lunedì 31 ottobre 2011

Una mattina con un amico

Papalla è venuto da Trento per pedalare insieme......solo un amico può farlo.



Fa caldo ...mi tolgo la giacca antivento !!!!!












31 ottobre 2011: temperatura rilevata quasi 27 gradi !!!!!!!!!!!!!!!

















mercoledì 26 ottobre 2011

Del doman non v'è certezza.....

..chi vuole essere lieto sia." Lorenzo de Medici lo aveva ben capito. Lui.  
La nostra umana esistenza cammina su di un filo sottile, in una precarietà di equilibrio assoluta, appena sopra la follia, eppure ci illudiamo di governare il tempo e lo spazio. 
Farneticazioni esistenziali, ammantate di superfluo....non c'è nulla di più innaturale che il delirio di onnipotenza, allucinazione di mente malata. 
Si è piccoli davanti all'imponenza delle montagne, alla profondità degli oceani, una bruttura sotto il cielo terso, un nulla davanti alla morte. Eppure gridiamo. 
" Per tutto c'è un momento e un tempo per ogni azione sotto il sole...." ( Ecclesiaste). Eppure pensiamo di governare il tempo e il suo misterioso ed imperscrutabile incedere.
Follia. Misera follia. 
Il cambiamento è l'unica costante della vita, un tendere verso l'infinito.  
Non si può custodire il tempo, perchè non è nostro, possiamo solo sentirlo fuggire via e non c'è nulla che possa trattenerlo. Possiamo solo viverlo con dignità.
Ignoriamo se le nostre esistenze siano il divenire del destino, la rappresentazione del caso o un mera atto di volontà.
La meta finale è mistero.
Un Dio ci attende, perchè Dio ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di Dio....siamo parte di un disegno divino, incomprensibile nella sua complessità, semplice nel suo messaggio di amore.  
L'unica certezza è il tramonto mentre porta via un giorno che non ci appartiene ......del doman non v'è certezza.......





martedì 25 ottobre 2011

Le mie foto su Flickr, un gradito consenso.

Come avevo scritto in un precedente post, ricevo da utenti italiani e stranieri, complimenti per il mio blog e la Bianchi Oltre. Tra quelli ricevuti ci sono quelli provenienti dall'estero. Li ringrazio tutti, anzi ringrazio tutti voi, che mi dimostrate il vostro interesse e la vostra simpatia, non solo per il mio blog, ma anche per un prodotto che rappresenta a ragione, un motivo di orgoglio dell'industria italiana della bici. La Bianchi è uno dei marchi simbolo del made in Italy, un ambasciatore dell'Italia nel mondo. Bianchi non è solo Coppi, Gimondi, Pantani, ma anche il lavoro formidabile di uno staff di persone capaci e motivate. Un futuro generazionale che si rinnova nel tempo. 
Ecco il link degli ultimi complimenti arrivati dall'estero per la Oltre......che giro alla Bianchi.




sabato 22 ottobre 2011

Selev Tempo e Pinarello FM1 Machine. La passione per le gare contro il tempo.

la versione personalizzata

la versione originale

Ho molti amici, ognuno con la sua peculiarietà. Uno di essi si chiama Gennaro, un futuro ingegnere, con la passione in particolare per le bici da crono. Ha fatto delle creazioni. Una di queste è il suo casco personalizzato Selev Tempo destinato esclusivamente alle gare contro il tempo. La versione originale ha adesivi gialli. Ma lui l'ha trasformato essendo dotato di un buon estro creativo e gusto del bello. Un oggetto da collezione. Voglio fare anche un omaggio alla sua bici da crono, davvero molto nice, come direbbero gli anglosassoni....vi posso assicurare che è un bolide....gamba permettendo. Ovviamente la bici e il casco sono in tinta.

giovedì 13 ottobre 2011

Il montaggio dell'Oltre Nero Limited Edition

Il montaggio di una bici da corsa è paragonabile alla creazione di un abito. Per farlo bisogna essere bravi ed aggiornati. E soprattutto bisogna amare il proprio lavoro. E' artigianato. L'assemblaggio di una bici di alta gamma poi è ancora più impegnativo. L'attrezzatura giusta e l'esperienza rassicurano il cliente che affida il proprio gioiello tecnologico alle mani sicure di un buon meccanico. Oggi non è più come ieri: le bici da competizione sono macchine sofisticate.
Il blog è entrato nell'officina di un mastro, come vengono chiamati gli artigiani di valore, mentre lavora su una Oltre Nero Limited edition. Ho partecipato a tutta la fase della lavorazione e devo dire che è stato molto emozionante, vedere prendere forma, componente dopo componente, nel silenzio e nella concentrazione, una fuoriserie a due ruote silenziose. 
Ringrazio Luca Falasca della Falasca Cicli di Pontecorvo, rivenditore autorizzato Bianchi, per avermi fatto entrare nella parte sacra della sua bottega: l'officina. 
Ma soprattutto lo ringrazio per la professionalità profusa nel lavoro svolto. E mi fa piacere che si possa contare su meccanici competenti e cordiali. Grazie Luca.  


taglio del tubo della forcella



la pulizia dei componenti 

il montaggio delle calotte campagnolo ultra torque OS fit per bb30

...con l'apposito utensile



la chiave dinamometrica per serrare la guarnitura  a 45 nm

...a 2,5 nm


la giusta altezza del deragliatore


la protezione montata sul cavalletto per la scatola del movimento centrale: Luca si è preso cura della bici

                                                            la registrazione della trasmissione
L'artigiano Luca mostra la sua creazione da collezione: una limited edition !

Blog "Pedalare verso il cielo", Bianchi e Facebook !!!!!!!!!!!!!

Sono molto felice che il link del mio blog stia nella pagina ufficiale della Bianchi su Facebook e che sia letto da molti utenti nel mondo.....ringrazio lo staff Bianchi per la stima e l'amicizia.

https://www.facebook.com/pages/Bianchi/130699616947772

venerdì 7 ottobre 2011

Miche Supertype 358 RS

La prima cosa a cui ho pensato davanti ad una coppia di ruote Miche Supertype358 RS della gamma 2012, quando la ditta Falasca Cicli mi ha proposto di testarle per i suoi clienti, è stata quella di avere la consapevolezza di testare ruote tecnologicamente avanzate.
Un set di ruote a profilo differenziato versatile, con un profilo medio sull'anteriore e alto sul posteriore. I vantaggi ? Il profilo differenziato permette di mantenere rigidità e spinta sulla trasmissione e un ottima guidabilità senza l'influenza del vento sull'anteriore.
Cerchi realizzati manualmente con l'utilizzo di diverse tipologie di carbonio, ognuna rispondente ad una precisa esigenza, prima tra tutte quella unidirezionale, rigida e leggera, che spicca con la tipica trama lucente e marmorizzata. Bilanciamento dinamico realizzato, con un piccolo adesivo plastico applicato su entrambe le parti del cerchio, in modo da avere un perfetto bilanciamento del cerchio alle alte velocità, e bilanciare il peso della valvola, ma senza dovere aggiungere, pelli di carbonio o raggi maggiorati. Mozzi di una particolare bellezza denominati Supertype 358RSRS con il corpo in fibra di carbonio e flange innestate in lega leggera Ergal 7075, dotati di perni in Ergal 7075-T6 oversize con cuscinetti SKF® ad alta precisione. Registrazione movimento del mozzo semplificata mediante una apposita ghiera, posta sul lato sinistro dei mozzi, che elimina la necessità di dovere smontare la ruota e rimuovere le protezioni esterne. Nipples in allumino esterni al cerchio. Raggi in acciaio inox neri 18 sulla ruota anteriore e 24 sulla ruota posteriore. Montaggio radiale incrociato dei raggi sul lato destro del cerchio posteriore. 
Insomma una coppia di ruote polivalenti di alta gamma, è questo il target della Miche. Non da ultimo, il peso migliorato rispetto alla versione precedente, di ben 55 grammi, cosa non facile quando si interviene su un prodotto top di gamma. Il peso complessivo delle ruote testate è 1220 grammi, rispetto ai 1215 grammi ( + o – del 3%) indicati dalla Miche.
Va subito chiarito che questa è una coppia di ruote top di gamma destinate ad una clientela esigente che necessita di un prodotto performante nato per la competizione. In altre parole le Miche Supertype 358 TS sono nate per correre e vincere. Non a caso sono state progettate grazie anche alla collaborazione degli atleti del team professionistico Miche, che le usano con soddisfazione e successo. Per goderne appieno delle qualità tecniche occorre avere una capacità atletica che riesca a spingerle al limite. E il limite di queste ruote è molto avanzato. Nulla toglie però che si possa acquistarle anche solo per il gusto di avere ruote da gara, che rendano bella ed esclusiva la propria specialissima.
Le ruote mi sono state fornite con tubolari Vittoria Corsa Evo CX da 23. Un tubolare anch'esso usato in ambito professionistico, con carcassa in polycotton e kevlar da 320 TPI il che equivale a dire che questa mescola li rende morbidi e maneggevoli in ogni condizione e adatti anche per un utilizzo su strada bagnata. I tubolari pesano 250 grammi ciascuno. La sezione da 23 è consigliata dalla Miche per avere più protezione sul cerchio in caso di incidente e a mio avviso per avere una copertura più confortevole, vista la particolare rigidità della ruota posteriore, il cui profilo da 58 è davvero imponente e scarica sull'asfalto tutta la potenza trasmessa dalla pedalata e quindi necessita di una copertura che assorba al meglio le asperità del terreno. Sarebbe stato interessante provarle in una configurazione racing più estrema con il tubolare da 21 mm per sollecitarla ulteriormente, spingerla oltre il limite, e sentire eventuali differenze in termini di confort, di scorrevolezza e di tenuta in curva. Una minore sezione del tubolare comporta un minore attrito e quindi una maggiore scorrevolezza. Ovviamente si perde qualcosa in termini di confort.
E partirei proprio dall'analisi della ruota posteriore, il cui profilo è accattivante, ma anche impegnativo nell'utilizzo. Un profilo da 58 consente di avere la ruota adatta per spingere a tutta in pianura, contando su un effetto volano, fortissimo. In pratica superata una certa soglia, è molto più facile mantenere le alte velocità, senza dovere sempre rilanciare, con evidente risparmio di energia, che si trasforma in watt di riserva. Ma la cosa più sorprendente della ruota posteriore Miche Supertype 358 RS è il suo comportamento in salita. A scanso di equivoci, il profilo da 58, necessità di una spinta maggiore, rispetto ad un profilo basso. Ma se si perde qualcosa in scatto, c'è però un guadagno maggiore, in rigidità laterale, che si apprezza nei fuori sella, quando si deve lanciare la volata o spingere appunto in salita, nei tratti più ripidi. Ho notato che l'apporto del 58 è paragonabile ad un formidabile punto di appoggio, sul quale scaricare tutta l'energia della pedalata, con un netto risparmio energetico, grazie alla notevole rigidità laterale e torsionale. Anche sulle salite impegnative del 12% e 14% ho potuto contare “sull'effetto molla” e sentire i miei 65 kg spinti dalla ruota posteriore ad ogni mio incedere, ad ogni mio scatto o fuorisella.
Ripeto la ruota posteriore ad altissimo profilo perde in esplosività, ma apporta un notevole guadagno in termini di rigidità laterale e di spinta.
In curva poi anche ad alta velocità, potendo contare sul profilo medio anteriore sono riuscito ad entrare forte piegando con facilità e precisione, senza dovere prestare attenzione al vento laterale. La ruota anteriore consente di avere una ruota reattiva in ogni cambio di direzione, senza una sbavatura, con perfetta aderenza sull'asfalto.
Il confort è buono nonostante il massiccio posteriore da 58 mm. Verosimilmente un ruolo fondamentale lo ha avuto il tubolare con profilo da 23 e la mescola morbida del Vittoria. E questo è un altro dato sorprendente del test, ma che necessiterebbe di una diversa valutazione nel caso in cui si monti un tubolare con una sezione da 21 o 22 mm.
I mozzi girano e anche bene su sfere e cuscinetti in acciaio. Una scelta che si pone in controtendenza con il mercato che “ceramizza” la parte interna dei mozzi. La scelta della Miche è stata invece tradizionale e tende ad avere un prodotto affidabile nel tempo, ma meno esigente nella manutenzione periodica. Va detto che le ruote testate erano nuove, appena tolte dalla scatola e quindi il successivo rodaggio le ha rese più scorrevoli, considerata peraltro la consistente quantità di grasso applicata all'interno dei mozzi.
Una considerazione a parte merita la qualità e la lavorazione dei cerchi delle Miche Supertype358 RS. La parte visibile si presenta variegata, con un mirabile intreccio di diverse pelli di carbonio, intessute ed applicate specificatamente. La tramatura 3K visibile sul collo alto del cerchio, viene sfumata dalle pelli di carbonio unidirezionale, applicate invece sul fianco del cerchio, di due diverse tipologie, lasciate a vista, con un effetto cromatico molto bello. La pista in carbonio dei freni è realizzata con un composito specifico, adatto a resistere alle alte temperature, che si producono nella fase di frenata. Le ruote in carbonio come anche quelle in alluminio soffrono le alte temperature che si producono durante la frenata lunghe e continue, quando si fanno le discese con i freni sempre tirati. Ma quelle in carbonio con tubolare possono al più avere problemi di bolle sulle piste frenanti, se usate in particolare con tacchetti con mescola dura. Per questo è consigliabile montare ruote in carbonio con tubolare perchè questo tipo di copertura a differenza di quella per copertoncino, la cui sezione non protegge completamente la camera d'aria dalle alte temperature. C'è da dire che ruote in carbonio con pista frenante in carbonio per copertoncino, di ultima generazione, hanno fatto dei progressi notevoli in questo senso.
La particolare attenzione prestata dai tecnici Miche per questa problematica, attraverso una specifica area del cerchio, con struttura mirata e composito con colorazione diversa, fa ragionevolmente sperare che anche nel tempo, un eventuale uso eccessivo o un uso frequente dei freni in discesa, non ne possa rovinare la superficie e comprometterne la sicurezza. Francamente sono rimasto impressionato dall'accuratezza della lavorazione del carbonio utilizzato per la realizzazione dei cerchi. Nulla da invidiare a nessun altro prodotto in commercio. Anzi a mio parere è un qualcosa di innovativo, che il mercato non tarderà ad apprezzare.
La frenata è sicura e graduale. Lanciate ad alta velocità su lunghe discese, la ruota non vibra, durante la frenata, il che non mi ha sorpreso, considerata la cura nella realizzazione delle piste frenanti e dell'innovativo sistema di bilanciamento dinamico, garantito dal Zero Point Valve Balance System, brevettato dalla Miche: un adesivo siliconico applicato sul lato opposto alla valvola. Tale sistema di bilanciamento elimina l'effetto di sbilanciamento dovuto al peso della valvola che si produce ad una velocità di 35/40 km/h. Lo Zero Point Valve Balance System presenta una tipologia di peso diversa a seconda della valvola del tubolare montato ed è disponibile presso il rivenditore autorizzato. Al momento dell'ordine indicate il tipo di tubolare che desidererete montare in modo che il set vi sarà venduto con il Valve balance System adatto ai tubolari scelti. La valvola del tubolare non tocca il cerchio durante l'uso grazie all'adesivo Vibrostop. La sensazione che ho avuto durante tutto il test è stata quella di pedalare su un set di ruote che garantisce stabilità e di efficienza in ogni condizione di utilizzo.
L'aerodinamica della ruota è assicurata dalla particolare bombatura del cerchio sotto la pista frenante. Lanciata ad alta velocità lungo una discesa di 7 km con un vento frontale discreto non ho notato sensibili problemi di penetrazione dell'aria. Controvento non ho notato particolari problemi di tenuta. 
Il montaggio radiale incrociato dei raggi sul lato destro del cerchio posteriore è fatto in modo tale che i raggi incrociandosi non si toccano, evitando in tal modo di sfregare, nella fase della spinta sui pedali.
Il prezzo al pubblico è in linea con la qualità di alta gamma del prodotto: 2100 €. Il set di ruote comprende anche due bloccaggi Miche con asse in acciaio e leva in alluminio dal peso complessivo di 89 grammi, prolunghe per le valvole, quattro pattini sinterizzati per cerchi in carbonio, manuale di istruzioni, garanzia biennale, due borse personalizzate, due adesivi per proteggere il cerchio dalla valvola. E' disponibile la versione dark label ideale per i telai con colorazione nera opaca.
La Miche dichiara che le Miche Supertype358 RS sono state realizzate interamente in Italia.
Difetti ? Uno: non potere montare un tubolare con una sezione inferiore ai comuni da 23 mm, stando alle indicazioni apposte sul cerchio e nel libretto di istruzioni, al quale conviene attenersi per non avere problemi. Tuttavia il sig. Luca Falasca mi ha detto che i tecnici della Miche gli hanno spiegato che quella sezione è consigliata solo ai fini della maggiore protezione del cerchio in caso di incidente o caduta. 
Due: una limitata garanzia biennale. Una ruota costosa deve essere supportata da una garanzia almeno triennale, anche se rimango dell'avviso che la scelta ottimale dovrebbe essere quella di una garanzia illimitata sui difetti strutturali . Ovviamente con esclusione dell'usura. Ma sono sicuro che la Miche sappia dare un adeguata garanzia after market anche dopo la sua scadenza.

Voti:
Estetica: 10
Peso: 9 ( 1220 grammi sono davvero pochi considerato che con il cerchio da 58 meglio non poteva farsi)
Scorrevolezza: 9 ( ma i mozzi erano in fase di rodaggio e quindi questo dato è migliorabile)
Confort: 9
Reattività: 8 ( considerata l'altezza del cerchio posteriore)
Rigidità laterale: 10




  
Le ruote Miche Supertype358 RS sono in visione e in vendita da Falasca Cicli di Falasca Luca a Pontecorvo (FR), rivenditore esclusivista per la provincia di Frosinone, Roma e Latina.
Le Miche Supertype358 RS si possono anche ordinare sul portale www.falascashop.it .




















la versione dark label




Luca Falasca prepara le ruote per il test