sabato 28 aprile 2012

Trek Domane e Ridley Noah FB, incontri ravvicinati.

Stamane ho preso la mia Madone e sono andato a Pontecorvo, a trovare Falasca. Lo faccio spesso perchè è un percorso allenante, lungo e bello dal punto di vista paesaggistico; si parte dal mare, si salgono i Monti Aurunci, fino a sconfinare nella provincia di Frosinone e giungere a pochi km da Cassino. Un percorso che ha una forte valenza storica: fu teatro di una delle più violente battaglia della seconda guerra mondiale, la battaglia di Cassino. Per questo l'hanno chiamato il Percorso della memoria. 
Una volta giunti al Falasca Cicli ci si trova "accerchiati" da molte bici; sono ovunque, nel reparto vendita e nell'officina, in attesa del tagliando di manutenzione. Metto la mia Madone sul cavalletto, vicina alla nuova arrivata, la Domane. Finalmente un contatto ravvicinato. Devo dire che l'assemblaggio non è dei migliori: Ultegra e ruote Bontrager entry level. Meritava di più. Ma la Trek l'ha spedita in questa versione per rendere più competitivo il prezzo. 
Da vicino da l'idea di un prodotto avanzato tecnologicamente e rifinito con cura. La taglia è una 54, troppo grande per poterla testare. Peccato. Non saprò mai come è efficace il più avanzato reggisella fino ad oggi prodotto.

Il  Domane è stato realizzato dagli ingegneri americani della Trek in collaborazione con il campione italo svizzero Cancellara.  http://pedalareversoilcielo.blogspot.it/2012/03/anteprima-con-il-botto-la-nuova-trek.html
Vista da vicino: http://pedalareversoilcielo.blogspot.it/2012/06/trek-domane-semplicemente.html

Nell'ampio locale di Falasca Cicli ho trovato anche la Ridley Noah FB, appena arrivata, le cui caratteristiche peculiari sono: freni integrati nella forcella e nei pendenti in modo da diminuire le turbolenze, denominati F-Brake; per eliminare le turbolenze viene anche montata una forcella con i foderi sdoppiati che convogliano i flussi d'aria lontano dai raggi delle ruote, la F- Splitfork; profilo a goccia del telaio in modo da penetrare meglio l'aria. Insomma è un prodotto realizzato nella galleria del vento. C'è un altra tecnologia applicata a questo telaio: la vernice. Grazie alla tecnologia " OilMapping" che consente di mappare i flussi d'aria per individuare i punti in cui creare controturbolenze e far restare il flusso a filo del telaio, i tecnici belgi, hanno laminato le parti del telaio con la vernice F-Surface, riducendo la resistenza di un 4%, a qualsiasi velocità. Una vernice molto costosa. La sua disponibilità è limitata, perchè sono previsti solamente 500 pezzi. 
La bici si evolve. E questi due esemplari lo confermano. Oggi il reggisella ISO Speed della Trek Domane e i freni integrati applicati ad un telaio da strada come la Noah FB, rappresentano alcuni dei progetti più avanzati esistenti sul mercato. C'è più tecnologia in questi due modelli di telai che in molte auto utilitarie composte da plastica, ferro zincato e stampi utilizzati anche per altri modelli. Insomma molte auto, confrontate con questi "bolidi" a due ruote silenziose, non solo costano troppo, ma sono molto vecchie. In più le ruote silenziose non inquinano, e tengono in forma i possessori. E pensare che esiste una parte della popolazione italiana convinta del fatto che andare che guidare un auto,  renda importanti e alla moda. Gente involuta che considera sfigato il ciclista. Forse lo pensano solo perchè la bici è fatica. Paposciari !!!!!



La mia Madone !!!!


Trek Domane










La batteria dell'Ultegra Di2 montata sotto la sella del Noah FB

2 commenti:

  1. alla faccia degli incontri ravvicinati!!! più che due biciclette... due perle, molto esauriente pure la descrizione...
    per quanto riguarda l'ultima frase... orgogliosi di essere dei sfigati ciclisti;-)...
    w la bici, w la fatica e... w noi!!!

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  2. La Ridley è un gran mezzo toccato dal vivo,la Domane vista in foto mi ha lasciato un vuoto in testa per qualche minuto:)..unico ricordo.."la voglio"..

    Grazie Claudio

    Saluti

    Antonio

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