martedì 6 marzo 2012

Nel silenzio della storia.

Ci sono momenti della storia che hanno determinato il destino dell'umanità. Ci sono luoghi che li commemorano, dove il silenzio ne conserva il sacrificio; dove è possibile ascoltare delle voci portate dal vento che soffia sibillino. Tutto quello che sembra così lontano nel tempo, qui si può toccare con la mano. In  questi luoghi, chiamati cimiteri militari di guerra, in Italia ce ne sono circa 53, mi sono fermato ad ascoltare e ho scritto.......

Vorrei prendere per mano Dio e camminare su questo prato verde e soffice, alle falde di quel monte, mentre il cielo è immensamente azzurro; tra queste tombe, dove il silenzio e l'ordine ricordano l'infinito.

L'eterno è qui, tra loro che non ci sono più, dove il tempo non può nulla, neanche soffocarne il dolore. Ovunque la speranza si fa tristezza e i sogni sono prigionieri di un incubo.

Un canto melodioso addormenta la paura, mentre un uccello disegna traiettorie, in un volo libero.
Non uno, ma mille volti, senza il ricordo, che il tempo allontana inesorabilmente dalla memoria.

Vorrei fermarmi qui nel punto dove sento così forte, il sogno e la speranza di chi non c'è più e chiedere a Dio, che cosa ne è stato ? 

Vorrei vedere con gli occhi di quel giovane soldato, la sua speranza per un mondo migliore e sentire il suo dolore, prima del silenzio, prima della gloria.
Ma il mio tempo, non è il suo tempo.
Allora, prendi Dio, il suo sacrificio e fa che possa bastarti per rendere questa vita, più bella, senza più dolore, senza più lacrime.
Prendilo, è tuo, come la vita di ognuno.
Prendi Dio, questa sofferenza diffusa immolata sul tuo altare e glorificala dell'infinito e della pace.

Giunge la sera, ma la mano di Dio non c'è; il giorno muore; rimango da solo, ma continuerò a cercarla ovunque, finché potrò stringerla e camminare su questo prato.



Nettuno (LT)- Cimitero militare americano 

Nessun commento:

Posta un commento