda narra che Saturno, un giorno, adiratosi con gli uomini costantemente in guerra, scagliò un fulmine e qui creò il cratere di un vulcano, dal quale iniziò a zampillare un acqua sulfurea e calda che tutto avvolse e quietò. Da quel giorno in questo lembo di terra nacquero uomini più saggi e felici. Le acque si trovano in Toscana nel cuore della Maremma e zampillano ad una velocità di 800 litri al secondo e ad una temperatura di 37°. Un pezzo di terra italica molto selvaggia e caratteristica. Nella Maremma si trovano altri paesi a "dimensione uomo" che meritano di essere visitati: Capalbio, Manciano, Pitigliano, giusto per citarne qualcuno. Paesi che hanno un comune denominatore: qui, il tempo, sembra essersi fermato. Camminando per i vicoli caratteristici e conservati come un tempo furono, si ha la diffusa sensazione di essere fuggiti dalla propria dimensione temporale. Non mi sarei sorpreso di incontrare persone vissute secoli fa e vestite come allora. Mi sovvenne il film " Non ci resta che piangere", peraltro girato in Toscana. Vivere in una dimensione irreale è uno dei modi per fuggire dallo scialbo quotidiano. Anche lo spirito, dunque, in Maremma può essere corroborato.

" Gli apostoli" di Pascucci, opera esposta nella chiesa di San Leonardo a Manciano. Sotto la riproduzione del telo della Sindone. 








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